lunedì 25 aprile 2022

Flores, l'isola dei fiori.

 Flores,    Lat.39° 25' N Long.30° 54' W

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 By Antonella

Dell'Arcipelago delle Azzorre ci erano rimaste da vedere le due isole del gruppo Occidentale, Flores e Corvo che distano circa 130 miglia dal gruppo centrale che comprende l'isola di Faial dove si trova Horta.

In origine avevamo pensato di arrivare a Flores con Stranizza al nostro secondo ritorno in Europa dai Caraibi nel 2019 (qui), ma poi a causa un po' del meteo e un po' dei problemi al motore ci siamo diretti a Horta. Poi a ottobre 2019 è arrivato Lorenzo ( l'uragano) che ha distrutto il porticciolo di Lajes da Flores, l'unico approdo per le barche a vela e così l'unica possibilità di visitare questa piccola isola ai confini occidentali dell'Europa, è rimasta l'aereo.

Il volo da Horta dura circa 50 minuti con piccoli aerei con motore a elica. L'aeroporto si trova praticamente in mezzo alla cittadina, Santa Cruz da Flores sulla cost orientale dell'isola.
Il nome Flores è stato dato dai primi scopritori per la varietà di fiori e la rigogliosa vegetazione che è stata in parte sostituita da pascoli e siepi di ortensie come sulle altre isole dell'arcipelago.

L'isola ha una superficie di 141,4 Km quadrati, con 16 km. di lunghezza per 12.2 km. di larghezza.

E' percorsa da un'unica strada principale che segue la costa Est dalla punta Nord fino a metà della costa Ovest per poi attraversare a metà congiungendo le due cittadine Faja Grande a Ovest e Santa Creuz a Est. A Flores ci si sente veramente in una piccola isola in mezzo all'oceano. Dalla costa Nord Est si vede Corvo, l'isola più piccola dell'arcipelago che dista da Flores circa 15 miglia.

Il museo di Santa Cruz da Flores è molto ben organizzato con la storia dell'isola, dalla scoperta da parte di fiamminghi e portoghesi alla fine del XV secolo fino ai giorni nostri. La posizione strategica attraverso l'Atlantico, sui 39° di latitudine attraversata dai venti provenienti da Ovest l'ha resa un punto di passaggio e di rifornimento sulla rotta delle navi di ritorno dalle Indie Orientali nei secoli XVII e XVIII e di conseguenza frequentata anche da pirati e corsari. Nel XIX secolo è iniziata la caccia alla balene importata dall'America della quale rimangono le strutture portuali e la Fabbrica della Balena oggi museo a Santa Cruz.

Ci sono diversi porticcioli nei centri urbani per piccole imbarcazioni da pesca che vengono sollevate con una gru e lasciate a terra. Il porto più grande è a Lajes nella punta Sud Est dell'isola, in fase di ricostruzione dopo l'uragano Lorenzo. L'isola ha pochissime spiagge ma molte piscine naturali create dalle rocce laviche. Intorno all'isola ci sono diversi relitti sommersi di cui alcuni reperti custoditi nel museo.

In tre giorni di soggiorno abbiamo affittato la macchina il primo giorno per fare il giro completo e visitare i crateri trasformati in laghi, poi il secondo giorno siamo partiti a piedi da Santa Cruz sul sentiero che percorre quasi tutta l'isola per rientrare in paese dopo pochi chilometri ma sufficienti per goderci la varietà del panorama dei rilievi interni  con tutti i toni del verde e le forme particolari dei sedimenti rocciosi che a distanza e con un filo di bruma ci sembravano castelli. La costa è a picco sul mare e il nero della lava delle rocce nelle scarpate  e degli scogli contrasta conil bianco della  schiuma e il verde azzurro del mare.

L' impressione che abbiamo avuto, nonostante gli scenari spettacolari e il fatto che l'isola è considerata riserva di Biosfera dall'UNESCO, è di grande isolamento, ma anche di poca cura dell'ambiente e degli animali, in particolare i cani legati alla catena in cortili sporchi. Ci siamo gustati la camminata anche se con ripide salite e non esattamente nei luoghi più famosi. Di tutte le numerose le cascate all'interno abbiamo visto solo quelle dalle scogliere della spiaggia a Faja Grande .

