mercoledì 25 novembre 2020

Zigzagando tra Covid 19 e basse pressioni

 

24 novembre Velas Isola di Sao George

 Zigzagando tra Covid 19 e basse pressioni.

 Il piano originale era di partire venerdi 20 novembre da Horta e fermarsi la notte a velas nell’isola di Sao George a 20 miglia.La mattina dopo fare l’altra tratta fino ad Angra de Heroismo nell’isola di Tercera per poter guadagnare in angolo col vento e domenica partire per le 180 miglia per St.Maria col leggero NE dell’alta pressione.

Naturalmente si fanno piani per poterli poi cambiare, arrivati a Sao George scopriamo che l’isola di Tercera causa l’aumento di positivi e’ considerata a rischio e quindi chiunque voglia andare da Tercera ad una qualsiasi altra isola dell’arcipelago deve fare prima un tampone.

Questo incasina tutti i nostri piani, e decidiamo quindi di rimanere a Sao George e aspettare un fronte che arriva martedi’, vento a 24/25 nodi e raffiche a 34/35, un po’ troppo considerando che lo avremo al traverso , pero’ il meteo dice che le raffiche saranno solo nelle prime ore.

Decidiamo di provarci , alle 07: 00 di martedì molliamo gli ormeggi da Sao George, da considerare anche il fatto che siamo in contatto con due amici via radio/email , perche’ al momento siamo senza EPIRB avendolo spedito a Madrid per fare cambiare il numero di MMSI per il cambio di bandiera.

Gia’ dalla partenza si capisce che non e’ esattamente come sul PC, le raffiche picchiano a 45 nodi , in piu’ sembra che piu’ che nord entri da NNE e le onde cominciano a salire con tempi corti.

Teniamo duro pensando che ci sia anche l’effetto catabatico delle isole , decidiamo di aspettare la fine della terra dell’isola di Sao George prima di prendere una decisione finale.

Avere onde da tre metri a 5/6 seondi al traverso e’ davvero poco piacevole, arriviamo alla fine di Sao George , ma la situazione sembra anche peggiorata, una paio di raffiche sommate alle onde quasi ci stendono, grazie alle forti braccine di Antonella non appoggiamo l’albero in acqua.

Va beh, ci abbiamo provato ma non e’ cosa, decidiamo di poggiare al lasco per poi passare sotto l’isola di Pico per tornare a Horta.Togliamo randa e solo con fiocco a piu’ di 7 nodi filiamo verso il sud di Pico, pensando di trovare almeno un temporaneo riparo a farci le 20 miglia a ridosso.Niente di piu’ sbagliato, e’ vero che il mare si da’ una calmata, ma le raffiche diventano costanti a 40 nodi per via della conformazione dell’isola, una catena di montagne alte e con un pendio che accelera il vento enormemente.Ora viaggiamo di bolina piu’ o meno stretta dipende dal momento , una mano alla randa e fiocco, e io alla scotta a cercare di gestire le raffiche . Ce la caviamo finche’ dal nulla ci arrivano addosso 60 e forse piu’ nodi, almeno io ho letto 60 prima di fiondarmi all’albero per prendere la seconda mano, Antonella fa’ ancora il miracolo e riesce a mantenere la barca in rotta anche se poi tremolera’ per un dieci minuti per lo spavento, pero' non molla.Randa con due mani e trinchetta affrontiamo l’Armageddon , dura poco , forse 15 minuti, sufficienti pero’ a sradicare tutte le 5 pale di uno dei generatori eolici finite in mare.Arrivati sotto il vulcano , vento zero, dobbiamo addirittura accendere il motore per una ventina di minuti per passare il ridosso.Poi torna violento , 30/35 nodi perche’ ancora dietro le terre di Pico in accelerazione.Siamo preoccupati al pensiero di arrivare nel canale tra Pico e Faial perche’  dovremo bolinare a ferro , per fortuna il catabatico finisce e troviamo nel canale condizioni ideali, 30 nodi per stringere a ferro la bolina con randa con una mano e fiocco.Riusciamo ad arrivare a Horta in un bordo, entriamo in porto a tutta vela per ammainare all’interno con il mare un po’ tranquillizzato.

