23
maggio 2021
Sveglia
alle 6 e dopo aver fatto colazione , preparato il letto nella dinette per la
navigazione molliamo gli ormeggi e si va’.
Dopo
un ora parte anche un amico svizzero single handed con la sua barchetta Vittoria di 34 piedi con
nome Blue Alligator, per la stessa destinazione .
La
previsione e’ vento da NE , noi con rotta 138 T ci troveremo un apparente al
traverso, la previsione da’ un vento abbastanza costante sui 18 nodi e mare
calmo.
Smotoriamo
per un oretta per toglierci dal ridosso dell’isola di Tercera, poi randa piena
e genoa 150%.
Piano
piano Blue Alligator si fa’ piu’ sotto, la sua barca fila di piu’ , o forse
tira di piu’ per raggiungerci , noi ce la prendiamo con calma , il problema e’
che raggiungendoci ci incasiniamo tutti e due con L’AIS, essendo cosi vicini
dobbiamo staccare l’allarme sonoro perche’ non suoni di continuo.E’ un piccolo
problema per noi perche’ normalmente teniamo lo schermo spento per risparmiare
energia, e solo quando scatta l’allarme riaccendiamo per vedere il target.
Filiamo
bene , il vento si fa’ rafficato ma tiene bene o male la stessa intensita’,
riduciamo il genoa a 120%, il mare rimane calmo, il sole picchia ed e’ davvero
una navigazione sensazionale.
Continuiamo
di conserva ad un paio di miglia con Blue Alligator, viene buio ma c’e’ una
bellissima luna, e anche se c’e’ qualche nuvolaglia rimane un gran chiaro
intorno.
Verso
l’una di notte siamo al traverso dell’isola di Sao Miguel, Antonella col
cellulare riesce a prendere il segnale e da’ un occhiata all’aggiornamento di
Windy.Nel primo forecast ci si aspettava un rinforzo a 24 e piu’ nodi durante
la notte, ora sembra che ci fara’ passare una notte tranquilla e avverrà verso
le 7 di mattina. Ora navighiamo molto vicini con Blue Alligator, ma lo vediamo
scodinzolare a destra e sinistra come un matto , sappiamo che sta’ usando il
timone a vento e forse con il fatto che sia molto rafficato gli da’ qualche
problema, ma sappiamo anche che ha un autopilota elletronico e un
idrogeneratore che gli da’ un sacco di ampere, non capiamo, ma ci scoccia
chiamarlo via VHF perche’ non vorremmo disturbare le varie corte fasi del sonno
del solitario.
Arriviamo
verso mattina e ci aspettiamo il rinforzo, gia’ comincia con varie raffiche e
vediamo che rinforzando il vento ruota piu’ verso nord dandoci un apparente da
lasco/gran lasco,Antonella suggerisce di togliere la randa e continuare solo
con genoa, questa volta le do’ retta subito, ci mettiamo con rotta di poppa
piena , cazziamo il genoa e io all’albero e Antonella cazzando la terza mano
riusciamo ad ammainare randa senza troppi drammi.
Dopo
poco arriva il rinforzo 24/25 con raffiche a 30, con apparente da lasco/gran
lasco , siamo supercontenti di avere ammainato randa, issiamo anche la deriva e
si pedala a piu’ di 6 nodi.
Nel
frattempo Blue Alligator ha preso una rotta per 110 e non ne capiamo il motivo
, era gia’ davanti a noi , ma ora si muove verso una direzione che si allontana
verso est.Si allarga un paio di miglia , col binocolo vedo che ha qualche
problema ad ammainare la randa , si e’ messo prua al vento e nel frattempo il
mare e’ montato ad un paio di metri.sta’ una buona mezz’oretta a trafficare e
poi finalmente si rimette in rotta.
Arriviamo
come dei treni all’isoletta di Iheu da
Vila la aggiriamo e ci prepariamo ad entrare al marina di Vila do Porto,
arriviamo al pontile E c’e’ gia’ Armando il gestore del marina ad aiutarci
all’ormeggio …per fortuna perche’ il vento catabatico spinge abbastanza.
Abbiamo
tempo di andare in ufficio per fare il check in , torniamo sul pontile e con il
VHF portatile contattiamo Blue Alligator per dargli le dritte dove venire ad
ormeggiare e prendergli le cime.
Veniamo
cosi’ a sapere dei suoi vari casini in navigazione, l’idrogeneratore si e’
scassato e non gli ha dato un singolo ampere, non ha eolici ma solo un pannello
solare da 100 watt, quindi ha dovuto ridurre l’elettronica all’osso e usare il
timone a vento che pero’ col fatto che c’era un grosso delta di vento rafficato
non riusciva a gestire la raffica e lui era sempre costretto a correggere e
praticamente a non dormire mai.
Quando
e’ arrivato il rinforzo era in ritardo per ridurre randa, si e’ comunque messo
con prua la vento a motore per poter utilizzare l’autopilota, nell’ammainata un
po’ affrettata e con mare formato un lazy jak gli si e’ infilato nella canaletta
della randa bloccandogli la randa a meta’ ammainata.Dopo varie vicissitudini
alla fine e’ riuscito a tirare come un matto sull’infieritura e a liberare la
randa e quindi a rimettersi in rotta.
Tutto
questo poi raccontato la sera nel suo pozzetto davanti ad un paio di buone
birre.
Noi,
ci siamo stupiti che per la prima volta in tanto tempo non abbiamo avuto
praticamente nessun problema, siamo riusciti a dormicchiare un paio di ore a
testa e ci siamo davvero goduti questa bellissima navigazione, dopo piu’ di 600
miglia navigate dall’inizio anno tra le isole Azoriane ,finalmente e’ arrivata
l’estate e si possono godere meglio le nostre navigazioni.
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