Al ritorno a Horta, l'isola di Faial ci è sembrata più grande del solito. 

Santa Cruz  







Piscine naturali

 


Porticciolo con l'isola di Corvo sullo sfondo


si intravede l'unica cittadina di Corvo sullo sfondo

 
Altro porto a Santa Cruz da Flores

Lajes da Flores

Il molo di Lajes distrutto dall'uragano del 2019



Verso l'interno e i crateri

 


 


Siepi di azalee che danno l'appellativo di isola rosa a Flores


 

Faja Grande

 
 
 

La spiaggia di Faja Grande con le cascate sullo sfondo

Faja grande, in lontananza si vede l'isolotto di Monchicque, il punto più a Ovest d'Europa

Caldeira seca

Airone cinerino




Sentiero  Ruta grande 



Vista di Santa Cruz con l'aeroporto


















La torre  di controllo  e l'ingresso dell'aeroporto ,nella strada principale.



lunedì 18 aprile 2022

Tall Ships a Horta, Azzorre

Horta marina, Aprile 2022,

Aprile, maggio e anche giugno sono i mesi in cui ad Horta Isola di Faial, Azzorre) arrivano i flussi migratori delle barche a vela (e superyachts) soprattutto dai Caraibi in rotta verso l'Europa. Al marina e all'ancora nella baia si stagliano i profili delle grandi navi ( tall ships), che sono, nella maggior parte dei casi, barche da lavoro riadattate ad uso crociera – Biche - o scuola di vela come la norvegese Sorlandet e l'olandese Gulden Leeuw ( Leone d'oro) ma si vedono anche barche da regata VOR e molti altri tipi di armo e stazza.

Dai Caraibi alle Azzorre sono più di 2000 miglia e in questa pausa in mezzo all' oceano si approfitta per fare le riparazioni.
Osservando soprattutto le grandi navi a vela, all'inizio mi sembravano tutte uguali ed era difficile per me distinguere le varie manovre ed armi nell' intreccio di cime e scotte. Poi incuriosita dalle acrobazie degli equipaggi sugli alberi, ho iniziato a fotografare e a disegnare scoprendo i particolari e la storia di ognuna. Qui raccolgo una piccola selezione di quelle che passano di qui, alcune tornano ogni anno, soprattutto le scuola di vela con i loro giovani equipaggi che fanno la gioia di Peter's Cafe Sport consumando ettolitri di birra. Parlando con José Henrique del Café Sport abbiamo scoperto che soprattutto nel caso della barca norvegese i ragazzi pagano delle cifre astronomiche per fare un training di 6 mesi e sono quindi rampolli delle famiglie più ricche.
Ho fatto una piccola ricerca per ognuna ed ho scoperto storie interessanti sui diversi tipi di armo e sull'uso dalla costruzione ai giorni nostri. 
Ho preferito i disegni alle fotografie con l'idea di sottolineare le caratteristiche e il lavoro degli equipaggi. Inoltre disegnare le barche è stata una sfida interessante. 
 
 
 
 

EYE OF THE WIND  Germania 1911

( https://www.eyeofthewind.net/en/ship ) ( https://www.eyeofthewind.net/en/ship/ship-overview)

