Scritto da Antonella
.... Ripartiamo da Salvador .....
Durante la traversata, mentre passavamo tra Capo Verde e la costa africana ho sentito dal notiziario della Radio Francese Internazionale che il Brasile era in crisi economica anche a causa dello scandalo della corruzione della PetroBras la compagnia petrolifera nazionale.
Mi chiedevo in che modo questo avrebbe potuto influire sul nostro soggiorno. In realtà ben poco, ma sapere della situazione economica aiuta meglio a capire un paese al di la dei luoghi comuni turistici.
Le immagini che seguono, seguono il nostro percorso e non " quello indicato dalle guide turistiche o che la gente si aspetta che tu veda".
Così quando siamo usciti dal Marina di Salvador per andare in città - prima di tutto a fare le pratiche di ingresso- ho visto questo bel manifesto .
Aggiungo anche qualche informazione folcloristica.
Il secondo giovedì dell'anno si svolge a Salvador una processione che va dalla Chiesa della Concezione alla Chiesa di Bonfim dove dei nastrini colorati vengono benedetti e si dice che facendo tre nodi, ed esprimendo un desiderio per ogni nodo questi si avvereranno quando si scioglie il nodo.
I nastrini colorati sono dappertutto anche nei parabrezza dei taxisti , ma soprattutto nelle magliette e nelle borse.
Al Bahia Marina, abbiamo fatto degli incontri interessanti, e combinazione dei residenti maltesi Linda e Chris, che vedendo la nostra bandiera e Valletta scritto a poppa ci hanno subito contattato.
Loro sono arrivati con una super barca, un Amel 64 piedi, diretti a Cape Town !!!!!!
Ci siamo reciprocamente invitati noncuranti delle differenze di dimensione, e ci siamo trovati a chiaccherare di Malta scoprendo conoscenze comuni.
Siamo partiti da Salvador ancora stanchi della traversata e ci sognavamo una baietta tranquilla, ma il vento ha girato e ci siamo ritrovati a Vitoria.
L'arrivo a Vitoria è stato per l'ennesima volta con un cielo grigio e piovoso.
Lo scenario bellissimo, una baia enorme con tante isolette, ma è pur sempre una città, e non abbiamo potuto evitare il solito giro , in parte a vuoto, per via che quelli della Policia Federale non avevano idea di cosa fare. In compenso ci siamo gustati il churrasco (carne alla griglia) con una montagna di patatine e una bella birra fresca, in un ristorantino all'aperto.
In Brasile, man mano che si scende a Sud si vede meno povertà.
Vitoria è un grande centro industriale dove arrivano le navi per caricare i minerali provenienti dall'interno del paese. Una delle città più ricche del Brasile.
Partendo da Vitoria abbiamo deciso che non potevamo arrivare subito in un'altra grande città come Rio de Janeiro e abbiamo quindi scelto accuratamente un ancoraggio ben protetto e lontano da ogni centro urbano.
Al nostro arrivo, Ensenada do Forno, nella baia dietro l'Isola di Cabo Frio, ci è sembrata un paradiso.
Quindi bagnetto, pranzo e catapultati a letto. Svegliati di soprassalto da un casino infernale di barche e turisti locali. Al primo acquazzone sono spariti tutti e noi abbiamo ritrovato il paradiso.
Da Cabo Frio ultime 60 miglia per la mitica e tanto agognata e sognata Rio de Janeiro. Agognata e sognata perché arrivarci vuol dire essere già a metà Brasile e poi avevamo una serie di appuntamenti mancati lo scorso anno.
Finalmente l'arrivo a Rio con il sole; il primo porto brasiliano dove arriviamo con il cielo sereno.
Arrivare dal mare e vedere le alture che si vedono di solito in fotografia è stata una grande emozione.
RIO DE JANEIRO è veramente "GRAANGI" ( grande in portoghese- brasiliano) ed è in un luogo immenso, la baia di Guanabara che non si vede la fine. Tutto al suo interno è in movimento, aeri, navi, traghetti,barche a vela, motoscafi ,barchette, windsurf, uccelli, formiche che si spostano con foglie immense, una moltitudine di persone che si sposta , biciclette , moto, autobus, taxi, sottomarini, etc etc .
Ma anche casette coloniali, le favelas arrampicate sui versanti delle colline dietro ai grattacieli.
Se in Europa e nell'emisfero nord le colline ospitano i quartieri residenziali a Rio ci sono le baracche.
Migliaia di persone, impiegati, operai , mendicanti, venditori ambulanti, turisti, poliziotti, ladri... etc etc.
Rio ciudade maravilhosa, dicono tutti, ma secondo me anche un po' inquietante.
Camminando per le Avenidas del centro con questi edifici enormi e incombenti o anche abbandonati non ho potuto fare a meno di pensare al film di Terry Gillian, " Brazil".
Ci siamo ormeggiati al Clube Naval Charitas a Niteroi sulla riva est della baia di Guanabara. Un posto tranquillo dal quale bisogna prendere il traghetto per attraversare la baia e raggiungere il centro di Rio.
Il traghetto arriva alla stazione dei traghetti che da su Praça XV (Novembro) e si è praticamente in centro a Rio.
Anche qui le pratiche di ingresso ci hanno preso ben due giornate, e tanta strada a piedi per raggiungere la Policia Federale nella zona del porto, a causa dei grandi lavori di ristrutturazione.
L'ufficio è ben nascosto in uno degli immensi spazi dei vecchi magazzini del porto ristrutturati e ci è toccato passare in mezzo alle file di turisti scaricati a centinaia da enormi navi crociera.
Il giro al Corcovado ci ha permesso di avere una super vista panoramica dall'alto di tutta la città e della baia. Ci siamo arrivati in autobus e possiamo confermare la guida molto sportiva degli autisti.
