venerdì 28 gennaio 2022

Una nebbia cus taja con e cultel

 

By Angelo & foto by Antonella

 

La Turballe 28 gennaio 2022

 Ieri sera tranquilli e spaparanzati in dinette verso le 22:30 sentiamo bussare sulla barca , e chi minc…a e’ a quest’ora ?

Vado fuori e’ c’e’ una donna che blatera che il suo uomo sta arrivando in barca e noi siamo nel loro posto che hanno pagato per l’anno, ho capito , ma noi che centriamo, mica lo abbiamo deciso noi di metterci li’ ce lo ha assegnato la Capitaneria.

Continua a blaterare e io dopo un po’ non ne capisco piu’ mezza, chiamo su l’interprete ufficiale nel quel di Antonella, va’ fuori cercando di parlare con questa che ormai e’ andata in isteria, poi chiama il suo uomo in barca e questi comincia a strillare al telefono come un aquila, tante’ che dopo poco non so se imbarazzata o che non riusciva piu’ gestire la situazione passa il telefono ad Antonella, che gli ripete le stesse cose , questi comincia ad urlare che ce ne dobbiamo andare di li’, Antonella con il suo buon francese e le sue buone maniere ( sempre troppo gentile per il mio pensiero) gli risponde che noi di li' non ci muoviamo e che faccia quello che gli pare e rida’ il telefono alla ragazza.rientra in barca e fine della storia.anche se non siamo proprio tranquilli che questo quando arrivera’ durante la notte ci venga a rompere i gabazizi.

Ma te va’ che razza di personaggi ci sono in giro , che cavolo c’entriamo noi se ci hanno assegnato sto posto.

Va beh ce ne andiamo a letto e per fortuna la cosa finisce li’, anche se tutta la faccenda ci ha un po’ destabilizzato.

 Sveglia alle 08:15, temperatura bassa ma non terribile, chiaro che dipende dai punti di vista, ma per noi va’ bene.

Vestizione, colazione e via che si va’, qualche manovrina per uscire dal finger stretto tra un canale non molto largo, ma poco dopo siamo fuori dal porto.

Una nebbia terribile, ci sara’ visibilita’ a 100 metri, da tagliare veramente con il coltello.

E’ cosi’ fitta che anche quando il sole si alza e prova a penetrarla non ce ne ‘.

Vento poco e si va’ di motore, AIS acceso e sempre uno di guardia a strabuzzare gli occhi per vedere qualcosa.Accendiamo le luci di via basse (abbiamo anche le alte in testa d’albero) ma mi sembra piu’ opportuno accendere quelle basse per una migliore visibilita’, accendiamo luce di mezz’albero e sperema ben.

Passato Capo Point de Croisic andavamo con rotta vera 170 gradi per passare a ovest della meda cardinale Banche West che delimita il basso di Plateau de la Banche, quando in mezzo a sto biancore che non si vedeva a 100 metri spersi nel nulla , sentiamo via VHF qualcuno che ci chiama (thank god all’AIS transponder) e ci avverte che stiamo finendo dritti in una wind farm in costruzione, che naturalmente a noi non risultava su nessuna carta.

Sono gentili e ci consigliano di modificare la nostra rotta per 150 gradi passando tra le due mede cardinali Banche West e Banche NW, sfiorando il banco di Blanche , e tenere quella rotta per 7,5 miglia in maniera da scapolare la wind farm.

Cosi’ facciamo e tutto va bene , naturalmente con quella poca visibilita’ non abbiamo visto una mazza.

 Passati le 7,5 miglia per 150 gradi ci troviamo ora a modificare drasticamente la rotta per non finire dentro un campo di ancoraggio per cargo poco prima  dell’entrata del canale della Loira.

Questo e’ un po’ piu’ semplice, vediamo tutti i bersagli con l’AIS , e li passiamo distinguendo solo delle sagome offuscate dalla nebbia.

