domenica 20 aprile 2014

The Rock, Gibilterra, La Linea de la Conception


17-April-14 The Rock, Gibilterra , La Linea
36 09.3157 N 005 22.5580 W














Partiti presto dal girone della finzione (leggi Benalmadena),  sveglia alle 6:30, svegliato Igor col rumore del motore e via verso Ovest.
Appena sorge il sole vediamo un gruppo di delfini che si stagliano contro il sole nascente, una meraviglia del creato, Aprile Maggio dovrebbe essere la stagione degli accoppiamenti e della migrazione...a dir la verità non ne sappiamo tantissimo e dovremmo documentarci. 



Previsioni: vento da Est 10-13 nodi.
Fino alle 11 langue e si smotorizza, poi piano piano cresce, prima di poppa piena , e ci tocca ammainare la randa perché se no sventa il genoa, poi gira un po’ da gran lasco ed è una meraviglia, 4-5 nodi con solo genoa e deriva completamente sollevata.

Viste alla mattina nuvole strane all’orizzonte con l’Africa...tutta umidità, ci arriva addosso un nebbione della madonna, ma per fortuna il vento tiene.




Nebbia

Incrociamo diverse barche a vela; forse la settimana santa aiuta. Per radio si incrociano le comunicazioni, il traffico nello stretto è tantissimo. Poi il sole ce la fa a rispuntare e la giornata migliora tantissimo, si continua a filare, c’è anche poco mare e in pozzetto si sta veramente bene ...al limite della scottatura.
Arriviamo al capo di Gibilterra, storia e bellezza si intrecciano: sul capo il faro e poco dietro un minareto con la sua moschea...come a sottolineare la antica appartenenza al mondo arabo.





Capo, moschea e faro 

Girato il capo col mare che bolle, il vento contro la corrente entrante dello stretto, poi il golfo immenso con moltissime navi all’ancora. 








Passiamo il marina di Gibilterra e arriviamo a La Linea.
Al marina di Alcaidesa: professionali, un marina immenso....forse una piccola cattedrale nel deserto...almeno di questa stagione. A noi va benissimo, poche barche, fingers, bagni con docce grandi quasi come un monolocale, stanza con lavatrice e asciugatrice, alla modica cifra di 11.90 euro per notte!!!! Ma quando mai in Italia troverete mai di sti servizi e di sti prezzi. A 3-400 metri c’è il confine con Gibilterra...con una strada che attraversa la pista d’atterraggio dell’aeroporto !?!?? Domani voglio proprio andare a vederla, mai vista una cosa del genere, e poi dobbiamo andare da Sheppard per il filtro dell’acqua del motore.

18-Aprile-14
Semaforo rosso, fermi tutti decolla un aereo, semaforo verde e via che macchine e pedoni attraversano la pista di atterraggio e decollo di Gibilterra, mai visto una roba del genere, ma evidentemente funziona. 










Pista e confine


Camminata sulla Main Street e festeggiato (privato) ad un pub inglese con fish and chips con una bitter...sembra davvero di essere in Inghilterra.




Fish and chips



Funivia sino in cima a The Rock, pieno di macachi che ...un po’ tristemente fanno i buffoni per ingraziarsi i turisti. La cosa bella è che tutta The Rock è una riserva naturale protetta e quindi le scimmie tutte protette, con tanto di cartelli e vignette, se ti morsica ...peggio per te.








Decidiamo di scendere a piedi, una gran camminata che ci riporta alla Main Street e di li’ faticosamente (sono 6 ore che camminiamo ininterrottamente da quando siamo scesi dalla barca) torniamo alla nostra amata, stravolti da questo bagno di umanità di tutto il mondo, ci stravacchiamo sui divanetti della dinette.

Panoramica dalla Upper Rock sul golfo.



