Horta Marina
By Antonella
Dopo tanti piani, cambi di piani, sogni
e timori, siamo infine a Horta. Ce lo ripetiamo come quando arrivammo
in Brasile la prima volta.
Ci sognavamo le Azzorre già da quando
siamo partiti dalle Falkland, quando avevamo perso un po' la spinta e
non vedevamo delle mete interessanti e ci sembravano lontanissime.
Siamo sulla via del ritorno,
concludendo un capitolo importante del nostro viaggio. Noi e
Stranizza abbiamo bisogno di riposo, in particolare Stranizza ci ha
fatto capire in vari modi che ha bisogno di attenzioni.
Nonostante abbia già navigato molte
miglia avevo una gran paura di questa traversata. La paura atavica
del mare e delle tempeste, ma nello stesso tempo ci tenevo a farla
anche solo per l'emozione di arrivare a Horta. Alla fine sono molto
soddisfatta di me di come ho reagito alle varie situazioni e come
sempre succede è sempre di più la paura prima di partire che non in
navigazione. Angelo mi ha aiutato tantissimo a vincere paura e preoccupazioni cercando di dominare il panico in situazioni difficili come quella del motore che non si è acceso. Mi ha stupito della sua incredibile capacità di controllo per risolvere i problemi. Mi sembra sempre che faccia delle magie quando mette le mani nel motore e non solo. Riesce sempre a trovare il problema e spesso a risolverlo anche in condizioni difficili, per questo è il mago Olegna.
Questa volta abbiamo visto molti
sargassi fino a qualche giorno prima dell'arrivo, dei pesci volanti più grandi del solito, solo un branco di
delfini e le affascinanti Caravelle portoghesi, organismi marini
costituiti da quattro individui che vivono in simbiosi.
Ho cercato di studiare le nuvole in
relazione al meteo fotografando il più possibile i movimenti anche
in una stessa giornata. Le nuvole in oceano ad un osservatore attento
possono dare molte indicazioni sul movimento dell'aria tra alte e
basse pressioni. Avrei voluto fotografare anche le onde durante la burrasca ma ero troppo tesa e preoccupata di tenermi salda.
In questa quarta traversata oceanica, la radio che ci ha permesso di essere
in contatto quotidiano con gli altri amici in navigazione e con i
radioamatori italiani a terra e grazie all'Ais anche con la barca
francese partita insieme a noi da Saint Martin. Il confronto con
altri equipaggi ci ha dato la misura delle nostre capacità
soprattutto per la lettura del meteo attraverso i grib file e la
conseguente strategia. Il vantaggio dei grib file in oceano è che
sono a volte precisi al minuto nei cambi di vento.
Se da un lato siamo stanchi di lunghe
navigazioni, perché in due è faticoso, si è sempre preoccupati,
difficilmente ci si rilassa e i turni brevi non consentono di
recuperare completamente il sonno, d'altra parte guardandomi intorno
ho pensato che un po' mi mancherà l'oceano e la sensazione di essere
in un altro mondo, così ho cercato di assaporare ogni momento, ogni
onda, ogni colore, la luna e le stelle, i tramonti e le albe e anche
la paura del vento e delle onde.
Le Azzorre sono particolari perché
sono in mezzo all'Oceano, appaiono spesso improvvisamente dalle
nuvole come una magia, con i loro vulcani scuri e il verde brillante
di contrasto. L'arrivo ha sempre il sapore di aver compiuto una
grande impresa anche se di recente sta diventando sempre più
affollato. Si torna in Europa, il porto e il marina ben organizzato,
la buona cucina, i cibi familiari, il clima temperato, la
tranquillità delle piccole isole e il piacere di ritrovarsi con
altri navigatori, non ultimo, paesaggi mozzafiato.
Quattro anni fa ho conosciuto qui a
Horta, Marianinha, una ragazza greca che lavora come biologa marina
che ho ricontattato e ci ha invitato in un piccolo caffè a Porto
Pim, luogo di ritrovo dei locali, dove abbiamo conosciuto la comunità
internazionale di biologi che lavorano a Horta chi per l'università
e la ricerca chi nel turismo per i tour di osservazione delle balene.
Un punto di vista diverso e interessante in questo luogo magico.
Saint Martin, Marigot, Marina Fort Louis
4 maggio, 3° giorno, si inizia a ragionare.
Pesci volanti
Passata la bolina stretta e il vento forte si toglie la mano di terzaroli alla randa
5 maggio
I sargassi
6 maggio
6 maggio
Fotogramma delle riprese subacquee della GOPRO.
7 maggio, 6° giorno all'alba
7 maggio si va verso Est!
7 maggio
7 maggio ore 17
9 maggio
9 maggio ore 17
9 maggio ore 18
9 maggio al tramonto
10 maggio
10 maggio al tramonto
12 maggio
Siamo nell'alta pressione, a motore. momenti di relax.
13 maggio
13 maggio: alba
13 maggio rotta per 49°
si monta l'estensione.
17 maggio
17 maggio
Si sale di latitudine e comincia a fare freschino girato il vento e girata l'estensione del lato sopravento.
17 maggio
17 maggio
Caravelle Portoghesi, Portuguese man of war.
la Caravella Portoghese con i lunghi tentacoli che vanno in profondità.
Il magico atrezzo del Mago Olegna: il cavo per accendere il motore in caso di bisogno.
18 maggio
18 maggio alba
18 maggio
18 maggio
18 maggio
18 maggio
18 maggio, nel giro di una giornata il cielo si è rannuvolato e schiarito
Il sole tramonta e la luna sale in contemporanea
18 maggio
19 maggio
19 maggio
19 maggio
19 maggio
19 maggio
19 maggio
20 maggio
20 maggio alba
TERRA! TERRA!
21 maggio
21 maggio. A' nuttata è passata !!! Stiamo arrivando
Faial, Capelinhos in distanza.
Faial , Porto Pim a distanza
Pico dietro alla nuvola
Isola di Faial, magic Horta!
Siamo a terra!!!
grazie al guasto al motore abbiamo anche noi un ormeggio al pontile....
Stranizza è la seconda da destra e Kerpage 2, la seconda da sinistra.
Ricca colazione alla Padaria Popular
vista di Pico dall'ormeggio
Il marina è strapieno e l'ancoraggio affollato, il dinghy a remi per andare a terra.
seppie alla griglia al ristorante Medalhas
Porto Pim
Con Marianinha
Ogni tanto un po di relax ci vuole...
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