Baia di Chaguaramas-Trinidad
Dopo il successo dei pannelli solari si procede …sperando che vada sempre tutto bene cosi’.
Informati per un taxi per andare
a prendere i cuscinetti dell’eolico....33 DOLLARI !!!! Sono matti, costa 25 al
giorno affittare una macchina...l’unico problema è che non siamo sicuri se
serva la patente internazionale...domani vedremo.
Nel frattempo piccoli cioppini;
si sono rotte le viti di una doghetta di tek del sedile, “ma cosa vuoi che
sia...due fori e via”...mica così facile, bisogna forare l’acciaio inox, che
non è subito tenero, quindi gambe in spalla e va al negozio a comprare due
punte dure per inox, ora che abbiamo fatto le dovute conversioni da mm a inch
(qua vendono tutto in sistema imperiale) se ne passa una mezzoretta.Torno in
barca e tira fuori tutto l’armamentario, trapano, punteruolo, martello, lima
ferro, cacciaviti ecc... insomma per fare due forellini se ne passano un paio
di ore.
Abbiamo chiamato anche il meccanico per il motore, perché ultimamente mi sembrava che bruciasse un po’ troppo olio , anche se non si vedeva nessun fumo strano, voglio comunque fare controllare la compressione dei pistoni; voi pensate sia facile...chiama Ramon (il nome del meccanico, che io dal nome mi immaginavo uno spagnolo/messicano/portoghese....scopriremo che è un tapperotto nero come la fame, i nomi significano poco) il giorno prima...mi dice di richiamarlo verso sera, richiamo verso sera...non risponde, dopo un ora mi richiama lui, mi dice che verrà domani mattina, ma se non mi chiama lui è meglio che lo richiami io alle 9;30..ok ..ok. Questa mattina gioco di anticipo e lo chiamo alle 9:10...non serve, sfarfuglia in questo inglese strano trinidadiano mi dice che è in giro ma che verra’ verso le 11..ma sarà vero, io non ci credo e mi metto a carteggiare e dare la prima mano di primer alla cassetta di legno delle taniche del gasolio. Passano le 12...nisba...alle 12;30 lo richiamo “a fra’, vieni o non vieni se no faccio altro”, “I am on the way , 45 minutes and I will be there”...si fa l’una e mezza...ciccia e bubu, decidiamo di mangiare, appena messo in tavola e sotto un acqua scrociante da temporale tropicale ecco che si presenta il tapperotto ...nero come la fame ...MIA !!!che sono ormai le due e sto morendo di fame.
Smonta gli inniettori, collega il manometro fa girare il motore e su tutti e tre i pistoni leggiamo 360 psi...buono, motore come fosse nuovo, rimonta tutto, 56 euro e passa la paura...neanche troppo caro...spero che il motore funzioni ancora :) !
10-Ott-14
Sempre a lavorare, pittura qui, aggiusta
la’ ecc..domani ..per riposarci :( sveglia alle 5;30 di mattina per beccare il mini bus
organizzato da Jessy James (il nome una garanzia da bandito) per andare al
mercato ortofrutticolo a Port of Spain, almeno ci distraiamo un po’...pensiamo
noi, senonchè alle 21:00 il locale a 100 metri da noi attacca con la musica bella
sostenuta ...che tipo di di musica? TUTTA! tutti i generi possibili e
immaginabili fino alle 3 di notte...non si dorme un fico secco.
11-Ott-14
Io alle 5:30 non sento neanche la
sveglia, Antonella riesce ad alzarsi e a gran fatica dopo un ettolitro di caffè
puntuali alle 6:30 siamo davanti al cancello del cantiere, insieme ad altre
tre donnelle. Puntualissimo arriva il mini bus, via che si va, i mercati sono
sempre belli, questo in particolare non è male, un sacco di roba, tanti piccoli
produttori, una gran sezione dedicata al pesce e alla carne, odori di spezie,
di verdure, frutte e verdure mai viste o sentite nominare.
Ci dividiamo i
compiti, io acquisto e cerco di contrattare con poca fortuna; in questa cultura
di provenienza inglese non è neanche considerato il richiedere sconti o
contrattare...si perde un po’ il sale dell’acquisto, non mi diverto così...mi
piace più il meridione del Mediterraneo o i paesi arabi...dove il NON
contrattare ti fa’ apparire agli occhi del venditore uno sprovveduto. Antonella
sta al passo con la sporta e nel frattempo da vera reporter da guera fotografa il circondario.
C’è un
gran miscuglio di razze, con personaggi davvero notevoli...insomma una gran
umanità, naturalmente un sacco di rastaman.
Abbiamo un’ora a disposizione
prima che il bus venga a riprenderci, riempiamo due sportone e in anticipo
riprendiamo il bus, che scopriamo farà anche una sosta ad un mega supermarket
per una mezzoretta.
Apriamo la porta del supermercato ed è un altro mondo, asettico, freddo, tutto ordinato e senza fantasia ...ma almeno c’è tutto ciò che cerchiamo...altre due borsone e via, alle 9:30 siamo già in barca...tutto molto ben organizzato e il trasporto ci è costato solo 5 euro a testa.
Apriamo la porta del supermercato ed è un altro mondo, asettico, freddo, tutto ordinato e senza fantasia ...ma almeno c’è tutto ciò che cerchiamo...altre due borsone e via, alle 9:30 siamo già in barca...tutto molto ben organizzato e il trasporto ci è costato solo 5 euro a testa.
Sono riuscito a ricordarmi il
nome di un collega di lavoro di Trinidad con cui lavoravo insieme in Congo nel
2004.Tanto per curiosità chiediamo in ufficio se lo conoscono...a Camille le
sembra di ricordare qualcosa...guarda nel data base del cantiere e ne viene
fuori il nome con un numero di telefono...ma mica siamo sicuri che sia lui.
Gentilmente Charline chiama il numero e becca la moglie, prova a spiegarle il
motivo della chiamata e poi mi passa la cornetta, le dico chi sono e che
eravamo colleghi in Congo, mi conferma che lavora nell’oilfield...deve essere
lui per forza, e che è in cantiere e tornerà per il week end, mi da il suo
numero di cellulare.
Venerdì sera lo chiamo ed è proprio lui, Andrew, ha anche lui la barca a Power Boats nel cantiere dove siamo noi, e che fara’ un salto sabato pomeriggio a incontrarmi.
Che strano rivedere persone dopo tanti anni, magari incontrate in altre parti della terra, strano ma affascinante.
Venerdì sera lo chiamo ed è proprio lui, Andrew, ha anche lui la barca a Power Boats nel cantiere dove siamo noi, e che fara’ un salto sabato pomeriggio a incontrarmi.
Che strano rivedere persone dopo tanti anni, magari incontrate in altre parti della terra, strano ma affascinante.
L'ingresso di Power Boats con un maxi-taxi (il furgone bianco con la striscia gialla),
dietro, il chiosco della frutta e verdura
IL MERCATO
Il mercato è un viaggio mistico.....
Le spezie, rotoli di cannella
......Del maiale non si butta niente.......
nasi e.....
si proprio ca....si
Meat and Fish
Rasta- movies
FOOD COURT
del mercato
... Nel caso uno volesse fregare le sedie ...
E per finire, una volta in barca,
un bel piatto di gamberi con i peperoncini dolci e guacamole come antipasto
bellissime foto, vivissimi colori, mi sembra di sentire anche i profumi delle spezie...(NON quello dei maiali.!!) Gabri
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