29/01/2016
Da Rio de Janeiro
a Ilha Grande
23.06 S 044.12 W
Dopo 6 giorni “intensi”
a Rio non vediamo l’ora di fuggirne, la citta’ e’ in fibrilazione per il
carnevale alle porte, ma piu’ che altro fibrila per la preparazione alle
prossime olimpiadi.Tutta la citta sventrata per ricostruire la vecchia linea
del tram, le piazze e i punti nevralgici tutti squartati per il rinnovo ...l’unica
cosa a cui pero’ non mettono mano sono le tristi favelas che torreggiano dalle
colline la citta’...chissa’ perche’ quelle non hanno bisogno di
rinnovo.Normalmente i maggiori problemi per le pratiche li abbiamo con la polizia federale , mentre la
capitaneria sempre gentili ed efficenti.A Rio per qualche oscuro motivo e’ l’inverso,
polizia federale super gentile e easy going, arrivati alla capitaneria e
trovato l’ufficiale con la faccia da mastino , ci blocca tutto, vuole (per
qualche oscuro motivo) la licenza di navigazione per navigare in Brasile...e io
dove me la tiro fuori ? Probabilmente la patente nautica italiana verrebbe
utile, ma l’ho lasciata in barca ...nessuno mai l’aveva chiesta.Non abbiamo
voglia di tornare il giorno dopo e rifare l’ambaraba’, insistiamo sul fatto che
in molti stati europei , vedi anche Malta non esiste la licenza di
navigazione.Da perfetto burocrate , non ne vuole sapere e comincia col
rivolgersi al suo superiore, che a sua volta prende su il telefono e
comincia a fare telefonate a destra e a
manca...forse arrivando all’ammiraglio, insomma un caso politico
internazionale.Dopo un oretta di attesa arriva il suo superiore (sempre tutto
in portoghese...mai che parlino mezza lingua in piu’ di qualsiasi tipo)e mi fa’
una gran manfrina sul fatto che vogliono essere sicuri che sappiamo condurre la
barca ...ma porca putt...a , gli dico
abbiamo navigato da Malta a qui, passando per i Caraibi ecc... sapremo almeno
un po’ navigare!Gli spiattello davanti tutti i documenti di entrata e uscita
dai vari stati, Capo Verde, tutte le isole Caraibiche , Azzorre e l’entrata
della capitaneria di Salvador dell’anno scorso....improvvisamente sembra svegliarsi
e tutto interessato al foglio di Salvador comincia a fotografarlo col
telefonino...ecco l’escamotage ..da perfetti burocrati vogliono pararsi il
culo, in questa maniera possono sempre dire che Salvador ci ha fatti entrare
senza licenza e loro non possono fare altro.Passa un altra oretta e noi sempre
li’ al caldo soffocante senza nenache nulla da sedersi, vediamo i due
continuare a confabulare...poi finalmente esce faccia da mastino con un foglio
che devo firmare e ci dice che si’ ci da’ l’uscita da Rio de Janeiro per il
giorno dopo 28 gennaio...ma...facendo la faccia da cattivo ci dice che nel pomerigio verra’ una lancia della
capitaneria a controllare la barca se e’ idonea alla navigazione (come se
questi ci capissero qualcosa di barche a vela).Prendiamo il foglio e senza
farci troppo intimorire ce ne andiamo prima al ristorante e poi al Giardino
Botanico dove incontriamo Alexandre , un mio ex collega di lavoro che vive a
Rio, fanc...o sti burocrati .Il giorno dopo, giorno in cui teoricamente avremmo
dovuto lasciare Rio, ce ne andiamo tranquillamente a fare la spesa, e diamo una
mano a Gerarde che arriva col suo Dufour ad ormeggiare.Il 29 , paghiamo il
marina e trascorriamo piacevolmente la mattinata sulla barca di Gerarde a
pianificare le prossime rotte per l’Uruguay.Nel pomerigio ci prepariamo a
