martedì 18 marzo 2014

Piccolo riassunto


…Cominciamo dall’ inizio. 

I preparativi  di questo grande progetto sono stati  veramente vissuti in due: Stranizza Sailing Team. Se Angelo si è occupato dei grandi lavori,
 Angelo in Cantiere

 io mi sono occupata della parte sanitaria che comprende vaccinazioni e ricerca, informazione  e acquisto dei medicinali e del sistema di navigazione di back up e ausilio con le “Apple Devices” visto che sono io “ quella del Mac”.

Navigazione  con l’ IPAD

Inoltre ho partecipato attivamente in cantiere con lavori  artistici quali la pittura della catena  e la realizzazione degli importanti occhi di Iside, dove ho potuto esprimere le mie competenze artistiche.

Alik Catena

In questa versione ci siamo sentiti anche un po’ investigatori CSI con queste tute.

Detto ciò, come già accennato altrove, stiamo affrontando il viaggio una tappa alla volta e quindi il primo scalo è stato Marzamemi e quando siamo ripartiti  il mattino dopo, andare verso Ovest e lasciarci Capo Passero al giardinetto invece che di poppa  è stato un piccolo segno del cambiamento  di rotta.


Capo Passero


La tappa successive,  Marina di Ragusa è stata per me una piacevole scoperta.
Io ancora non c’ero stata e Angelo me ne aveva dato una descrizione abbastanza triste; un marina isolato e distante dalla città e un pò triste.
In realtà il paese è grazioso, ben tenuto con  belle ville fine secolo e tutto ben organizzato a parte i bagni che sono veramente  distanti e per questo  non facilmente utilizzabili. A Marina di Ragusa c’è una grande comunità internazionale, quasi tutte barche dai 40 piedi in su, tra le altre anche un modello di Ovni 445 che sarebbe la versione gigante di Stranizza.
Quando vedo questo genere di barche penso sempre a come sarebbe stato avere una barca così grande. E come deve essere difficile gestirla.


 Ovni Ragusa

Anche a Licata, ci ritroviamo un altro Ovni 395 nuovo, ormeggiato di fronte a noi.  In questo caso mi ha ricordato le vicissitudini del 2012 e quel breve momento in cui abbiamo pensato di passare al 395. Se devo essere sincera mi è sembrata una barca mostruosa e sgraziata.


OVNI LICATA

Da Marina di Ragusa a Licata si passa davanti a Punta Secca, vale a dire la casa del Commissario Montalbano televisivo. C’eravamo passati anche un’altra volta ma eravamo distanti e abbiamo dovuto verificare su Google earth . Stavolta siamo sicuri e sappiamo dove guardare.


Casa di Montalbano- quella grigia con le finestre verdi sulla sinistra di fianco alle impalcature.

La sosta a Licata è breve e intensa. Abbiamo programmato di fare la spesa grossa, quella che comprende anche i viveri di scorta proprio qui che era in origine la nostra prima tappa alla partenza per via della comodità del supermercato. Qui prendiamo anche la preziosa chiavetta per assicurarci  la connessione internet  e le previsioni meteo senza bisogno di  andare a terra a cercare un wifi.
Partendo da Licata, mi gusto il panorama del castello in cima al monte  e del sottostante cimitero monumentale vista a mare.

 Vista di Licata

Prima di arrivare a Porto Empedocle,  già Marina di Girgenti, città natale di Andrea Camilleri, (autore di Montalbano) e sbocco al mare di Agrigento passiamo davanti alla valle dei templi, che si scorgono in lontananza circondati da un teatro  di  edifici di vario genere. Il fascino rimane, nonostante l’aggressione edilizia.
Così come l’anno scorso in Grecia la vista dal mare dei templi antichi mi emoziona sempre ed è sempre speciale.


Vista dal mare della città di Agrigento e  dei templi 

Da Porto Empedocle a Sciacca  la  navigazione è stata abbastanza impegnativa.
Arriviamo a Sciacca accolti calorosamente alla  Lega Navale, appena in tempo prima che inizi a piovere.