Alle 14.55 ci presentiamo davanti l’ingresso del marina di L’Herbaudiere , Antonella chiama via VHF  e ci assegnano la testata del pontile Juliette , bene si entra e ci si ormeggia all’inglese in testata.appena finito l’ormeggio si presentano un uomo e una donna della dogana, cosa ci faccia la dogana in sto paesino in mezzo a nulla , e’ un mistero tante' che vorremmo comprare qualche baguette per domani , ma non c'e' nessun negozio aperto in questa stagione.Sono comunque molto gentili , ci chiedono il libretto della barca, da quanto tempo abbiamo la barca ecc.. poi si va’ a finire sui viaggi e quando gli raccontiamo della Patagonia si illuminano come tutti i velisti francesi con cui ne parliamo. insomma due chiacchiere in amicizia, dopo poco se ne vanno salutandoci e augurandoci belle navigazioni.

In capitaneria per le pratiche e gia’ pagare la notte visto che domani mattina si riparte con slancio, il tutto alla iperbolica cifra di 17,4 euro …bello navigare d’inverno.

Due fili aglio e olio e grazie alla 220, accendiamo le due stufe per riscaldarci un po’ le ossa.


Da La Turballe a L'Herbaudiere



Usciti dal porto un muro di nebbia



Le sagome delle navi all'ancora all'imbocco della Loira



Incrocio con la barca pilota della Loira, barca oceanica pronta per ogni tempo




Si entra a L' Herbaudiere




la nebbia che si era alzata per pochi minuti, ricala pesante come prima



Stranizza al Juliette



 

giovedì 27 gennaio 2022

Gli ultimi lavori prima di partire

 

By Angelo

 Arzal 25 gennaio 2022

 Gli ultimi lavori prima di partire

 Da tempo l’invertitore aveva una una piccola perdita di olio , lo si capiva dopo un po’ di ore di motore toccando la parte inferiore dell’invertitore. Durante l’estate a piu’ riprese avevo cambiato diversi o-ring delle parti accessibili, ma ne rimaneva uno molto complicato nella parte alta dell’invertitore , che pero’ per accedere era necessario comprimere con una pressa l’alberino centrale, rimuovere le varie molle e finalmente smontare il pezzo per sostituire l’o-ring.Naturalmente era solo una congettura, perche’ dato anche dal fatto che l’invertitore ha una pendenza di circa 8 gradi , la perdita di olio poteva essere in qualsiasi punto per poi muovere l’olio da qualche altra parte.

Diverse volte col motore e elica che girava avevo provato ad individuare per certo la perdita, ma senza grossi risultati.Con l’occasione dei lavori ad Arzal avevo contattato un meccanico Volvo che anche lui venuto a bordo e non era riuscito ad individuarla.

Cosi’ alla fine ho deciso una pratica un po’ strana, ho acquistato su Amazon una valvolina da camera d’aria da bicicletta  e l’ho inserita con un foro sul tappo del rabbocco , ho acquistato anche una pompa da bicicletta con manometro.Ho smontato poi l’invertitore e appoggiato in dinette, ho costruito un raccordo per connetter il mancione dell’invertitore ad un trapano.

Quindi ho messo in pressione l’invertitore con la pompa da bicicletta e facendo ruotare il mancione con la marcia inserita sono riuscito a confermare il fatto che perdeva proprio dall’unico o-ring meno accessibile di tutti.

Da considerare il fatto che in Bretagna di sti empi la temperatura scende tranquillamente a 0 gradi, sono riuscito come da foto con dei quadrelli di alluminio controventati dal tangone di spi creare un punto fisso in pozzetto dove potermi ancorare con un martinetto idraulico e a mo’ di pressa comprimere l’alberino per rimuovere le varie molle, e finalmente rimuovere la parte superiore dell’invertitore e trovare l’o-ring indagato.

Rimontato il tutto , ora l’invertitore funziona perfettamente.

 

Arzal 26 gennaio 2022

 

Terminati tutti i lavori , abbiamo voglia di navigare , andare al nord di questa stagione non e’ proprio consigliato, decidiamo quindi di dirigerci verso sud , Spagna ed eventualmente Portogallo, poi con la stagione piu’ mite riprendere la rotta verso nord.

