sabato 29 maggio 2021
mercoledì 26 maggio 2021
Sentiero Costa Sul a Santa Maria
By Antonella
Dopo esserci ripresi dalla navigazione - che per quanto sia andata bene è sempre una notte persa - lunedi 24 maggio abbiamo ripreso il sentiero interrotto sei anni fa (http://ovni345.blogspot.com/2015/10/dalle-ultime-azzorre-madeira.html ) che parte dal centro di Vila do Porto passando per il forte Sao Bras che sovrasta il porto, si prolunga per circa sette kilometri lungo la costa Sud dell'isola in direzione Est passando dalla cava di pietra dove sono visibili le stratificazioni geologiche e i fossili e termina in una delle spiagge più turistiche dell'isola, Praia Formosa.
All'ufficio turistico ci avevano detto che il sentiero " Costa do Sul " non era accessibile, ma amici del posto ci hanno detto di averlo percorso normalmente e così siccome non ci piace lasciare le cose a metà siamo partiti atrezzati con acqua e snack per completare l'impresa. Arrivati circa a metà il sentiero era ben marcato e abbastanza facile, ci siamo trovati un cartello che indicava in modo non molto chiaro una via alternativa più lunga da fare in caso di tempesta. Abbiamo proseguito e dopo una ripida discesa ci siamo trovati sulla spiaggetta " Prainha" e abbiamo capito che quella non era la via alternativa perché proseguiva sulla riva rocciosa.
Eravamo già abbastanza stanchi e le gambe cominciavano a sentire la fatica dei dislivelli, a un certo punto il percorso si snodava sulle rocce a picco sul mare con un cavo di ferro di sicurezza. In certi punti il cavo era staccato e i pali di sostegno caduti a terra quindi abbiamo dovuto procedere con molta attenzione. Per fortuna la giornata splendida e il poco vento ci hanno permesso di passare senza problemi.
Non ho fatto foto dei passaggi più difficili per ovvi motivi di sicurezza.
Siamo arrivati alla spiaggia stremati e affamati e per fortuna nonstante il giorno festivo ( festa delle Azzorre) abbiamo trovato aperto un bel bar ristorante con vista mare e vari bagnanti insomma in clima vacanziero.
Aggiungo qui un video che avevo tralasciato nel post precedente su S.Maria. Come si vede anche dalle foto seguenti, capita spesso mentre si cammina, di incontrare mucche, cavalli e altri animali al pascolo libero....a volte l'uomo interagisce.
Pedreira do Campo, Geosito, monumento naturale per la presenza di fossili marini.
La cava di argilla e calce di Figueral
Praia Formosa sullo sfondo
martedì 25 maggio 2021
Da Angra do Heroismo a Vila do Porto 142 NM
23
maggio 2021
Sveglia
alle 6 e dopo aver fatto colazione , preparato il letto nella dinette per la
navigazione molliamo gli ormeggi e si va’.
Dopo
un ora parte anche un amico svizzero single handed con la sua barchetta Vittoria di 34 piedi con
nome Blue Alligator, per la stessa destinazione .
La
previsione e’ vento da NE , noi con rotta 138 T ci troveremo un apparente al
traverso, la previsione da’ un vento abbastanza costante sui 18 nodi e mare
calmo.
Smotoriamo
per un oretta per toglierci dal ridosso dell’isola di Tercera, poi randa piena
e genoa 150%.
Piano
piano Blue Alligator si fa’ piu’ sotto, la sua barca fila di piu’ , o forse
tira di piu’ per raggiungerci , noi ce la prendiamo con calma , il problema e’
che raggiungendoci ci incasiniamo tutti e due con L’AIS, essendo cosi vicini
dobbiamo staccare l’allarme sonoro perche’ non suoni di continuo.E’ un piccolo
problema per noi perche’ normalmente teniamo lo schermo spento per risparmiare
energia, e solo quando scatta l’allarme riaccendiamo per vedere il target.
Filiamo
bene , il vento si fa’ rafficato ma tiene bene o male la stessa intensita’,
riduciamo il genoa a 120%, il mare rimane calmo, il sole picchia ed e’ davvero
una navigazione sensazionale.
Continuiamo
di conserva ad un paio di miglia con Blue Alligator, viene buio ma c’e’ una
bellissima luna, e anche se c’e’ qualche nuvolaglia rimane un gran chiaro
intorno.
