Di
Antonella
Strano ma vero, Villa Soriano, della provincia di Soriano ( dal nome di
Santo Domingo Guzman Soriano) è il primo insediamento spagnolo dell’Uruguay.
Nato come insediamento francescano che
insieme ai gesuiti , avevano creato le “missiones” con l’intento di convertire
gli indigeni al cristianesimo. Tra Argentina, Brasile e Uruguay, esistono
ancora le rovine delle antiche missioni e in varie chiese e musei sono
conservati oggetti e statue realizzati dagli indigeni come anche nella cappella
della fine del 1700 a Villa Soriano, dedicata appunto a Santo Domingo Guzman ,
il frate predicatore spagnolo del XIII secolo fondatore dell’ordine dei
dominicani, i cui resti sono conservati nella chiesa di San Domenico a Bologna.
Il nome Soriano insieme a quello di San
Domenico, dato poi a tutta la regione si rifà alla leggenda di una apparizione avvenuta in un
paesino della Calabria , “Suriano”.
Quando si arriva dal nuovo pontile, un
altisonante murales sul muro di una casa
dice “ Aqui naciò la patria”.
Questa è la seconda parte della storia.
Villa Soriano è stata teatro delle guerre di
indipendenza contro Spagna e Argentina condotte dal generale Artigas e dagli
Orientales ai primi dell’ Ottocento.
Un
solenne monumento al Procer della patria Artigas che seduto a
sorseggiare il mate col cane di fianco, viene consigliato da un piccolo indio ,
si trova nel bel mezzo di un campo senza niente intorno.
Inizialmente era un centro molto attivo
per l’accesso dal fiume e ha perso
man mano importanza con lo sviluppo di altri porti più a Sud come Nuova
Palmira.
In realtà il paese è costituito da poche case,
le strade principali asfaltate e
le traverse sterrate, cani , cavalli e mucche che girani quasi liberi,
biciclette e motorini.
Le piccole barche da pesca sono state
spostate nella riva parallela per la costruzione del nuovo pontile e a destra di questo il fondo non è
stato ancora dragato.
Vuoi forse perché è un posto un po fuorimano,
forse perché è tra il selvaggio e il particolare, ed è il genere di posti che
più ci piace, merita un gran
numero di foto.
La parte dal pontile, il palazzo bianco all’ingresso
e gli edifici del marina
Hidrografia sono nuovi o
restaurati, tanto che i bagni sono i più belli che abbiamo trovato finora,
quasi da hotel di lusso. Le case
intorno sono tutte basse, raramente con un piano e l’architettura varia molto
da antichi edifici tra XVIII, XIX secolo e costruzioni fai da te molto colorate
e fantasiose. Spiccano qua e la i variopinti murales e anche alcune case sono
vivacemente pitturate.
Il marina non ha wifi e quando abbiamo
chiesto dove trovare internet o wifi ci hanno risposto “il MEC” , noi da
cittadini international abbiamo pensato ingenuamente che ci fosse una rivendita
Apple, anche se a guardarsi intorno c’era da dubitare , mentre inviece era un
ufficio comunale del Ministerio
Educacion y Cultura con computers e WiFI. Non siamo riusciti a usare internet
dal telefono perchè il segnale era pessimo.
A Villa Soriano ci sono solo due bar e
qualche negozio, panetteria, macelleria e generi alimentari. Niente ristoranti,
solo la caffeteria davanti al porticciolo serve pasti
nei giorni festivi e nel fine settimana.
Appena arrivati, quando abbiamo chiesto, per
un supermercato ci hanno indicato “Lo de Raul” che poi abbiamo scoperto essere
una semplice casa con un’insegna e la vendita attraverso una finestra. Raul
tiene la sua Harley Davidson in bella vista sotto il portico e intrattiene i
clienti con le sue domande un po bizarre.
Gli edifici storici sono, oltre alla Cappella, la casa Marfetan e l’ “hotel”
davanti al molo. La casa Marfetan è la sede del museo e delle attività
culturali.
Le rive circostanti al pontile sono
bellissime , selvagge e abitate da una grande varietà di uccelli e animali delle paludi, anatre, gallinelle d’acqua,
aironi e rapaci. Tutti facilmente
avvistabili a uno sguardo attento.
In un posto particolare non poteva mancare un
peronaggio particolare: Sophie.
Francese, o meglio corsa, figlia di un
ammiraglio e abituata a girare il mondo, ha comprato casa qui dopo aver venduto
la sua barca a vela con la quale ha girato il mondo per 13 anni. Adesso gestisce il suo B & B come molti
altri nel paese. Il suo nome ce lo ha dato l’amico Gerard di Ad Hoc e lei molto
simpaticamente ci ha invitato per un asado. In Uruguay ci sono molti francesi
che hanno comprato terra e casa dopo aver navigato per anni.
Anche Peter e Geraldine del catamarano
Wittblits non sono da meno.
Pensavamo di risalire il Rio Negro fino a
Mercedes ma poi l’incertezza del percorso e il timore di arenarci di nuovo ci
ha fatto desistere e abbiamo deciso di ritornare verso il nostro obiettivo
caricandoci gli occhi della tranquilla e selvaggia bellezza di questi luoghi.
"AQUI' NACIO' LA PATRIA"
la sera dell'arrivo, di fianco al pontile
il pontile
intorno al pontile
uno degli edifici storici della fine del 1700 ristrutturato
che ospita l'ufficio del turismo e una caffeteria
i nuovi edifici del marina Hidrografia che ospitano uffici e bagni ...
a cinque stelle!!!!
le docce supernuove!!!
verso il centro città
strade laterali...
Il centro, piazza Indipendenza
La Capilla del 1780.
Il centro MEC ( Ministerio Educazione y Cultura)
intern del MEC
Il nostro accompagnatore ci aspetta pazientemente mentre usiamo internet.
Il centro medico di fronte al MEC
il campo di calcio
l'asilo
Il nostro negozio preferito " Il PUESTITO"
spesa al Puestito
la porta del Puestito
Casa Marfatan sede del museo
interno del museo
la piazza dalla strada parallela
cortile della scuola
Lo de Raul il secondo "supermercato" della città dopo il Puestito
Vendita attraverso la finestra.
Un' altra casa storica in rovina
la carniceria
Chalé Alto, la casa di Sophie
ASADO DA SOPHIE
con Sophie e Juan
il figlio di Juan in visita a Stranizza con il suo amico Pablito
Monumento al "Proceer" José Artigas
la sede della radio locale
con il nostro accompagnatore verso la spiaggia
la spiaggia di fianco al pontile
Stranizza sullo sfondo
VISITA ALLA CAPILLA DI SANTO DOMINGO GUZMAN SORIANO
Il Cristo articolato con capelli naturali e Maria Dolores di fianco
Santo Domingo e sopra un prezioso ricamo in oro della Vergine della Guadalupa,
patrona del Messico e del Sud America
San Francesco a sinistra, scultura in legno degli indigeni delle missioni e la Vergine di Belem al centro con capelli naturali.
San Francesco
Fuori dalla chiesa
una rappresentazione dello sbarco dei 33 orientales alla spiaggia della Agraciada
la Madonna degli Orientali
La cafeteria vicino al molo
prova motore su Caronte, sullo sfondo le barche da pesca
Arroyo Yaguari trasporto attraverso il rio
cicogne
camalote intorno alla boa
rapace
Rio Uruguay, spiaggia della Agraciada,
l'obelisco che ricorda lo sbarco dei 33 orientales
Rio Uruguay le case di vacanza sulla spiaggia nei pressi di Nueva Palmira
thank you! :)
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