By Angelo
Foto by Antonella
Da Carlingford a Audley Roads (Strangford)
30 aprile 2023
54 22.8028 N 005 33.9662 W
Tratta di 40 miglia circa, ma con qualche problematica da risolvere calcolando la stream in uscita dal primo fiordo e infilare la seconda stream nel secondo fiordo, molto piú complicato del primo, è un po' laborioso.
Il fiordo di Carlingford ha un entrata abbastanza larga per poi proseguire per diverse miglia e incunearsi tra le montagne abbastanza alte, Questo fiordo è il confine tra Irlanda e Irlanda del Nord. Il fiordo di Strangford, chiamato anche mare interno per la sua vastità ha un' entrata lunga e stretta, dove la corrente corre a 8 nodi alle sigizie, per poi allargarsi e ramificarsi e la corrente diventa ancora piú complicata da capire.
Decidiamo di partire alle 09:00 di domenica 30 aprile, il meteo prevede un interessante vento da sud che piano piano rinforzerà fino a 28 nodi in prossimità dell'arrivo.
Appena alzati e guardato fuori dobbiamo lottare con la voglia di tornarcene a letto: fuori nebbia o nuvole basse con pioggerella fine, non si scorge neppure l'altra riva del fiordo.
Passato il primo momento di leggero sconforto, in full gear con cerate e stivaloni antifreddo, aiutandoci con il solito doppino per allontanarci dal finger, riusciamo ad infilare la strettissima uscita tra i due muri del marina e siamo nel fiordo.
Alle 09:00 siamo in alta marea e ci aiuterà nell'uscita. Ci siamo informati e fuori dal fiordo, nel canale, la corrente contraria vicino a costa dovrebbe essere irrisoria anche se contraria, poi a circa un terzo del percorso verso nord, cambierà e diventerà a favore, ma sempre blanda.
Poti poti poti e usciamo dal fiordo, il meteo comincia ad aggiustarsi e comincia a schiarire e a vedersi degli sprazzi di cielo azzurro, passata l'ultima coppia di boe laterali e l'ultima meda cardinale sud, apriamo randa e genoa e ci dirigiamo verso nord, il vento ancora debole entra da gran lasco.
Piano piano il meteo migliora sensibilmente tanto da regalarci un bel solino che fa un gran piacere sentirselo sul viso e il vento continua a crescere, finché ci permette di andare solo a vela.
Di lí in poi una meraviglia, filando a circa 6 nodi al gran lasco con sole e cielo azzurro.
Passiamo la Dundrum Bay in un baleno, dietro, a 5 miglia, abbiamo un 45 piedi a vela, ma oggi non ce n'è per nessuno, Stranizza è nel suo mondo speciale delle portanti e vola.
A circa 4 miglia dall'entrata del mare interno a Strangford, il meteo cambia velocemente e vediamo in arrivo dei gran nuvoloni neri, il vento apparente è ora sui 24/25 nodi piú la velocità direi che siamo sui 28/30 di reale, le previsioni sembrano corrette. Dovremmo prendere una mano alla randa e ridurre genoa, ma le nuvole sembrano proprio quelle di un brutto groppo. Decidiamo per l'ammaina di randa, il mare è tranquillo, quindi Antonella stringe il vento tanto da sventare la randa, in un attimo la randa è giú e siamo di nuovo in rotta.
Vediamo sull'AIS la barca dietro che fanno la stessa manovra per motivi diversi, loro vogliono entrare al Marina di Ardglass, noi nel fiordo, ma guardando la traccia sull'AIS fanno un casino che la metà basta. Cosa abbiano combinato non c'è modo di saperlo, ma se confronto la nostra traccia che ha giusto un dentino prima di rientare in rotta, mentre con la loro hanno fatto un gran giro con giravolte e contorsioni. Ad un certo punto mi sono chiesto anche se non avessero perso un uomo a mare, ma poi ho pensato che essendo domenica forse era solo il velista domenicale in azione.
Arriviamo davanti all'ingresso del fiordo in condizioni ideali, marea in entrata e vento a favore della marea, non abbiamo nessun problema, a parte che anche se abbiamo marea a favore ci sono comunque dei gran gorghi e la barca viene sballonzolata a destra e a sinistra.
Passiamo i bellissimi paesini di Strangford e Portaferry per andare nella baia di Audley Roads. Ci avviciniamo piano piano perché pieno di gavitelli tutti vuoti di questa stagione, proprio in quel momento si aprono le cataratte del cielo e viene giú il finimondo di acqua, con il vento che rinforza fortunamente da prua.
La visibilitá cala drasticamente, mentre l'acqua scende copiosa dalle cerate, poi tuoni e fulmini, un bel temporalone coi fiocchi nel momento meno opportuno.
