lunedì 15 ottobre 2012

Da Caorle a Malta 2: nuvole


Questo post è la cronaca -in differita-  del tragitto dalla baia di Kakan  a Komiza, porto a Sud Ovest dell’Isola di Vis, il 26 agosto 2012.

La scelta di puntare su Komiza anzichè Vis è dovuta al fatto che ci si aspetta  vento da Nord Est e Vis non è protetta, mentre Komiza è più riparata da varie direzioni.
Questo tratto del  nostro viaggio merita una trattazione a parte ed è interessante dal punto di vista metereologico e dell’osservazione delle nuvole che indicano i movimenti delle perturbazioni.
I bollettini si riferiscono a situazioni generali e difficilmente indicano la posizione esatta o il movimento di un temporale o di un groppo.
In questo caso, non avevamo un ‘indicazione precisa dal bollettino. Sapevamo solo che c’erano dei rinforzi e dei temporali.
Il tratto percorso è abbastanza lungo  ( 43 NM) e non offre ripari o ridossi nelle vicinanze.

Siamo partiti di buon mattino ( dopo una notte orribile al gavitello  nella baia del ristorante di Kakan tormentati dall’onda a poppa per la quale abbiamo dovuto anche pagare),  e il cielo era sereno senza l’ombra di una nuvola.
C’era soltanto una striscia sospetta di diverso colore all’orizzonte che non riuscivo a capire.

          26 agosto ore 14, 26


          26 Agosto  h 14, 27


….quando si naviga, soprattutto a vela, è buona regola stare sempre all’erta!
Dopo alcune ore di navigazione  … e di continua osservazione,  la striscia si intensifica.
Abbiamo il vento portante, non è molto forte ma  ci aspettiamo  che accada qualcosa, anche perchè dalla radio VHF iniziamo a sentire ripetuti annunci di tempesta con vento a 40 nodi  dalla capitaneria di  porto di Ancona  e via via a seguire verso Sud.
Noi siamo in parallelo a S. Benedetto del Tronto,  Pescara da dove continuamo a sentire gli annunci delle capitanerie fino al Gargano e a Bari; avvisano che è in arrivo  il vento forte e sentiamo anche imbarcazioni in difficoltà.
Ci chiediamo se arriverà qualcosa  anche da noi  e continuamo a tenere d’occhio vento e nuvole.


           26 Agosto  h 15,08  Vista da poppa

La striscia all’orizzonte  ( sempre da poppa)   prende consistenza trasformandosi via via in nubi (cumulonembi?).  Vediamo passare altre nubi isolate e sparse in  prossimità dell’isola di Vis che appare sempre più chiara all’orizzonte.



           26 Agosto  h 15,08  Vista da prua. L’isola di Vis.


          26 Agosto  h 15,08  Vista da poppa….   Monitoriamo la situazione….


          Le nuvole avanzano….

          
           26 Agosto  h 15,10 







           26 Agosto  h 15,34

Il cielo è sempre più coperto. ma il vento non rinforza ancora. Mi chiedo quanto ci impiegherà per arrivare  il groppo e se arriverà, ma ormai siamo sempre più sicuri  che stia arrivando qualcosa.


           26 Agosto  h 15,35  Vista al traverso. In lontananza l’isolotto di Bisevo a Ovest di Vis.


Ci siamo quasi,  poche miglia a Komiza, il vento  inizia a rinforzare e decidiamo di ammainare randa e genoa.




           26 Agosto  h 15,37 
           Ingresso della baia di Komiza, vento e onda al traverso.
           Stiamo entrando, ma si scatena tutto adesso.



            26 Agosto  h 15,39 Ingresso della baia di Komiza,
            Il vento rinforza sempre più. Dietro  di noi altre barche  si dirigono verso Komisa.



           26 Agosto  h 17,44.

 A Komiza, sono molto organizzati, e ci vengono incontro con un gommone per aiutarci a    prendere il gavitello, dato  vento e onda che incalzano. L’ormeggio è sicuro ma si balla parecchio. In questo caso la gabella se la sono guadagnati e paghiamo volentieri .



           26 Agosto  h 19,11 

Il cielo cupo delle nubi del temporale con uno squarcio di luce del tramonto.
Finalmente al sicuro ci godiamo lo spettacolo meraviglioso del cielo e delle luci.


26 Agosto  h 19,12


26 Agosto  h 19,17
Il passaggio  veloce delle nuvole spinte dal vento crea degli effetti spettacolari .




27 Agosto   h 17, 37. Vista del Castello di Komiza e del porticciolo.

Il giorno dopo  rimangono ancora delle nuvole vaganti e il vento non si è calmato completamente.
Rintronati  più che mai, andiamo a terra, sfidando  l’onda e l’intrico di cime delle barchette e gommoni.
Nonostante l’onda, le case si affacciano a due metri dall’acqua.