Decidiamo per una tappa breve , una ventina di miglia, un po’ per il freddo , e un po’ dall’impiccio di dover passare il ponte mobile e il lock di Arzal Barrage, problematico perche’ anche se sul sito pubblica gli orari di apertura connessi alle maree, vediamo che di inverno non c’e’ nessun movimento di barche e ci preoccupiamo se poi lo apriranno davvero quel ponte. Il 26 , proviamo prima a contattare la torre di controllo dell’apertura ponte via il canale 11 del VHF, ma non risponde nessuno, proviamo a chiamare un numero telefonico trovato sul sito , ma risponde una ragazzina che ne sa’ meno di noi.Gambe in spalla e proviamo a vedere se riusciamo ad arrivare nella alta torre di controllo e vedere se c’e’ qualcuno.

Naturalmente tutti i cancelli sono chiusi e nessuno che non sia addetto puo’ salire in cime, per fortuna incrociamo uno che lavora nella manutenzione, gli spieghiamo il problema e gentilmente chiama via telefono…non lo stesso numero del sito e parla col tipo in torre, gli chiediamo perche’ non risponde al VHF e ci dice che ora funziona (insomma se la dormiva) noi naturalmente super organizzati ci siamo portati dietro un VHF portatile e facciamo la prova e ci si sente bene, appuntamento per l’indomani alle 11:00.

 

Arzal 27 gennaio 2022

 

Sveglia alle 08:30, temperatura esterna -0,2 gradi , interna 9 gradi pur avendo tenuto acceso tutta notte un radiatore ad olio.

Colazione e poi comincia la vestizione, scolleghiamo il cavo dell’elettricita’prepariamo le cime a doppino per mollare meglio, e ci molliamo dal finger.

Arriviamo in prossimita’ del ponte in anticipo, ma del resto volevamo essere sicuri che dopo tanti lavori funzionasse tutto.Contattiamo la torre e ci dicono che alle 11 apriranno, bene aspettiamo, tempo per un caffettino.

Nel frattempo Annie l'assistente commerciale del cantiere di Arzal Nautique saputo della nostra partenza viene nei pressi del ponte a farci qualche foto.

Alle 11 precise fermano il traffico e il ponte si apre, ci infiliamo veloci , ci ormeggiamo davanti alla porta del lock, si chiude quella alle nostre spalle, vuotano il lock per essere a livello del fiume , aprono il gate davanti e finalmente siamo in navigazione.

5 miglia di navigazione nel fiume Villaine e arriviamo al mare, che bello il mare, non siamo proprio navigatori da fiumi.

Intanto fa’ capolino un po’ di solino , giusto per rimuovere la nebbiolina residua, vento poco, ma va’ bene anche cosi’ , e’ tanto che non navighiamo e fa’ freddo , thank god al nostro hard top che ci fa’ gustare questa prima bella navigazione del 2022.

La bellezza del navigare di inverno e’ che non c’e’ assembramento, tutto e tutti sono tranquilli e non per ultimo il prezzo dimezzato nei marina, 14 euro per una notte tutto compreso.

La strategia e’ di fare altre due tappe e fermarci all’Ile D’Yeu dove ci dovremo riparare per una settimana e forse piu’ perche' si preparano una mega serie di burrasche nel Golfo di Biscaglia e di sicuro non ci vogliamo trovare dentro una di quelle.


L'invertitore smontato in pozzetto


La pressatura dell'alberino



Finalmente l'o-ring imputato

La nuova lazy bag




Foto di Annie mentre aspettiamo l'apertura


In attesa



Dentro al lock



La porta si apre e si va'


Foto di Annie in uscita



Da Arzal a La Turballe







Cosi' freddo da appannare gli occhiali


Cosi freddo da accovacciarsi



Un piccolo villaggio di pescatori sul fiume


Anche con poco vento si issa e si prova la nuova lazy bag


L'arrivo a La Turballe




I venti delle burrasche in arrivo su Biscaglia

le onde in arrivo