giovedì 29 luglio 2021

Traversata da Aviles alla Rochelle

 

Traversata  Aviles > La Rochelle

25 luglio 2021

By Angelo

 Dopo il fermo alla Corugna per problemi tecnici poi risolti, ci si poneva il problema di dover aspettare quasi una settimana alla Corugna per poter avere un po’ di vento dai settori sud .

Di aspettare non ne avevamo nessuna voglia e di li la decisione di navigare verso est cosi’ da poterci nel frattempo godere un po’ Galizia e Asturia e guadagnare angolo e miglia per poter fare poi una traversata piu’ corta sulla Rochelle visto l’imprevedibilità’ del meteo.

Senza vento e molto con nebbia ci siamo spostati su Aviles, una ventina di miglia prima di Gijon, considerata la cittadina piu’ a est per poter approntare la traversata su la Rochelle andando piu’ a est si corre poi il rischio che con il NW, vento prevalente da queste parti si creerebbe un angolo troppo stretto per poter risalire.

Arrivati a Aviles , aspettiamo du giorni in attesa di una bassa che dovrebbe regalarci un po’ di vento nella direzione giusta.

Come al solito monitoriamo di tutto e di piu’ con particolare attenzione ai modelli  ECMWF e al GFS.

Come regola generale se dobbiamo comparare modelli diversi cerchiamo di considerare maggiormente quello piu’ disastroso in maniera di non avere troppe sorprese poi.In linea di massima ultimamente l’ECMWF e’ sempre stato quello piu’ drastico, mentre il GFS molto piu’ ottimista e con venti sempre piu’ deboli, anche se le direzioni uno o due giorni prima si allineavano.

Questa volta l’ECMWF ci dava il passaggio della bassa il 24 luglio con venti fino a 30 nodi di raffica per poi scendere sui 20 nodi da ovest il 25 , mentre il GFS dava un bel fico secco di vento, praticamente leggere brezzine sempre da ovest.

Puntando come sulla roulette scegliamo l’ECMWF, sarebbe una traversata magnifica , 255 miglia con vento dal traverso/bolina larga.

Partiamo la mattina del 25 prestissimo per avvantaggiarci e arrivare alla Rochelle nel pomeriggio del 27 luglio con , la luce e possibilmente con marea entrante…visto che ci sono quasi 6 metri di marea , diciamo che aiuterebbe non poco.

Fuori ancora marazzo residuo del passaggio della bassa, vento zero, speriamo che allontanandoci da costa la cosa migliori.

Ci rendiamo conto dopo un paio di orette che il ECMWF ha scazzato e ci tocchera’ andare con il tranquillo GFS.

La traversata non presentera’ particolari  problemi , a parte che vento davvero poco, qualche piccolo problema con il vecchio ventennale cartografico, risolto mettendo il controllo dell’autopilota su PC.

Ad una trentina di miglia dall’arrivo comincia a salire il vento da SW, e te pareva, agli ormeggi ci ritroviamo sempre con 20 nodi.

Siamo leggermente in anticipo con la marea , ma davvero di poco e dopo un po’ ci incanaliamo nella marea entrante, i fondali sono gia’ bassi e il mare fa’ presto a montare, siamo un po’ preoccupati, 20 nodi con onda e correnti di maree importanti , non e’ proprio l’arrivo ideale.

Ad un paio di miglia dai moli di ingresso un affollamento di barche barchini e barchette a vela che se da una parte preoccupa un po’ per le varie precedenze dall’altra e’ davvero una bellezza vedere cosi’ tante vele…ed e’ un normale martedì, figuriamoci nel week end.

Con le dovute precedenze passiamo in mezzo ad una regata di dinghy con a bordo anzianotti che se la godono alla grande, dietro ci passa di bolina a ferro con falchetta in acqua nientepocodimeno di Maitre Coq , barca vincitrice dell’ultima Vende Globe con Bestaven come skipper, qua’ si respira la grande vela .

Chiamiamo…o meglio Antonella con il suo magnifico francese chiama il marina e le dicono di fermarsi al pontile reception per fare le pratiche d’ingresso, speregna ben con sto vento.

Per fortuna …ma non credo che sia fortuna , ma planning, il pontile reception e’ orientato al vento, possiamo quindi arrivare col bordo di sinistra e prua al vento e fare un ormeggio da manuale, ciliegina due ragazzotti escono dall’ufficio e ci prendono le cime…davvero piece of cake.

Ci aspettiamo un indagine Covid approfondita con test termonucleari e quant’altro, di fatto ci chiedono solo da dove veniamo e quando diciamo dalla Spagna rispondono a va bene va bene.

Come gia’ in Spagna riscontriamo una gran frattura tra quello che si continua ad essere bombardati via media e quello che invece e’ la realta’.praticamente da nessuna parte viene richiesto nulla.

