Da Bangor a Port Ellen (Scozia)
10 maggio 2023-05-11
55 36.9412 N 006 12.2884 W
By Angelo
La sosta a Bangor e' stata a dir poco intensa.
Il motivo per cui avevamo deciso di fermarci al marina di Bangor era principalmente per recuperare e riorganizzare un po' di cose.
Nell'ordine, comprare una bomboletta CO2 da 60 gr dal chandlery per sostituire quella usata nella mia life jacket che si apri' per sbaglio a Carlingford, ripristinare la bombola gas Campingaz, acquistare un portolano della Scozia del sud , fare una spesona e riempire due taniche di gasolio.
Arriviamo la domenica , facendoci i conti che lunedì potremmo fare tutta la montagna di cose da fare, ma ci si dimentica che gli inglesi pur con tutte le loro qualita' hanno anche loro i lati oscuri, uno di questi e' la monarchia.
Sabato in gran pompa magna l'incoronazione di Carlo, e va beh , contenti loro, ma il problema che pur essendo l'avvenimento accaduto il sabato decidono di dare il contentino al popolino e dichiarano il lunedì festa di modo di fare tre giorni di festa con ponte, e noi rimaniamo fregati.
Riusciamo comunque il lunedì festivo a fare gasolio nel marina e a fare la spesona, ci informiamo sulla bombola del gas e ci appare Mission Impossibile.
Il marina normalmente le vende, ma al momento ne hanno ben 28 vuote e neppure una piena, i rifornimenti vanno a rilento dopo il Brexit, il chandlery non le vende , andiamo a vedere alla petrol station che normalmente vende gas, ma nulla, ci dicono di una ferramenta che stranamente e' aperta (forse l'unico non monarchico in UK) ma anche loro non hanno quel tipo di bombole.
Il martedi' partiamo all'attacco, cerco i vari rivenditori Campingaz nei dintorni e trovo uno che vende caravans e accessori, il nostro vicino di barca, un istruttore RYA, con un paio di telefonate ce ne trova a Donaghadee in una ferramenta circa a 30 km di distanza, lui insiste che ci vuole prestare la sua macchina , ma rifiutiamo , prenderemo un taxi.
Nel frattempo contatto al telefono il rivenditore di caravans e dice che le ha a magazzino, questo e' nella zona industriale di Bangor quindi meglio.
Alle 09:00 siamo davanti a Todd navigation , grande rivenditore di carte e portolani, in 5 minuti troviamo il portolano giusto.
Poi andiamo dal chandlery per la CO2, avevamo gia' messo in conto che non avesse la 60 gr, normalmente viene usata la 30 gr, e quindi alla brutta di acquistare una nuova lifejacket. Ci stupisce e ha le 60 gr, ne compriamo 2 in caso ci si prenda ancora con il dispositivo di gonfiamento da qualche parte.
Rimane la rogna del gas, oltretutto decidiamo di acquistare un'altra bombola campingaz perche' siamo rimasti solo con una bombola "Cube" francese piena a tre quarti e vista la difficolta' di trovare campingaz che almeno abbiamo il back up.
Usciamo dal marina con la nostra bombolina in mano per andare a telefonare ad un taxi per andare nella zona industriale dal venditore dei caravan per cambiare la bombola, passando il marinaio del marina ci chiede se abbiamo bisogno di gas, dico si ma voi l'avete terminato, ma dice che prorio questa mattina vengono a sostituire le bombole vuote, se volete in un ora possiamo fare venire il camion a consegnarle, benissimo dico, ancora meglio risparmiamo i soldi del taxi, ha idea di quanto costi riempirne una e acquistarne una nuova ?
Fa ' una telefonata e torna con il verdetto, 50 pound per sostituire e 94 pound per la nuova, miiii...una rapina in pieno stile, diciamo va bene per il momento falle portare. Poi chiamo quello del caravans e gli chiedo i prezzi per compararli, 60 pound per ricaricarla e 120 pound per la nuova , questi hanno fatto il cartello e ci derubano con eleganza.