Il parco - riserva della Upper Rock  con le sue 600 varietà di piante



19-Aprile-14
Pensate che sia difficile e faticoso navigare a vela?? 
Provate ad andare a fare la spesa di Sabato vigilia di Pasqua in un HyperCarrefour...allora si che sentirete la testa pulsare, le gambe farsi molli, e con grande impegno tenere la concentrazione per capire se nel barattolo di olive c’è o non c’è la cipolla.


Spesa massive
Una spesa massive...forse l’ultima in un paese western, quindi prendi questo...ma anche questo, e questo chissà quando lo ritroveremo...morale un mega carrello straripante, fortuna che ci sono i taxi in attesa, carichiamo tutto e torniamo in barca. Ora comincia il bello, dove stivare tutto sto ben di Dio. In qualche maniera con ormai il calo ipoglicemico che ci attanaglia, riusciamo a strizzare il tutto tra gavoni e ....un po’ di qua’ e un po’ di la. La ricompensa a tutto ciò...UN POLLO ARROSTO, una delizia,  non so da quanto non ne mangiavamo, ci sembra nettare degli dei, anche se non buono come quelli romagnoli....ma comunque merita una standing ovation...slurppppp.
Il meteo è un po’ in confusione, fino a mercoledì non se ne parla perché c’è una bassa pressione, bassa di latitudine che ci regalerebbe venti contrari da SW, poi la situazione è ancora più controversa. L’ opzione sarebbe di partire con 15-20 nodi da NE, per poi beccarsene 25/30 il secondo e terzo giorno....ma potrebbe andare anche peggio, ci sono sempre delle basse pressioni molto basse di latitudini che impensieriscono. Non vorremmo fare come i tedeschi incontrati a Caleta de Velez che  arrivati con un mega catamarano, gli abbiamo chiesto da dove arrivavano “ Da Tenerife Jah, “ Ma che tempo avete incontrato?” “ 35 -40 nodi sul naso  ja.., ma noi dato 3 mani terzaroli e 3000 giri ai due motori ja.. “ Rispondeva il tedesco tutto fiero, Immagino che divertimento di traversata, e a che spesa, e se mollavano i motori che avrebbero fatto, chiamato la Nimiz a soccorrerli ?!!! Non so perché ma con sti navigatori tedeschi non ho un gran feeling, capisco i Francesi con le loro pazzie, gli Inglesi con le loro abitudini e precisioni, gli spagnoli che agli ormeggi sbatacchiano a destra e a sinistra, gli Italiani...ma dove sono gli Italiani di sta stagione...ne avessimo incontrato uno per sbaglio ....ma i tedeschi, non me ne raccapezzo...un mistero.
A costo di aspettare anche 10 giorni, ma vogliamo avere la situazione chiara e non prenderci inutili rischi, è la nostra prima traversata atlantica ....chiamiamola pre- traversata (solo 5 giorni) e vorremmo gustarcela per prepararci alle altre due , rispettivamente 10 e 20-22 giorni (incrociando le dita). Il marina è ok, il posto un po’ in the middle of nowhere ...ma non si può avere tutto, ci sono altri nomadi in barca, ma da quel che abbiamo capito tutti verso il Mediterraneo e non verso l’oceano, chi vuoi che sia così “loco” da andare alle Canarie di sta stagione ?.
Un sacco di lavori comunque da fare. Rimontare il pilota a vento, smontato per via degli ormeggi nei marina, svuotare e tirare fuori il serbatoio aggiuntivo di plastica dal gavone per pulirlo bene con della candeggina, da li prendiamo l’acqua che passando poi per un filtro a carboni, beviamo tutti i giorni. Cambiare il tubo che dal serbatoio porta l’acqua all’autoclave, (misi un tubo di quelli da giardino 3 anni fa perché a Caorle non trovai nulla di meglio...ma ho l’impressione che vada in depressione quando la pompa aspira). Voglio essere sicuro che non ci siano alghe all’interno...anche se essendo dentro un gavone non vede molta luce.
Il famoso Sheppard Chanderly ha deciso di prendersi la settimana santa e quindi fino a martedì non se ne parla. Ha sullo scaffale un filtro acqua salata per il Volvo che vorremmo prendere come back-up, più del tubo rinforzato per l’acqua e un filtro per imbarcare acqua dal pontile, più alcuni gambetti e ....boh...io mi comprerei tutto il negozio e con una piccola chiatta lo rimorchierei dietro la barca, per essere sicuro di non dimenticarmi nulla. Mi dovrò invece accontentare della grande capacità degli italiani nei momenti di difficoltà quando si inventano le cose più incredibili e turpi per rimediare a dei problemi.