Decidiamo di prendere un gavitello e vedere com'é la situazione, tiriamo su il galleggiante e sotto c'è un cimino ridicolo.Niente da fare, ce ne andiamo all'ancora.
Non abbiamo molte informazioni sull'ancoraggio in quella baia, se non una nota di un velista su Navionics, - aggiungo- chiamarlo velista è un po' esagerato, insomma con sta barca da 12 metri e udite udite un' ancora Bruce, hanno provato millanta volte e l'ancora non prendeva mai, e te credo con una Bruce mi sarei meravigliato del contrario.
Comunque non diamo neanche un briciolo di importanza alle note e andiamo giú di ancora tra due gavitelli sperando di non beccare il corpo morto. Il fondo è 10 metri che salirà ad 11 con l'alta marea, giú 30 metri e prova di tiro, la grande Rocna non delude, va subito in presa, finita la prova giú altri venti metri e con 5 volte il calumo siamo tranquilli per la notte. Siamo anche abbastanza dentro rispetto al canale e non avvertiamo quindi la corrente.
Finito l'ancoraggio naturalmente finisce anche il temporale, stendiamo le cerate sotto l'hard top, inseriamo il camino della Reflex e in due minuti abbiamo la barca calda, è ora di due uove scramble con pancetta e un paio di birre per festeggiare una grandissima giornata di vela e contenti di averci azzeccato con le correnti di marea, qua non si scherza, i portolani non si stancano mai di ripetere le istruzioni per infilare questo fiordo difficile da entrare, ma una volta dentro davvero un paradiso, tutto intorno è una enorme riserva naturale, campi tutti ordinati e pieni di mucche e pecore libere, uccelli di tutti i tipi e dimensioni, veramente un paradiso.
1 maggio 2023
Da Audley Roads allo sbarramento del fiume Quoile
54 22.2530 N 005 40.7453 W
Notte all'ancora super tranquilla, decidiamo di fare colazione e alle 09:00 prendere la marea entrante che ci porterà allo sbarramento del Fiume Quoile, dove a circa 4 miglia c'è un bellissimo ancoraggio con un club nautico e null'altro.
Si và seguendo i vari allineamenti, occhi super aperti per le nasse (maledetti pescatori), anche perché alle volte non si fanno neppure bene I conti della marea e le cime con i minuscoli galleggianti risultano corte immergendo il piccolo galleggiante e impedendone la vista.
Arriviamo all'ancoraggio, bellissimo, ci sono come al solito un sacco di gavitelli per tre quarti vuoti, questa volta ne individuiamo uno tosto con già su una bella cima rinforzata e un piccolo cimino con boetta per pescarlo con il mezzo marinaio.
Beccato al primo colpo. Una cima che ci si puó ormeggiare la Vespucci, il club a poca distanza.
Il portolano riporta che quelli del club sono molto amichevoli e pronti a dare una mano se serve, noi l'ultima volta che ci trovammo in una situazione del genere fu in Brasile dove arrivammo in questo club nautico con gavitelli tutti vuoti, ne prendemmo uno, poco dopo arriva il barchino del club e tutti incazzati ci dicono che ci dobbiamo staccare perché solo i soci possono attraccarsi, ma e' tutto vuoto diciamo, se volete vi paghiamo il disturbo, niente da fare cocciuti come i muli e davvero delle persone sgarbate, insomma a rischio che chiamassero la polizia ci siamo dovuti staccare e ancorare in 25 metri di fondo, se solo li ha beccati di striscio uno dei cancheri che gli ho inviato sono ancora in qualche pronto soccorso.
Insomma con questo brutto ricordo, scendiamo il dinghy e andiamo a terra al club, dove hanno anche un pontone galleggiante per ospitare 4 barche gia' pieno dei locals, hanno anche un piccolo pontoncino galleggiante solo per i dinghy ...me coioni che organizzazione!
Scendiamo al pontile e vediamo un paio di persone che chiacchierano, chiediamo se va bene il gavitello che abbiamo preso e se c'è un ufficio dove rivolgersi se eventualmente dobbiamo pagare qualcosa. David uno dei due ci risponde che di uffici non ce ne sono e che lui è l'ufficio, perché quello è un club privato e fanno tutto da soli, e si, non c'è problema per il gavitello visto che è il suo e la sua barca un X-yacht 47 è ormeggiata al pontile, naturalmente nulla da pagare.
Due chiacchiere in amicizia, ci propone di portarci in macchina se abbiamo bisogno di un supermercato o di gasolio, ci dà il suo numero di cellulare in caso di qualche necessità, e ci dà il codice di accesso del portone di ingresso dalla strada, insomma un vero Gentlemen.
Noi abbiamo solo voglia di farci una bella camminata e magari di festeggiare il primo maggio con una bella mangiata traditional inglese/irlandese innaffiata da una buona Guinness.
