…Cominciamo dall’ inizio.
I preparativi di questo grande
progetto sono stati veramente
vissuti in due: Stranizza Sailing Team. Se Angelo si è occupato dei grandi
lavori,
Angelo in Cantiere
io mi sono
occupata della parte sanitaria che comprende vaccinazioni e ricerca,
informazione e acquisto dei
medicinali e del sistema di navigazione di back up e ausilio con le “Apple
Devices” visto che sono io “ quella del Mac”.
Navigazione con l’ IPAD
Inoltre ho partecipato attivamente in cantiere con
lavori artistici quali la pittura
della catena e la realizzazione
degli importanti occhi di Iside, dove ho potuto esprimere le mie competenze
artistiche.
Alik Catena
In questa versione ci siamo sentiti anche un po’ investigatori
CSI con queste tute.
Detto ciò, come già accennato altrove, stiamo affrontando il
viaggio una tappa alla volta e quindi il primo scalo è stato Marzamemi e quando
siamo ripartiti il mattino dopo, andare
verso Ovest e lasciarci Capo Passero al giardinetto invece che di poppa è stato un piccolo segno del
cambiamento di rotta.
Capo Passero
La tappa successive,
Marina di Ragusa è stata per me una piacevole scoperta.
Io ancora non c’ero stata e Angelo me ne aveva dato una
descrizione abbastanza triste; un marina isolato e distante dalla città e un pò
triste.
In realtà il paese è grazioso, ben tenuto con belle ville fine secolo e tutto ben
organizzato a parte i bagni che sono veramente distanti e per questo
non facilmente utilizzabili. A Marina di Ragusa c’è una grande comunità
internazionale, quasi tutte barche dai 40 piedi in su, tra le altre anche un
modello di Ovni 445 che sarebbe la versione gigante di Stranizza.
Quando vedo questo genere di barche penso sempre a come
sarebbe stato avere una barca così grande. E come deve essere difficile
gestirla.
Ovni Ragusa
Anche a Licata, ci ritroviamo un altro Ovni 395 nuovo,
ormeggiato di fronte a noi. In
questo caso mi ha ricordato le vicissitudini del 2012 e quel breve momento in
cui abbiamo pensato di passare al 395. Se devo essere sincera mi è sembrata una
barca mostruosa e sgraziata.
OVNI LICATA
Da Marina di Ragusa a Licata si passa davanti a Punta Secca,
vale a dire la casa del Commissario Montalbano televisivo. C’eravamo passati
anche un’altra volta ma eravamo distanti e abbiamo dovuto verificare su Google
earth . Stavolta siamo sicuri e sappiamo dove guardare.
La sosta a Licata è breve e intensa. Abbiamo programmato di
fare la spesa grossa, quella che comprende anche i viveri di scorta proprio qui
che era in origine la nostra prima tappa alla partenza per via della comodità
del supermercato. Qui prendiamo anche la preziosa chiavetta per
assicurarci la connessione
internet e le previsioni meteo senza
bisogno di andare a terra a
cercare un wifi.
Partendo da Licata, mi gusto il panorama del castello in
cima al monte e del sottostante
cimitero monumentale vista a mare.
Vista di Licata
Prima di arrivare a Porto Empedocle, già Marina di Girgenti, città natale di
Andrea Camilleri, (autore di Montalbano) e sbocco al mare di Agrigento passiamo
davanti alla valle dei templi, che si scorgono in lontananza circondati da un
teatro di edifici di vario genere. Il fascino
rimane, nonostante l’aggressione edilizia.
Così come l’anno scorso in Grecia la vista dal mare dei
templi antichi mi emoziona sempre ed è sempre speciale.
Vista dal mare della
città di Agrigento e dei
templi
Da Porto Empedocle a Sciacca la navigazione
è stata abbastanza impegnativa.
Arriviamo a Sciacca accolti calorosamente alla Lega Navale, appena in tempo prima che
inizi a piovere.
Chiusi in barca a
guardare la pioggia
L’idea sarebbe
di cogliere l’occasione per fare
un salto a Selinunte ma per via del maltempo e dei mezzi scarsi dobbiamo
rinunciare.
