mercoledì 18 agosto 2021

Pornic

 

18 agosto 2021

 Pornic  47 06.4967 N 002 06.8237 W

By Angelo

 Partendo dal presupposto che ad agosto non bisognerebbe andarsene in giro in barca ma rimanersene tranquilli da qualche parte, al marina di Ile Yeu contrariamente a tutti gli altri marina mai visti , una volta riempiti i finger vacanti cominciano con l’aiuto di due rib ad impaccare barche in ogni dove , bloccando l’uscita alle barche dei pontoni bravo e alpha.la mattina dalla 9 in poi comincia l’operazione di lento sgombro per fare uscire le varie barche e cosi’ finalmente liberare i due pontili.Una pratica penso al limite del legale ma che sicuramente riuscendo a parcheggiare una trentina di barche in piu’ per notte ad una media di 40 euro moltiplicato per i due mesi di alta stagione fanno una bella sommetta.

Noi siamo al pontile bravo e cosi’ “prigionieri “ con altre barche che avrebbero voluto uscire prima , ma tocca aspettare almeno fino alle 10 perche' ci sia spazio sufficiente per muoversi.

A parte la pratica barbara dal nostro punto di vista, il lato positivo e’ che tutto il marina compreso i due tender che manovrano le barche come fossero fuscelli e’ gestito da teen agers  2/3 ragazzine alla reception in contatto via VHF con i due ragazzini ai rib, tra le altre cose tutti gentilissimi e professionali, una bella cosa che fa’ sperare per il meglio per il genere umano.

Alle 10:00 finalmente abbiamo la possibilita’ di muoverci, il canale tra i pontili come al solito e’ ristretto, abbiamo il finger a sinistra e il vento sui 15 nodi che entra a ore 11 da prua, appena usciti dal finger ci abbatterebbe la prua e non avremmo scampo. Chiamiamo il ragazzino col rib verde, che non avra’ piu’ di 14 anni, ma appare subito sveglio e ci mettiamo d’accordo sulla manovra, si posiziona sulla dritta della prua  e appena liberi dal finger ci spinge  la prua a sinistra mettendoci in linea con il canale di uscita.Peccato che nei giorni scorsi avevo lavorato sul filtro dell’acqua salata pulendolo e nel richiuderlo si era scaricato, nel momento di uscire al finger mettiamo in moto all’ultimo secondo essendo strapieni di barche tutte intorno.Mi accorgo immediatamente dal rumore che non sta’ circolando acqua nel raffreddamento, ma non posso fermarmi avendo gia’ iniziato l’evoluzione per l’uscita.

Vado avanti al minimo sperando che non parti l’allarme di eccessivo riscaldamento, man mano che sfiliamo le altre barche diversi ci avvertono che non esce acqua dal motore, thanks , I know it.

Appena girato l’ultimo pontile per fortuna c’e’ il pontile del distributore, in un attimo ci ormeggiamo, apro il filtro riempio e siamo di nuovo in business .

Usciamo insieme ad altre 20 o trenta barche dal porto, sembra quasi l’inizio di una regata, ma e’ solo un altro giorno nella francia atlantica.

Il vento e’ ora sui sui 16-17 nodi da NW , apriamo randa e genoa al 120% e cominciamo con i nostri bordi per una rotta ideale di 353 T con un vento che entra da 310, ci aspettano taaaanti bordi , complicati dai vari bassi fondali, mede cardinali e quant’altro, questa parte di mondo a vela e’ bella tecnica. .Avremmo voluto partire alle 7 di mattina ma non c’era verso , la rotta diretta sara’ di circa 25 miglia , ma a bordi diventera’ comodamente di 35.

A parte l’imbottigliamento nei marina, ma in giro non ci sono molti ancoraggi per proteggersi dal NW, una volta in mare e’ una meraviglia, barche a vela …che vanno veramente a vela , a perdita d’occhio, molti incroci con precedenze rispettate e grandi saluti, qualche motoscafino, ma non si vedono in giro che barche a vela di tutte le fatture e qualita’.

