venerdì 22 gennaio 2021

Per testarci un po' ,in navigazione a Sao George

 22 gennaio 2021

By Angelo

Durante questi lunghi mesi invernali occupati facendo  mille lavori sulla barca e nella casa , ci chiedevamo molte volte quanto  era ancora viva la nostra voglia di navigare in condizioni non durissime ma "interessanti".

Il 31 dicembre pur con un tempo terribile e mare a seguire,un NW tirato da forza 5 e forse un po’ oltre , avevamo provato ad uscire in barca con l'idea di raggiungere la vicina isola di Sao George (21 miglia).Bolina dura , ma non immaginavamo cosi’ dura, non avevamo calcolato la marea contro il vento nel canale di Faial , fatto sta’ che piu’ ci inoltravamo nel canale e piu’ le onde ripide salivano facendo ricadere la barca malamente con brutte vibrazioni dell’albero.Abbiamo provato a tenere duro col al bordo a perdere fino a Pico , nell’altro bordo era davvero una sofferenza , piu’ il freddo e piu’ un errore di alimentazione bevendoci un caffe prima della partenza.Gli stomachini non hanno gradito.Dopo un oretta decidiamo di girare i tacchi, ammainiamo  randa per metterci al gran lasco , troppo mare per lasciare randa su , e con fiocco ritorniamo a Horta.

Questa cosa ci ha colpito , e per giorni pensavamo che la nostra carriera velistica avesse avuto un improvviso arresto dovuto allo stare troppo a terra e abituarci troppo alle comodita’ terrestri.

Abbiamo cosi’ continuato a monitorare queste difficili previsioni alle Azzorre, dove molti velisti …probabilmente il 99,98 % dichiara che in inverno alle Azzorre non si naviga e non muovono mai le barche dal marina.

In inverno passano basse pressioni una dietro l’altra, l’alta pressione viene spinta piu’ a sud e qua’ entrano come treni fronti uno dopo l’altro alle volte quasi uragani.

Finalmente il 19 gennaio vediamo una piccola finestrotta tra due fronti, naturalmente essendo basse pressioni e arrivando con la parte bassa alle Azzorre ci si aspetta venti dai settori sud, Sud e SW.

Decidiamo di andare il 20 verso nord nell’isola di Sao Geroge , 21 miglia , prendendo la coda del primo fronte, la previsione ci da’ una ventina di nodi con raffiche a 30.Sappiamo benissimo pero’ che ci saranno come al solito dai 5 agli 8 nodi di piu’, cosi’ e’ normalmente.

L’idea e’ di andare il 20 alle portanti e tornare il giorno dopo con bolina dura con N bordi contro l’ovest.

Dormiamo a casa , perche’ dormire in barca di sti tempi vuol dire non riuscie a dormire per il rumore di risacca , il vento le cime ecc..Quindi sveglia alle 07:00 ancora col buio, veloce colazione, camminata fino al marina sotto una pioggerella novembrina con foschia, ci vuole molto coraggio per uscire in barca .  Alle 09:00 ci lasciamo a dritta il rosso di Horta.

C’e’ vento, e appena usciti dal molo si sente tutto, forse anche di piu’ data dall’accelerazione del monte Da Guia, ci guardiamo in faccia con l’espressione “ma siamo sicuri ?”Un attimo e poi via , sperando che il mare e il vento prendano un ritmo che ci consenta di navigare decentemente.

32/35 nodi praticamente costanti con raffiche a 38/40 nodi, onde previste 2.8 mt a 7 sec…e ci sono tutte.Di aprire la randa non se ne parla proprio, via di fiocco col vento inizialmente al traverso che piano piano ruotera’ fino alla poppa piena. Inizialmente il mare molto confuso e incrociato poi prende un ritmo, si fila alla grande , per 21 miglia faremo la media dei 7 nodi.

