martedì 8 novembre 2016

Isla Leones e Bahia Arredendo

08-Novembre-16
Isla Leones 45 03 23.239 S 065 36 59.975 W
Bahia Arredondo 45 01 20.034 S 065 48 37.424 W

Dopo aver passato la giornata calma a Caletta Horno e averne approfittato per un escursione a piedi, il 7 partiamo in mattinata direzione Isla Leones.
Ci sono una quindicina di nodi da SW…non previsti , con marea a favore e genoa raggiungiamo la caletta sud dell'Isla Leones, giu' ancora in 4 metri di buon fondo e anche se la baia e' un po' esposta a SW dentro non si risente molto del moto ondoso diretto, ma solo risacca.
Appena spento il motore, sentiamo dei ruggiti da terra…tutte le spiagge sono letteralmente ricoperte di leoni marini che se la godono al sole.
Siamo anche preoccupati per l'atterraggio col dinghy in quella massa di lardo spaparanzata al sole.
Nel frattempo facciamo gia' notizia e un folto gruppo di leonesse marine (spero che si chiamino cosi') ci viene a fare visita e se ne sta' a giocare intorno alla barca.
Pronti a scendere , messo nello zainetto l'occorrente acqua, binocolo , VHF portatile, letherman , macchina fotografica, scendiamo nel dinghy e comincio a remare verso terra.
Siamo immediatamente attorniati dal gruppo di ricevimento leonesse…una decina che ci girano intorno fanno finta di mangiucchiare i remi, si immergono e passano sotto alla velocita' della luce…bellissime…ma mica tanto tranquillo pensando a sti quintali di grasso che giocano con noi e questo piccolo guscio di noce che e' il Walkerbay con i suoi scarsi 2.5 mt di lunghezza.
Ci avviciniamo a riva…la solita riva ciottolosa e ripida e naturalmente l'onda di risacca potente, non vediamo un passaggio nella massa di leoni marini…tutta la spiaggia lunga una chilometrata con uno strato largo 5/6 metri di leoni marini vociferanti…in particolare i maschi , scuri con baffoni e criniera che con posizioni verticali badano al proprio harem sembrano i piu' aggressivi.
In qualche maniera tocchiamo terra, l'onda ci traversa e imbarchiamo acqua, appena cominciamo a strusciare il dinghy sui ciottoli …allarme generale, i leoni marini cominciano tutti un fuggi fuggi generale verso l'acqua…impressionante, in pochi minuti almeno un quarto della spiaggia e' in acqua e ci lasciano il passaggio libero per issare il dinghy fuori dalla linea dell'alta marea, mentre almeno un centinaio di teste ci controllano dall'acqua cosa facciamo.
Leghiamo il dinghy a un palo del vecchio magazzino che serviva per gli approvvigionamenti del faro e cominciamo la scalata verso il vecchio faro in disuso dal 2003 in cima all'isola.
Appena fatti pochi passi dentro gli arbusti, ci accorgiamo che e' una enorme colonia di pinguini Magellano, molti sono sotto gli arbusti dove si sono ricavati una tana e covano, stiamo molto attenti a non disturbare troppo e soprattutto a non pestarne qualcuno per sbaglio.
Continuiamo la camminata verso il faro, non c'e' nessun sentiero e il terreno misto di rocce, arbusti e ciuffi d'erba inframistati da bassi ma molto pungenti cactus…non e' il migliore per camminare.
Prima dell'arrivo ci sono tre rapaci che continuano a voleggiarci sulla testa …forse pensando che siamo dei toponi un po' cresciuti.
Il faro,.. e' un peccato che sia stato cosi' abbandonato e' una costruzione molto interessante , molto interessante anche il sistema che avevano fatto di trasporto per i materiali e rifornimenti al faro .
Sia dalla baia sud che dalla nord dipartono due serie di piccoli binari che raggiungevano la vetta al faro ….come tirassero su i carrelli non c'e' modo di saperlo, non ci sono cremagliere e quindi non cera nessun tipo di piccola locomotiva o qualcosa motorizzato, e il percorso e' sinuoso e non riesco a pensare un sistema di paranchi dalla vetta.
