venerdì 12 febbraio 2016

Da Baia Galheta a Ensenada de Pinheira


11/02/16

Da Baia Galheta a Ensenada de Pinheira
27.50 S   048.34 W



In attesa che entri il meteo piu’ giusto per noi, gironzoliamo in questo bellissimo sud del Brasile...vedendo il nord non avrei mai creduto che il sud fosse cosi’ bello, non che il nord sia brutto ..ma associando le temperature e l’umidita’ tropicali alla pericolosita’ di starsene in giro per baie ...direi che e’ molto meglio il sud, anche per i suoi scenari veramente outstanding.

Dopo aver rollato tutta la notte a Baia Galheta ...ci eravamo si’ protetti da sud...ma dimenticandoci della risacca sempre presente dapertutto da Est/Sud Est, quindi prua al vento da sud ...ma al traverso l’onda oceanica...enfatizzata durante la notte dalla marea...insomma per farla breve si dorme poco e male.

Partiamo la mattina di buon ora , l’idea e’ di fermarsi a dare un occhiata a Pantano do Sul , nel sud di Santa Catarina , per proteggerci da nord , vento poco e ancora da sud ....poti poti e via di motore.

Seguiamo la costa est di Santa Catarina...bellissima, una giornata di sole con cielo terso ...un paradiso.Arriviamo a Pantano do Sul...ma un bordello infinito, nel dentino che da’ un po’ di protezione dalla risacca ...di tutto e di piu’, gavitelli (bidoni di tutte le specie) per i barchini dei pescatori e di quelli che portano in giro i turisti, al solito moto d’acqua che sfecciano, in spiaggia ...RIMINI, ombrelloni appiccicati, musica a tutto busso...ma perche’ sta societa’ e’ ormai diventata cosi’ ovvia, ormai dove si va’ si va’ e’ un clisce’ , se non ce’ tutto sto casino sembra che la gente non si diverta...ah dimenticavo , gente che urla a tutto spiano...come se urlando proclami il proprio divertimento...ma che palle...

Va beh cambiamo rotta e ci dirigiamo verso Pinheira, l’abbiamo vista via Google Earth e ci sembrava abbastanza affollata .Entriamo nel baione immenso, ci si puo’ proteggere da sud andando nella parte sud o da nord andando nella parte nord, noi cerchiamo il nord, il posto e’ BELLLISSIMO, nella parte nord hanno messo giu’ una miriade di bidoni di plastica per sostenere i mitili da allevamento, vediamo proprio in fondo dove c’e’ il maggior riparo un paio di motoscafi al gavitello...ma per arrivarci bisogna infilarsi in un canale creato da roccia a destra e a sinistra  la prima delle tante file di mitili...naturalmente il fondale da basso a bassissimo.

Avanti al minimo, su completamente di deriva e pronti alla bisogna a issare il timone, ci infiliamo nel canale, io a prua a guardare se c’e qualche cima vagante e Antonella a scandire decimo per decimo la profondita’, 2.8 mt , ma proseguiamo, poti poti, finche arriviamo ad un piccolo slargo incuneato tra tre gavitelli di locali, e a destra i mitili, in meno di tre metri giu’ 20 metri di catena, marcia indietro e fa’ testo, spegnamo il motore e un silenzo e tranquillita’ impressionanti, il mare e’ una tavola, niente risacca. A poche decine di metri a terra della case bellissime con annessi scivoli e rimesse per le barche da pesca, a riva un bel ristorantino di quelli semplici ed economici, scopriremo poi piu’ tardi quando andremo a terra con Caronte per un gelato, che e’un ristorantino di pesce con annessa pescheria...orari dalle otto di mattina in poi, la sera chiuso.

Domani a mezzogiorno sappiamo gia’ dove andare a mangiare...slurp , slurp.

Apprezziamo sempre di piu’ l’uso di Caronte , il dinghy rigido e’ una gran bazza, anche per l’arrivo a terra con onda frangente , e’ molto meglio del gommone con motore , si rema sparati e si atterra direttamente con la prua in spiaggia , si scende in poca acqua e si issa il dinghy sull’asciutto, a partire ancora piu’ facile, io vado su ai remi, Antonella tiene il dinghy da poppa con la prua all’onda , io comincio a remare, lei da’ una spinta e salta su da poppa...e via gia’ siamo in navigazione .Col gommone a motore ..normalmente l’arrivo puo’ essere problematico , per via che l’onda fa’ molta presa e tende a traversare il gommone col rischio di capovolgerlo e mettere sotto il motore, a partire ancora piu’ complicato, se si vuole partire direttamnete a motore ...e’ un bel casino, perche’ la persona in acqua deve stare molto attenta all’elica , e in piu’ e molto difficile tenerlo allineato all’onda, se no si deve partire a remi e poi accendere il motore...ma la salita della persona in acqua avviene lateralmente e non sempre si fa’ in tempo per via dell’onda.

Last but not the least, il Walker Bay e’ piu’ leggero di un qualsiasi gommone …ancora piu’ leggero per via che non ha il motore, quindi in spiaggia si puo’ trascinarlo per lunghi tratti …necessario dove l'escursione di marea e' importante , e fino ad un palo dove poter incatenarlo.

Continuiamo a seguire l’evoluzione del meteo...ma la' sotto cambia in continuazione e tutto passa veloce, quindi bisogna prendere quel che viene cercando le finestre meno peggio.Sembra che partendo il 14 ci sia una buona finestra..ma naturalmente puo’ cambiare strada facendo...ma non e’ che ci possiamo fare molto, una volta partititi ..si va’e si arriva.
BV Angelo

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