By Antonella
12 maggio 2021
Partiti da Horta con le migliori condizioni di vento ma con un maraccio residuo che come al solito si crea tra le isole del Triangolo ( Faial, Sao Jorge e Pico ) ci avventuriamo alla volta de la Graciosa, l'isola più a Nord dell'arcipelago delle Azzorre, distante circa 45 miglia da Horta. La giornata è bellissima, non ci ricordavamo più com'è navigare col caldino e il sole che però crea con l'umidità del vento da Sud una nebbiolina che riduce la visibilità.
Anche questa è una piccola avventura perché a Graciosa non c'è il marina e non sappiamo ancora dove ci ormeggeremo e se ci sarà posto nel porticciolo. Durante la navigazione Angelo avvista una tartaruga gigante, io purtroppo me la perdo perché ho fatto un pisolino.
Dopo esserci ormeggiati al molo, non ci preoccupiamo di andare dalle autorità a dichiarare il nostro arrivo, solo il giorno dopo due gendarmi della GNR ( Guardia Nazionale Repubblicana) si appostano gentilmente sul molo e aspettano che ci affacciamo per chiederci di passare in ufficio con i documenti. Nonostante la scomodità dell'ormeggio, il delirio della risacca e del vento che ci impedisce di dormire tranquilli e gli equilibrismi per scendere con la bassa marea riusciamo a fare qualche giretto.
Al porto ci informiamo dove si può comprare pesce fresco, io chiedo a una impiegata dell'ufficio della cooperativa pescatori con le unghie finte e piena di profumo se qualcuno li intorno vende il pesce, lei con un sorriso fa una telefonata e mi risponde di andare al supermercato !!! Il giorno dopo scopriamo vedendo un equipaggio di charter che si può comprare direttamente dai pescatori!!!!
Dopo un giretto per Praia dove un volenteroso spazzino ci accompagna alla solita ferramenta per le cime d'ormeggio decidiamo di andare a Santa Cruz il giorno dopo. All'ufficio della GNR ci dicono di andare al bar per chiamare il taxi.
A Santa Cruz visitiamo il museo della storia dell'isola con gli atrezzi agricoli, poi ci fermiamo in un bar per un caffé cogliendo l'occasione di assaggiare la specialità locale, la Quejada una specie di tartina ripiena abbastanza dolce. Poi due passi a piedi fino al Cais da Barra dove moolto lentamente stanno facendo i lavori per il nuovo marina . C'è solo la sede del club nautico con le tavole apparecchiate ci dicono che forse il marina sarà pronto tra un anno e la cosa più lenta sono gli impianti di acqua e luce e l'installazione dei pontili galleggianti. Ci fermiamo in un ristorantino che sul retro ha una griglia, piatto del giorno sgombri e sardine ai ferri.
Il giorno dopo decidiamo di visitare la Caldeira principale una delle più grandi dell'arcipelago nonstante Graciosa sia la seconda più piccola per estensione. All'interno della caldeira ci sono diverse "furnas" grotte sotterranee, la più grande la Furna do Enxofre ha un lago all'interno. All'ingresso c'è una costruzione, il centro di informazione dove si paga il biglietto ma noi non paghiamo essendo residenti. Poi si accede a una torre con una scala a chiocciola di 183 gradini per arrivare all'ingresso della grotta. Ritorniamo al porto a piedi e ci fermiamo in uno snack bar anche qui la griglia è sulla strada e piatto del giorno pollo alla griglia. sempre con due belle birre fresche.
Il meteo per i giorni successivi è un po complicato non si capisce bene e varia in continuazione soprattutto non ci spieghiamo la differenza tra vento normale e raffiche di più di dieci nodi. Poi capiremo il perché.
Domenica 16 maggio decidiamo di partire con poco o zero vento che aumenterà in prosimità di Terceira. La giornata è decisamente bigia con una leggere pioggerella. Usciamo dal porto poco dopo le 7, i pescatori sono già tutti fuori, gli abbiamo sentiti nell'unica notte silenziosa uscire alle cinque. Il mare è forza olio e ci sono moltissimi uccelli marini, gli isolotti intorno e alcune coste dell'isola sono riserva naturale e protetta per la nidificazione. Mentre osservo il volo degli uccelli spunta improvvisamente una pinna. Sono deflini ma sembrano molto più grandi dei soliti. Uno spettacolo e una grande emozione.
Continuamo a motore fino dopo mezzogiorno. Intorno sempre tutto grigio con qualche sprazzo di sole e grosse nuvole in movimento. Terceira non si vede fino all'ultimo avvolta completamente dalle nuvole. Sembra quasi che le attiri. Gli arrivi ad Angra sono spesso movimentati. sembra che il vento qui faccia giochi strani, infatti passa da 18-20 nodi a raffiche a 30 per fortuna non più da Sud Est ma ha finalmente girato da Sud Ovest e così non l'abbiamo più sul naso.
La punta Ovest di Sao Jorge
ORMEGGIO AL PORTO DI PRAIA da GRACIOSA
La barca in legno in secco di un finlandese che si è stabilito qui.
SANTA CRUZ DA GRACIOSA
quejada (dolce tipico de la Graciosa con meia de leite ( cappuccino)
VERSO CAIS DA BARRA, IL FUTURO MARINA
Il lago dentro la grotta ( sulla destra il barchino per ispezioni)
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