Scritto dall’ attaché culturale (Antonella)
Quando
parlo dei nostri
viaggi e della nostra passione per
la barca a vela, molte persone dicono che mi invidiano. Rimango sempre un po' perplessa per
questa affermazione e penso che forse
l’invidia è dovuta a una idea un po romantica, del tipo sole, caldo,
mare piatto, spiagge caraibiche, etc etc.
Un’idea che prevede solo gli aspetti
positivi, senza considerare le scomodità e le fatiche che la vita in barca a
vela comporta, soprattutto ci si
dimentica di tutti i comfort a disposizione nella
vita a terra, -freezer, lavatrice, acqua sempre disponibile - quasi mai presenti
per chi vive in barca, in special modo in una barca a vela senza troppa tecnologia ed elettronica.
A volte mi chiedo – soprattutto nei momenti difficili come le lunghe
traversate - che cosa mi piace
veramente della vela.
Per esempio: traversata dalle Egadi al Sud della Sardegna primi
di marzo , temperature sui 7 -8
gradi e vento da nord. Vento e
mare secondo le previsioni, cioè forza 5 e 6 dalle tre del pomeriggio fino a
notte inoltrata. Il vento è calato ma il mare è sempre formato fino al mattino.
Freddo, tensione e sballottamento continuo.
Non è una vita facile e sicuramente è scomoda, sopportare
freddo, fatica, tensione e timori delle forze della natura. Farsi la doccia
come e quando capita, lottare con
il mal di mare ( non sempre per
fortuna) e con la forza di
gravità, mangiare come e quando si
può, che vuol dire poco e niente oppure benissimo.
La risposta è il piacere di vedere albe e tramonti, il nero
e grigio della notte in tutte le sue gradazioni.
I colori del mare e della costa
Verso Favignana
Porto Pino
Sardegna
Le varianti
infinite dei colori del mare e del cielo, l’orizzonte a 360°, il rumore
ritmico delle onde, la totale assenza di routine ovvero una routine tutta
particolare, lo stupore semplice dell’universo, la stanchezza buona , gli
animali in libertà, il vento , l’aria fresca e pulita nonstante il freddo.
Stormo – di anatre ? in prossimità della costa sarda
I delfini in prossimità di Minorca
Un passero si posa
sulle scotte vicino a Minorca
Di notte durante I miei turni di guardia , mi sono gustata
l’acqua fresca e ogni tanto stavo
al timone a respirare il vento fresco.
Oppure mi fisso a guardare il mare e il cielo e non mi annoio mai.
Tutto diventa una grande avventura e posso vivere quella parte
profondamente selvaggia, di me che
mi ha fatto sempre sentire a disagio
con certa “civiltà” o certi aspetti sociali della femminilità o della
vita civile.
E tuttto ciò è impagabile.
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