Noi per sicurezza continuiamo a tenere le mascherine anche passeggiando, ma al contrario della Spagna dove praticamente tutti indossavano le mascherine anche per la strada, in Francia praticamente e’ richiesta la mascherina solo quando si entra in qualche negozio , in giro nessuno porta mascherine , se non noi e qualche vecchierello che non si fida molto dei vari decreti.

Le pratiche prendono davvero pochi minuti , mentre siamo nell’ufficio vediamo arrivare un barcone a vela con bandiera inglese , penso un 50 piedi nuovo di pacca, lei pronta con in mano  una cima di ormeggio che solo quella costera’ come tutte le nostre cime messe insieme, lui al timone che continua a smanettare con motore e bow trust.Insomma la prima la sbagliano e gli scade la prua anche se ormai aveva arroventato il bow trust a forza di farlo girare.Prendono acqua e pensano bene di arrivare con la poppa in banchina, ma non c’e’ n’e’ , la prua se ne parte ancora come un proiettile.Tutti fermi annichiliti, altre barche in attesa per potersi ormeggiare al pontile, ma con sto pazzo che smanetta se ne stanno tutti giustamente a distanza di sicurezza.Alla fine quelli del marina impietositi e anche perche’ stava intasando tutto il traffico in arrivo (considerate che questo e’ il piu’ grande marina di Europa con 4300 barche all’ormeggio) decidono di assegnargli un posto direttamente in un qualche pontile, cosi’ uno dei ragazzotti parte a fargli strada con il gommone e finalmente si toglie dai gabazizi, facendo atterrare altre tre barche in attesa.Il commento generale in ufficio “why they buy such a big boat if can not managed it?”Buona domanda, ma vuoi mettere servire poi il martini all’ormeggio agli amici facendogli fare il giro turistico della barca con guida e cartina.

Ci assegnano il posto 29 al pontile 57, per fortuna sono super organizzati e un gommone ci scorta al posto aiutandoci poi anche con le cime, non so’ seno’ come avremmo fatto a trovarlo sto ormeggio.

Siamo ancora rintronati e sonno deprivati , quando ci spiegano come funziona tutto il sistema ne capiamo la meta’, noi provincialotti abituati a marina dei poverelli, ci troviamo proiettati nel futuro.

Nella fattura gia’ pagata in anticipo viene stampato il codice di entrata dei cancelli ai pontoni, ci viene data anche una carta magnetica che oltre che aprire i cancelli ha la funzione in doccia attraverso un trasponder di dare acqua calda per 7 minuti, se si vuole un altro ciclo basta riappoggiarla al trasponder.Le colonnine di acqua e luce sono bloccate , per avere la luce (scopriremo poi grazie ad Antonella che telefonera’ in ufficio) bisogna in contemporanea far vedere la carta ad un mini transponder e spingere un pulsante, cosi’ abbiamo luce per 24 ore, passato il tempo la luce si interrompe e bisogna ripetere il processo.

Senza contare le decine di chandlery appena usciti dai pontili, i cantieri ecc. insomma il paese dei bengodi per velisti provincialotti come noi.

Ieri ho dovuto maggiorare un cavo della batteria del motore perche’ aveva troppa caduta di tensione, una bellezza uscito dal pontile neanche a 100 metri un mega chandlery che in 10 minuti ci ha preparato il cavo nuovo , montato e tutto a posto, alle Azzorre un lavoro cosi’ avrebbe preso almeno due giorni.

Ora una settimanina di riposo ampiamente meritato , intanto siamo andati a trovare l’amico Jean Marc che aveva passato l’inverno a Horta e dopo essercelo ritrovato nelle varie isole delle Azzorre, ce lo ritroviamo alla Rochelle, bello rincontrarsi cosi’ nel mondo.

La Rochelle , il piu' grande marina di Europa




Maitre Coq , che fila come un missile.



L'incontro con Jean Marc, a 66 anni se ne scorrazza gli oceani con una barca davvero impegnativa, chapau






 

 

sabato 24 luglio 2021

A Coruna, Cedeira, Viveiro, Ribadeo e Avilés

 By Antonella

A Coruna, 

Marina Coruna







 



 A Coruna, in città




La piazza del municipio con la statua di Maria Pita che sfidò il pirata Francis Drake



la Flor del Jamon



 A Coruna, 

Paseo Maritimo e Torre di Ercole, il faro più antico d'Europa.















 

La città vecchia

 








Ancoraggio a Cedeira


 

 

Viveiro
 


...pieno di barche francesi ...

 

Ribadeo


 





















Avilés, Asturia, un luogo "surrealista"

 

ancora barche francesi  di tutte le misure 

 Avilés nel passato 
























Convento e collegio di San Nicola di Bari !!!






























Avilés: 

Il Centro Culturale Internazionale Oscar Niemeyer, architetto brasiliano, unico progetto in Europa. 









 

Di nuovo in città