lunedì 10 marzo 2014

Capo Pula (Sardegna)


 10-Marzo-2014
38 58.7755 N            009 01.4187 E

Dovevamo arrivare a Villasimius, ma a 30 miglia dall’arrivo, Eolo ha deciso diversamente e ha fatto girare il vento da N costringendoci ad allargare di 20 gradi a sinistra ed atterrare a Capo Pula, 20 miglia in piu’ ma poco male cosi’ ci siamo risparmiati un giorno in piu’ di navigazione il giorno dopo.
Il meteo prevedeva NE forza 4 , nel pomeriggio rinforzo a forza 5 NE, tutto esatto a parte che dopo il forza 5 e’ entrato anche il forza 6 tirando su’ un mare importante al traverso. Poco male, una mano alla randa e trinchetta e la barca filava quasi a 7 nodi…naturalmente la crew soffriva un po’ anche dal fatto che il bollettino via radio continuava a chiamare burrasca sul nostro settore, quando noi dopo attenti studi sapevamo che non ci sarebbe stata burrasca, pero’ con l’aumento inatteso a forza 6 e l’approssimarsi della notte eravamo abbastanza preoccupati. Fortunatamente verso le 19 il meteo ha seguito il suo corso previsto e il vento ha iniziato a calare, il mare era comunque bello formato e era ora di cominciare a pensare di dormire un po’ nella “nuova “ cuccetta di guardia con il telo antirollio. Antonella prova per prima, anche perche’ fuori era bello fresco con il NE che continuava a spingere, ero preoccupatissimo per il suo stato, nel senso che in passato ha avuto qualche problema a stare di sotto con mare. Mi ha stupito ancora: dopo un paio di ore si alza, rinfrescata e pronta alla pugna come non mai…non credevo ai miei occhi. Abbiamo continuato a fare I turni durante la notte, io soffrendo un po’ il freddo e il sonno…Antonella in forma come non mai, si e’ gestita da sola anche l’incrocio in contemporanea di due navi con noi nel mezzo via AIS, e’ definitivamente uscita dal bozzolo la Skipper che si nascondeva all’interno…WELCOME.

Passata la notte, tutto si e’ fatto piu’ semplice, a parte che a 30 miglia dall’arrivo come accennato prima il vento ha girato piu’ da nord, costringendoci a puntare su Capo Pula allungando di altre 20 miglia. Arriviamo al capo con una pioggerella novembrina, cielo grigio e questa punta, con torre di avvistamento su uno promontorio, “sembra di essere in Scozia”  come dice Antonella. Ancoriamo sotto la pioggerella, in 7 metri di fondo, uno scenario stupendo, siamo proprio davanti alle rovine della vecchia citta’ Punico/Fenicia/Greca/Romana e chi piu’ ne ha piu’ ne metta…una meraviglia.

Cala Pula la torre e le rovine


In qualche maniera riusciamo a farci una doccetta calda nel nostro bagno, l’unico problema e’ che non avendo un miscelatore, l’acqua arriva a pacchetti alternando calda e fredda…alla scandinava. Anche cosi’ e’ comunque una manna, anche se dopo c’e’ da asciugare in giro, e’ una meraviglia farsi una doccetta all’arrivo.
Riusciamo a cucinare un mega piatto di penne all’arrabbiata e sistemare e alle 18;00 eravamo stecchiti a letto in stato comatoso dalla stanchezza. Dormito diretto tutta la notte, alzati dopo 12 ore, in uno scenario da favola.


Colazione e briefing con aggiornamento sulle condizioni meteo, che ci dicono che se vogliamo attraversare per le Baleari dobbiamo muovere il cu...o .
Il piano e’ presto fatto, partenza alle 10 (addio la giornata di riposo a spaparanzarci senza far nulla) arrivare direttamente a Porto Pino, il giorno dopo diretti a Portoscuso e poi giovedi cominciare la traversata su Minorca. Questa la teoria..naturalmente l’ultima parola spetta al meteo.



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