 costruito in Germania nel 1911, suo nome in origine era Friedrich, fu inizialmente utilizzata come goletta per il commercio di pelli in Sud America. Nel 1923 fu registrata in Svezia, con il nome di Merry e fu utilizzata per il trasporto nei mari del Baltico e del Nord e per la pesca delle aringhe al largo delle coste islandesi durante l'estate. Nel 1969 venne trasformata in una motonave togliendo i due alberi ma poi venne quasi distrutta da un incendio. Nel 1973 un gruppo di appassionati di vela, tra cui Anthony "Tiger" Timbs, che in seguito divenne il suo Master, ha iniziato a ricostruirla a Faversham, in Inghilterra. In questo restauro fu truccata come brigantino dal Mastro Rigger Wally Buchanan. Dopo il restauro, le fu dato il nome di Eye of the Wind, ispirato al libro di Sir Peter Scott del 1961. Nell'ottobre 1976 salpò per l'Australia, il primo viaggio dopo il restauro, tre anni e otto mesi dopo il suo acquisto da parte dei nuovi proprietari.. Nel 1978 salpò da Plymouth come nave ammiraglia dell'Operazione Drake, una spedizione di 2 anni, che la riportò a Londra nel dicembre 1980.Sotto la cura di Tiger Timbs la nave è stata commissionata per diversi ruoli cinematografici per i quali fu fornita di un nuovo set di vele che sono rimaste in seguito.Nel 2001, è stata rilevata da un nuovo proprietario e registrata a Gilleleje, Danimarca. I suoi interni sono stati sottoposti a sostanziali lavori di ristrutturazione.Nel 2009 ha trovato un nuovo proprietario con il Forum Media Group, Germania. 

Lunghezza totale: 40,23 m (132 ft)
Larghezza: 7,01 m (23 piedi)
Progetto: 2,70 m (8,9 ft)
Sartiame: brigantino
Superficie velica: 750 mq (8000 mq)
Motore principale: 600 HP
Velocità: ca. 8 nodi
Scafo: In acciaio
Ponte: Teak

 

 

Di questo moderno enorme yacht non sono riuscita a vedere nè il nome nè la bandiera ma ho ripreso l'equipaggio. 


HELENA  Finlandia  1992  https://sailtraininginternational.org/vessel/helena/

 Lo schooner Helena è stato varato in Uusikaupunki 8.5.1992 e consegnata alla Sail Training Association Finland il 7.7.1992. E' salpata l'11.7.1992 per partecipare alla Cutty Shark Tall Ships Race da Stoccolma a Kotka via Karlskrona con il primo gruppo di giovani. Helena ha spazio per 4 membri dell'equipaggio e max 24 alunni a bordo. 

Armo Bm Schooner 2
Altezza: 35,48 m
Lunghezza dello scafo: 31,8 m
Armatore: The Sail Training Association, Finlandia

 

CHALLENGE OCEAN  VOR LIBERTALIA Francia 2000 

https://www.challengeocean.com/en/sail-boat-rental/volvo-60-libertalia-vor60/

Libertalia è una barca a vela da regata Volvo 60, 19.50m di lunghezza,  con equipaggio professionale. Questo VOR60 è stato progettato e costruito per correre la Volvo Ocean Race 2001-02, la gara intorno al mondo con equipaggio. Ingaggiato sotto il nome di Djuice Dragons, fu condotto da Knut Frostad, con Thomas Coville come capo turni e Jean-Yves Bernot come navigatore. E' una barca estrema, una Formula 1 dei mari con un comfort molto spartano. E'  allineata alle regate d'altura, nella regola di misurazione IRC 0 (Rolex Fastnet Race, Armen Race, Tour de Belle Ile, Rolex Middle Sea Race, Voiles de Saint-Tropez, Transat, ecc.).

Schede Tecniche VO 60
Architetto: Laurie Davidson
Cantiere: Cookson Boats, Nuova Zelanda
Certificato di misurazione: IRC 0 - VOR60
Lunghezza: 19.50m
Larghezza: 5.25m
Progetto: 3.80m
Albero in carbonio: 29m
Vele:  Randa a membrana Vele quantiche - J1 / J2 / J3 Vele nord e Vele quantiche - Codice 0 - Incidenza A2 / A3
Superficie velica: 200m² controvento - 500m² sottovento
Zavorra : 2 x 2000l
Dislocamento: 13,5 T 


GULDEN LEEUW   Olanda (1937)

https://www.guldenleeuw.com/en/home https://www.guldenleeuw.com/en/the-ship/history.html