Purtroppo ci dicono che nei paraggi essendo tutta riserva naturale non c'è nessun Pub o ristorante, ci dicono forse c'è qualcosa su di là, ma è distante.
Ci danno due dritte e lancia in resta partiamo all'avventura di tacitare lo stomaco dalla fame.
La passeggiata è bellissima, tra boschi in fioritura e uccelli a squarciagola, dopo un chilometro circa passa un auto e la fermo chiedendo se sa di qualche ristorante, tira fuori il cellulare e su Google Earth ci indica piú o meno dove ci dovrebbe essere il ristorante, ma tra l'accento terribile che si ritrova e non conoscendo bene la zona, ci riesce difficile capire dove è sto posto.
Camminiamo ancora un po' poi decido di fare una ricerca su Google Map e trovo il fantomatico ristorante a 6 chilometri di distanza su e giú per qualche collina.
Telefoniamo per essere sicuri che sia aperto e gambe in spalla ci sciroppiamo 6 chilometri bellissimi in una stretta stradina tra alberi fioriti.
Arriviamo al ristorante con i crampi della fame e anche un po' preoccupati per il ritorno degli altri 6 chilometri.
Mangiata traditional, zuppa del giorno buonissima e come main course, agnello con patate e zucca con grevy abbondante per me e Antonella roastbeef .
Una mangiata spettacolare, camminando camminando torniamo in barca con le gambe come due tronchi d'albero, stanchi mazzati, ma felici di aver passato un così bel primo maggio.
Rincontriamo David, altre due chiacchiere e gli chiediamo se c'è la possibilità di ormeggiarsi nel paese di Strangford, ma certamente, c'è un mini pontile galleggiante di 25 metri con acqua e luce ad un prezzo abbastanza popolare, se ci interessa chiama Danny il gestore e lo avverte del nostro arrivo l'indomani, bene, siamo supercontenti per questa supergentilezza, davvero squisita.
Per oggi non vediamo l'ora di arrivare in barca, sistemare il dinghy e il motore, accendere la stufina e spaparanzarci sui divani di bordo.
Una giornata davvero magnifica che termina con un tramonto outstanding. Quà le giornate si sono allungate in maniera esponenziale, ora fa luce alle 04:30 di mattina e fa buio alle 22:00 di sera.
2 maggio 2023
Dallo sbarramento del fiume Quoile a Strangford paese.
54 22.3660 N 005 33.2972 W
Mattinata tranquilla, per muoverci dobbiamo aspettare la marea delle 11:45 per poter andare a Strangford, nel frattempo David ha chiamato Danny per il posto al pontile e ci dice che ci monitora con l'AIS e sarà al pontile ad aspettarci.
Partiamo e facciamo le 4 miglia fino a Strangford, la corrente corre verso l'uscita del fiordo, ma sottocosta si crea una controcorrente che va nella direzione opposta, in piú abbiamo anche il vento sul naso, peró abbiamo il gran privilegio di intercettare una foca che ci passa a pochi metri, un incontro davvero imprevisto e gradito. Arriviamo al pontile praticamente a granchio, peró tutto bene. Naturalmente il pontile di questa stagione è vuoto e tutto per noi, scopriamo che c'è anche luce e acqua, meglio di così non si potrebbe, in piú essere ormeggiati in questo mini paesino da cartolina. Strangford Lough è proprio un posto speciale e siamo ben contenti di essere da queste parti fuori stagione, una meraviglia, magari abbiamo stretto i denti un po' all'inizio per il freddo e il cattivo tempo, ma essere quà ora proprio nel momento che la primavera è esplosa è davvero un gran privilegio.
Il track da Carlingford a Strangford |
Da Strangford al Quoile River e ritorno |
A Carlingford
L'ingresso al marina |
... l'uscita dal marina |
l'ufficio postale |
Pietra di traduzione dell'antica scrittura Ogham (Vedi Book of Kells) |
Carlingford il porto e il castello |
La testa scolpita nel tetto |
il parco dei Leprechauns |
Vista sul paese all'imbocco del fiordo, Greenore |
La vecchia stazione diventata ufficio del turismo |
30 aprile partenza da Carlingford
30 aprile , partenza da Carlingford |
Il paese dall'altro lato, Greencastle |
Arrivo a Strangford
La meda Angus Rock all'imbocco di Strangford |
Il paese di Strangford |
All'ancora a Audley |
1 maggio, Quoile Yacht Club
da Audley Bay |
Portaferry sulla riva opposta |
i gorghi |
Killileagh |
Il Pub ristorante finalmente! |
Le torri rotonde medievali rifugio contro gli attacchi. |
Tramonto al gavitello, Quoile Yacht Club |
2 maggio , al pontile a Strangford
Quoile Yacht Club |
Portaferry e il ferry |
La cabina riciclata come scambio libri |
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