Il faro ha una pianta ottagonale con due strutture concentriche , la piu' interna penso che sia anche la piu' vecchia perche' le pareti ricoperte da lastre metalliche rivettate, e all'interno una cucina e varie stanze come dormitoi.
La struttura esterna in cemento e quindi penso piu' recente serve solo da protezione per quella interna con un corridoio largo un paio di metri che corre tra le due strutture.
La vista e' magnifica, anche la giornata con sole e cielo terso aiuta .
Torniamo giu' e siamo un pelo preoccupati per ripartire col dinghy, l'onda e' sempre importante e con tutto quel viavai di leoni mica sembra facile.
Comunque ci fanno ancora spazio, e si buttano in acqua , portiamo il dinghy in acqua io salgo pronto ai remi, Antonella prova una prima volta a lanciare il dinghy…ma la prima non ci riesce e ci traversiamo, la seconda va' meglio…anche se devo remare all'impazzata per togliermi dal risucchio dell'onda.
Una volta partiti…mi giro e mi trovo una muraglia di leoni in acqua proprio davanti al dinghy tutti interessati alla nostra attivita'
Ce ne saranno un centinaio , Antonella con la sua macchinetta comincia a fare dei video tutta contenta…io sono preoccupato…molto preoccupato, trovarsi ste bestie a pochi centimetri dal dinghy non mi tranquillizza di sicuro, anche perche' appena ci avviciniamo cominciano a giocherellarci intorno, li passiamo e via che ci seguono da poppa, dai fianchi da sotto…insomma circondati.
Io continuo a remare di buona lena…ma questi non mollano, allo stesso tempo e' uno spettacolo entusiasmante vedere la vitalita' di questi animali selvatici…ma allo stesso tempo la preoccupazione, questi giocano come giocassero con una cassetta di plastica…e se gli scappa una musata .per gioco…questi ci affondano, e cadere in acqua con una temperatura nell'acqua di 12 gradi non e' il massimo, insomma momenti tra la paura e il puro divertimento.
Le femmine essendo anche piu' carine preoccupano un po' meno…ma quando vedo spuntare a pochi centimetri le teste dei giovani maschi tutti neri con sti baffoni e sti faccioni…allora si' che mi preoccupo.
Ci avviciniamo alla barca dove nel frattempo vediamo due o tre leoni che tentano di salire sulla poppa della barca…insomma un amichevole assalto.
Finalmente arriviamo in barca e i leoni se ne tornano alla spiaggia e alle loro attivita', noi siamo bagnati come dei pulcini per la partenza da riva, ci cambiamo e sfruttando la marea calante residua ci muoviamo su Baia Arredondo, una baia un po' fuori dalle rotte "normali" ,qua' non e' che ci siano poi molte rotte normali, se si considera che e' ormai un mese che siamo in giro da Mar del Plata e non abbiamo mai visto nessun altra barca .
Ci piaceva l'idea di questa baiona , con buon fondo sabbioso , molto grande , e buona protezione dal SW e dai settori |Nord, aperta a SE…ma a parte un po' di brezza serale al momento non disturba, ma questo e' il tipo di baie che piace a noi e non quelle sormontate da rocce dove non si puo' vedere l'orizzonte come il "Colosseo"…vedi post precedente.
Abbiamo letto , che nella baia limitrofa …pero' difficile da raggiungere via barca per via della densita' di scogli all'ingresso, ci deve essere un piccolissimo villaggio che in teoria si dovrebbe raggiungere attraverso una strada sterrata dalla Baia dove siamo noi…non abbiamo pero' la piu' pallida idea di dove sia.
Piu' tardi cambieremo l'ancoraggio e andremo in due metri di fondo per avvicinarci piu' a terra e magari scenderemo per fare una perlustrazione col binocolo, per vedere se davvero esiste ancora sto piccolo paesello…cominciamo a scarseggiare con le provviste e rimpinguarle un po' non farebbe male, considerando che il meteo da' brutto SW per i prossimi 4/5 giorni.

BV Angelo e Antonella on S/Y Stranizza via radio SSB

----------
radio email processed by SailMail
for information see: http://www.sailmail.com

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.