mercoledì 22 marzo 2017

Da Teokita a Pt. Mardon

Data : 20 marzo 2017
Ancoraggio : Puerto Mardon
Posizione : 52 09.20 S 073 41.80 W
Miglia oggi : 35
Miglia da Pt.Williams : 532
Miglia a Pt. Montt : 1026
Ancoraggi fatti : 18
Ancoraggi ancora previsti : 33
Guardato e riguardato il meteo e la previsione e'forza 4 in mattinata per girare a forza 5 nel primo pomerigio da NW.
L'idea era quindi di partire …anche perche'stare qua'all'ancora nel budello non e'sia entusiasmante, e fare una tappa corta di 15 miglia per poi vedere come va'ed eventualmente farne altre 15.Detto fatto, partenza sempre alla nostra ora antelucana, usciamo e con 15-20 nodi da NW…sul naso partiamo con una mano alla randa e motore, cercando di scarrellare piu'sopravento possibile per catturare un po'di vento utile.
Dopo 10 minuti un montagnone ci fa'cambiare I piani, ci molla giu'un catabatico di 35 nodi, e via di corsa a prendere la seconda mano.
Facciamo passare un cargo sopragiungente , il canale e'stretto e piu'avanti fa'una esse bella strettina, vediamo con l'AIS che ci incroceremo proprio li'con due cargo che vengono in giu'.
Facciamo la prima curva stretta a destra e il primo cargo sbuca dalla curva di sinistra…niente panico, con l'AIS tutto e'piu'facile, lui legge il nostro nome sul suo schermo e chiama sul 16…buenas dias, passiamo sul 13, un po'di citciat e confermo il portside con portside…bene bene cioa ciao e buon viaggio e buona guardia…amo la tecnologia.
Appena usciamo dalla seconda curva ecco arrivare il secondo cargo, la prendiamo larga e usciamo dalla traccia della sua rotta di prua, sulla dritta a scogli un relitto angosciante di una nave del 1930 , con mezza nave di prua sollevata in aria, li'immobile a monito per le generazioni future…che qua'non si scazza. Tante'che tutta la mattina continiamo a sentire in radio I securite'dei cargo che annunciano sul 16 a che ora saranno al tale passo, per permettere di dare precedenza a chi sta'transitando.
Le nostre manovre su AIS sono cosi'chiare che non necessita neanche di chiamarci via radio, quando ne siamo al traverso via binocolo vedo il comandante sull áletta di sinistra tutto preso con macchina fotografica a riprendere noi con lo sfonfo del relitto, poi via binocolo ci salutiamo sbracciandoci, per enfatizzare la cosa da'due colpi di tromba che fanno vibrare tutta Stranizza, qua il saluto e'ancora vivo.
Arriviamo al traverso della baia delle 15 miglia, ora e'uscito il sole e non essendoci montagne alte nei paraggi vicini il meteo sembra davvero essersi assestato sul forza 4.
E'presto, il giorno e'bello e stimiamo che da anche con un aumento da forza 4 a 5 possimo comunque farcela a fare le altre 15 miglia, e via che proseguiamo.
Appena usciti dal ridosso di isola Summer…ci accorgiamo che cé'qualcosa che non va', il vento sembra incanalato nel Canale Cuttler e ci piomba addosso incazzato come non mai, 40-42 nodi nei denti, il problema e'che siamo in un punto critico della navigazione , dobbiamo attraversare Paso Summer, bassi, bassissimi fondali , l'unico passaggio possibile e' in un cancello fatto da boa verde a sinistra e boa rossa a destra (IALA B) distanti un centinaio di metri l'una dall'altra, di qua'e di la'scogli o fondali bassissimi.
Praticamente ci troviamo con piu'di 40 nodi nei denti…e non solo sotto raffica ma costanti, costretti a risalire per NW per il cancello, e il mare che con l'ausilio dei bassi fondali e'cresciuto considerevolmente.
Da 4 nodi la velocita comincia a scendere in picchiata, 3,2, e arriviamo a 1 nodo con ancora di prua la boa verde che ci teniamo sempre davanti per non scadere sulla rossa e andare a finire a terra.
Il vento continua a urlare sulle sartie, con la vela non possiamo fare molto, pensiamo e discutiamo I piani B,C, D e all'infinito nel caso ci molli il motore, dopo quello che mi sembra una settimana sfiliamo sulla sinistra a pochi metri la verde, proviamo a poggiare di pochi gradi per far portare la randa….ma non l'avessimo mai fatto, ci fa'derivare subito verso la rossa, siamo in suplax…come si faceva una volta con la bicicletta.