mercoledì 16 aprile 2014

Caleta de Velez - Benalmadena


13/Aprile/14
Ancora a Caleta de Velez.
Ce la stiamo prendendo con comodo visto che comunque dobbiamo aspettare martedì per andare a Benalmadena a ritirare il regolatore dei pannelli solari. Nel frattempo abbiamo incontrato Selena, l’amica di Antonella che ci ha deliziato con un giro turistico a Nerja.


Vista di  Nerja dal mare 




 Il mare visto da Nerja




Nerja, foto ricordo in una delle piazze più famose del mondo … il Balcon d’Europa


Qualche camminata sulla spiaggia, spesa al discount ...very very cheap, chiacchiere con i vicini Inglesi e un altra coppia arrivata ieri di Francesi. Antonella si è messa a fare due chiacchiere in lavanderia (che a quanto pare è un posto ideale per incontri con gli altri equipaggi femminili) con la francese e di li ha scoperto che il marito è un informatico di Mac. Dato che stavamo impazzendo per installare l’antennina ruba- wifi sul Mac  - su PC è tutto semplice ma appena si va’ su Mac ...un delirio di sicurezze -  l’abbiamo invitato a bordo e come tutti i navigatori francesi che hanno un gran feeling per gli Ovni ci fa un sacco di complimenti per la barca, nel frattempo lui aveva smontato la pompa dell’acqua del motore e doveva raddrizzare un pezzo di metallo, gli serviva quindi una morsa, et voila’ dal gavone centrale sbuca la mia provvidenziale morsa, in 5 minuti raddrizza il pezzo, e in 5 minuti setta il Mac di Antonella per il wifi. Che bellezza questi scambi alla pari di competenze!
Ci sembra davvero di aver incontrato il nostro popolo, nomadi in giro per il mondo con una gran voglia di aiutarsi l’un l’altro. Ci hanno poi invitato per le 17 sulla loro barca per degustare una torta fatta in casa...pardon in barca. Andati, la torta era molto limonosa , ma non male, scambio di file, CM 93 contro un tot di film tra cui anche En solitaire, che da tempo ricercavamo...poi chiacchiere, chiacchiere e chiacchiere, ma quanto si parla in barca a vela. Siamo andati via dopo due ore con le teste che ci rintronavano, non siamo più abituati (a dir la verità, io non sono mai stato abituato) a chiacchierare per ore. Appena in barca, “domani mattina molliamo gli ormeggi”, abbiamo bisogno di un po’ di vento, di aria di sole di guardare a 360 gradi e di sentire....sssssst....silenzio.


Partenza da Caleta de Velez:
le foto che Brice e Marie ci hanno gentilmente fatto e inviato.