Ultimamente siamo al finger di un amico che e’ fuori con la barca, decidiamo anche se il vento buffa ancora a 25 nodi di andare al finger, ci infiliamo e riusciamo senza danni ad ormeggiarci.

What a day !!! 60 miglia vissute intensamente . Festeggiamo con uova e bacon scramble e una montagna di castagne arrosto.

Siamo un po’ dispiaciuti per non essere riusciti a raggiungere St.Maria, ma felicissimi di come abbiamo gestito la situazione con venti forti, e’ bellissimo navigare in questa stagione,anche considerando le secchiate di acqua fredde prese, naturalmente siamo ammaccati come essere passati sotto un treno pero’ davvero soddisfatti di noi e di come ha reagito la barca pur avendo preso tonellate di acqua addosso non ha preso una singola goccia all’interno e le sentine hanno quasi le ragnatele da quanto sono asciutte. Ora un po’ riposo prima della prossima navigazione invernale.😁

 Bv Angelo



Non essendoci stato il tempo per altre foto, ne pubblichiamo solo quella dell'eolico senza piu' pale portate via dal vento.


 

mercoledì 18 novembre 2020

Terceira, la seconda possibilità.

 By Antonella 

Riassunto del soggiorno a Terceira di inizio novembre. 

Avevamo lasciato Terceira cinque anni fa in fretta e furia per il timore di perdere la finestra meteo per andare verso Sud, partendo un giorno prima senza aver fatto la passeggiata prevista su Monte Brasil, il roccione che sovrasta e protegge il porto di Angra do Heroismo. http://ovni345.blogspot.com/2015/09/sao-jorge-e-angra-do-heroismo.html     Ma il cambio di rotta, dovuto al vento, ci ha portato di nuovo qui e dopo aver fatto un giretto di ispezione all'altro porto di Terceira, Praia de la Vitoria, siamo riusciti a fare una bella passeggiata  sul promontorio.

La visita al marina di Praia de la Vitoria è stata breve, un po' perché c'era un gran vento , un po' perché non c'era molto da vedere. Come dice il nome, una grande spiaggia costeggia la città e il marina è aperto ai venti da Sud Ovest. C'è anche un cantiere dove si possono mettere in secco le barche ma non fanno lavori particolari che era quello che interessava a noi. Siamo andati a Praia da Vitoria in autobus, molto comodo da Angra do Heroismo perché non volevamo stressarci con una macchina affittata e in una mattinata siamo andati e tornati. Il paesaggio è sempre spettacolare anche con tempo nuvoloso, il verde brillante dei campi marcati dai muretti neri  contrasta con le nuvole grigie e la luce particolare si riflette sul mare. 

Tornando ad Angra, come dicevo, abbiamo fatto ben due passeggiate sul monte Brasile, alla seconda avremmo voluto arrivare in cima ma c'era molto vento e non volevamo raffreddarci. Ad Angra ci sono due fortificazioni, il forte Sao Sebastiao da un lato e il forte Sao Joao Batista sul Monte Brasil nel quale è insediato un reggimento dell'esercito portoghese mentre l'altro forte è stato riconvertito in un hotel. Il Monte Brasile è riserva naturale ed è ricoperto di bosco. Ci sono diversi sentieri, ma la parte più esterna è chiusa per manutenzione. La vista è spettacolare e l'incontro con un cervo è stata una bella sorpresa. 




La chiesa della Misericordia che da sul porto subito dopo la Porta do Mar che si vede in basso a destra

Vasco de Gama che entra dalla Porta do Mar




In Autobus verso Praia da Vitoria




Praia da Vitoria, la spiaggia e il marina.








Monumento agli uomini del mare 











Di nuovo ad Angra di Heroismo

Monte Brasil e Forte Sao Joao Batista




Vista dal Monte Brasil degli isolotti delle Capre



Sulla sinistra si intravede il forte Sao Sebastiao






Lato Ovest del Monte Brasil











mercoledì 4 novembre 2020

Ancora arrancando

 

2 novembre 2020 Angra do Heroismo isola di Tercera

 Abbiamo passato ormai una piacevole settimana a Tercera, ci eravamo gia’ stati 6 anni fa’ ma un po’ di corsa, questa volta abbiamo avuto tempo per apprezzarla meglio.

