Di Antonella,
Questo post per la quantità di informazioni e di foto ha richiesto un po' di tempo di preparazione per questo viene dopo quello sull'arrivo a Carmelo.
Iniziando dai luoghi comuni, comincio subito col dire che non siamo andati a vedere spettacoli di tango per motivi logistici e diciamolo pure anche per poco interesse.
Gli spettacoli iniziano alle 10 di sera e finiscono nel cuore della notte e noi eravamo troppo distanti per tornare tardi.
Buenos Aires è una metropoli enorme. 48 distretti su 200 kilometri quadrati.
Noi siamo arrivati dal Rio de la Plata in uno dei numerosi yacht club che popolano le rive del fiume.
I club nautici sono stati creati dalle rive fangose, portando terra e creando delle piccole lagune , la riva originaria è caratterizzata da barrancas, pendii che scendono al fiume. Recentemente, in queste aeree vicino al fiume, stanno costruendo molti appartamenti mentre prima era bosco.
Dalle barrancas partivano anche le proprietà che inizialmente erano coltivate, soprattutto a partire dai quartieri nord di Buenos Aires, Belgrano, San Isidro, Victoria e San Fernando. Il Club Velero Barlovento si trova a Victoria.
Vicino al fiume è zona residenziale, andando verso l'interno, verso la Pan Americana , i quartieri diventano sempre più trasandati e le zone più malfamate. Quando siamo andati a piedi al negozio di oleodinamica, circa 5 kilometri dal Club ci hanno detto che abbiamo rischiato (?!).
Dal Club Barlovento andando verso i vari centri abitati, si passa da aree verdi a zone residenziali e non si ha per niente la percezione della metropoli che le circonda. Per capire la natura e le caratteristiche del luogo ci hanno aiutato i nostri amici Hernan e Maria Marta, che abbiamo incontrato a Rio Grande do Sur qualche mese fa, appassionati velisti e skipper e proprietari di una piccola casa editrice Pulpo Negro con sede a San Isidro, che conoscono tutta la storia del luogo.
Come navigatori, non amiamo molto le grandi città e pur essendo in una delle più grandi metropoli del mondo abbiamo pensato di riassumere Buenos Aires in tre ore di giro sul bus turistico senza scendere. La città è troppo grande e scendere per guardare e basta non ha molto senso.
Da Victoria dove si trova il Club Barlovento per andare "in città" si prende un treno che dista venti minuti a piedi, per arrivare alla grande stazione del Retiro nel quartiere omonimo. L'interno della stazione assomiglia molto alla stazione centrale di Milano per la sua struttura in ferro e bulloni dei primi del secolo scorso. Fuori dalla stazione due grandi piazze con relativo parco e grandi palazzi costruiti da architetti francesi accanto a moderni grattacieli. Il posto è talmente grande da creare spaesamento.
Il nostro giro a Buenos Aires capitale si è risolto in un paio di giorni.
Il primo giorno abbiamo incontrato un amico di regate di Abu Dhabi, diplomatico del ministero degli esteri e ex ambasciatore dell'Argentina, che ci ha portato a visitare il Palazzo San Martin, un ricchissimo palazzo della ricca borghesia argentina gli Anchorena, poi passato al governo. Da li pranzo in un ristorante con cucina criolla del nordest dell'Argentina.
Poi nelle vicinananze due passi nella pedonale Calle Florida fino alla Galeria Pacifico, nata come centro degli uffici di una compagnia ferroviaria inglese per collegare la costa del Pacifico da qui il nome e diventata centro commerciale.
Nella zona intorno sontuosi palazzi, mendicanti e lustrascarpe superatrezzati.
Qualche giorno dopo siamo tornati al Retiro e dalla piazza San Martin abbiamo preso il bus turistico che fa il giro della città con la guida in cuffia.
Accanto agli imponenti edifici della capitale spuntano ogni tanto graffiti e murales variopinti che raccontano la storia minore, non ufficiale e parallela di Buenos Aires.
Puerto Madero è il porto della capitale, non quello industriale ma quello di rappresentanza, la vetrina. Impossibile per un comune velista ormeggiare li.
Siccome ci piace camminare, spulciando sulla guida abbiamo scoperto che il quartiere di San Isidro vicino a Barlovento è di un certo interesse culturale per la stazione che insieme a Punta Chica fa parte della linea costiera che arriva fino a Tigre, la città punto di collegamento del grande delta del Paranà e Rio de la Plata. Il nome Tigre deriva dall'originaria presenza di giaguari nella zona.
Oltre alla stazione, il centro storico con la bella piazza alberata, la cattedrale neogotica e due residenze divenute museo: Pueyrredon, http://museopueyrredon.org.ar/
e Villa Ocampo http://www.villaocampo.org/web/
Il museo Pueyrredon è la belissima casa di fine '700 del diplomatico e militare omonimo, amico del Generale José de San Martin fautore dell'indipendenza di Cile Perù e Argentina ai primi dell'ottocento. La casa insieme al giardino costituisce un esempio delle prime proprietà co fini produttivi " chacra" di Buenos Aires. Purtroppo non siamo riusciti ad entrare perché abbiamo sbagliato orario.