Domani con l’Est ci muoveremo su Benalmadena, il pezzo dovrebbe arrivare martedì..speriamo, poi forse un giretto a Malaga e poi via verso La Linea, in preparazione per il primo dei jump.
Le previsioni a lungo termine ci dicono che è in atto una bassa pressione sulle Azzorre che si muove lentamente, questa non ci aiuta perché ci regala venti da SW appena fuori dallo stretto, sembra che il prossimo lunedì (non domani) entri l’alta sulle Azzorre, questa ci darebbe i giusti venti da NE per fare il salto. I tempi sono abbastanza giusti, in più sembra che ci sia stato un crollo sui prezzi dei marina...La Linea, da listino 8 Euro al giorno !!! Quindi ce la si può prendere anche comoda, al contrario delle Canarie dove sembra che i prezzi dei marina privati, gia’ altini (per le Canarie). Ora sembra che anche i marina governativi, prima molto economici, abbiano aumentato senza però offrire i servizi dei privati.
Abbiamo  scoperto che il fatidico Carrefour a La Linea come detto da un amico...non è proprio davanti al marina, ma a circa 2 km, visto che sarà il nostro ultimo punto di approvvigionamento di cose western, speriamo che facciano il servizio a domicilio superando una certa cifra come gli altri Carrefour, se no è dura, anche se la prima spesa nel 2000 a Les Sable d’Olonne facemmo stare 5 carrelli superballonati più 4 persone in un taxi solo.





15-Aprile-14

Benalmadena!!!! 





La fiera del kitch. Il marina con costruzioni a isola fatte come brutta copia dei lavori di Gaudì, la fauna che gira intorno....indescrivibile. Comunque sia, il marina è pieno, insistendo un po’ ci trovano , o meglio ci squizzano nella parte interna, soprannominata anche “circo” perché sembra di essere una scimmietta in mostra ai panzoni e rincoglioniti che girano senza meta sulle banchine.

Stranizza all'ormeggio


La banchina con i "castelli/pollai"


Abbiamo insistito per l’interno, perché quando passai 13 anni fa (e risulta ancora dal loro computer) mi fecero stare sulla diga di levante con una risacca da incubo, spaccai non so’ quante cime. All’interno...non si muove una foglia nell’acqua verdina L ,ma almeno non si balla, ci siamo ormeggiati di poppa, per poter scendere agevolmente con le taniche di gasolio da riempire, il problema è che ci sono piu’ di 70 cm di marea e il pontile è fisso di cemento...insomma un po’ un casino per scendere e salire. 

Ieri sera siamo andati in caccia del negozio di AD dove dovevano arrivare un paio di cose, tra cui un filtro per imbarcare l’acqua...arrivato ...rotto, e va beh se lo tengono, il regolatore, domani...speriamo bene, perché giovedì e venerdì la Spagna si ferma, fine della settimana santa, se non arriva siamo spacciati e ci tocca aspettare la resurrezione. Visto che c’è anche un negozio Volvo, ho strolgato cosa altro possiamo portarci come ricambio che non sia un intero motore. Due cose che ancora non avevo considerato sono il filtro, o meglio lo strainer per l’acqua salata del motore e la valvola vacuum , poi mi è venuto anche in mente che forse i tre tubi rigidi dell’iniezione non farebbero male. Il filtro Volvo costa una super fucilata e in più per omologare ne fanno ora solo uno che è grande come una pentola e dopo bisogna acquistare i vari riduttori per i tubi...insomma serve quasi tutto il vano motore. Ordinato quindi solo la valvola e i tre tubi...che dopo 1 ora sono purtroppo diventati solo 2 perché uno non c’è. Per il filtro ho contattato Sheppard a Gibilterra che  ha un Vetus originale,  come il nostro, in stock che ora ci aspetta sullo scaffale. Abbiamo quindi prolungato un altro giorno in sta fiera dell’orrore di Benalmadena, stretti tra un motoscafo e“Igor”(dal famoso Frankestain Junior) un vecchio inglese con una barca a motore, che credo sia 20 anni che non si muove dalla banchina, anche se pretende di essere stato sulla Royal Navy, da come ha issato le varie bandiere sulla barca credo che in verità facesse il capopulizia ponte....o forse la Royal Navy è decaduta un po’.



... La barca di Igor


Il passeggio tra i finti Gaudì  soprannominato da noi Corte dei Miracoli con la barca finta giunca cinese.