Urge una decisione, viriamo a sinistra e speriamo di dirigerci verso dei fondali piu'profondi, risfiliamo la verde a pochi metri questa volta facendo portare la randa…ora si fila a 3 nodi, continuiamo il bordo a perdere …ma almeno ci siamo tolti d'impaccio.
Facciamo 15 minuti di bordo e ora virando a dritta abbiamo acqua per cercare di tornare in rotta, il vento sembra impazzito raggiunge intensita'fino a 50 nodi…40-45 di norma.
Altro che forza 5, qua'siamo in forza 8 con punte a 9…beh pero'c'e'il sole, mai fidarsi dei forza 5 in Patagonia (perche'ora avendo passato lo stretto di Magellano verso nord, risiamo tornati in Patagonia e non piu'in Terra del Fuego)
Antonella …saldata alla ruota, riesce a stringere e a farci passare la boa laterale di Punta Gama di bassi fondi, proseguiamo in un tratto di rotta al traverso del vento…quindi filiamo a 5 nodi e passa…ma sappiamo che le ultime 4-5 miglia prima dell'arrivo saranno dure…esattamente per 340…contro il NW incanalato nel Canale Smith.
Ci lasciamo sulla sinistra l'isola Cuttler e….bang di nuovo filo vento in forza 8, dopo poco torniamo al nodo e mezzo di velocita', lúnica e'cominciare a fae bordi con randa e motore a 2000 giri….abbiamo le orecchie rintronate dal rumore del vento, cominciamo a risalire il Canale Smith facendolo da una riva all'altra con una breve interruzione quando ci passa un mega traghetto …fui…abbiamo pensato pensa se ci raggiungeva al cancello con noi che pedalevamo a un nodo e lui arrivava a 18 nodi che bellezza….probabilmente avrebbe aperto il portellone e ci avrebbe caricato direttamente in stiva.
Dopo 8 duri e estenuanti bordi…Antonella dopo 4 e passa ore e'ancora saldata alla ruota e non molla, devo quasi costringerla a mangiare un po'di cioccolata ,io non da meno, su e giu'un milione di volte dal carteggio al pozzetto, per carteggiare I bordi e vedere qual'e'la stategia migliore, ogni virata poi scarrellare la randa per le raffiche esagerate…ma non volevamo prendere la terza mano che ci avrebbe piantato definitivamente.
Alle 17:00 entriamo nella Baia Mardon, finalmente il vento cala per poi sparire….sembra incredibile, ci giriamo e vediamo fuori il Canale Smith che ribolle tra mare e vento, ora di ammainare, e preparare il milione di cose prima dell'ormeggio …e la visita piu'gradita, un branco di delfini stanziali nella baia ci viene a dare il benvenuto quando entriamo nella Baia Welcome…il nome una garanzia.
Dovremmo ancorare o alla ruota (non se ne parla neppure, aspettando un forza 6-7 per domani, o in una baia rivolta a nord…che non ci sconquiffera per nulla, ci sembra poco ridossata e non ha alberi grossi a cui attaccarsi con le cime abbiamo appena letto che non e'infrequente avere raffiche a piu'di cento nodi che vanno a sradicare gli alberi dove si e'attaccati con le cime ), vediamo di lato una mini baia, dove I pescatori ne hanno fatto il loro quartier generale, hanno cavi a terra e una baracca in cima alla punta dove probabilmente ci fanno I barbecue.
Abbiamo imparato a fidarci molto dei pescatori, anche se magari sono quasi analfabeti, ma sono bravi hanno esperienza e sempre un cuore grande come la Terra del Fuego.
Giu'ancora in 10 metri e arretriamo in 5 metri, con il grappino (ancora, e non l'acquavite) acchiappo al volo il cavo di poppa, poi con calma la Dama delle Cime posiziona con il tender le due cime di poppa.
Siamo fermi, non ci sembra vero, Antonella tutta indolita per le 4 e piu'ore al timone, ma non ha mai mollato un secondo…anche quando magari veniva giu'a 50 nodi e qualche timore l'aveva …ma sempre presente, io tutto rintronato e le gambe stravolte dal andare sempre su e giu'….ma felici, una navigazione intensa in una giornata altrettanto intensa….ma abbiamo imparato da tempo, che qua', niente e'banale, tutto e'intenso e da guadagnare.
BV Angelo e Antonella on S/Y Stranizza via radio SSB

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