Costruita nel 1937 dal Ministero dell'agricoltura e pesca danese con il nome di DANA è stata impiegata per la navigazione oceanica e per ricerche in ambito di biologia marina. Nel 1939 viene estesa di nove metri di lunghezza. Nel 1980 viene venduta sempre per ricerche alla Bertra International. Nel 1984 viene nuovamente venduta e utilizzata come nave supporto per i servizi offshore. Anno 2000: l'Esvagt DANA viene venduta alla Danish Maritime Academy Nyborg, l'Esvagt DANA viene poi ribattezzata DANA Nyborg. Durante questo periodo, la nave fu usata come nave scuola per l'Accademia Marittima Danese e molti giovani marinai danesi fecero il loro primo viaggio in mare con questa grande vecchia dama. Anno 2007: La DANA viene venduta alla P&T Charters. Questi imprenditori del settore velico professionale trasformano la nave in una veloce goletta Topsail a 3 alberi.
Il 'Gulden Leeuw' è stato progettato dai rinomati architetti navali KHMB Y&S Design/Korner ed è stato ristrutturato presso il Royal Shipyard Balk di Urk. 

Lunghezza fuori tutto 52,37mt.
Larghezza  8,60
Pescaggio 4,20
Area velica 1400 mq.
Altezza massima 40  mt.

 

Gulden Leeuw e Sorlandet ormeggiate al pontile. Biche all'ancora  dove si posizionerà anche Gulden Leeuw al passaggio della depressione Evelyn che la spingeva sul molo.

SORLANDET Norvegia 1927  https://sailtraininginternational.org/vessel/sorlandet/

Sorlandet, 850 tonnellate di acciaio è la nave più antica e autentica ancora in servizio. La SORLANDET fu costruita a Kristiansand, in Norvegia, nel 1927 come nave a pieno armamento per la formazione dei giovani per la marina mercantile. Mentre la domanda di formazione regolare dei giovani marinai diminuiva negli anni settanta,  furono estese le attività per accogliere il pubblico a bordo. Il nome SORLANDET deriva dalla regione meridionale della Norvegia - significa la terra meridionale. 

Meriti:
•La più antica nave a pieno armamento del mondo
•Prima nave scuola norvegese che attraversò l'Atlantico nel 1933
•Primo veliero al mondo ad offrire corsi di vela alle donne (1981)
•Ha partecipato alla prima gara internazionale di velieri nel 1956
•Ha partecipato a diversi festival portuali in Europa e negli Stati UnitiL'Alto Protettore del SORLANDET è la Principessa Mette-Marit di Norvegia.

Armo: Nave
Altezza: 16.6 m
Lunghezza dello scafo: 13.4 m
Armatore: Stiftelsen Fullriggeren Sệrlandet


BICHE - GROIX  Francia 1934   https://www.lebiche.com/

 Biche ( cervo in italiano) è l'ultimo esemplare di nave francese per la pesca del tonno ( Tonniera dunata) ed è stato costruito a Les Sables d'Olonne nel 1934 dal cantiere di Aimé Chauffeteau, per il patron Ange Stéphan del'Ile de Groix, soprannominato «Ange-Biche». 80 anni dopo il suo varo a Les Sables, Biche ha beneficiato di un restauro completo, dal 2009 al 2012: lo scafo rimesso a nuovo dai Chantiers du Guip, l'attrezzatura ridisegnata e messa in opera dall'associazione Amis du Biche dopo un lavoro di ricerca, senza dimenticare le vele della casa Burgaud sotto la supervisione dell'architetto navale François Vivier. Rimesso in acqua il 22 giugno 2012, Biche naviga ora  in sicurezza con 2 motori Perkins da 90 cavalli, per uscite da uno a più giorni. Può ospitare 16 persone in navigazione di più giorni, 30 in navigazione diurna e 70 in ricezione all'ormeggio (equipaggio incluso).

lunghezza 32 mt.

larghezza 6,60 mt.

65 tonnellate

2,90 pescaggio

300 m quadri di superfice velica

 

Sorlandet al molo e uomini sui pennoni su Gulden Leeuw