Verso
l’una di notte siamo al traverso dell’isola di Sao Miguel, Antonella col
cellulare riesce a prendere il segnale e da’ un occhiata all’aggiornamento di
Windy.Nel primo forecast ci si aspettava un rinforzo a 24 e piu’ nodi durante
la notte, ora sembra che ci fara’ passare una notte tranquilla e avverrà verso
le 7 di mattina. Ora navighiamo molto vicini con Blue Alligator, ma lo vediamo
scodinzolare a destra e sinistra come un matto , sappiamo che sta’ usando il
timone a vento e forse con il fatto che sia molto rafficato gli da’ qualche
problema, ma sappiamo anche che ha un autopilota elletronico e un
idrogeneratore che gli da’ un sacco di ampere, non capiamo, ma ci scoccia
chiamarlo via VHF perche’ non vorremmo disturbare le varie corte fasi del sonno
del solitario.
Arriviamo
verso mattina e ci aspettiamo il rinforzo, gia’ comincia con varie raffiche e
vediamo che rinforzando il vento ruota piu’ verso nord dandoci un apparente da
lasco/gran lasco,Antonella suggerisce di togliere la randa e continuare solo
con genoa, questa volta le do’ retta subito, ci mettiamo con rotta di poppa
piena , cazziamo il genoa e io all’albero e Antonella cazzando la terza mano
riusciamo ad ammainare randa senza troppi drammi.
Dopo
poco arriva il rinforzo 24/25 con raffiche a 30, con apparente da lasco/gran
lasco , siamo supercontenti di avere ammainato randa, issiamo anche la deriva e
si pedala a piu’ di 6 nodi.
Nel
frattempo Blue Alligator ha preso una rotta per 110 e non ne capiamo il motivo
, era gia’ davanti a noi , ma ora si muove verso una direzione che si allontana
verso est.Si allarga un paio di miglia , col binocolo vedo che ha qualche
problema ad ammainare la randa , si e’ messo prua al vento e nel frattempo il
mare e’ montato ad un paio di metri.sta’ una buona mezz’oretta a trafficare e
poi finalmente si rimette in rotta.
Arriviamo
come dei treni all’isoletta di Iheu da
Vila la aggiriamo e ci prepariamo ad entrare al marina di Vila do Porto,
arriviamo al pontile E c’e’ gia’ Armando il gestore del marina ad aiutarci
all’ormeggio …per fortuna perche’ il vento catabatico spinge abbastanza.
Abbiamo
tempo di andare in ufficio per fare il check in , torniamo sul pontile e con il
VHF portatile contattiamo Blue Alligator per dargli le dritte dove venire ad
ormeggiare e prendergli le cime.
Veniamo
cosi’ a sapere dei suoi vari casini in navigazione, l’idrogeneratore si e’
scassato e non gli ha dato un singolo ampere, non ha eolici ma solo un pannello
solare da 100 watt, quindi ha dovuto ridurre l’elettronica all’osso e usare il
timone a vento che pero’ col fatto che c’era un grosso delta di vento rafficato
non riusciva a gestire la raffica e lui era sempre costretto a correggere e
praticamente a non dormire mai.
Quando
e’ arrivato il rinforzo era in ritardo per ridurre randa, si e’ comunque messo
con prua la vento a motore per poter utilizzare l’autopilota, nell’ammainata un
po’ affrettata e con mare formato un lazy jak gli si e’ infilato nella canaletta
della randa bloccandogli la randa a meta’ ammainata.Dopo varie vicissitudini
alla fine e’ riuscito a tirare come un matto sull’infieritura e a liberare la
randa e quindi a rimettersi in rotta.
Tutto
questo poi raccontato la sera nel suo pozzetto davanti ad un paio di buone
birre.
Noi,
ci siamo stupiti che per la prima volta in tanto tempo non abbiamo avuto
praticamente nessun problema, siamo riusciti a dormicchiare un paio di ore a
testa e ci siamo davvero goduti questa bellissima navigazione, dopo piu’ di 600
miglia navigate dall’inizio anno tra le isole Azoriane ,finalmente e’ arrivata
l’estate e si possono godere meglio le nostre navigazioni.
martedì 18 maggio 2021
Passaggio da Ilha Graciosa
By Antonella
12 maggio 2021
Partiti da Horta con le migliori condizioni di vento ma con un maraccio residuo che come al solito si crea tra le isole del Triangolo ( Faial, Sao Jorge e Pico ) ci avventuriamo alla volta de la Graciosa, l'isola più a Nord dell'arcipelago delle Azzorre, distante circa 45 miglia da Horta. La giornata è bellissima, non ci ricordavamo più com'è navigare col caldino e il sole che però crea con l'umidità del vento da Sud una nebbiolina che riduce la visibilità.
Anche questa è una piccola avventura perché a Graciosa non c'è il marina e non sappiamo ancora dove ci ormeggeremo e se ci sarà posto nel porticciolo. Durante la navigazione Angelo avvista una tartaruga gigante, io purtroppo me la perdo perché ho fatto un pisolino.
