Da French Port a Keel Bay
5 giugno 2023
53 58.1736 N 010 04.4493 W
Tappa non troppo lunga sulle 23 miglia, la giusta misura per avere le maree a favore.
Vento sempre da NE ma non troppo, provato un po' tutte le configurazioni, con gennaker, con randa e genoa con solo genoa e naturalmente anche motore.
L`idea iniziale era di fermarsi a Keem bay circa 3 miglia prima di Keel Bay, ma quando arrivati nei pressi ci accorgiamo che è sí una bellissima baia ma sul tipo di White Strand, bella ma insidiosa con i catabatici, infatti è una bellissima baia ad anfiteatro con alte scogliere tutte intorno e con una bellissima spiaggia.
Titiamo dritto per altre tre miglia per arrivare a Keel Bay, baia immensa con una immensa spiaggia, riparata da NE e aperta dietro, ma queste sono le baie che piacciono a noi, riparate ma aperte, cosí se c`è da mollare veloci non c`è problema. Sotto, un gran sabbione di fondo e la Rocna non ha problemi, due conti sulla marea e ci si ancora in 5 metri con i soliti 30 metri di catena.
Da Keel Bay a Cleggan Bay
6 giugno 2023
53 33.4893 N 010 06.0645 W
L`idea era di andare a Inishbofin Island, molto evidenziata come posto turistico sul portolano, dalle foto aeree sembrava un gran posto e largo, un po' problematica l`entrata tra scogli affioranti e no, con un allineamento con un fanale a tre settori.
La giornata ancora molto variabile e anche oggi intercalate vela e motore.
Arriviamo a Inishbofin, ci allineiamo ed entriamo, non senza qualche apprensione del passaggio cosí ravvicinato agli scogli.
C`è un molo per carico e scarico dei pescatori, davanti al molo una micro baia con bassi fondali, già piena di due barche a vela piú una a motore, piú un numero imprecisato di boe e boette che non si riesce a distinguere le nasse dai gavitelli, di chi non si sa.
Il posto in sé è bello, ma a noi come ancoraggio non ci sconquiffera per nulla.
Proviamo comunque un ancoraggio dopo le barche già all`ancora, in 4 metri di fondo ma finiamo con la poppa vicino agli scogli, troppo vicino agli scogli, in piú in bassa marea finiremmo quasi in secco.
Non ci sfagiola per nulla, rapida ricerca e troviamo un fiordo con in fondo sabbia da buon ancoraggio a circa 3 miglia, detto fatto, su di ancora, riusciamo con l`allineamento e siamo fuori con un grande sosspiro di sollievo.
Nel frattempo il vento si è fatto gagliardo e il sole pure, il mare uno splendore, su di randa, fiocco e via che si pedala a piú di 6 nodi in bolina larga con la randa un po' lascata a rifutare un po', dovremmo prendere una mano, ma la timoniera se la spassa alla grande e con la falchetta in acqua in ¾ d'ora siamo già al fiordo.
Passiamo davanti la molo di cemento da dove partono i traghetti per andare a Inisbofin e arriviamo in fondo passando una barca a vela d' epoca già all' ancora.
Il fondo è basso e lontano da riva, cerchiamo di avvicinarci il piú possibile perché domani è di riposo e vorremmo fare due passi a terra. Ancoriamo in 5 metri e siamo a posto con la bassa marea.
Sul tardi verso le 22:00 siamo in bassa marea, esco in pozzetto per dare un' occhiata e sono sbucati con la bassa marea un gruppo di scogli appena a una ventina di metri da prua, usti! se ruotiamo siamo a scogli.
Prima che buio ci colga, issiamo ancora e ci mettiamo un po' piú lontani da riva per evitare altri inconvenienti.
La mattina dinghy in acqua, potremmo mettere il fuoribordo e arrivare al molo, ma normalmente ci piace andare a remi. Meno impazzimento e un po' di ginnastica.
La riva è lontana, ma in dieci minuti siamo a terra, troviamo una massicciata dove far passare il cavo di sicurezza e in un paio di chilometri camminando siamo nel piccolo paesello, troviamo un bel sentiero lungo la costa e ci facciamo una gran bella camminata, poi per pranzo al pub locale zuppa del giorno, un piatto di pesce locale e due belle Guiness.
Da Cleggan Bay a Ballinaleama Bay
8 giugno 2023
53 24.9399 N 010 08.6377 W
Con Gary e Debora dell Josi ci si tiene sempre in contatto, molte volte si va in posti diversi per poi ritrovarsi da qualche parte, una situazione che a noi piace moltissimo e anche a loro, cosí non ci sono vincoli sulle scelte o discussioni dove si voglia andare.
La sera dell' 8, ce li troviamo ad una cinquantna di metri all' ancora, si chiacchiera via VHF e via Whatsapp quando c`è segnale e ci si scambia informazioni e piani di navigazione e naturalemnte informazioni meteo.
La bazza sembra finita, sta entrando una bassa pressione piú o meno tosta che ci regalerà nei prossimi giorni venti forti da est per continuare la rotazione SE, S, SW.
Bisogna quindi programmare bene le prossime tappe dentro al grande golfo di Galway.
L' idea nostra era di entrare nel golfo ancorarci nella parte estrema nord, per poi il giorno dopo sfruttare i venti da est per attraversare il golfo in one go.
