domenica 21 aprile 2013

VIAGGIO TECNICO CULINARIO A MARZAMEMI



Antonella

14- 15  aprile 2013 

Dopo una notte agitata in barca, nonostante  la calma piatta, partiamo  alle 6   da Malta.  In questi ultimi due giorni non  ho mai visto  il mare così calmo. Di solito c’è sempre vento e onda che arriva da qualche parte.
La lampada ai led alimentata dai pannelli solari che si accende e si spegne al tramonto e all'alba.


Abbiamo deciso di partire lostesso  anche se le previsioni davano vento contro.  In questi anni ci è tanto mancato navigare che  l’idea di rinunciare a qualsiasi occasione si presenti ci fa soffrire. In questo caso l’occasione era la necessità di andare a Marzamemi a comprare i led per luci della barca che a Malta è impossibile trovare.
Il vento arriva dopo circa due ore di navigazione come previsto N NE forza 4 5 e il mare comincia a farsi sentire. La barca sbandata  soprattutto  alla partenza mi fa sempre sentire a disagio così come l’urtare continuo delle onde. Stavolta non sono al timone a cercare la perfezione, ho bisogno di rilassarmi.
Il tempo in barca ha un'altra dimensione. Anche se si è ormeggiati i problemi terreni si allontanano e si ha bisogno di un po’ di tempo per abituarsi a questa nuova condizione. 
Quello che amo in assoluto dell’andare in barca a vela, oltre alla magia di essere spinti dal vento, è il contatto immediato con il mare, con la sua solitudine, con la sua potenza e il suo ritmo. Vento, mare e orizzonte infinito,  che mi fanno sentire in contatto non solo con la natura, con l’universo.

Per evitare i black out del computer di bordo abbiamo collegato il lap top al display e ed ha funzionato perfettamente. Abbiamo finalmente provato l’AIS che ci ha tolto l’incubo delle  grossi navi all’incrocio, anche  se  comunque non abbiamo abbassato la guardia.  Una in particolare che non ha modificato  di un  grado la sua rotta, ci è passata molto vicino ed abbiamo dovuto fare la manovra del cane.
Questa terza traversata da Malta alla Sicilia è stata particolare. Finalmente navigazione quasi completamente a vela ,  più di 13 ore di bolina stretta con il mare un po mosso. Velocità media di navigazione  4 nodi.
In certi momenti andavamo anche a 6.3 nodi.
Altra cosa incredibile è che sono riuscita ad andare di sotto per ben due volte a riposare nonostante i colpi delle onde e lo sbandamento. Non ho avuto problemi di mal di mare, solo un conato al risveglio dal secondo pisolino.

Questo è un fatto importante che segna il progressivo miglioramento della mia capacità di stare in barca. Non solo, anche un passo ulteriore verso la possibilità delle guardie in qualsiasi condizione o perlomeno con freddo e magari pioggia dove non si può certo dormire in pozzetto  come avevo  fatto durante il tragitto dalla Grecia a Siracusa.
Altra novità di questa traversata, la compagnia  di un’ altra barca. Nella fattispecie, il venditore del negozio di Marzamemi, accanito velista  con la moglie al timone!!!!!!!!
Non mi sono sentita più una bestia rara.  La cosa bella è che ci siamo fatti le foto a vicenda, così abbiamo finalmente una foto di Stranizza in navigazione.







Tatu che arriva...... e ci supera. 









Stranizza in navigazione!!!!!


La navigazione è stata più lunga del previsto perché il vento ci ha portato in direzione dell’Isola delle Correnti e quindi  invece delle solite 12 o 13 ore siamo arrivati dopo le nove con il buio.
L’ingresso al porto è stato difficile e per fortuna che conoscevamo l’entrata perché è vivamente sconsigliato entrare di notte. I DUE fanali rosso e verde  d’ingresso SPENTI !!!!!! Più la boa luminosa in mezzo all’ingresso che non indica dove passare. Al nostro arrivo un barchino di pescatori consapevole del pericolo ci ha fatto segno  dove entrare. ROBE DA MATTI….. o da ITALIA!


Cena a base di farro. Avevo  preparato il cous cous ma l’aglio anche se in minima  quantità è troppo forte. Poi il cous cous freddo è una pietanza da grande caldo e  a metà aprile è ancora freschino. 
Un’altra cosa che non riesco a fare il primo giorno di navigazione è mangiare. Ho mangiato solo un panino alla mortadella e la colazione del mattino. Niente caffè che mi da sempre più fastidio e aumenta la mia tensione, sempre presente.
La salsa tonné invece è andata benissimo.


Oggi lunedì, siamo andati – dopo la visita al negozio per comprare le luci-  a fare  rifornimento di leccornie siciliane. RIcotta, paté di pomodoro di pachino, salsa di tonno e soprattutto canoli. La ricotta siciliana mi stupisce sempre per la sua dolcezza.

Martedì 16 aprile




Mai visto un mare così calmo nel Canale tra Malta e la Sicilia!



Di ritorno dalla Sicilia.
Le previsioni davano poco vento N -NE forza 2-3. Partiamo -da Marzamemi-  a motore con mare calmo e quasi niente vento. Dopo circa 4-5 ore di navigazione, mentre  Angelo è di sotto a controllare AIS, rotte e navi all'incrocio, io avvisto QUALCOSA.

In questo tratto di mare, di solito stiamo sempre all'erta per nasse e oggetti vaganti.
Intravedo una cosa scura nell'acqua, un piccolo rilievo marrone che galleggia a dritta. Sul momento penso sia un pezzo di legno. Mi sporgo per guardare meglio e.... sorpresa!
Una tartaruga bella grande che nuota. Chiamo Angelo a gran voce, non voglio neanche perdere tempo a prendere la macchina fotografica- non voglio perdere neanche un attimo della vista. Insieme la seguiamo con gli occhi finchè non si inabissa a pochi metri dalla poppa. Quando avvengono questi avvistamenti è sempre una magia, un miracolo!


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