Il vento tiene sul NO per poi girare leggermente da ONO, l’intensita’ varia leggermente fino a darci la possibilita’ di aprire completamente il genoa al 150% , si sbanda un po’ di piu’ ma la barca e’ equilibratissima e tiene meglio l’angolo di bolina, la cosa meno positiva e’ che ogni virata devo mettere dentro completamente il genoa, Antonella vira con solo randa e poi riaprire sulle nuove mura, il genoa e’ grande e a sera avro’ braccia e schiena incriccate, mentre Antonella sempre al timone (per sua scelta) avra’ anche lei braccine dolenti, la bellezza della vela che ci fa’ sentire che abbiamo ancora un corpo con dei muscoli poco usati.

Arriviamo nel SE dell’isola di Noirmoutier circondata da bassi fondali, scogli e relitti vari, dovremmo rispettare le due mede cardinali la prima sud e la seconda ovest, o almeno quella era la nostra rotta sicura che avevamo tracciato , col bordo a perdere pero’ ci saremmo allontanati  enormemente dal target, davanti a noi vediamo sull’AIS una barca a vela di 14 metri probabilmente di locals che si infila tra le due mede passando per un tratto dove la carta riporta 2,1 mt.Siamo quasi in bassa marea pero’ c’e’ un metro in piu’ di marea non essendo alle sigizie, estendo il suo track AIS a 30 minuti e sopra ci metto la nostra rotta e lo seguiamo , la barca si chiama Skerzo, speriamo bene che non ce ne tiri uno.

Il vento si fa’ piu’ fresco e si viaggia ora con falchetta in acqua , il sole risplende l’acqua ha un colore meraviglioso..cosa si puo’ desiderare di piu’.

Avevamo chiamato via telefono in mattinata il marina di Noirmoutier dove ci avevano detto che non accettano prenotazioni e quando si arriva chiamare sul 9 e si vedra’. Vediamo davanti a noi un plotone di barche sia da sud che da nord, cominciamo a preoccuparci un po’ di trovare posto, nel caso non ci fosse il prossimo sarebbe a 14 miglia sempre controvento e considerando che saranno le 18:30 quando saremo davanti al porto non rimane molto spazio.

Poggiamo per l’ultimo miglio e filiamo come treni fino al rigoroso allineamento per entrare in porto, rolliamo genoa , ammainiamo randa acceso motore, e Antonella chiama via radio.Rispondono sempre molto gentilmente, ma i nostri presagi si sono avverati, non hanno posto neanche per uno spillo.Col telefono Antonella chiama il marina di 1000 posti barca di Pornichet a 14 miglia, pieni che non entra neanche un capello.Qua’ si fa’ dura, non ci sono ancoraggi in vista , ci viene in mente il marina di Pornic che avevamo scartato inizialmente perche’ molto in dentro e con problemi di bassi fondali fino a 1,1 mt all’entrata in bassa,

Ultima risorsa, Antonella chiama e le dicono che si c’e’ posto ma che loro se ne vanno alle 19:45 e che dobbiamo muovere il cosiddetto.

Rissiamo genoa e randa e motore e a circa 7 nodi ci scaraccoliamo verso Pornic insieme ad una altra barca a vela a noi di fianco.

Alle 19:35 entriamo nel marina e ci assegnano temporaneamente per la notte un posto in testata del pontile F.

Ma si puo’ fare sta vita , basta, mai piu’ navigheremo ad agosto, l’avevamo fatto anni fa’ in Grecia e fu un delirio …ma ci si dimentica delle cose , e ora ci siamo ricaduti.

Il posto e’ carino anche perche’ per la sua posizione e’ un po’ fuori dalle rotte abituali, ci hanno ora trovato posto in un finger che per entrarci abbiamo dovuto fare i salti mortali da quanto e’ stretto il canale, pero’ almeno siamo piu’ tranquilli ed evitiamo il rischio che ci venga qualcuno in andana.

Ora un po’ di belle passeggiate facciamo passare un paio di giorni e speriamo che piano piano i ragazzini tornino a scuola e i genitori al loro onesto lavoro lasciandoci a noi un po’ di campo libero in barca a vela.

Alla fine abbiamo navigato 40 miglia praticamente tutte a vela a parte le ultime 5, e siamo un po’ provati, pero’ la bellezza di arrivare e farsi una cena frugale in pozzetto e’ davvero impagabile.


L'impacchettamento dietro al pontile bravo


Alle 09:30 si aspetta finche' i primi della fila non escono




Il track passando tra le mede a SE dell'isola di Noirmoudier con arrivo a Pornic


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.