22 agosto 2021
Sveglia alle sette e partenza alle otto, e’ il momento migliore per il meteo perche’ la brezza non e’ ancora montata e in giro non c’e’ nessuno, in piu’ delle albe bellissime.
Ci aspetta il solito NO, che non e’ buono nella prima parte , ma poi girato il capo di Saint Gildas ci dovrebbe dare buono, non ci aspettiamo proprio un buono buono, ma almeno un bordo il piu’ vicino possibile alla nostra rotta.
Piano piano la brezza si intensifica sui 14 /15 nodi reali, benissimo per noi con randa piena e genoa 150%, si va’ che e’ un piacere, attraversiamo senza problemi il canale commerciale della Loira per poi lasciarci a sinistra una serie di mede cardinali irte di scogli che piano piano ci portano tra gli scogli e la spiaggia , a navigare in 3 metri scarsi di acqua, riusciamo a navigare le 17 miglia tutte a vela.
Come al solito all’ingresso chiamiamo il 9 e ci dicono di andare in andana ad un Bavaria 36 in testata del pontile N.
Ci sono davanti altre due barche in andana poi il Bavaria e dietro altre due barche in andana, considerando che il vento intensificato a 19 nodi proviene dal pontile , non e’ proprio un ormeggio dei piu’ semplici.Riusciamo ad arrivare a fianco del Bavaria e il proprietario per fortuna a bordo ci prende le cime, in un attimo siamo ormeggiati…ma il tipo che scopriremo poi essere un irlandese con la moglie calabrese che pero’ al momento e’ in Calabria e lui da solo tra un paio di orette deve mollare gli ormeggi .
Proviamo insieme a trovare una possibile soluzione, per noi non e’ sostenibile mollare e aspettare finche’ se ne va’ , troppo vento e troppo poco spazio di manovra.pensa che ti ripensa decidiamo di chiamare l’omarino del marina col rib per discutere la cosa.Arriva e anche lui non trova una soluzione , finche’ ci propone di trovarci un posto in un qualche finger.Mi carica sul rib e andiamo in cerca, finche non trova una barca che se ne andra’ di li a mezzora e noi potremo prendere il suo posto, e l’irlandese sara’ libero di partire quando vuole.
Si libera il posto al finger e molliamo l’ormeggio , in un fazzoletto di acqua riusciamo a ruotare la barca di 180 gradi senza per fortuna fare danni, ci dirigiamo al finger , il canale tra i due pontili e’ strettissimo , praticamente largo come la nostra barca, in piu’ abbiamo la corrente al massimo da poppa e siamo alle sigizie con coefficiente alto di marea e il vento che ci spinge da poppa e sara’ al traverso nel momento che cercheremo di infilare il finger, ciliegina sulla torta sopravento c’e’ ormeggiato un 14 metri con il tender agganciato al rollbar che sporge un paio di metri limitandoci cosi’ la curva di entrata , sottovento c’e’ un Benetau ultima generazion con i foil e con un metro e mezzo di bompresso in carbonio che sporge da prua.
Ci proviamo, riusciamo ad infilare meta’ barca , ma la meta’ di poppa rimane fuori preda del vento e della corrente entrante.per fortuna i tre ragazzoni del Benetau si fiondano a salvare il bompresso e quello del 14 metri ci ferma la barca di prua prima che gli demoliamo lo scafo.Alla fine striscia e bussa riusciamo a fare entrare Stranizza al finger anche qui senza fare danni ne a noi ne agli altri.
Paghiamo per una notte perche’ la mattina vogliamo partire presto da questa perla di posto, un posto orribile con palazzoni e tutti i tipi di intrattenimenti acquatici che si possono immaginare e meta’ del marina con acqua rossa. L’indomani il vento girera’ a NE, lo avremo cioe’ di prua in uscita dal finger, gia’ penso a come fare la manovra tenendo conto che la barca non ci sta’ in lunghezza nel canale.
Durante la notte sentiamo buffare il vento e siamo ultrapreoccupati come venire fuori da sto ormeggio.
23 agosto 2021
Appena usciti dal marina il vento rinforza ma nello stesso tempo cala giu’ una nebbia coprente, si vede abbastanza e continuiamo , intanto facciamo la colazione persa con un bel caffettone d’orzo e il favoloso pain au chocolate francese che ci premuniamo di avere tutte le mattine a bordo.Procediamo a vela con poco vento con velocita’ folli da 2,5 a 3 nodi, saltuariamente a 4 , ma va’ bene sono anni che ci sognamo navigazioni tranquille con mare calmo e leggera brezza, non abbiamo fretta anche perche’ andremo finalmente all’ancora a sud dell’isola di Houat.
In giro sempre un mare di barche a vela, speravamo che dopo il 15 agosto ci fosse un calo , ma cosi’ non e’ , ci dicono che succedera’ dopo il 31 agosto.
