37 24.5849 N 001
33.0750 W
Giornata interlocutoria, da Cartagena a El Hornillo, vento assente, abbiamo provato anche ad andare controvento con soli 6 nodi di reale ...ci siamo accorti che i due bordi erano quasi a 180 gradi, ma ci aspettiamo una piccola rotazione da Est per domani, anche per questo la decisione di spezzare questa ultima tratta della Costa Blanca anche con una tratta relativamente piccola...ma almeno ci offre un ancoraggio abbastanza a ridosso...anche se questa notte i venti gireranno un po’ dappertutto. La baia all’arrivo è molto bella a patto che si tenga il cappello con la visiera e gli occhi fissi sulla linea di costa, appena si alza lo sguardo l’urbanizzazione feroce...ma proprio feroce, che ci si chiede, ma chi va’ poi ad abitare in sti posti da polli in batteria.
Urbanizzazioni….selvagge: - la macchia rossa in mezzo alla montagna vicino Aguilas
Cala del Hornillo lato Ovest - Aguilas -
Cala del Hornillo lato Est - Aguilas -
Comunque il sud della Spagna ha pagato caro il prezzo del turismo sfrenato. Speriamo in domani a Capo di Gata, che dovrebbe essere inserito all’interno di un parco e si spera che qualche cosa sia rimasto fuori dalle cazzuole forsennate degli spagnoli.
Una cosa simpatica scoperta al
museo di archeologia subacquea di Cartagena: nell’antichità, oltre tutti gli
amuleti e doni che si facevano agli dei prima di una navigazione, esistevano
diciamo anche una specie di decalogo di regole da tenere in navigazione per non contrariare gli dei.Una di
queste era di non tagliarsi i capelli, le unghie e farsi la barba in
navigazione. Ecco spiegato tutto l’ammasso di sfighe che si è beccato Robert
Redford in All is Lost, quando dopo essersi fatto la barba prima di una
burrasca gli capita di tutto e di più.
Morale quando scendete dalla barca all’arrivo, dovete puzzare, capello lungo, barba incolta e unghie prensili...sembrerete una ciofeca, però avrete fatto contenti gli dei e la navigazione sarà stata gradevole e tranquilla.
Morale quando scendete dalla barca all’arrivo, dovete puzzare, capello lungo, barba incolta e unghie prensili...sembrerete una ciofeca, però avrete fatto contenti gli dei e la navigazione sarà stata gradevole e tranquilla.
07-Aprile-14 San Miguel Capo di
Gata
Pochissimo vento, mare piatto, sole splendente e cielo azzurro, motore tutto il giorno al minimo, e forse grazie alla corrente da 4.5 a 5 nodi.
Partenza da Aguilas
Partenza alle 7 e arrivo alle 18...stanchi: anche a motore ci si stanca in barca.
Dovevamo ancorare proprio dietro il faro a Capo di Gata...ma all’arrivo c’è già un OVNI 395 con bandiera norvegese ancorato, il posto non è grandissimo, così abbiamo preferito andare avanti altri 200 metri e ancorarci lungo la spiaggia, tanto aperto di la come di qua. Ma ci sono solo degli Ovni in giro di sti tempi ?
Ovni al capo.
Il tempo dovrebbe essere dichiarato, durante la notte tendenza da NE, per poi tornare da Est in mattinata; siamo completamenti aperti, in 6 metri di fondo con 35 metri di catena su sabbia ....abbastanza tranquilli, se mai si può essere tranquilli all’ancora.
Penso che sia l’ultimo o almeno uno dei pochi posti sfuggiti alle cazzuole selvagge spagnole, grazie al parco, sembra ancora un angolo di paradiso.
Il capo e la punta del Golfo di Almeria sullo sfondo
Il parco di Cabo de Gata
Tramonto a San Miguel de Cabo de Gata
Alba a Cabo de Gata
Sveglia alle 6:30 e partenza alle 7...niente da segnalare se non che il vento nun ce stà, e si va con la vela Volvo, che sto cercando di curare e manutenzionare con molto amore.
Se la cava bene, non c’è nessunissima
perdita, ne di acqua ne di altro, ho aggiunto un bicchiere di olio motore ...ma
è normale dopo tante miglia a motore, la girante è nuova...dovrei cambiare il
filtro gasolio, cambiato l’anno scorso prima della Grecia ...vediamo quando
saremo a Caleta de Velez E’
arrivato finalmente il tempo di rimontare il bimini, il termometro sotto la cappottina
segna 29 gradi, e in pozzetto comincia a fare veramente caldo senza vento. Prima
di rimontarlo dobbiamo pulire gli acciai degli archi ...che si ha l’impressione
siano stati fatti con acciaio cinese di quello economico e in alcuni punti
tende velocemente a fare ruggine.
