Considerando
che non siamo mai stati e probabilmente non lo saremo mai dei
navigatori dei cosidetti tre 20 come il 95% dei navigatori oggi (
navigatori che si muovono nelle fasce tropicali quindi 20 lat sud, 20
lat nord e media di temperature di 20 gradi) , ci siamo cosi’
inventati una nuova classe di navigazione a noi piu’ consona e
l’abbiamo nominata i 3, 30 , 30 , cioe’ 3 metri di onda, 30 nodi
di vento e 30 grad i fahrenheit (equivalenti a -1 grado celsius)
Con questi presupposti abbiamo
cominciato a pensare ad attraversare il Golfo di Biscaglia in
inverno.
Guarda che ti riguarda il meteo
appare una finestra diciamo decente intorno a sabato 11 febbraio ,la parte ovest di una enorma alta pressione, 25/30 nodi gusts da est, 2.5/2.9 metri di onda, non proprio uno
spettacolo ma diciamo fattibile.
Altra incognita , che il venerdi
buffa sui 30 nodi e mare a quasi 3 metri di onda, non si va’ e si
aspetta il sabato, il problema e’ che il sabato il vento da est
tende ad allontanarsi velocemente dalla costa lasciando dietro una
gran bolla di vento zero.
L’unica possibilita’ e’ di
correre dietro al vento, partire cioe’ alle 3 di mattina del sabato
e smotorando dopo 3 ore incocciare 20/25 nodi da est.
Cosi’ facciamo, si prova a dormire
un paio di ore in barca senza grande successo e alla mattina alle 3,
sveglia e prepariamo la barca , altra incognita, il termometro sotto
al hard top segna 4 gradi, fuori ce ne saranno 3.5.
La mattinata e’ favolosa, sereno
senza una minima nube, luna all’80% , alle 4 molliamo gli ormeggi e
si va’.
Le prime tre ore, da manuale, si
smotoricchia , si attende e si balla sotto un mare residuo da
NW da un paio di metri,.
Alle 07:00 puntuale come un orologio entra
l’est sforzato a 25 nodi, una mano alla randa e genoa ridotto a
fiocco, si va’ di bolina larga/traverso, la vita a bordo non e’
delle piu’ felici e il freddo morde.
Dopo neanche mezzora il vento
rinforza e ruota da E/N/E , costringendoci a stringere la bolina a
ferro, intanto il vento ha ben pensato di crearsi una sua onda che
purtroppo va’ a collidere con la gia’ presente da NW, e si crea
un finimondo di mare incrociato.
Resistiamo un'altra mezz’oretta ma
ci rendiamo conto che anche per noi oggi non ce ne e’ , non
possiamo navigare altre 250 miglia in quelle condizioni, breve
meeting e la decisione e’ presa si torna a Gijon e ci si prepara a
nuove avventure.
180 gradi e ce ne torniamo al marina
di Gijon
Altre volte ci e' capitato di dover
tornare indietro per vari motivi , principalmente il meteo, e ci
rimaneva sempre un po' di amaro in bocca, non e' mai bello tornare.
Ma questa volta non e' cosi', ci
siamo resi conto che abbiamo voluto alzare l'asticella in uno dei
golfi piu' problematici del mondo in inverno, ora cominciamo a
capirne un po' meglio le dinamiche del golfo dove immense profondita'
risalgono vertiginosamente creando onde enormi , dove il fech
lunghissimo trasporta mare e onde fin dalla Groenlandia
constantemente , e questo mare da Nord Ovest si va' a scontrare con
qualsiasi altro mare si crea con il vento.
Naturalmente gli amici ci hanno dato
dei matti, ma del resto se non si fa' cosi' come si fa' a capire i
propri limiti e quelli della barca.
E' stata anche una grande occasione
per testare tutto in barca e per ripassare tutti i check da fare
prima di una grande partenza, tutto ha tenuto a dovere , tutto si e'
comportato regolarmente, come al solito l'anello debole e' la crew e
non la barca.
Nema problema, si ricomincia lo
studio del meteo e non si molla , a breve ci si riprova.
Bv Angelo
Come si presenta la situazione per sabato mattina
Ingrandendo pero' si nota verso la 04:00 che il vento tende velocemente ad allontanarsi da costa
Con queste previsioni decidiamo la partenza alle 3 di mattina "rincorrendo" il vento.