Chiusi in barca a guardare la pioggia




 L’idea sarebbe di cogliere l’occasione per  fare un salto a Selinunte ma per via del maltempo e dei mezzi scarsi dobbiamo rinunciare.
Memori dell’esperienza di Pantelleria, dove la risacca ci ha mangiato le cime, ci siamo  organizzati con le molle per l’ormeggio che abbiamo prontamente installato visto il movimento dal pontile.
Il maltempo non da molta tregua ma riusciamo  ad approfittare per un giro in città  e per guardare il Carnevale da vicino dopo averlo sentito da lontano. (Tre notti di musica fino alle 2)


Nelle tregue di pioggia  riusciamo anche a fare il bucato approfittando delle lavatrici a a disposizione


Bucato


Approfittiamo anche del ristorantino cucina casalinga della Lega Navale.
Antipasto e primo a base di pesce per un prezzo ridicolo se penso  alle schifezze che ti rifilano in Romagna a prezzi astronomici.
Sempre per citare Camilleri, devo ammettere che le descrizioni dei menu da parte dei ristoratori  sono quelle.


Antipasti: cous cous, insalata di mare, sarde marinate, caponata, verdura fritta,


Linguine con sugo al finocchietto, sarde e  pomodoro ciliegino



SCIACCA, GIRO TURISTICO  E CARNEVALE

Sciacca è una città antica e le tracce delle varie epoche storiche convivono stratificate le une accanto alle altre e più o meno conservate. Il nome è di origine araba, ma  ancora prima erano le terme di Selinunte, terme tuttora funzionanti.

Abbiamo approfittato  dell’unico giorno  con un pò di sole per fare un giro turistico.
Prima di illustrare le varie tappe  vorrei partire da un edificio che mi ha colpito.
Il “Molino e pastificio Saccense”  proprio sul lungomare, esempio di quella che si chiama oggi  archeologia industriale. L’edificio è completamente abbandonato  e fatiscente e la struttura è stata in parte riutilizzata come magazzino, Ma rimane sempre un senso di imponente abbandono, e di declino.


Molino Saccense,
Ho ripreso quest’angolo con i manifesti sbiaditi del Circo, i colori sgargianti delle svendite, i necrologi e il chiosco di verdura come un collage di contrasti e della vita che scorre.


Duomo
La basilica barocca che contrasta con le case colorate a fianco e il cielo grigio crea un’atmosfera surreale e un pò inquietante.


Panoramica
Vista di Sciacca dal pontile, il temporale se ne va per lasciare posto al sole.

Il giro turistico comincia dalla parte Ovest a salire….


Palazzo Steripinto
Palazzo medievale, di epoca normanna con la facciata decorata a bugnato.


Porta Palermo
Una delle tre porte medievali di uscita dalla città .


Vista panoramica dalla città alta


Castello Luna, di epoca medievale, raro esempio di costruzione militare catalana.


S.Nicolò
Deliziosa chiesetta normanna .

Dalla chiesina di San Nicolò  si scende verso San Michele Arcangelo, chiesa barocca che da il nome al rione.  Il passaggio e la sosta per un ottimo caffè nella piazzetta è d’obbligo.


San Michele Arcangelo.




San Michele e torre


Gradinata
 Questo scorcio è caratteristico dei paesi siciliani arroccati sulle montagne.

Il CARNEVALE DI SCIACCA
Pare che Sciacca sia famosa anche per il Carnevale e in particolare sia la patria di una maschera della Commedia dell’Arte: Peppe Nappa Beffardo, pigro, goloso ed insaziabile, solitamente ama ronzare intorno alla cucina, annusandone deliziato i profumi…. Peppe Nappa apre il Carnevale di Sciacca e viene bruciato l’ultimo giorno.



Vista sul Carnevale





I carri.

Siamo rimasti a Sciacca cinque giorni, il penultimo dei quali ha piovuto initerrottamente.


Il cormorano
Questo cormorano se ne stava li sotto la grandine tutto accovacciato



1 commento:

  1. Carissimi Angelo ed Antonella, seguiamo con interesse il vostro viaggio ed i dettagliati resoconti e foto/filmati. Anche a Malta il tempo è stato brutto ed ha anche grandinato, come in Sicilia, mentre sul resto d'Italia splendeva il sole! Ho passato questo week end a casa a Milano e domani riparto per Malta facendo tappa a Roma.Un affettuoso saluto, Paolo e Gabriella.

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