"Corte dei miracoli" 2



 Ponticello finto Gaudì

Altro finto Gaudì



La spiaggia con la nebbia 

Il battello a Vapore ( ristorante)


domenica 13 aprile 2014

Windy in action

Ecco il video del test di Windy, il timone a vento, effettuato per pochi minuti  durante la navigazione da  Porto Petro, Maiorca a Formentera.


sabato 12 aprile 2014

Da Cartagena a Caleta de Velez


06—Aprile-14  El Hornillo
37 24.5849 N            001 33.0750 W














Giornata interlocutoria, da Cartagena a El Hornillo, vento assente, abbiamo provato anche ad andare controvento con soli 6 nodi di reale ...ci siamo accorti che i due bordi erano quasi a 180 gradi,  ma ci aspettiamo una piccola rotazione da Est per domani, anche per questo la decisione di spezzare questa ultima tratta della Costa Blanca anche con una tratta relativamente piccola...ma almeno ci offre un ancoraggio abbastanza a ridosso...anche se questa notte i venti gireranno un po’ dappertutto. La baia all’arrivo è molto bella a patto che si tenga  il cappello con la visiera e gli occhi fissi sulla linea di costa, appena si alza lo sguardo l’urbanizzazione feroce...ma proprio feroce, che ci si chiede, ma chi va’ poi ad abitare in sti posti da polli in batteria.


Urbanizzazioni….selvagge: - la macchia rossa in mezzo alla montagna vicino Aguilas

Cala del Hornillo  lato Ovest - Aguilas -
Cala del Hornillo  lato Est - Aguilas -


Comunque il sud della Spagna ha pagato caro il prezzo del turismo sfrenato. Speriamo in domani a Capo di Gata, che dovrebbe essere inserito all’interno di un parco e si spera che qualche cosa sia rimasto fuori dalle cazzuole forsennate degli spagnoli.

Una cosa simpatica scoperta al museo di archeologia subacquea di Cartagena: nell’antichità, oltre tutti gli amuleti e doni che si facevano agli dei prima di una navigazione, esistevano diciamo anche una specie di decalogo di regole da  tenere in navigazione per non contrariare gli dei.Una di queste era di non tagliarsi i capelli, le unghie e farsi la barba in navigazione. Ecco spiegato tutto l’ammasso di sfighe che si è beccato Robert Redford in All is Lost, quando dopo essersi fatto la barba prima di una burrasca gli capita di tutto e di più.
Morale quando scendete dalla barca all’arrivo, dovete puzzare, capello lungo, barba incolta e unghie prensili...sembrerete una ciofeca, però avrete fatto contenti gli dei e la navigazione sarà stata gradevole e tranquilla.

07-Aprile-14 San Miguel Capo di Gata

36 43.4570 N            002 11.8158 W














Pochissimo vento, mare piatto, sole splendente e cielo azzurro, motore tutto il giorno al minimo, e forse grazie alla corrente da 4.5 a 5 nodi.


Partenza da Aguilas


Partenza alle 7 e arrivo alle 18...stanchi: anche a motore ci si stanca in barca.
Dovevamo ancorare proprio dietro il faro a Capo di Gata...ma all’arrivo c’è già un OVNI 395 con bandiera norvegese ancorato, il posto non è grandissimo, così abbiamo preferito andare avanti altri 200 metri e ancorarci lungo la spiaggia, tanto aperto di la come di qua. Ma ci sono solo degli Ovni in giro di sti tempi ?





Ovni al capo.

Il tempo dovrebbe essere dichiarato, durante la notte tendenza da NE, per poi tornare da Est in mattinata; siamo completamenti aperti, in 6 metri di fondo con 35 metri di catena su sabbia ....abbastanza tranquilli, se mai si può essere tranquilli all’ancora.
Penso che sia l’ultimo o almeno uno dei pochi posti sfuggiti alle cazzuole selvagge spagnole, grazie al parco, sembra ancora un angolo di paradiso.