La Villa Ocampo era la residenza estiva della famiglia della alta borghesia, di Manuel Ocampo ingegnere. Victoria Ocampo primogenita, scrittrice ed editrice paladina dei diritti delle donne, fondò negli anni trenta la rivista SUR che pubblicò oltre agli scritti di Jorge Luis Borges anche scrittori europei. La villa, residenza di Victoria fu donata prima della sua morte all' Unesco ed è stata ristrutturata e messa in funzione come museo e centro culturale solo negli ultimi anni.
Hernan e Maria Marta ci hanno invitato a cena in un ristorante molto popolare a San Isidro, La Farola, dove abbiamo scoperto la versione argentina della cotoletta alla milanese che qui si chiama MILANESA.
La milanesa ha subito qualche contaminazione arrivando a superare per varietà la pizza .
Una fra tutte la MILANESA NAPOLETANA con mozzarella e pomodoro fusi sopra.!!!!!
Quello che ci ha colpito sono le dimensioni e la tenerezza della carne . Una MILANESA di solito va bene per quattro persone e se non la vuoi mangiare tutta ti fanno il pacchetto da portare a casa.
Tra Uruguay e Argentina, la MILANESA è un piatto molto comune, molto di più dell'asado o della Parilla ( grigliata di carne ).
Infine all'arrivo e alla partenza le pratiche si vanno a fare a Tigre, una delle tante mete di vacanza degli argentini che ha una bellissima stazione fluviale e tante lance e barche a motore che assomigliano a quelle che si vedono a Venezia nei canali e non ultimo un club canottieri italiani.
San Fernando
Le villette tra Victoria e San Fernando
La linea Mitre del treno
verso la Pan Americana al negozio di oleodinamica
Il negozio di oleodinamica
Birreria di birra artigianale con una originale insegna dipinta " Cuidado con il perro"
che significa attenti al cane.
San Fernando centro
Pausa cortado con medialuna a San Fernando
La piazzetta della stazione a Victoria
La stazione di Vitctoria per andare a Buenos Aires città ( Stazione del Retiro)
Interno e esterno della stazione di Victoria.
Buenos Aires Capitale
Arrivo alla stazione di Retiro
La stazione Retiro
si intravedono le coperture metalliche della stazione
La torre dell'orologio donata dagli inglesi.
I palazzi di architettura francese intorno alla piazza del generale San Martin
Monumento al generale San Martin
cani e guardiani di cani ovunque
si incontrano vecchi amici in un ristorante tipico
"Locro" (zuppa di fagioli)
zuppa di lenticchie
"Humita de chala " Polenta con formaggio o carne, cotta nelle foglie di mais
Palazzo San Martin ex Anchorena
Piazza San Martin
la Galleria Pacifico nella calle Florida
Interno della Galleria Pacifico
L'affresco all'interno della Galleria
Lustrascarpe
Bus Tour
Il famosissimo cantante di tango Carlos Gardel
Gli enormi parchi del centro città con relativi monumenti
Il museo di belle arti
un locale famoso nella zona della Recoleta
La Recoleta ex convento e cimitero monumentale
Avenida 9 de Julio la strada centrale e più famosa di Buenos Aires
L'obelisco nella Avenida 9 de Julio
La plaza de Mayo e la Casa Rosada sullo sfondo
Plaza de Mayo
Teatro lirico Avenida
Il ritratto di Evita sul grattacielo nella Avenida 9 de Julio
La facoltà di ingegneria
.... Verso il quartiere Boca
Le due cupole blu della chiesa ortodossa della comunità russa
Quartiere Boca, i colori giallo e blu della squadra nelle case vicine allo stadio.
In posa con i manichini dei giocatori
Senza Koltreros non c'è Maradona
I ponti in ferro vicino a Puerto Madero
Fabbriche e magazzini nella zona del porto ( Puerto Madero)
L'ingresso e l'uscita di Boca
Puerto Madero, la darsena
Parchi e grattacieli nella zona di Puerto Madero.
Si ritorna allo stesso ristorante vicino alla stazione del Retiro
per gustarci Humita de Chala e Quesillo con marmellata.
San Isidro
La stazione del treno costiero di Punta Chica
I soliti dog sitter
La stazione di San Isidro
San Isidro la piazza Mitre
Sabato mattina, bancarelle nella piazza , sullo sfondo la statua di Bartolomé Mitre
La cattedrale neogotica di San Isidro
Villa Ocampo
all'ingresso
In visita agli amici di Pulpo Negro
La Milanesa Napoletana al ristorante La Farola a San Isidro
insieme a Hernan e Maria Marta
Budin de Pan
Zuppa Inglese
La strada che costeggia il fiume e i club nautici,
vista sulle barrancas
Barrancas de Victoria, si vende terreno e case in costruzione
Il Club Velero Barlovento
Il Club SudEste quasi vicino al Barlovento
L'edificio, costruito su piloni è della fine degli anni trenta
e originariamente il terreno era più basso di un paio di metri.
Tigre
La sede del Municipio e il logo a faccia di tigre.
Tigre. La stazione fluviale dove arrivano le lance e le barche passeggeri dall' Uruguay,
in particolare da Carmelo.
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