salpare , facciamo tempo a mollare le cime dal pontile che...porca..put..na
arriva la lancia della capitaneria !!!! .Li incrociamo facendo gli indifferenti
e senza neanche guardarli...poi via a tutta manetta, mentre li vediamo
attraccare proprio al pontile dove eravamo noi.Credo poco alle coincidenze e in
sei giorni non li avevamo mai visti...vuoi mo’ che venivano a controllarci ,
guardo sull’AIS...ma non hanno nulla, quindi gasssss, e via ad imboscarci a
Ilha Grande.Dico ad imboscarci perche’ teoricamente per sti burocrati dovremmo
andare DIRETTAMENTE a Rio Grande do Sul , nostra ultima destinazione in
Brasile, senza fermarci da nessuna parte.Ma questi son matti, noi per ogni
evenienza teniamo nel gavone un filtro vecchio del gasolio...nel caso ci
fermino possiamo dire che abbiamo avuto un problema col loro gasolio ...che fa’
davvero schifo e ci siamo dovuti fermare a pulire i tubi e cambiare il
filtro...che se’ po fa’, questi giocano duro
e dobbiamo giocare duro anche noi.Insomma per farla breve l’entita’
Brasile nauticalmente parlando esiste
solo sulla carta e non realmente , sono solo un ammasso di staterelli piu’ o
meno distaccati tra loro, anche se si chiamano stato federale ...di federale
hanno davvero poco, e ogni stato bisogna sottostare alle paturnie dell’addetto
del momento, sperando che la mattina si sia svegiato di buon umore.Tutto cio’
mi viene confermato anche da Alexander che vive a Rio da piu’ di una decina di
anni e sposato con una brasiliana che ogni tanto sogna che vorrebbe
allontanarsi per un po’ dal Brasile.Penso che la quotidianita’ burocratica sia
ancora piu’ pesante di quella che tocchiamo noi.
A parte questo ,
la gente e il paese sono fantastici
...necessita solo qualche mantra prima
di affrontare i vari burocrati, vorremmo pero’ in un futuro riuscire a passare
tre mesi interi in Brasile, perche li merita veramente...putroppo ora siamo un
po’ di corsa per poter arrivare in Uruguay ai primi di Marzo.
Scollinata la
parte piu’ dura (la burocrazia), navighiamo con tranquillita’ verso Ilha Grande
, meta indiscussa dello yacht, con le sue innumerevoli baie ...piu’ o meno
isolate .Dico piu’ o meno perche’ il portolano riporta come se l’isola sia un
paradiso senza praticamente insediamenti umani , ma solo riserva naturale,
abbastanza falso, noi troviamo vari ristoranti sulla riva con musica fino a
tardi, e diverse case opportunamente nascoste con pista privata di atterraggio
per elicottero, cosa che abbiamo visto nel poco tempo rimasti li’.Resta
comunque il fatto che i posti sono incredibilmente belli .
Noi andiamo all’ancoraggio
a Saco do Ceu nel NE dell’isola, chiamato cosi’ perche l’acqua e’ cosi’ calma e
tranquilla che di notte si possono vedere le stelle riflesse sull’acqua...ieri
sera abbiamo controllato ed e’ tutto vero vedevamo le stelle sull’acqua!!!.
Ancorati in 5
metri con fondo in sabbia buon tenitore, al centro della baia diversi scogli
che si usano come rotonda , le barche all’ancora intorno agli scogli, tutt’intorno,
un anfiteatro di colline coperte di foresta pluviale, con alberi fioriti che la
mattina spandono un profumo fortissimo e dolcissimo...insomma un gran bel
paradiso , l’acqua pulita e tiepidina ...una meraviglia, unico neo ...se cosi’
si puo’ chiamare non c’e’ segnale per il telefono e quindi niente internet...ma
sara’ alla prossima.
BV Angelo
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