6 maggio 2023
Da Strangford all'ancoraggio di Ballyhalbert
54 29.8163 N 005 26.9226 W
By Angelo
Foto Antonella
Strangford Lough ci è rimasto nel cuore, sia per i posti magnifici sia per i velisti residenti incontrati.
Eravamo arrivati al piccolo pontile di Strangford il martedí provenienti dal fiume Quoile, l'idea era di rimanere tre notti e ripartire il venerdí con il vento da sud in direzione nord.
Il venerdi peró il vento ha cambiato idea e ha rinforzato a 28/30 nodi da sud e il mare è salito a 1.5 mt, condizioni quasi impossibili per uscire dal Lough, una delle peggiori cose che può succedere ad un velista è trovare vento contrario alla marea, in particolar modo alle spring.
Così siamo rimasti un giorno in piú con l'idea di partire il sabato, nel frattempo un gruppetto di velisti di Strangford che durante l'inverno avevano alato le loro barche nei loro giardini hanno messo le barche in acqua- eh si, non ci sono yard dove alare le barche in Strangford, ma ognuno ala la propria barca, rimuove l'albero, la carica su un carrello personale fatto con ruote di camion e trainandola con un trattore, la parcheggia nel giardino di casa propria, poi durante l'inverno fa tutti i lavori del caso e in primavera si mettono d'accordo 4/5 velisti per l'affitto di una gru per risparmiare e varano le loro barchine di fianco ad un muro, riarmano l'albero e poi ormeggiano per la notte al mini pontile dove eravamo noi, per terminare la messa in opera della barca.-
Il piccolo pontile ospitante solo noi, di colpo si è riempito di altre 5 barche varate e in piú altre due con due famigliole provenienti dal nord del Lough.
Si fa subito amicizia, in piú sono tutti ammaliati da Stranizza che non brilla certo di bellezza estetica essendo tutta la coperta sfogliata e piena di ammennicoli da carrozzone da zingari, ma è proprio questo che affascina la gente, sente che sotto c' è un grande cuore di grande viaggiatrice e cosí tutti chiedono informazioni, mentre vediamo che sognano posti dove siamo stati e dove probabilmente non pensano minimamente di andare.
Noi raccontiamo di noi e loro, in particolare Peter, proprietario di un 34 piedi old style in legno che è davvero una gran bellezza, e Derrick con il suo 34 piedi che ha fatto non so quanti giri dell'Irlanda e della Scozia, ci insegnano i trucchi per gestire marea e vento in questi posti.
Facciamo amicizia anche con i due barchini con le famiglie e bimbi piccoli. Qua mi sembra che la vela sia davvero una cosa seria e ritroviamo quello spirito di aggregazione tra velisti che è ormai difficile da trovare.
Sabato mattina facciamo le ultime cose e ci prepariamo per la partenza dal Lough verso nord, decidiamo di partire con l'alta marea e quindi con la ebb o riflusso o come altro si chiama in italiano.
E' una decisione che potrebbe essere problematica se ci fosse vento forte, ma oggi abbiamo vento debole da sud, problematica perché nel caso all'uscita il forte vento crei troppi overfall sarebbe quasi impossibile tornare indietro visto che siamo alle sigizie e la corrente spinge a 8 nodi.
L'alta marea la fa alle 13:00, Derrick ci consiglia di partire un' ora prima e pur andando controcorrente cercare di guadagnare vicino a costa con la controccorrente che si crea, Peter addirittuara consiglia di partire due ore prima, che a noi ci sembra troppo, dover combattere la corrente per due ore non ce la sentiamo proprio.
Dopo partiti da qui, dovremmo prendere il Donaghadee Sound, altra strettoia che bisogna prendere assolutamente con corrente a favore, ci consigliano quindi una volta usciti dal Lough fregarsene delle varie mede cardinali e stare piú sottocosta possibile per guadagnare tempo per arrivare in tempo al Sound.
Partiamo un' ora prima dell'alta marea, grandi saluti e abbracci ai velisti del pontile, sentiamo che stiamo lasciando un altro piccolo pezzettino di cuore con queste persone.
Partenza dal pontile no problem, ma appena in mezzo al canale, ci prende la corrente e anche a tutto motore e con la prua diretta verso l'uscita, ci accorgiamo dal cartografico che di fatto stiamo andando indietro, attimi di panico, poi piano piano ci dirigiamo verso il lato sinistro del Lough sottocosta e lí attenuandosi la corrente, riusciamo a procedere a 1.9 nodi...almeno procediamo e non indietreggiamo.
Seguiamo il profilo della costa, finché passata un oretta la marea gira e cominciamo a filare fuori. Una altra problematica di questo tipo di fiordi è che la corrente esce in velocitá dal fiordo e si scontra con la corrente che fila giá da due ore verso nord e se per caso c'è anche vento contrario la situazione diventerebbe davvero pericolosa.
Per fortuna c'è pochissimo vento e procediamo spediti, navigando come suggerito dai locals dalla parte sbagliata delle mede cardinali stando attenti ad evitare i vari ostacoli.
Se calcoliamo che non ce la facciamo ad arrivare al Sound per le 17:30 bisogna che ci fermiamo assolutamente da qualche parte ad aspettare l'indomani con la marea giusta.