Naturalmente una settimana anche monitorando il meteo diverse volte al giorno per tentare di dirigersi verso l’isola piu’ a sud delle Azzorre, St.Maria.

Dei grossi sistemi di bassa pressione continuano a transitare velocemente sulla Azzorre dandoci in continuazione venti forti da SW, per poi passare a venti piu’ “gentili” dai settori nord , ma le perturbazioni viaggiano cosi’ veloci che non si apre mai una finestra larga abbastanza da regalarci 2 giorni di seguito di tempo decente.

Abbiamo continuamente monitorato le previsione del 2 novembre, dove sembra che dopo l’ennesimo passaggio di un “carciofone” da SW , l’1 passa velocemente verso le 18 a venti da NW-N-NE , con intensita’ variabili, da 20 con raffiche a 30 nodi fino a 25 con raffiche a 35 nodi.Questo non sarebbe il problema maggiore, quello che ci turba e’ il mare, con onda da 3/3,5 mt , dapprima da NW poi a seguire il vento del momento.facciamo un po’ di strategia , ma poco c’e’ da fare se non beccarsi sto marone al traverso per le 143 miglia che dovremmo navigare con in mezzo una fredda notte.

Siamo indecisi e ne continuiamo a discutere , e valutare i pro …pochi e i contro ..tanti. Una cosa da aggiungere anche ai contro e’ il fatto che il 6 novembre il governo portoghese emanera’ un nuovo decreto Covid e non si sa’ se decideranno un ulteriore lockdown tra le isole, nel qual caso rimarremmo bloccati a Santa Maria per un periodo indefinito, prospettiva che non e’ che ci alletti molto.

Alla fine la domenica mattina facciamo il check out per la mattina dopo e decidiamo che e’ troppo tempo che non navighiamo per lunghi periodi e affrontare un mare al traverso di 3 e piu’ metri di onda per una trentina di ore di seguito e’ troppo in questo momento, piu’ la questione del lockdown .Quindi seguendo la giusta direzione del vento decidiamo di dirigerci verso casa a Horta .Una tratta di 67 miglia di cui solo 27 esposte al mare grosso e al vento al traverso. Poi girato l’angolo dell’isola di Sao George stringeremo con una bolina larga , ma saremo abbastanza ridossati dal mare.

Sveglia alle 05:30 col buio , la luce arriva alle 06:30 , quando mi vado a lavare la faccia con l’acqua fredda ,per un attimo ho un dejavu’di quando nei canali cileni ci alzavamo sempre col buio per poter sfruttare piu’ luce possibile.

Alle 06:30 molliamo gli ormeggi mentre si comincia ad intravedere la prima luce a est, non tira una bava , tutto tranquillo …forse anche troppo, ma ci diciamo sara’ il ridosso del monte Brasile.

Scapolato il monte Brasile issiamo randa, ma del vento neanche l’ombra, eppure dovrebbero esserci 20 e passa nodi da nord, nel frattempo pero’ arriva il mare , onda vecchia e lunga ma 3 metri abbondanti al traverso.Andiamo avanti cosi’ per un paio di ore, un po’ preoccupati di sto maraccio e di dover andare a motore, motore che stiamo cercando di trattare come un bimbo, ha ormai 6700 ore , tante riparazione per lo piu’ fatte da me , non vorremmo stressarlo con 67 miglia da percorrere.

In effetti avevamo visto nelle previsioni un gran cono d’ombra dato dall’isola , e puntualmente una volta scapolata l’isola comincia ad entrare il vento previsto.20/25 nodi al traverso , il mare dopo un po’ diventa il caos, tra l’onda residua e il mare vivo , non si sa’ come affrontarlo, andiamo con una mano alla randa e genoa ridotto a fiocco , sotto raffica alle volte e’ anche un po’ troppo , ma la timoniera gestisce bene.

Poi finalmente l’incontro agognato da un po’ di tempo, non avevamo avuto fino ad ora il piacere di incontrare qualche balena azoregna.

