16 marzo 2019 San Martin
18 04.24 N 063 05.58 W
Finalmente dopo una settimana di tira e molla la Yamaha ci ha consegnato il fuoribordo sistemato…spero.
Per fare il test al motore ci filiamo subito dall’immigrazione per fare I documenti per il giorno dopo.
La mattina sveglia alle 06:45 per sistemare I doppini, scollegare il cavo e fare colazione.Alle 08:00 molliamo gli ormeggi con unagran voglia di uscire da sto shithole della laguna di Sint Marteen.Alle 08:30 il ponte mobile apre per l’outbund, usciamo dal canale del marina con l’allarme fondo impazzito, penso che non ci sia piu’di 1.5 mt di fondo.Una volta nei 4 metri ci prepariamo a fare scendere la deriva che avendola issata al suo massimo ha la tendenza a bloccarsi nelle guance laterali di derlin, la soluzione sarebbe estrarre le guance per assottigliarle un po’, ma si puo’poi correre il rschio che in navigazione siano troppe lasche e facciano battere la derica contro la scassa, quindi per il momento teniamo questo sistema.
Sistema non proprio comodo, perche’mi sono inventato un sistema che accedendo nella parte superiore della scassa dove tempo fa’avevo praticata una apertura con flangia, posso inserire un tubo con terminale in alluminio per non rovinare la deriva e puntandomi contro il celino con un piccolo martinetto idraulico posso fare scendere la deriva quel tanto che diventi libera e quindi puo’scendere da sola.Piu’complicato a spiegarlo che a farlo, in 5 minuti tutto e’a posto.
Facciamo un po’di circling davanti al ponte tra 3 megayacht e un altro paio di barche a vela, alle 08:30 spaccate il ponte si solleva e noi in seconda posizione ci involiamo verso la bellezza del mare aperto….via via da ste lagune fetenti.
C’e’un gran sole e man mano che ci allontaniamo da Sint Marteen entra il vento, passata la Punta de Cannoier , vento sul naso da est, poco male , randa con una mano e fiocco e via che si bolina .
In 4 bordi siamo a Marigot Bay, sembra davvero un altro pianeta rispetto al bordello della parte olandese.Giu ancora in 5 metri e finalmente col fuoribordo ora funzionanete andiamo a terra approdando all’interno del marina al dinghy dock dedicato.
Rispetto agli olandesi qua’e’davvero un paradiso, subito scesi dal dinghy si trova free internet del marina sui pontili, andiamo all’uffico del marina dove hanno un PC per fare l’entrata, in 5 minuti tutto fatto…davvero un sogno.
E’ormai quasi l’una e quei pochi ristoranti attivi dopo l’uragano sono strapieni, andimo pero’davanti ai traghetti dove troviamo un posticino molto local, col barbeque che sfrigola sulla strada, 4 tavoli sotto una tettoina fatta con materiale di risulta.Ribs al barbeque e patatine fritte e una bottiglia da litro di acqua gasata…da ste parti merce rara.Mangiamo divinamente e torniamo in barca per la lenta digestione, si ballonzola un po’, ma si puo’fare il bagno a poppa, ci sono molte barche ma molto distanziate essendo la baia enorme.
Ora un po’di relax e vedremo come meglio organizzarci.
BV A&A
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