05-01-2017
54 48.86 S 069 43.01 W
Oggi mangiato un panino a mezzogiorno per salpare in direzione del ghiacciao nel braccio est di Seno Pia.
A riva col tender per mollare le due cime dagli alberi e poi la faticosa pulizia delle cime piene di alghe , per poi riporle nei cesti che abbiamo fissato a poppa.
Passiamo davanti all'énorme ghiacciao che abbiamo ammirato dalla barca nei giorni passati per infilarci nel braccio est, non abbiamo carte…o meglio anche le carte Cilene non sono adeguate, seguiamo quindi solo Google Earth…che pero'non ci dice se c'e'qualche scoglietto latente.
Passiamo la strettoia con basso fondale , il vento e'modesto, ma comincia a venirci incontro una marea di ghiaccio, poi di improvviso il vento rinforza a 30 nodi…come venisse dal nulla, e ci troviamo a viaggiare a 4.5 nodi col motore in folle e senza vele…andando incontro a grossi blocchi di ghiaccio.Non e'giornata, si rischia troppo, siamo soli in questa immensita', e gia'da ieri abbiamo problemi di comunicazione con la radio e con il modem,qua'dentro a sti canyon no e'facile avere ricezione.Giriamo la barca e torniamo fuori dal braccio est, ripassiamo davanti a Caletta Beaulieu e proseguiamo verso il braccio Ovest.Ci dirigiamo verso Caletta del Sur, una baia dentro un ennesimo braccio nel braccio, una baia molto bella, piu'aperta della precedente e tranquillissima.Giu'ancora in 15 mt e posizionata la barca in 7 metri scarsi, via con due cime a terra e siamo ancorati…il tutto in 15 minuti, stiamo diventanto espert di ancoraggi con cime.
Ce la prendiamo con comodo e non sappiamo quanto staremo qui', il piu'delle volte lo decidiamo un ora prima, leggere il meteo non aiuta molto, dentro I canali le condizioni cambiano continuamente.Speriamo di riuscire a conneterci con l'SSB da questa baia…almeno per avvertire lÁrmada…se no'davvero ci mandano I marines a salvarci.
Le rocce intorno alla baia sono piene di cozze ce fanno venire mille voglie, ma e'vietato mangiarle, dal 44 esimo parallel in giu' e'assolutamente vietato mangiare qualsiasi tipo di frutti di mare, pena….la morte.Cé'da anni il fenomeno della marea rossa, un alga infestante che incorpora una tossina che viene assorbita dai frutti di mare, chi mangia un frutto di mare con la tossina…ci rimane secco, non cé'nessun rimedio o cura.
Questo fenomeno viene allertato anche sui documenti che rilascia l Ármada , ma stranamente non se ne trova traccia sulle guide turistiche tipo Lonely Planet…come se non si volesse spaventare il turista, un po'come ai Caraibi nessuno avvertiva del pericolo della Cigatera nel pesce…forse anche li'il turista e'sacro…magari muore…pero'non si rovina il commercio.
Le comunicazioni via radio sono molto difficili per i canyon.
BV Angelo e Antonella on S/Y Stranizza via radio SSB
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