Il capo e la punta del Golfo di Almeria sullo sfondo





Il parco di Cabo de Gata



Tramonto a San Miguel de Cabo de Gata

08-Aprile-14  Adra

















Alba a Cabo de Gata

Sveglia alle 6:30 e partenza alle 7...niente da segnalare se non che il vento nun ce stà, e si va con la vela Volvo, che sto cercando di curare e manutenzionare con molto amore.
Se la cava bene, non c’è nessunissima perdita, ne di acqua ne di altro, ho aggiunto un bicchiere di olio motore ...ma è normale dopo tante miglia a motore, la girante è nuova...dovrei cambiare il filtro gasolio, cambiato l’anno scorso prima della Grecia ...vediamo quando saremo a Caleta de Velez  E’ arrivato finalmente il tempo di rimontare il bimini, il termometro sotto la cappottina segna 29 gradi, e in pozzetto comincia a fare veramente caldo senza vento. Prima di rimontarlo dobbiamo pulire gli acciai degli archi ...che si ha l’impressione siano stati fatti con acciaio cinese di quello economico e in alcuni punti tende velocemente a fare ruggine.
 Un grande spettacolo della Sierra Nevada innevata vista dal mare..sembra quasi di essere in Cile.



 Il golfo di Almeria ( Costa del Sol )  e la Sierra Nevada sullo sfondo


Altra cosa di rilievo che ieri sera vicino a terra ci siamo riempiti la barca di moscerini..per cacciarli fuori mica facile.
Dovremmo ancorare a Adra dietro il molo del porto, ma siccome è relativamente presto proviamo a fare più miglia per arrivare alla baia di Calahonda.
Appena presa la decisione di prolungare altre 30 miglia ...ecco che ci investe la corrente contraria del sottocosta, 1 nodo e crediamo con punte a 1.5 contro. Cominciamo a fare due conti e arriveremmo troppo tardi, col buio. La baia è stretta dentro dei  faraglioni, non ci fidiamo a fare un altro arrivo notturno, per di più qua le baie sono zeppe di nasse, l’altro giorno dopo aver ancorato ci siamo accorti che sotto la barca correva una rete sul fondo di 5 metri...per fortuna non l’abbiamo beccata. Quindi, cambio di piano per la seconda volta e si va ad Adra.



Il porto di Adra

Ancoraggio aperto da ogni dove un po’ potetti da Est e Nord..il fondo di ciotoli e sabbia sembra tenere. La notte si rolla un po’ come tutti gli ancoraggi aperti, ma cento volte meglio di essere in porto con la risacca.

09-Aprile-14 Caleta de Velez



Partiti alle 7, si vedono appena le prime luci, dopo poco ci ritroviamo contro la stessa corrente di ieri, con in più vento sul naso, non si riesce ad andare. Decidiamo così di fare un bordo in fuori per toglierci da questa corrente e per dare un po’ di angolo alla barca. Va molto meglio e cominciamo a filare, la cosa strana è che il vento soffia da Ovest circa 6/7 nodi, ma il mare continua a venire da SE, anche con onde formate. A noi va bene, sfruttiamo il vento e il mare ci spinge. In questa maniera arriviamo abbastanza presto, verso le 18:30 a Caleta de Velez.
Un porto diviso tra pescherecci e il diporto in fondo con tre pontili.
Ormeggiamo di poppa vicino a degli inglesi giramondo...16 anni che sono in giro per il mondo in barca.

La barca degli inglesi a Caleta de Velez

In ufficio, gentilissimi, ormeggio con acqua e luce compresa, bei bagni , lavanderia per 14.5 euro al giorno compresa iva...che bel posto. A parte il discorso monetario si ha un feeling di un posto buono...cosa ce lo faccia dire ...non so.
Una mezzoretta di chiacchiere con i vicini inglesi giramondo....ci hanno fatto sognare, in particolare quando raccontavano della loro traversata atlantica con il loro 35 piedi, “ci abbiamo messo 22 giorni ...ma quando siamo arrivati non ci volevamo più fermare”. Non c’è bisogno di aggiungere commenti.
Siamo ormai vicini al primo jump, un paio di tappe per arrivare a La Linea e poi studio del meteo e si va.