Abbiamo giá individuato sulla carta un dentino sulla costa, Ballyhalbert Bay, che ci dovrebbe dare riparo dai venti da sud, ma solo quello perché è aperto da tutti gli altri lati e praticamente è in mare aperto.
Al traverso della baia sono le 16;30 servono ancora due ore per arrivare al sound, ma tra un' ora la marea gira, niente da fare e decidiamo per l'ancoraggio.
E' in arrivo un piccolo fronte ma dovrebbe intensificarsi verso domenica sera, quindi per la notte tra sabato e domenica all'ancora dovremmo essere tranquilli.
Ancoriamo in 5 metri scarsi quasi in bassa marea, che diventeranno quasi 9 in alta marea, mettiamo il grippiale e come boa il bidone vuoto del detersivo e giú 45 metri di catena, tiro e siamo fermi.
C'è un buon ridosso e neanche troppa risacca, la giornata si è fatta gloriosa con bel sole, apriamo il tavolino in pozzetto e con olive patatine birra e peperoncini piccanti festeggiamo un altra bellissima giornata vissuta in allegria.
Fuori il camino e via con la Reflex, come al solito in due minuti la barca è già calda e di un caldo buono e non il caldo da mal di testa da stufina elettrica.
La notte si cheta tutto e non sembra neppure di essere all'ancora, una delizia.
07 maggio 2023
da Ballyhalbert a Bangor
54 40.2103 N 005 40.3672 W
La mattina ci alziamo e c'è una nebbia da tagliare con il coltello. Dalla dinette facciamo fatica a vedere la ruota del timone, la previsione dá vento da sud in aumento dalle 10, la nostra marea buona comincia alle 13:00, quindi aspettiamo sperando che la nebbia si diradi almeno un po'.
Ci facciamo due conti e consideriamo che siamo in una baia fuori dal flusso di marea, quindi ci prepariamo a partire un'ora prima dell' alta marea per guadagnare un po' di acqua, la nebbia tra il vento che è salito un po' e il solino che cerca disperatamente un varco, si è leggermente alzata, diciamo che abbiamo 100/200 metri di visibilità, mica tanto.
E' domenica, ieri hanno incoronato il re, e qua sembra una cosa seria, quindi probabilmente stanno smaltendo ancora i residui dei vari party, in giro nessuno, anche l'AIS dice NIL.
Procediamo con randa piena e fiocco con vento da gran lasco a 13/14 nodi, prendiamo la controcorrente e si fila comodamente a 4/5 nodi senza affanno.
Quando arriviamo nell' Irish Channel la marea ha girato verso nord e cominciamo a filare, dapprima a farfalla, poi con solo randa e cominciamo a filare a 6/7 nodi.
Passiamo la strettoia tra Copeland Island e il Sound, attraverso le 4 mede laterali con AIS che ne delimitano il passaggio, un passaggio glorioso, la nebbia finalemente si è dissolta, il sole ha vinto e la giornata è bellissima, il vento ha rinforzato un po' e voliamo tra le mede a più di 7 nodi.
Un altro paio di WP e siamo in dirittura di Bangor, chiamiamo via radio ci assegnano il finger Foxtrot 7, ci infiliamo e in un attimo siamo ormeggiati, fatto l'ingresso alla reception e du fili fumanti in tavola, una giornata meravigliosa, ciliegina sulla torta, Antonella controlla la posta e troviamo un email di uno di Strangford che passando dalla strada mentre eravamo all'ancora, ha lanciato il drone e ci ha fatto un piccolo video e ce lo ha inviato.
Un pensiero davvero delizioso, è il primo e unico video dal drone che abbiamo di Stranizza.
Purtroppo oggi è domenica e domani, sempre in onore del re hanno deciso che è festa, noi abbiamo bisogno di un sacco di cose, ma ci tocca aspettare martedí, intanto qualche piccola riparazione, il bucato perché chissá quando ritroveremo una lavanderia, una spesona, acquisto di un portolano, acquisto di una life jacket perché mi è partita la mia a Carlingford ed è difficilissimo trovare in giro le bombolette di Co2 da 60 gr, e alla ricerca di una bombola camping-gas, che dopo il Brexit hanno smesso di importare, se non la troviamo, anche se abbiamo ancora una “Cube” francese da 6 kg, dovremmo comunque comprare una bombola inglese con annesso regolatore, insomma un bel po' in programma, peró siamo davvero contenti di come stanno procedendo le cose, facciamo miglia, incontriamo della gran bella gente e studiamo, studiamo e studiamo, libri, portolani e carte, ma anche questo è la bellezza del viaggio, prima si sogna e poi si cerca di realizzare il sogno.
Strangford
passeggiata intorno a Strangford
vista su Audley bay |
Audley bay |
Strangford e il castello |
La barca old style di Peter |
Verso Ballyhalbert
si festeggia l'ancoraggio |
da Ballyhalbert a Bangor
vento e nebbia |
vela e corrente |
Dunaghadee, vicini al Sound, il faro e regata di dinghy |
la boa nel Sound inclinata dalla corrente e l'isola Copeland sullo sfondo |
dentro al fiordo di Belfast |
Bangor in vista |
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