By Angelo,
foto by Antonella,
Specifico Francia
Basca perché questa parte di Francia (Anglet) in passato era parte dei paesi
baschi, cosa di cui le persone qua vanno fierissimi, identificandosi più
in una comunità basca che francese.
Finiti i vari
lavori su Stranizza, dopo poco più di due settimane dal primo tentativo, ripartiamo.
Nel frattempo
vuoi per i vari problemi tecnici, vuoi che ormai la stagione è avanzata,
modifichiamo il nostro programma di navigazione 2024.
La cosa più
rilevante è che ci portiamo sempre appresso la consapevolezza di avere un
motore vecchio con tantissime ore e un invertitore che ho riparato da solo in
condizioni disagiate.
Non vorremmo
cambiare il motore, ma ci rendiamo conto che 8000 ore sono tante in un motore. Inviamo diverse email per avere una idea
dei costi e delle possibilità.
Motore a zero ore
con una spesa base e forse di più, dipende
da che cosa si trova quando si apre, rimarrebbe comunque il problema
dell’invertitore, che non troviamo
nessuno in grado di metterci le mani.
Altra opzione, installare motore nuovo con un invertitore nuovo
con solo 3000 euro in più rispetto al preventivo motore zero ore, con mano d’opera inclusa.
L’unico handicap,
la Volvo non fà più motori da 40 HP e la scelta ricade sul 30 HP o il 50 HP.
Originariamente
la barca usciva dal cantiere con il 30 HP, noi allora con una spesa aggiuntiva
facemmo installare il 40 HP, il 50 HP non ha spazio per stare nel vano
motore e quindi scegliamo il 30 HP. A ottobre porteremo quindi la barca a Bilbao e
sostituiremo il motore.
Detto questo e
con il pensiero ricorrente e la paura che il motore possa mollare, decidiamo
quindi di fare del costiero e da Bilbao navighiamo a Zumaia, piccolo
porticciolo molto carino e con prezzi davvero stracciati.
Volevamo
continuare sulla costa, ma poi abbiamo visto una possibilità di arrivare
diretti ad Anglet, dove volevamo incontrare i nostri amici di vecchia data che
frequentavamo in Malesia.
La costa ovest su
Biscaglia della Francia è a dir poco complicata, appena si gira l’angolo della
Spagna montuosa e rocciosa si incontrano distese immense di spiagge che
continuano senza interruzione per centinaia di chilometri.
La cosa
complicata è entrare nei porti, normalmente foci di fiumi, con lo swelling (onda di risacca)
perenne da NW che se si entra con marea uscente puó essere difficile e
pericoloso.
Se pur con 1.3 mt
di swelling contro l’ultima ora di marea in uscita è già complicato entrare
ad Anglet a causa dell’incrocio di mare contro corrente e anche se è l’ultima ora di
uscita della marea, essendo vicini alle Spring, è dura, motore a 2000 giri e apriamo anche
genoa e trinchetta per aiutarci, diverse volte scendendo ad un nodo di
velocità.
Arriviamo al
comodo pontile di accoglienza, la mattina dopo faremo le scartoffie di prassi,
poche a dir la verità, si riempie un foglio di carta e come al solito non ci
viene chiesto nulla come controprova del tipo passaporto o documenti della
barca. Si è ancora in bassa stagione fino al 31 maggio, l’importo è di 26
euro giornalieri .
Rimarremo 4/5
giorni per aspettare il passaggio di una bassa pressione e l’entrata della alta
per avere venti favorevoli a salire.
L’idea iniziale
era di continuare a fare piccole tappe sulla costa ovest francese, quindi di
seguito Cap Breton, Arcachon e la Gironde.
Poi studiando un
po’ più accuratamente ci si accorge che poi non è che ci sia poi tanto da
vedere, comparato al rischio che bisogna correre per entrare in quei porti.
I primi due con
davanti due dei piu’ profondi canyon sottomarini al mondo che da 2000 metri
risalgono velocemente a 100 metri, quindi anche con uno swelling da 1.5 mt si
creano onde incredibili se poi si ha la sfortuna di dover entrare contro la ebb, (marea in uscita) è veramente mission impossible.
Leggendo il
portolano dice di non provarci neppure ad entrare se lo swelling è maggiore di
0.8 mt. Parlando con un pescatore che conosce superbene queste zone dice di
entrare con mare piattissimo per non correre il rischio di traversarsi sulla barra in entrata.
Visti i
presupposti si cambia destinazione, dapprima si pensava di fare un dritto sulla
Rochelle per minimizzare le nottate a una, poi si è aperta una finestra meteo
magica.
Entrata di un' alta pressione con venti sui 15 nodi da
NE/E, impensabile di andare per nord verso la Rochelle, ma molto interessante
per fare un dritto su Lorient anche se le notti di navigazione diventano due.