Arriviamo alla baia Treach Salus, i nomi sono in bretone perche’ qua’ e’ tutto bilingua, un mare di barche all’ancora, questa non e’ l’ancoraggio piu’ eclatante dell’isola ma e’ ben protetto da NE che girera’ e intensifichera’ questa notte, quindi tutti si vanno a riparare qui’.
Riusciamo a trovarci un posticino in 8 metri di fondo che saliranno a 10 in alta e scenderanno 5,5 in bassa, piano piano riusciamo a scaricare 50 metri di catena insinuandoci tra varie barche , speriamo che la rotazione non ci crei dei problemi, avremo 5 calumi in HW e quasi 10 in LW.
Il posto e’ bellissimo, una enorme spiaggiona e dune di sabbia a terra solo un villaggio dall’altra parte dell’isola, domani mattina scenderemo col dinghy in caccia della calda baguette e del delizioso pain au chocolate, considerando anche le scorpacciate di ostriche , cozze , vongole pesci vari e la frutta con il sapore di frutta, sapori che tra il Sud America e le Azorre ci eravamo dimenticati. ….ah la France, et' magnifique.
25 agosto 2021
Il problema di queste bellissime baie con sabbia fine e’ che sono molto piatte e con quasi 5 metri di marea , quando si tira su il dinghy bisogna farsi dei chilometri per mettere all’asciutto il dinghy tra le due maree. Questa volta siamo scesi con il fuoribordo , anche per ogni tanto metterlo in moto e provarlo, se no’ normalmente scendiamo a remi.arrivati in spiaggia trascinarsi i 17 kg di fuoribordo + il peso del dinghy rigido e’ stata davvero un impresa titanica, urgono assolutamente le ruote da mettere a poppa del dinghy.Ci andiamo a visitare l'unico villaggio dell'isola Houat, una chicca , sembra di entrare in una cartolina, prossimamente Antonella pubblichera' le foto che davvero valgono la pena di vedere.
Ha buffato da NE tutta la notte sui 25 nodi, scegliamo di partire sulle 11 per arrivare a Port de Crouesty dopo le 14 , cioe’ quando la marea comincera’ ad entrare, perche’ essendo l’ingresso davanti all’entrata del famoso golfo di Morbihan dove normalmente si puo’ trovare corrente anche a 5 nodi, non vogliamo rischiare.
La giornata si presenta bellissima cielo blu e sole , vento a 23/25 raffiche da NE, la nostra rotta ideale per Port Crousty sarebbe 04, ma vedremo come va’.
Antonella al timone e io a prua a smazzare la catena dentro il gavone , tirare su i 50 metri non e’ cosi’ facile con tutte le barche in giro, pero’ ne veniamo fuori.
Appena fuori dall’ancoraggio su di randa piena e genoa al 100%.
Facciamo un bordo verso est per prendere acqua e doppiare l’isola, arriviamo vicino ad una meda di pericolo generico con una serie di scogli sott’acqua , poi cominciano i bordi , tira dentro il genoa , vira e riapri il genoa , una volta virato ci troviamo esattamente a 180 gradi dal bordo precedente, stiamo facendo bordi piattissimi.Nel considerare le molte cose da controllare non abbiamo fatto caso al fatto che siamo a meta’ marea discendente contro, la marea ci impedisce di tenere un angolo decente anche se il vento buffa.
Riviriamo dopo un po’ e poco dopo ci ritroviamo esattamente nella stessa posizione senza riuscire a passare la maledetta meda, riiviriamo e proviamo ad aprire tutto il genoa per avere un angolo migliore e piu’ potenza, la barca sbanda , falchetta in acqua e questa volta per pochi metri riusciamo a passare la meda dei nostri incubi.
Quando pero’ proviamo a riivirare , non c’e’ ne e’, il tempo che impiego a rollare completamente il genoa per permettergli di passare davanti alla trinchetta . e’ troppo , ( braccia e spalle protestano) e quando arriva il momento di virare la barca non ha piu’ abbrivio e ci fermiamo al vento.Riapro il genoa e andiamo a strambare per poi orzare sul nuovo bordo.d’ora in poi useremo questa tecnica .
Finalmente riusciamo a scapolare l’isola di Houat e prendendo la leggera rotazione del vento grazie al fatto che e’ aumentato di intensita’riusciamo a tenere una rotta di circa 10 gradi , e possiamo allentare un po’ la bolina .Come al solito in giro centinaia di barche a vela che vanno a vela (ribadisco il fatto , perche in molti, troppi posti in particolare in Mediterraneo e Carabi , si vedono sempre piu’ barche andare a motore anche con venti gradevoli.
Arriviamo davanti a Port Crousty , Antonella chiama e ci assegnano gia’ un posto al pontile Delta 28, per fortuna il primo bacino, considerando che questo marina e’" huge "come riporta il portolano, ci sono ben 6 bacini con non so quante migliaia di barche.
Ormeggiamo e siamo a posto, tutti ammaccati, io per le virate e Antonella sempre nel vento al timone…che stiamo invecchiando ?
Va beh , scramble eggs con bacon due birrette a testa , riposino e poi in Capitaneria .
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