L' idea di Josi era di cercare di penetrare il golfo il piú possibile perché hanno in mente di andare a Galway, proprio alla fine del golfo.
In teoria oggi è l' ultimo giorno di NE iniziale per poi cominciare a buffare da est, loro partono un oretta prima di noi , noi seguiamo e si va a vela da subito con il vento e la corrente che ci spinge.
All' uscita del fiordo il vento gliela dà su e continuiamo per un bel tratto cercando di andare a 1.6 nodi sic!!!, poi ci scontriamo con una strana corrente menzionata anche dal portolano e non ce n'è piú per nessuno, via di motore e visto che andiamo di motore prendiamo la scorciatoia passando nell' High Islands Sound .
Nel frattempo vediamo Josi andare sempre piú verso il largo, pensiamo, mah avranno piú vento e la prendono larga, scopriremo poi all' arrivo che essendo un po' talebani per la vela cercano di estremizzare la cosa fino all' eccesso, insomma sono andati alla deriva non so' per quanto per non accendere il motore.
Dopo un oretta scarsa di motore entra bello arzillo l'est, partiamo con randa piena e fiocco per ridurci dopo un paio di ore di navigazione a randa con una mano e fiocco.
L' autopilota vecchiarello non ce la fa a tenere una bolina superaferrosenononprendiamoilcapo , Antonella al timone per le prossime N ore sempre a stringere sta bolina per prendere la famosa Slyne Head.
Continuiamo a vedere Josi molto al largo fare dei bordi e pensiamo, usti questi ne sanno di vela e di traiettorie, scopriremo poi all`arrivo che avevano preso delle super alghe nell' elica e nel timone e quindi andavano in qua' e in là dove potevano.
Arriviamo al capo e dobbiamo fare 4 bordi per avvicinarci all'entrata della baia, che poi non è proprio una baia ma diversi spiaggioni con dune a terra contornati da scogli piú o meno affioranti.
L' entrata è tricky ma ci aiuta la bassa marea che fà emergere scogli e scoglietti, aggiungendo poi quelle maledette nasse per aragoste, ma chi se le mangia tutte ste aragoste mi chiedo.
Arriviamo con difficoltà in 5 metri di fondo, giù ancora e prende bene.
Il vento nel frattempo ancora arzillo ci dice che con la protezione delle sole dune, l' indomani con 28/30 nodi non avremo un gran ridosso.
Pranziamo anche se sono gia' le 17, e pensiamo al da farsi.
C' è un' altra possibile baia a circa 15 miglia e un' altra a 20 miglia, alle 22:30 viene buio, ce la si potrebbe fare, ma il problema è che il vento praticamente ce lo avremo sul naso.
Tentiamo, faremo dei bordi, ma almeno quella delle 15 miglia ce la dovremmo fare, ora che terminiamo di pranzare e risistemiamo la barca si fanno le 18:00, il tempo stringe, issiamo ancora e usciamo dal dedalo di scogli.
Anche se credevamo che le dune non fermassero molto il vento, ci dobbiamo ricredere, fuori ci sono gia' 25/28 nodi, apriamo randa e fiocco e proviamo, nel frattempo anche il mare è un po' cresciuto e la marea ce l' abbiamo contro, insomma a 2.8 nodi non ce la faremo mai ad arrivare prima di notte, considerando che bisognerebbe fare un minimo di 4/5 bordi.
Ci sarebbe di fianco un altra baia, Bunowen Bay, con entrata piú semplice ma stretta in fondo e dà pochissimo ridosso dall' est , niente da fare, torniamo alle nostre dune cercando di trovare un posticino al meglio del riparo, sappiamo che non avremo tanto ridosso dal vento ma almenno saremo ridossati dal mare.
Rientriamo sempre zig zagando tra scogli e nasse e ancoriamo un po' piú sopravento di prima, giú in 6 metri di fondo e andiamo con 50 metri di catena, saremo a 7 metri in alta, ma domani saremo contro 30 nodi di vento.
Via whatsapp Josi ci avverte poi che dovevano arrivare ad un baia 15 miglia di distanza, ma il problema con le alghe nell' elica e nel motore li ha costretti ad entrare a vela con la corrente che li spingeva a 5 nodi ad ancorare nella baia un po' sui generis di fianco a noi la baia di Bunowen Bay, qua si fanno tanti piani, ma poi bisogna essere abbastanza elestici da cambiarli repentinamente alla bisogna, ora erano in discussione per chi doveva farsi il bagnetto sotto la barca per andare a libererare l' elica e il timone, non li invidio di sicuro, l' acqua è gelida.
Abbiamo nel frattempo passata la notte all' ancora con 30 nodi, buffava da matti, grazie agli eolici riusciamo a lasciare acceso l' allarme ancora su OpenCpn, oggi tutto il giorno a buffare dai 28 ai 33 nodi, la bassa sta impattando, domani ancora da est ma speriamo che cali, perché dobbiamo muoverci da qua la rotazione della bassa continuerá da sud est sud fino a sud ovest, e quí non siamo coperti da nessuno di questi venti, quindi domani mattina a bordi contro l' est dovremo cercare di arrivare ad Ard Bay almeno coperta dai venti da sud.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.