venerdì 2 ottobre 2015

Dalle ultime Azzorre a Madeira




Scritto da Antonella






partenza da Angra do Heroismo, Terceira.


Partiti da Angra do Heroismo,  così carica di storia, dopo 145 miglia di sballottamento e più di 24 ore senza dormire   arriviamo a Santa Maria, l'isola più a sud delle Azzorre  e quella più antica geologicamente.
Ogni isola delle 9 dell'arcipelago delle Azzorre ha le sue caratteristiche e la sua personalità.
Santa Maria è chiamata anche ilha do sol per il suo clima mite e per la sua posizione geografica.

Vila do Porto è la città e il porto principale, il marina è recente e condivide i servizi con il locale Club Nautico. C'è una piccola area per tirare in secco le barche, ed è considerato il porto più sicuro e protetto delle Azzorre anche se non ci  sono grandi città e tutto ha l'aria selvaggia.
Essendo la più antica geologicamente, l'attività vulcanica è assente, non ci sono alte montagne  ma dolci colline, molti fossili e molti sedimenti rocciosi con paesaggi lunari.
Come già accennato in precedenza, essendo preoccupati del tempo e della traversata su Madeira non avevamo molta voglia di andare troppo in giro e quindi abbiamo fatto solo due passi intorno.
Il breve tratto che abbiamo fatto a piedi passa da una vecchia cava di pietra dove si possono vedere le varie stratificazioni e i vari tipi di roccia con fossili  e arriva a una delle spiagge più famose, Praia Formosa che insieme a Praia S. Lorenço è famosa per il surf.

Il giorno dopo il nostro arrivo siamo stati avvicinati da due ragazzi italiani anche loro con una barca d'alluminio, il secondo Garcia che incontriamo ma questa volta  molto più interessante velisticamente parlando, una barca più marina di quella incontrata a Monserrat.

La città, o meglio il paese Vila do Porto è abbarbicato sulla collina con il fortino che guarda il mare.
E' stata la prima isola dell'arcipelago ad essere scoperta, poi assalita da pirati e corsari tra il XVI e il XVII secolo.

Al marina si possono vedere molte sterne e anatre americane, molti piccioni della specie atlantica.
In queste isole non si può fare  a meno di scoprire la varietà di animali, pesci, granchi e uccelli e avere il piacere di osservarli da vicino, e anche la varietà di fiori.
Nelle acque intorno all'isola, oltre all'avvistamento di balene e delfini è possibile vedere anche le grandi mante.

A  Santa Maria abbiamo approfittato della calma e tranquillità, per controllare l'elica  tripale nuova installata a Trinidad , anche perché sentivamo strani rumori in navigazione e l'unica cosa che abbiamo visto è stato l'anodo completamente consumato.

L'attesa del meteo favorevole è durata una decina di giorni e appena aperta la finestra siamo partiti anche se avevamo previsto di trovarci con vento da est debole ma sul naso per gli ultimi due giorni.

Due parole sulla stagione e sul tempo.
E' vero che con i mezzi odierni è sempre possibile dalle Azzorre trovare una finestra di tempo favorevole per scendere a Sud , ma è altrettanto vero che più si va avanti con la stagione, vale a dire da settembre in poi, le possibilità si riducono, le attese più lunghe e le perturbazioni più frequenti e quindi una volta lasciata Santa Maria alle spalle ci siamo sentiti più sollevati, anche se poi è sopravvenuto il problema al motore che ci ha tenuto in sospeso su arrivo e destinazione.

Durante il tragitto da Santa Maria a Madeira non ho quasi fatto foto, un po' per la scomodità della navigazione un po' per la stanchezza.

Anche quando eravamo a una cinquantina di miglia  e vedevamo l'isola in lontananza, non sapevamo quando e come saremmo arrivati. A metà dell'ultimo giorno di navigazione un passero (?!) si è posato sulle draglie ed è rimasto li per ore fin quasi all'arrivo spostandosi di tanto in tanto, quasi sapesse che saremmo comunque arrivati.
Mentre intorno a noi pochi nuvoloni e il cielo sereno Madeira era avvolta per metà da un denso nuvolone carico di pioggia  mentre la parte a nord era al sole.