Siamo un po’ preoccupati per l’arrivo , il porto di Sao George e’ aperto a est , vuol dire arrivare e girare secchi al molo ed esporre il fianco alle onde.Per fortuna il mare si da’ una calmata ed entriamo senza problemi.Il marina e’ deserto, non e’ reperibile neanche Jose al cellulare, entriamo e ormeggiamo in testata del pontile A.

Poco piu’ in la’ un'altra barca coraggiosa in giro di sti tempi, Jean Marc con il suo First 36.7 armato da guerra.Facciamo due chiacchiere e ci dice che anche lui l’indomani veleggera’ verso Horta, ci scambiamo info sul meteo e siamo d’accordo che prima delle 11 di mattina non se ne parla, durante la notte passera’ una straventata da sud e non e’ il caso di partire presto l’indomani.

21 gennaio 2021

Ci svegliamo con calma , dopo colazione facciamo due passi e andiamo a vedere le condizioni del mare per il rientro, non sembra malaccio, ma da terra sembra sempre meglio di quello che poi  e’veramente.

Riguardiamo il meteo , la partenza sara’ contro il forte SW che piano ruotera’ verso il NW lasciandoci a circa 6/7 miglia dall’arrivo senza vento.

Partiamo alle 11, Jean Marc se la prende con calma e partira’ un ora dopo, lui se lo puo’ permettere con quella macchina da guerra, filera’molto piu’ di noi.

E’ una giornata rarissima e bellissima, cielo terso blu e un gran bel sole .Riusciamo ad issare randa sottovento al molo del porto, avevamo discusso se prendere una mano o meno, il vento direbbe di si’, ma il mare dice decisamente di no.Ci sono onde grosse e ripide se non si ha potenza con la randa ci si pianta.

Inizialmente teniamo la randa molto aperta col carrello e un po’ sventata in alto ,  a prua il fiocco, la barca sbatte da matti sull’onda ripida, la barca e’ molto sbandata , praticamente abbiamo 30 nodi di apparente con tutta randa e fiocco, ma non si puo’ fare altrimenti. Piano piano prendiamo il ritmo e piano piano la randa torna al centro.

Facciamo un lungo bordo sull’isola di Pico , viriamo e in lontananza vediamo la vela di Jean Marc, dopo un paio di ore il vento comincia a calare e cosi’ il mare, nel frattempo Jean si e’ fatto molto sotto, lui stringe a 30 gradi, noi a 60 , un abisso.

Antonella come al solito non molla neanche un minuto il timone , e se la cava alla grande. A7 miglia dall’arrivo il vento ci molla completamente e nello stesso istante siamo accerchiati da un numeroso gruppo di delfini, una bellezza.

Procediamo a motore per l’ultima oretta e arriviamo all’entrata dei moli in parallelo con Jean all’imbrunire.

Ormeggiamo , e ci avviamo verso casa, passiamo al bar del marina e dentro vediamo ad un tavolo a sbevazzare birra gli amici Jan (svedese) con Caroline (inglese)  con Jean Marc (francese) e un altro non abbiamo capito il nome (norvegese) .Jan e Caroline ci avevano portato in regalo uno scatolone di arance del loro orto , ci sediamo e ci  beviamo una meritatissima birra in questo tavolo internazionale, come finire meglio due giorni di splendide navigazioni.

Il test e’ passato a pieni voti, abbiamo ancora una gran voglia di navigare e anche di inverno   cercheremo le piu’ piccole finestrelle per goderci questo splendido oceano azoriano.

La situazione meteo generale alla partenza








Vento da 32 a 35 nodi, naturalmente la direzione non funziona da molto , e usiamo il windex in testa d'albero.




Piano piano si schiarisce





Arrivo a Sao George




La timoniera contenta



Ormeggio in testata con a fianco Jean Marc e il suo First da guera




La situazione meteo al ritorno





Via che si torna





Inauguriamo la bandiera Francese appena sostituita con quella Maltese 



Pico senza "cappello" bel tempo dichiarato




Jean Marc si fa' sotto, ma c'e' un abisso di differenza di angoli



Arrivo a Horta col monte Da Guia di prua