Non so se si è
capito, ma dopo tanti anni e tante traversate con un massimo di 30 notti di
navigazione, alla fine siamo stanchi di perdere nottate navigando e lo facciamo
ormai solo in rare occasioni, questa è una di quelle.
Bene, studiamo la
marea per giovedí 9 maggio, si avrà la stanca di alta marea alle 06 di
mattina, il momento giusto per mollare gli ormeggi anche se manca una mezz’oretta
alla luce, ma parlando con quello del marina ci ha detto che se partivamo
davvero cosí presto ci avrebbe abbuonato una notte sul costo finale e quindi
tra sconti e abbuoni alla fine andremo a pagare 83 euro per 5 notti, non male.
Sveglia alle
05:15, dura la mattina, si guarda fuori e contrariamente a ieri c'è un nebbione da
fame, non si vede neppure il molo di fronte, fino a ieri soffiava del NW fresco,
col cambio di direzione e vento da terra la faccenda si umidifica ed è questa la
ragione del nebbione. Alle 06:05 molliamo gli ormeggi.
Purtroppo con
tutte le cose da fare non sono ancora riuscito a settare bene il radar in
navigazione, quindi si và un po’ alla vecchia e l’aiuto dell’AIS, anche se a
quell’ora sono tutti barchini di pescatori in uscita.
Quando montai
anni fà le luci di via in testa d’albero, lasciai comunque le luci al pulpito
di prua, proprio per utilizzarle in questi momenti, quando è più importante
farsi vedere dai piccoli barchini piuttosto che dalle grandi navi.
Una volta fuori si
fa più affidamento all’AIS, anche se si cerca sempre di stare di guardia e
perforare il muro di nebbia con gli occhi.
Si smotoracchia e
finalmente verso le 08:00 le forze del bene del sole la vincono su quelle del
male e si ricomincia a vedere intorno.
Sappiamo che il
primo giorno sarà un alternanza di vento debole e direzioni variabili, quindi
si issano le vele, per poi dopo un paio di ore togliere genoa e cosí via a
ricominciare il ciclo.
La giornata è magnifica,
non riusciamo a vedere neppure una nuvoletta anche impegnandoci, cielo blu e e
sole a picco. Che meraviglia il caldino dopo aver preso tanto freddo negli anni
passati.
Arriva la notte
con i suoi problemi, per noi sotto forma di pescatori, una folla di pescherecci
francesi e spagnoli sulle famose sponde dei canyon sottomarini, con l’aggiunta
di boe da pesca secondo noi radiocomandate.
Naturalmente i
pescherecci fanno quello che ci si aspetta da un peschereccio, prima và a
destra, poi a sinistra, poi un bel 180 gradi e via di seguito.
Praticamente
impossibile prevedere una traiettoria, alla fine, disperato chiamo un
peschereccio spagnolo via VHF, che stranamente risponde, perché normalmente i
pescherecci non si degnano neppure di rispondere.
Alla fine
sopravviviamo a sta flotta errante e arriva mattina, naturalmente entrambi
belli stravolti, comunque alla fine il vento si stabilizza da est e si comincia
a filare di bolina larga verso Lorient ad una media di 6 nodi.
Durante la notte
il vento diventa instabile e ci si aiuta con il motore.
Siamo alle spring
di marea con coefficiente 104, quindi molta corrente, abbiamo uno slot
possibile per sabato 11 per entrare con marea entrante tra le 14:00 e le 20:00,
alle 13.50 ci presentiamo davanti alla prima coppia di fanali di entrata del
canale sud di Lorient.
È una
magnificenza entrare a Lorient, poi col sole e il centinaio di barche di tutti i
tipi che si incrociano ci si rende davvero conto di essere al centro del mondo
nautico mondiale.
La cosa più
impressionante è vedere in navigazione nei due canali di entrata sia barche a
vela con su tutta tela, cargo, traghetti e chi più ne ha più ne metta,
apparentemente non ci sono limitazioni di sorta, segno che dietro tutto questo
c’è una grande cultura marinara.
Conosciamo il
marina di Kernevel per esserci stati l’anno passato, sappiamo dove sono i
pontili per i visitatori e non c’è bisogno di chiamare nessuno, si entra ci si
ormeggia, poi con calma si passa dall’ufficio.
Appena ci
apprestiamo ad avvicinarci al finger si mobilita mezzo pontile per prenderci le
cime, non sarebbe necessario ma fà comunque piacere questo gesto solidale.
Tutto bene all’ormeggio,
con calma andiamo in ufficio e basta che diamo il nome della barca e diciamo
che eravamo qui l’anno scorso, una breve occhiata al computer e voilà le
pratiche sono finite. I love la Francia Atlantica, dove tutto è semplice e
naturale.