Purtroppo non abbiamo scelta, torniamo quindi con le bombole del marina , 162 euro in totale, in Spagna avremmo pagato 60 euro il tutto, ma si sa' paese che vai ...ecc
Dopo aver firmato un pacco di carte per il mutuo in banca per l'acquisto delle bombole, rimane ancora tempo per pagare il marina e alle 15:00 prendere la marea e partire.
Facciamo acqua e alle 14:00 molliamo gli ormeggi, la marea ci assiste mentre il vento langue, anche se partiti un po' tardino per i nostri standard pensiamo di fare una trentina di miglia, arrivare all'ancoraggio prima di buio e l'indomani mattina partire di buon ora per prendere la marea che ci porti verso nord.
Alle 20;30 arriviamo all'ancoraggio di Cushendun Bay 55 07.7804 N 006 02.1489 W . Protetto dai venti da sud ma completamente aperto da tutte le altre parti, non ci si aspetta un gran vento durante la notte, ma si sa' in baie aperte la risacca notturna la fa' da padrone.
Tempo di mangiare qualcosa, scaldarci un po' le ossa con la Reflex e' ora di andarsi a letto, la sveglia suonera' alle 04:00 per poter partire alle 5.
Alle 05:00 via che si va' , traversata del Irish Canal con la marea potente, anche se gia' le 5 , la marea cominciava verso le 2, ma chi aveva voglia di alzarsi alle 2, gia' ci sembra dura alle 4.
Al traverso dell'isola di Rathlin ci aspettiamo dei overfall , non ho idea di come tradurlo in italiano, ad un certo punto vediamo delle grosse onde provenire dal nulla, fanno impressione e l'avvertimento che per piccole barche potrebbero essere molto pericolose.
Non capivo come si formassero sti fenomeni, ma quando abbiamo impattato le onde che frangevano nel nulla ad un certo punto mi era venuta anche la preoccupazione che ci fossero degli scogli affioranti non segnalati , tenevo quindi d'occhio l'eco ed ad un certo punto ho visto la profondita' crollare repentinamente , da 40 metri diretta a 100 e passa, ecco spiegato il fenomeno, in particolare con corrente di marea sostenuta , non riesco ad immaginare che inferno deve essere con vento contrario.
Il vento langue ma la marea ci da' dentro, con 1400 giri al motore filiamo a 8.2 nodi, una bellezza.
Dobbiamo attraversare una TSS che separa l'Irlanda dalla Scozia, non e' trafficata per nulla, la tagliamo quindi in diagonale senza grossi problemi.
La corrente ci aiuta , ma dobbiamo arrivare prima delle 10 quando girera' e ce la troveremo sul naso.
Arriviamo alle 09:30 senza problemi, dietro di noi c'era una barca francese di 12 metri a circa 4 miglia di distanza, quel ritardo gli costera' tre ore di ritardo perche' si becchera' la corrente contro.
Pioviggina , ma qua' in una giornata ci sono 4/5 stagioni, abbiamo l'opzione di andare ai pontili di un mini marina Port Ellen nell'isola di Islay o andare all'ancora.
Decidiamo per il mini marina per curiosiita' a detta del portolano "marina self service".
Una volta ormeggiagti al finger andiamo dall'Harbour Master.
Funziona cosi' , il prezzo e' popolare, 25 sterline per notte con acqua , luce , docce e wifi in ufficio, non esiste un vero ufficio, quando uno va' via c'e' una comoda buchetta per le lettere in ufficio con delle buste , uno mette l'importo in contanti nella busta, gli scrive su il nome della barca e via cosi', tutto sulla fiducia , e sembra funzionare egregiamente, l'Harbour Master e' un volontario e non stipendiato, tutto semplice e efficiente, naturalmente bisogna essere onesti, ma se il sistema e' in atto da anni vuol dire che l'onesta' impera.
Ci siamo fermati al pontile anche per essere comodi per andare a fare una visita alla distilleria di single malt Ardbeg, a dir la verita' ce ne sono tre in fila famose, tutte lungo la costa, Lagavulin e Laphroaig, queste le famose, ma apparentemente l'isola brulica di distillerie.
Quel poco che abbiamo visto della Scozia ci affascina , e' veramente bella, se poi il sole fa' capolino diventa davvero una visione da favola.
Inviato via radio SSB
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