lunedì 18 giugno 2018

Le "dolci" notti di Piriapolis


18-giugno-2018

Piriapolis


Dopo lunghe trattative col responsabile del cantiere siamo riusciti ad evitare la giornata di venerdi 15 con l ‘Uruguay che giocava alle 9 di mattina contro l’ Egitto....tutto l’ Uruguay davanti alla TV col fiato sospeso, inpensabile mettere in acqua la barca il venerdi', se perde tutti col muso lungo, se vince ...tutti a festeggiare e la barca....chi se ne frega.
Insomma urla qui’, urla la’, grandi auguri per la partita (un po' di politica non guasta)...siamo riusciti ad andare in acqua il giovedi’ 14...ma che fatica  !!!
Dopo neanche un ora che eravamo sulle fasce per finire le tacche e la deriva , sono tornati all’ attacco “via, via, mica potete stare tutto il giorno sulle fasce”, come se avessero qualcosa da fare , non c’e’ in giro un anima viva, ormai e’ inverno e nessuno necessita il travel lift...ma questi devono rompere per  default ...ahhh Sud America !!!
Una volta in acqua, facciamo un giro nel porto per controllare l’ allineamento dell’ asse elica col motore dopo aver sostituito i silent block...mica tanto bello, mi sembra che l’ asse traballi un po’ ...dovremo rimetterci le mani.
Decidiamo il pontile N.2 dalla parte sottovento...anche perche buffa a 15/18 nodi...e naturalmente quelli del marina manco se lo sognano di venire a darci una mano all’ ormeggio.
Andiamo con prua al vento verso il pontile di cemento, dovremmo acchiappare la boa di poppa al volo...ma con questo vento non se ne parla, la strategia e’ di riuscire a mettere una cima a terra di prua e poi lascando arrivare alla boa di poppa dove mettere le due cime.
Piano piano riusciamo ad arrivare prua al cemento, scendo al volo e do’ volta nella bitta, il vento pero’ non e’ proprio di prua ma circa una ventina di gradi sulla sinistra , quando proviamo a lascare a prua , finiamo addosso alla barca ormeggiata a dritta , ci riprendiamo...ma intanto il vento ci fa’ derivare con il lato di dritta al molo.Nel frattempo arrivano Daniel e Rita del Mararamalda a darci una mano.mettiamo una lunga cima a poppa sulla sinistra su una bitta sopravento e ci tonneggiamo con il winch finche’ siamo di nuovo perpendicolari al molo, poi con una serie di cime sulla barca di sinistra piano piano riusciamo a scadere verso la boa, due cime e finalmente siamo ormeggiati...ma che fatica....ahhhh Sud America.
Una volta sistemati, procediamo con la lista infinita di lavori da terminare.
Primo rifare l’ allineamento asse elica...che proveremo poi col motore contro le cime di ormeggio...non proprio la situazione migliore..ma speriamo di esserci vicini.Con tutto il movimento dell’ albero su e giu’ alla fine la cuffietta Volvo ...anche dato dal fatto che aveva gia’ 700 ore comincia a perdere.
Cambio della cuffiette con barca in acqua...nema problema, gia’ fatto, entra un paio di litri di acqua di mare ma tutto ok.
Riproviamo il motore e ora sembra tutto meglio...l’ ardua sentenza al primo tratto in mare smotorando.
La prima notte in barca non abbiamo praticamente dormito, fuori buffava e dentro milioni di rumori e movimenti a cui dopo mesi di assenza non si e’ piu’ abbituati...e va beh dormiremo la seconda notte.
La seconda notte a letto prestino sulle 21, verso le 23 ...una botta sullo scafo tremenda e la barca che si impenna poi....un ruggito da leoni...porca vacca, il leone marino ci e’ salito a poppa.
Scattiamo come due molle, io verso prua a prendere il mezzo marinaio per bastonate il maschio Alfa salito a poppa...circa 3/400 kg di grasso puro con una faccia con due baffoni che intimorisce.
Antonella coraggiosamente gli va’ vicino e gli urla scio’ scio’...lui sentendo urlare ...e’ nel suo regno, caccia un ruggito che fa’ tremare la barca, nel frattempo arrivo io che con due mazzate sulla testa gli faccio passare i bollenti spiriti e se ne torna in acqua.
Riempiamo la poppa di parabordi, taniche . cime tese e quant’ altro per impedirne un ulteriore salita...nella fretta dimenticando un bell’ angolino nella parte di dritta della poppa.
Torniamo a letto un po’ suonati, riprendiamo sonno in qualche maniera....alle 3 di mattina un gran rumore a poppa...ci siamo di nuovo, esco e ti ci trovo ora la femmina incuneata proprio nell’ angolino libero della poppa, altra manganellata alla “Fagiolino” e la poppa e’ di nuovo libera, ora riempio ogni piccolo spazio della poppa con tanichette e tutto quello che mi viene tra le mani...poi finalmente a letto....ahhhh Sud America.
Finalmente la terza sera andandocene a letto alle 20 dopo aver rifiutato un invito per un concerto jazz da Rita e Daniel , riusciamo a dormire il sonno dei giusti.
Fino a ieri sera quando mi sono dovuto alzare all’ una di notte per fermare un eolico che essendo messo male con i cuscinetti pivot faceva tremare mezza barca.
Oggi cambio di cuscinetti in entrambi gli eolici...ahhh Sud America..

BV Angelo e Antonella







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