Barche di tutti i
tipi e dimensioni, equipaggi misti di giovani e meno giovani, ma tutti con l’entusiasmo
e le capacità marinare per fare filare le barche al meglio.
Insomma penso che
una volta nella vita uno dovrebbe entrare a Lorient in barca a vela per
gustarsi questo spettacolo.
Il lunedí la
finestra si è chiusa ed entra una bassa pressione abbastanza stazionaria che
ci inchioderà qua 4/5 giorni,
inchioderà per modo di dire, qua c’è tanto da vedere, da assaporare e da
gustare, godiamoci quest’annata particolare per noi, abituati da sempre a
correre correre per arrivare a mete lontane, quest’anno siamo in vacanza …forse
per la prima volta e ci godremo di giorno in giorno quello che arriva.
24 aprile, ore 8.40. partenza da Gijón verso est. |
Bilbao, Puerto Deportivo Getxo |
Getxo, il bacino portuale guardando verso la cittá Bilbao sull'omonimo fiume. |
Getxo, vista sull'ingresso del bacino portuale, di fronte Portugalete, la zona industriale e il porto commerciale. |
30 aprile, si riparte da Bilbao in direzione est passando i piccoli villaggi sulla costa. |
Stazione eolica galleggiante, nei pressi di Bermeo |
Lo scoglio roccioso sulla destra ospita l'eremo di San Juan de Gatzegulatxe meta turistica molto famosa, raggiungibile attraverso un sentiero costruito sulle rocce. |
Il faro del Capo Machichaco |
Il faro del Capo di Santa Catalina è visitabile e ospita un centro di interpretazione sulla tecnologia della navigazione |
http://lekeitioturismo.eus/es/que/visitas-al-faro-de-santa-catalina/
Nonostante la bella giornata e le previsioni favorevoli che davano venti leggeri da est in rotazione, nella prima parte di navigazione da Bilbao, sotto costa il vento ha rinforzato sul naso facendoci rallentare. Le previsioni davano un rinforzo importante fino a 30 nodi a partire dalle 18 per il passaggio di un fronte in arrivo da Ovest. Guardando verso Ovest si vedono le nuvole accumularsi e temevamo di non riuscire ad arrivare in porto in tempo e non riuscire a entrare.
Qui si vede il fronte in arrivo sulle previsioni |
In arrivo a Zumaia, si vede il faro di entrata a sinistra e le rocce particolari al centro vicino alla spiaggia |
Zumaia si trova all'altro capo di un promontorio che la separa da un altro villaggio, Getaria, molto famosa per due suoi cittadini illustri, il comandante Elkano che terminó la prima circumnavigazione del globo al seguito di Ferdinando Magellano e lo stilista Cristobal Balenciaga a cui è dedicata una casa museo. Il cammino costiero per Santiago di Compostela passa da questi due paesi.
L'isola soprannominata " El Raton" per la sua forma, collegata a Getaria. |
il canale d'ingresso a Zumaia |
Zumaia. Stranizza ormeggiata al centro |
Passeggiata verso Ovest |
guardando verso Est |
Il canale d'ingresso di Zumaia |
Zumaia, la zona paludosa di fianco al marina, in fondo il faro. |
Il paese di Zumaia si trova alla confluenza di due fiumi, l'Urola e il Narrondo. |
L'ingresso alla baia di San Sebastian / Donostia |
L'ingresso di Hondarribia- Hendaye che segna il confine tra Spagna e Francia |
Si ammaina la bandiera di cortesia spagnola |
Il cielo a Ovest |
Le ultime montagne dei Pirenei e l'inizio della lunga costa piatta francese |
Il canale d'ingresso di Anglet |
Guardando verso Sud. Una delle 11 spiagge di Anglet, sullo sfondo il faro di Biarritz e i Pirenei. |
Lo schema del canyon " Le Gouf du Cap Breton " sulla spiaggia di Anglet |
Anglet: a sinistra Stranizza ormeggiata al pontile di fianco al peschereccio, l'edificio blu del marina è quello dove abbiamo fatto l'esame del CRR a febbraio. |
le barche a remi con nomi baschi ad Anglet |
9 maggio, partenza da Anglet verso Lorient.
la nebbia si è diradata |
9 maggio, tramonto. |
10 maggio, alba. |
11 maggio, in arrivo a Lorient, si intravedono delle barche da regata all'orizzonte. |
Île de Groix davanti a Lorient |
Île de Groix davanti a Lorient |
Gli scogli davanti all'ingresso di Lorient |
Nel canale, Port Louis sullo sfondo a destra |
Larmor plage dall'altro lato del canale |
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