40 anni fa', il primo corso di vela ai Glénan di Antonella
By Angelo
Foto by Antonella
Morgat 19 maggio
2024
48 13.44 N 004 29.78 W
17 maggio 24 ore
06:30
Partenza da
Lorient l’ultima ora di marea uscente, direzione l’arcipelago dei Glénan.
Vento poco e ci
si aiuta con il motore, il mare fastidioso per la buffata del giorno prima, in
piú ci si mette una sottile e insidiosa pioggerella.
Si va' e piano
piano le nuvole passano e il sole la fa' da padrone, la giornata diventa
davvero oustanding, sole e bambagioni di nuvole in qua e in là.
Intravediamo la
torre dell’isola della Cicogna con annesso fortino. È da diverso tempo che ci
sogniamo di andare ai Glénan, primo perché io non ci sono mai stato, ma cosa
piú importante, Antonella 40 anni fa’ era qui a fare il suo primo corso di
vela e tornarci al timone della propria barca deve essere davvero una grande
emozione.
Tempo che
facciamo l’allineamento per entrare nella baia di Bananec, la giornata è diventata davvero splendida, una di quelle giornate rare dove il mondo sembra
davvero una cosa meravigliosa.
È pieno di
gavitelli liberi e gratis, ne prendiamo uno al volo, per fortuna hanno il
gancio abbastanza alto e da mezza barca riesco ad infilare l’anello con la
cima, ma continuiamo a pensare che dovremmo comprarci un mezzo marinaio
attrezzato con gancio e cima per poter
prendere il gavitello al volo da prua.
Due fili aglio e
olio, mettiamo il dinghy in acqua e con due remate siamo sulla spiaggia.
Una bella
passeggiata sul sentiero che porta all’unico bar dell’arcipelago e con due
birrette spaparanzati al sole brindiamo ai Glénan e a noi che alla fine siamo
riusciti ad arrivarci.
Non mi dilungo
sulla spiegazione del posto perché sono sicuro che le foto di Antonella
renderanno meglio l’idea di questo paradiso.
Notte tranquilla
e senza ondine fetenti a poppa, partiamo di nuovo alle 06:30 con destinazione
la baia di Sainte Evette, poco prima dell’entrata di Audierne, marina dove
andammo l’anno scorso e se possiamo non vorremmo tornarci.
Siamo al centro
di una bassa pressione e quindi il vento latita, o meglio arriva a tratti, si
va’ un po’ a vela ma poi bisogna aiutarsi con il motore.
La risacca sempre
presente da NW, a tratti con onde belle alte anche se tonde e lunghe.
Arriviamo a
Sainte Evette, un molo a protezione da sud e una miriade di gavitelli per lo
piú vuoti in questa stagione che anche se siamo quasi a fine maggio è ancora
considerata bassa stagione.
Ne prendiamo uno
per la notte e poco dopo arriva un gran groppo che per fortuna dura poco.
Dopo il groppo si
calma tutto e anche il mare si cheta e cosí sembra la risacca, tutto bene fino
a sera, poi di notte ricomincia la risacca fastidiosa con rollio che ci farà
soffrire un po’ durante la notte.
La mattina
sveglia piú o meno alla stessa ora per fare la tappa su Morgat con il
passaggio al non semplice Pointe du Raz
.
Calcoliamo le
maree e alle 9 a Pointe du Raz comincia la flood che porterà la corrente verso
nord.
Considerando 2
ore per arrivare a Pointe du Raz, alle 7 molliamo il gavitello e si va’.
Gli stessi
calcoli li hanno fatti anche Exeo con un Allures 40.9 e Yallah con un Ovni 45 che
vediamo uscire dal vicino marina, barche che erano partite insieme a noi da
Lorient.
Un po’ di cit
ciat sul VHF e la destinazione è la stessa per tutti a Morgat.
Il vento ci aiuta
e si va’ via di bolina larga fino al capo, poi si entra nel Pointe du Raz e si
cambia rotta quindi tutti col vento sul naso e quel fetente di capo, pur con
solo 10 nodi da nord che si scontra con la corrente che fila verso nord, fa’ un
casino che la metà basta e ci si trova in un maraccio ripido che ci
sballotta.
La cosa bella è
che passiamo tutti quasi affiancati e c’è la possibilità di fotografarsi l’uno
con l’altro.
All’arrivo loro
vanno all’ancora proprio fuori dal marina, anche perché sono un po’ grossini
per questo piccolo marina. Ogni tanto essere piccoli aiuta .
Noi dopo la
scorsa notte a tribolare, preferiamo infilarci nel pontile visitatori e cosí
siamo nella città di Monsieur Peugeot, la città vacanza dove venivano ospitati i lavoratori della Peugeot .
I track da Gijon fino a Lorient
I track da Lorient fino a Morgat passando dai Glénan
17 maggio, partenza da Lorient.
Île de Groix
Arcipelago de Glénan in vista, il faro di Penfret, l'isola piú a est dove c'è una delle basi della scuola dei Glénans dove Antonella fece il primo corso di vela.
Arrivo ai Glénan 40 anni dopo con la nostra barca !!!
Penfret
Penfret
Aereo di miliardario che sorvola Penfret ... a bassissima quota
Video panoramica dell'arcipelago
I gavitelli a nord dell'isola di Bananec collegata all'isola principale di Saint Nicolas da una lingua di sabbia.
Ormeggiati ai gavitelli
Sullo sfondo l'isola Cigogne con il fortino, anche quella base della scuola di vela.
Isola di Saint Nicolas con i recinti delle piante dei narcisi dei Glénan, fiore che cresce solo nell'arcipelago.
Isola di Saint Nicolas, a sinistra la Chambre, l'altro ancoraggio con gavitelli, e il piccolo molo.
l'unico bar dell'arcipelago
Saint Nicolas, il molo dell'unica isola abitata
île de Bananec sullo sfondo e la lingua di sabbia che la collega a Saint Nicolas
Partenza all'alba dall'arcipelago
Partenza all'alba dall'arcipelago
Partenza all'alba dall'arcipelago
L'île aux Moutons a nord ovest dei Glénan
l'ingresso di Audierne con il faro Raoulic al centro
Il porticciolo di Sainte Evette con il traghetto ormeggiato
Ai gavitelli di Sainte Evette
Verso Pointe du Raz, il faro La Vieille.
L' Ovni 45 con cui siamo partiti da Lorient
Pointe du Raz
Pointe du Raz
Pointe du Raz
Cap de la Chevre, penisola di Crozon
Le grotte tra Cap de la Chevre e Morgat
Il faro di Morgat e le grotte.
la baia di Morgat e il marina dietro le rocce.
Morgat vista dalla scogliere vicino al faro
Morgat vista dalla scogliere vicino al faro
Morgat
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