Ce ne troviamo due sulla dritta ad una trentina di metri , grandi e maestose , piano piano le sfiliamo ma che meraviglia , e’ sempre una grande emozione incontrare animali , ieri girando sul monte Brasile abbiamo anche incontrato un cervo che scorrazzava nel bosco , una meraviglia.

Si va’ un po’ soffrendo un po,’ esaltandoci un po’, si fila , 6/7 nodi , la barca risponde bene ,  i due eolici che mi hanno fatto impazzire lo scorso inverno per la manutenzione , uno in particolare ha 20 anni di onorato servizio , caricano alla grande per le loro capacita’.

Un'altra giornata gloriosa per navigare a vela, il sole splende, il vento buffa e la barca fila come su degli scivoli, beh, poi il mare ci ricorda che non e’ tutto cosi’ idilliaco.

Giriamo finalmente l’angolo di Sao George e da 254 T passiamo a 278 T , il mare finalmente si da’ una calmata il vento continua a buffare accelerando e diventando catabatico nei pressi delle coste di Sao George.

Antonella al timone e io alla randa e in qualche maniera gestiamo sti catabatici incazzati, la rotta piano piano ci allontana da Sao George per avvicinarci all’isola di Pico , i catabatici si tranquillizzano e rimangono i 20 nodi di vento stranamente sempre al traverso, il vento avrebbe dovuto continuare il suo giro e posizionarsi NE e arrivarci piu’ di lasco, ma non ci lamentiamo e filiamo come su un cuscino d’aria.

Passata l’ultima punta di Pico , via per 247 T diretti su Horta, arriviamo col buio , passato il verde del molo viriamo a dritta per sventare la randa e ammainare , poi ci dirigiamo verso l’ormeggio.Ci chiama Marina Horta via radio, anche se hanno nel PC tutto il nostro percorso vogliono sapere se a parte noi due abbiamo altre persone a bordo per il Covid . Entriamo nel marina dove pero’ non abbiamo un posto al pontile e andiamo in andana con una grossa barca in alluminio di due svizzeri .A Horta in andana c’e’ anche Peter Smith con la sua bellissima barca in alluminio, grande   navigatore , il piu’ anziano ad avere fatto il passaggio a NW in solitario, e tra le altre cose inventore dell’ancora Rocna, insomma una celebrita’.

 Una quindicina di giorni fa’ abbiamo fatto la sua conoscenza e Antonella lo ha intervistato per un articolo che uscira’ su Bolina a dicembre, poi abbiamo avuto il piacere di averlo a cena a casa nostra, una persona piacevolissima e modesta pur avendo un palmares da navigatore da far invidia a skipper molto piu’ quotati.

Era sul 16 e ha sentito la nostra conversazione con Marina Horta, ce lo troviamo sulla barca degli svizzeri a prenderci le cime, che arrivo grandioso, con Peter a prenderci le cime , un grande onore per noi.

Facciamo due chiacchiere aggiustiamo la barca alla meglio e ci incamminiamo verso casa, siamo stanchi mazzati, abbiamo timonato ininterrottamente per 13 ore nel vento e nel freddo per il piacere di farlo , non avevamo voglia di inserire l’autopilota era troppo bello timonare con quel vento .

Per fortuna casa e’ a solo 700 metri , arriviamo e mentre lo scaldabagno va’ in temperatura facciamo un piatto di penne all’arrabbiata, doccia e finalmente a letto senza rumori molesti di cime che stridono , ondine che sbatacchiano ecc..

Vista la stagione e’ probabile che per quest’anno ci fermiamo qui, anche se sono sicuro che se  si ripresenta qualche finestra interessante la voglia di navigare si ripresenterà prepotente , quindi mai dire mai.

Bv Angelo, foto by Antonella


La situazione meteo il giorno prima di partire, in attesa del passaggio del carciofone e l'entrata della alta in arrivo.


Il giro completo


La partenza


La luna sul monte Brasile





Girato l'angolo di Sao George, il mare si calma



Un fenomeno davvero starno, l'arcobaleno sulle scogliere di Sao George



Pico in arrivo, doppiato il capo diretti per Horta