Dopo esserci ormeggiati al molo, non ci preoccupiamo di andare dalle autorità a dichiarare il nostro arrivo, solo il giorno dopo due gendarmi della GNR ( Guardia Nazionale Repubblicana) si appostano gentilmente sul molo e aspettano che ci affacciamo per chiederci di passare in ufficio con i documenti. Nonostante la scomodità dell'ormeggio, il delirio della risacca e del vento che ci impedisce di dormire tranquilli e gli equilibrismi per scendere con la bassa marea riusciamo a fare qualche giretto.
Al porto ci informiamo dove si può comprare pesce fresco, io chiedo a una impiegata dell'ufficio della cooperativa pescatori con le unghie finte e piena di profumo se qualcuno li intorno vende il pesce, lei con un sorriso fa una telefonata e mi risponde di andare al supermercato !!! Il giorno dopo scopriamo vedendo un equipaggio di charter che si può comprare direttamente dai pescatori!!!!
Dopo un giretto per Praia dove un volenteroso spazzino ci accompagna alla solita ferramenta per le cime d'ormeggio decidiamo di andare a Santa Cruz il giorno dopo. All'ufficio della GNR ci dicono di andare al bar per chiamare il taxi.
A Santa Cruz visitiamo il museo della storia dell'isola con gli atrezzi agricoli, poi ci fermiamo in un bar per un caffé cogliendo l'occasione di assaggiare la specialità locale, la Quejada una specie di tartina ripiena abbastanza dolce. Poi due passi a piedi fino al Cais da Barra dove moolto lentamente stanno facendo i lavori per il nuovo marina . C'è solo la sede del club nautico con le tavole apparecchiate ci dicono che forse il marina sarà pronto tra un anno e la cosa più lenta sono gli impianti di acqua e luce e l'installazione dei pontili galleggianti. Ci fermiamo in un ristorantino che sul retro ha una griglia, piatto del giorno sgombri e sardine ai ferri.
Il giorno dopo decidiamo di visitare la Caldeira principale una delle più grandi dell'arcipelago nonstante Graciosa sia la seconda più piccola per estensione. All'interno della caldeira ci sono diverse "furnas" grotte sotterranee, la più grande la Furna do Enxofre ha un lago all'interno. All'ingresso c'è una costruzione, il centro di informazione dove si paga il biglietto ma noi non paghiamo essendo residenti. Poi si accede a una torre con una scala a chiocciola di 183 gradini per arrivare all'ingresso della grotta. Ritorniamo al porto a piedi e ci fermiamo in uno snack bar anche qui la griglia è sulla strada e piatto del giorno pollo alla griglia. sempre con due belle birre fresche.
Il meteo per i giorni successivi è un po complicato non si capisce bene e varia in continuazione soprattutto non ci spieghiamo la differenza tra vento normale e raffiche di più di dieci nodi. Poi capiremo il perché.
Domenica 16 maggio decidiamo di partire con poco o zero vento che aumenterà in prosimità di Terceira. La giornata è decisamente bigia con una leggere pioggerella. Usciamo dal porto poco dopo le 7, i pescatori sono già tutti fuori, gli abbiamo sentiti nell'unica notte silenziosa uscire alle cinque. Il mare è forza olio e ci sono moltissimi uccelli marini, gli isolotti intorno e alcune coste dell'isola sono riserva naturale e protetta per la nidificazione. Mentre osservo il volo degli uccelli spunta improvvisamente una pinna. Sono deflini ma sembrano molto più grandi dei soliti. Uno spettacolo e una grande emozione.
Continuamo a motore fino dopo mezzogiorno. Intorno sempre tutto grigio con qualche sprazzo di sole e grosse nuvole in movimento. Terceira non si vede fino all'ultimo avvolta completamente dalle nuvole. Sembra quasi che le attiri. Gli arrivi ad Angra sono spesso movimentati. sembra che il vento qui faccia giochi strani, infatti passa da 18-20 nodi a raffiche a 30 per fortuna non più da Sud Est ma ha finalmente girato da Sud Ovest e così non l'abbiamo più sul naso.
La punta Ovest di Sao Jorge
ORMEGGIO AL PORTO DI PRAIA da GRACIOSA
La barca in legno in secco di un finlandese che si è stabilito qui.
SANTA CRUZ DA GRACIOSA
quejada (dolce tipico de la Graciosa con meia de leite ( cappuccino)
VERSO CAIS DA BARRA, IL FUTURO MARINA
Il lago dentro la grotta ( sulla destra il barchino per ispezioni)