Di ritorno dalla Policia Federale ci siamo fermati alla posta centrale per spedire le cartoline . Un vecchio edificio enorme, con le solite guardie all'ingresso e una impiegata alla scrivania a sinistra dell'entrata con un barattolo di vetro per la colla che ha meticolosamente e lentamente pennellato uno per uno la ventina di francobolli .
Per riprenderci dall'incubo burocratico ci siamo fermati in un ristorantino dietro a Praça XV , dove memori del menu di Vitoria abbiamo ordinato la Moqueca ai gamberi , serviti da un simpatico cameriere dai tratti indio - quando gli abbiamo chiesto se era brasiliano lui ha risposto ... - Cearà- (stato del nord Est del Brasile con capitale Fortaleza).
Nel pomeriggio, incontro al bellissimo giardino botanico con l'amico di Angelo ed ex collega di lavoro francese che vive qui. Incontro che aspettavamo dal 2014.
Siamo tornati in barca stanchi morti.
Dopo questa indigestione di folla e civiltà ci sogniamo baie tranquille e deserte e faremo di tutto per evitare le GRANDI città.
" Che nel 2016 la crisi diventi acqua passata"
Manifesto di auguri del Bahia Marina davanti all'ingresso.
La chiesa della Concezione e l'ascensore Lacerda sullo sfondo
Il mix di edifici moderni, antichi, in rovina .
Spiaggia vicino al porto
l colori accesi delle rigogliose piante all'ingresso di Bahia Marina
Le omnipresenti garzette nonostante l'acqua sporchissima
Con Linda e Chris di Amadou su Stranizza
Amadou, l'Amel di 64 piedi !!!
La dinette di Amadou come un lounge di lusso.
Salvador. Il porticciolo dei pescatori.
Salvador, il nostro bar preferito di fianco all'ingresso dell' ascensore Lacerda
venditore di cappelli rasta con tanto di treccine davanti al Mercado Modelo
Mercado Modelo con Bahiane in costume che leggono la mano
13 gennaio Si parte da Salvador!!!!
Il farol da Barra
Vitoria, Espirito Santo ,
Yate Clube
Dietro lo yate Clube c'è un ancoraggio ma è sconsigliato per via del pericolo di assalti.
In partenza da Vitoria
Il 29 piedi dei due brasiliani dietro di noi nel canale di uscita
Vila Velha dietro le navi all'ancora
Arraial do Cabo Frio, Ensenada do Forno al nostro arrivo alle 8 di mattina
Arraial do Cabo Frio
Ensenada do Forno alle 14 ....
Ensenada do Forno dopo un temporale.....
Cabo Frio
le ondone all'uscita della baia
Cabo Frio si allontana
Arrivo a Rio de Janeiro
Il Pan di Zucchero in vista
Il Pan di Zucchero
Il Cristo Redentore sul Corcovado
Nella Baia di Guanabara
Tramonto a Niteroi
Rio de Janeiro Niteroi Luna piena del 23 gennaio
Niteroi, Clube Naval Charitas , Stranizza in testata al pontile
Il traghetto Niteroi Rio e viceversa
Uscita dal traghetto
Paço imperial
Grandi lavori in preparazione delle Olimpiadi
Praça Mauà, in cammino verso la Policia Federal
Ciudade Olimpica...
L'Avenida che costeggia il Porto , lavori per il progetto Porto Maravilha
I vecchi magazzini del porto e le navi da Crociera
L'arrivo lato turisti.
Magazzini del Porto, Alla ricerca dell'ufficio della Policia Federale
Centro culturale del Banco do Brasil con i manifesti dell' esposizione di Zeitung arte di Berlino
Estaciao Barcas - il terminal nautico dove si prende il traghetto in Praça XV Novembro,
la piazza dove è stata dichiarata l'indipendenza del Brasile e la liberazione degli schiavi nel 1888.
Niteroi, vista del Clube Navale dai vetri oscurati del Traghetto
Vista di Niteroi dal traghetto, si intravede il nuovo Museo di Arte Contemporanea,
( la costruzione rotonda)
I bagni pubblici allestiti per il Carnevale
Museo delle Belle Arti con manifesto di S. Sebastiano ( patrono di Rio de Janeiro)
Edifici Neoclassici nelle vie del centro
Venditori e fattorini per le vie del centro.
Visita al Cristo Redentore con trenino.
La stazione del Corcovado
Bagno di folla e di.... sudore sul trenino.
La cremagliera
Vista dal Trenino
... In cima al Corcovado
L'ingresso della baia di Guanabara, Il Pan di zucchero e la spiaggia di Copacabana
Lagoa, e la spiaggia di Ipanema
Verso la baia di Guanabara
La foresta pluviale atlantica del Parco di Tijuca dal trenino
Niteroi
La spiaggia al pomeriggio
Al mattino. In cammino dal Clube al traghetto
Bel Report .. Si, è Vero Le grandi Città sono inquietanti .. in particolare quelle Brasiliane dove si concentrano contrasti sociali paradossali ed estremamente apparenti .. solo la vista in lontananza delle bellezze naturali riescono a far sopportare, per un certo periodo, questa sensazione; poi viene spontaneo chiedersi come sia possibile vivere e accettare queste realtà.. . chi ha alternative va alla ricerca di lidi migliori..
RispondiEliminaA proposito di posti migliori ..siete Vicini “ Ao Paraiso en forma de Baia” .. Vale la pena visitare Angra dos Rais .. Paraty … Ubatuba .. Caraguatatuba … Enseada .. Ilhabela .. soprattutto per recuperare lo stress da Megalopoli .. Buon Vento *_*Dino
Ps:
Vi ho inviato delle Mail ma ho avuto dei problemi con il Pc .. Voi le avete ricevute?
BY