Memori dell’esperienza di Pantelleria, dove la risacca ci ha
mangiato le cime, ci siamo
organizzati con le molle per l’ormeggio che abbiamo prontamente
installato visto il movimento dal pontile.
Il maltempo non da molta tregua ma riusciamo ad approfittare per un giro in
città e per guardare il Carnevale
da vicino dopo averlo sentito da lontano. (Tre notti di musica fino alle 2)
Nelle tregue di pioggia riusciamo anche a fare il bucato approfittando delle
lavatrici a a disposizione
Bucato
Approfittiamo anche del ristorantino cucina casalinga della
Lega Navale.
Antipasto e primo a base di pesce per un prezzo ridicolo se
penso alle schifezze che ti
rifilano in Romagna a prezzi astronomici.
Sempre per citare Camilleri, devo ammettere che le descrizioni
dei menu da parte dei ristoratori
sono quelle.
Antipasti: cous cous,
insalata di mare, sarde marinate, caponata, verdura fritta,
Linguine con sugo al
finocchietto, sarde e pomodoro
ciliegino
SCIACCA, GIRO TURISTICO E CARNEVALE
Sciacca è una città antica e le tracce delle varie epoche
storiche convivono stratificate le une accanto alle altre e più o meno conservate.
Il nome è di origine araba, ma
ancora prima erano le terme di Selinunte, terme tuttora funzionanti.
Abbiamo approfittato
dell’unico giorno con un pò
di sole per fare un giro turistico.
Prima di illustrare le varie tappe vorrei partire da un edificio che mi ha colpito.
Il “Molino e pastificio Saccense” proprio sul lungomare, esempio di quella che si chiama
oggi archeologia industriale.
L’edificio è completamente abbandonato
e fatiscente e la struttura è stata in parte riutilizzata come
magazzino, Ma rimane sempre un senso di imponente abbandono, e di declino.
Molino Saccense,
Ho ripreso quest’angolo
con i manifesti sbiaditi del Circo, i colori sgargianti delle svendite, i
necrologi e il chiosco di verdura come un collage di contrasti e della vita che
scorre.
Duomo
La basilica barocca
che contrasta con le case colorate a fianco e il cielo grigio crea un’atmosfera
surreale e un pò inquietante.
Panoramica
Vista di Sciacca dal
pontile, il temporale se ne va per lasciare posto al sole.
Il giro turistico comincia dalla parte Ovest a salire….
Palazzo Steripinto
Palazzo medievale, di
epoca normanna con la facciata decorata a bugnato.
Porta Palermo
Una delle tre porte
medievali di uscita dalla città .
Vista panoramica dalla
città alta
Castello Luna, di
epoca medievale, raro esempio di costruzione militare catalana.
S.Nicolò
Deliziosa chiesetta normanna
.
Dalla chiesina di San Nicolò si scende verso San Michele Arcangelo, chiesa barocca che da
il nome al rione. Il passaggio e
la sosta per un ottimo caffè nella piazzetta è d’obbligo.
San Michele Arcangelo.
San Michele e torre
Gradinata
Questo scorcio
è caratteristico dei paesi siciliani arroccati sulle montagne.
Il CARNEVALE DI SCIACCA
Pare che Sciacca sia famosa anche per il Carnevale e
in particolare sia la patria di una maschera della Commedia dell’Arte: Peppe
Nappa “ Beffardo, pigro, goloso ed insaziabile, solitamente ama
ronzare intorno alla cucina, annusandone deliziato i profumi…. Peppe Nappa apre
il Carnevale di Sciacca e viene bruciato l’ultimo giorno.
Vista sul Carnevale
I carri.
Siamo rimasti a Sciacca cinque giorni, il penultimo dei
quali ha piovuto initerrottamente.
Il cormorano
Questo cormorano se ne
stava li sotto la grandine tutto accovacciato
Carissimi Angelo ed Antonella, seguiamo con interesse il vostro viaggio ed i dettagliati resoconti e foto/filmati. Anche a Malta il tempo è stato brutto ed ha anche grandinato, come in Sicilia, mentre sul resto d'Italia splendeva il sole! Ho passato questo week end a casa a Milano e domani riparto per Malta facendo tappa a Roma.Un affettuoso saluto, Paolo e Gabriella.
RispondiElimina