Madeira è stata per noi una sorpresa.
Dopo le Azzorre poco abitate e selvagge, ci aspettavamo rocce scoscese e poche case, mentre abbiamo trovato si la roccia scoscesa , ma densamente abitata e coltivata  nonostante le ripide montagne e le scogliere sul mare.
Ci aspettavamo vigne e abbiamo visto banani dappertutto, ci aspettavamo Funchal una piccola cittadina e ci è sembrata una metropoli con svariate linee di bus e un enorme via vai di turisti scaricati dalle navi crociera.
Dai vari chioschi di tour operator vediamo le foto di Porto Santo, che scopriamo essere una specie di Caraibi dell'est, ci dispiace un po' non essere arrivati la, ma abbiamo imparato a vivere alla giornata e a non fare programmi troppo dettagliati con troppi appuntamenti. Viaggiando in barca a vela, è necessario seguire il vento e le esigenze della barca che in questo momento sono per noi avere a disposizione e a portata di mano ciò che serve per le riparazioni e sicuramente troveremo il modo di riposarci e guardarci intorno adesso che le basse pressioni del nord Atlantico non ci soffiano più sul collo.

Santa Maria " ilha do sol "

Santa Maria in vista....

In avvicinamento a Santa Maria, il porto è dietro  l'isolotto.







 Il nuovo marina e il forte sulla collina 






 Il Garcia dei ragazzi italiani 








 
Vila do Porto:   salita al paese









 Il piazzale d'ingresso al fortino

Stranizza al centro tra le canne e il cannone


Camminata sulla costa partendo da Vila do Porto verso Sud Est






pieno di cespugli di more!!!!




.... per la curiosità di alcuni ...  questo signore è uno del posto.


 Lungo il cammino, Pedreira do Campo, 
una vecchia cava di pietra e silice sulla quale hanno costruito questa passerella in legno 





 la pietra bianca silicea



.... qui continua il sentiero, il muro fa da scaletta

 vista su Praia Formosa







 Vila do Porto 




Vila do Porto  i camini tipici dell'isola








taxisti alla fontana

 la cattedrale barocca



Vila do Porto, la strada principale vista a monte

Vila do Porto, la strada principale,
vista a mare.





IL PORTO












 Controllo all'elica: l'anodo completamente consumato.



Immersione con tubo collegato alla bombola 
controllo elica e sostituzione anodo 




Camion del pesce vecchio e nuovo.....

I tour operator di osservazione balene, delfini e mante
.... Manta Maria



  Partenza da Santa Maria



Yves su Ruseè de Jersey


Stranizza fotografata da Yves!!!!


Santa Maria - Madeira ultimo giorno 
si approfitta della calma per mettere le lenze e pescare


 Santa Maria - Madeira ultimo giorno 
all'una di pomeriggio questo uccellino decide di sfruttare un passaggio, noi non siamo ancora sicuri di arrivare a terra ma lui si  e rimarrà con noi fino a circa un miglio da terra.




 Sotto la nuvola c'è Madeira


 l'uccellino imperterrito sotto il nubifragio


Calheta, Madeira il giorno dopo l'arrivo spaparanzati al bar ....


 .....per un meritato cappuccino.


Madeira, Porto Recreio da Calheta



Porto de Recreio , la fila di bar e ristoranti

Uno dei due mega hotel sullo sfondo a destra

L'altro hotel


Porto de Recreio da Calheta, 
spiaggia artificiale e tunnel d'ingresso da paura visti dall'alto di  Estrela

... due passi in salita



coltivazioni di banane in ogni centimetro di terra disponibile, 
ci chiediamo dove siano le famose viti del vino di Madeira



I guardiani agli angoli dei tetti 






Il ristorante Convento da Vinha


...... ci rifacciamo dei giorni di digiuno in navigazione  con lo spiedo di carne e il pescespada con banane

Sull'autobus  per Funchal,
da notare il tavolino con i biglietti fermati da un legno con viti  
che ricordano i biglietti del cinema degli anni sessanta


.....VERSO FUNCHAL








" Cagarros" e gabbiani si riposano sull'acqua

Funchal in vista



Funchal. Finalmente ormeggiati (Stranizza la prima da sinistra)


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