Il golfo di Almeria ( Costa del Sol ) e la Sierra Nevada sullo sfondo
Altra cosa di rilievo che ieri
sera vicino a terra ci siamo riempiti la barca di moscerini..per cacciarli
fuori mica facile.
Dovremmo ancorare a Adra dietro
il molo del porto, ma siccome è relativamente presto proviamo a fare più miglia
per arrivare alla baia di Calahonda.
Appena presa la decisione di prolungare altre 30 miglia ...ecco che ci investe la corrente contraria del sottocosta, 1 nodo e crediamo con punte a 1.5 contro. Cominciamo a fare due conti e arriveremmo troppo tardi, col buio. La baia è stretta dentro dei faraglioni, non ci fidiamo a fare un altro arrivo notturno, per di più qua le baie sono zeppe di nasse, l’altro giorno dopo aver ancorato ci siamo accorti che sotto la barca correva una rete sul fondo di 5 metri...per fortuna non l’abbiamo beccata. Quindi, cambio di piano per la seconda volta e si va ad Adra.
Appena presa la decisione di prolungare altre 30 miglia ...ecco che ci investe la corrente contraria del sottocosta, 1 nodo e crediamo con punte a 1.5 contro. Cominciamo a fare due conti e arriveremmo troppo tardi, col buio. La baia è stretta dentro dei faraglioni, non ci fidiamo a fare un altro arrivo notturno, per di più qua le baie sono zeppe di nasse, l’altro giorno dopo aver ancorato ci siamo accorti che sotto la barca correva una rete sul fondo di 5 metri...per fortuna non l’abbiamo beccata. Quindi, cambio di piano per la seconda volta e si va ad Adra.
Il porto di Adra
Ancoraggio aperto da ogni dove un
po’ potetti da Est e Nord..il fondo di ciotoli e sabbia sembra tenere. La notte
si rolla un po’ come tutti gli ancoraggi aperti, ma cento volte meglio di
essere in porto con la risacca.
Partiti alle 7, si vedono appena le
prime luci, dopo poco ci ritroviamo contro la stessa corrente di ieri, con in
più vento sul naso, non si riesce ad andare. Decidiamo così di fare un bordo in
fuori per toglierci da questa corrente e per dare un po’ di angolo alla barca. Va
molto meglio e cominciamo a filare, la cosa strana è che il vento soffia da
Ovest circa 6/7 nodi, ma il mare continua a venire da SE, anche con onde
formate. A noi va bene, sfruttiamo il vento e il mare ci spinge. In questa maniera
arriviamo abbastanza presto, verso le 18:30 a Caleta de Velez.
Un porto diviso tra pescherecci e il diporto in fondo con tre pontili.
Ormeggiamo di poppa vicino a degli inglesi giramondo...16 anni che sono in giro per il mondo in barca.
Un porto diviso tra pescherecci e il diporto in fondo con tre pontili.
Ormeggiamo di poppa vicino a degli inglesi giramondo...16 anni che sono in giro per il mondo in barca.
La barca degli inglesi a Caleta de Velez
In ufficio, gentilissimi, ormeggio con acqua e luce compresa, bei bagni , lavanderia per 14.5 euro al giorno compresa iva...che bel posto. A parte il discorso monetario si ha un feeling di un posto buono...cosa ce lo faccia dire ...non so.
Una mezzoretta di chiacchiere con
i vicini inglesi giramondo....ci hanno fatto sognare, in particolare quando
raccontavano della loro traversata atlantica con il loro 35 piedi, “ci abbiamo
messo 22 giorni ...ma quando siamo arrivati non ci volevamo più fermare”. Non
c’è bisogno di aggiungere commenti.
Siamo ormai vicini al primo jump, un paio di tappe per arrivare a La Linea e poi studio del meteo e si va.
Siamo ormai vicini al primo jump, un paio di tappe per arrivare a La Linea e poi studio del meteo e si va.
Vi leggo con google heart aperto
RispondiEliminae guardo dove siete passati e dove avete ancorato,
Oggi sono uscito, vento di scirocco solo dopo le 4 miglia
la corrente ormai è diminuita,
la settimana scorsa era fortissima a causa delle pioggie
e dell'acqua che portano in Adriatico i fiumi che tanno a nord.
In compenso bella giornata, pranzato in barca,
crescia con la mortadella e cocacola
che nella mia barca non manca mai
e pensare che ai ragazzi l'ho sempre vietata.
Ciao.
On vous souhaite bon vent !
RispondiEliminaBrice et Marie sur S.Y Zhuhai