By Antonella
Lat. 43° 32.4 N Long. 6° 4.7 W
Dal 4 al 8 agosto 2022
Inizialmente, nell'idea di muoverci (in barca) per qualche giorno
da Gijon avevamo pensato di andare verso Est, ma poi viste le
previsioni che davano Nord Est - Est per diversi giorni abbiamo
optato per la costa Ovest e abbiamo individuato sulla carta San Juan
de l'Arena, porticciolo come la maggior parte in questa costa,
inserito all'imbocco di un fiume dopo il Cabo Penas e a circa 25 NM ( miglia da Gijon).
Dopo varie ricerche e telefonate abbiamo scoperto che ci sono due
paesi sulle rive opposte dello stesso fiume Nalon: San Juan de la
Arena a sinistra e San Esteban (de Pravia ) sulla destra.
Arrivati la sera del 4 agosto verso le 7 e 30, in una bella
giornata di sole ma con poco vento, entriamo con precauzione seguendo
il molo che si estende sul mare. Molti porti della costa
settentrionale spagnola sul Golfo di Biscaglia sono esposti al moto
ondoso generato dalle perturbazioni che entrano dall'Atlantico quindi
anche con poco vento c'è spesso un'onda lunga che arriva da lontano
e che può creare problemi all'ingresso di alcuni porti, ma in
questo caso con onda lunga da Nord non ci sono stati grossi problemi.
L'unico fastidio i pescatori appostati sul molo che si sentono
padroni del canale d'ingresso e ritirano le lenze protestando o
lasciandole per dispetto.
Sulla sinistra ci sfila San Juan de la Arena che ha un aspetto
più turistico da villaggio vacanza con edifici a più piani e un piccolo porticciolo con
barchini a basso pescaggio.
A San Esteban il porto è stato ricavato chiudendo con un lungo
molo un'ansa del fiume. Al telefono, la persona del Club Nautico di
San Esteban ci aveva spiegato che si può ancorare gratuitamente in
fondo al porto oppure ormeggiarsi lungo il muro che costeggia la riva. Quando arriviamo nel bacino del porto, un tizio su una barca
ormeggiata in uno dei pontili privati ci fa segno di ancorare in
fondo. Il problema è stato il giorno dopo, quando abbiamo cercato un
approdo per il dinghy per scendere a terra perché tutti i pontili
con relativi accessi a terra sono chiusi e riservati, l'unica
possibilità è legare le cime a una delle scale di metallo lungo il
muro. Per certi versi ci sembrava di essere tornati in Cile o in una
ipotetica Scozia visto il meteo grigio piovigginoso e un po' freddino
del 5 agosto, ma dopo tanti mesi di inattività volevamo comunque
provare il dinghy e il fuoribordo. Con un po' di fatica abbiamo
messo in acqua Caronte Walker Bay dopo aver montato e gonfiato i
tubolari, e il fuoribordo ha funzionato al primo colpo. Guardandosi intorno
sulla riva si vedono grosse strutture industriali e leggendo sui
pannelli informativi scopriamo che San Esteban – conjunto historico
industrial - è stato un porto minerario e industriale importante fino
agli anni sessanta per l'esportazione del carbone che arrivava
dalle miniere vicine e un punto di collegamento con tutta l'attività di
rifornimento ed esportazione materie prime che partiva da qui.
Per fortuna nei giorni seguenti il meteo migliora con un bel sole
e facciamo due passi in esplorazione.
Consultiamo spesso il meteo per capire come e dove muoverci.
Sembra che per avere l'ipotetico Ovest bisogna aspettare una
settimana almeno senza avere la certezza che ci dia buono, decidiamo
quindi di muoverci con il Nord Est leggero e fare dei bordi per
ritornare a Gijon dopo aver scoperto che i tanto decantati
porticcioli limitrofi chiedono ben 25 euro per stare all'ancora.
Partiamo l'8 agosto verso le dieci e mezza dopo che ci siamo goduti
l'ancoraggio super tranquillo -a parte un po' di ondina-. Issando
ancora viene su un fango nero ma per fortuna niente ostruzioni.
Anche l'uscita non presenta grossi problemi, c'è sempre onda lunga
all'imbocco e bisogna fare attenzione a non finire sulle secche
lasciando la boa rossa a dritta e costeggiando il muro.
Inizialmente il vento è un po' sostenuto 20 25 nodi da Nord EST,
facciamo un bordo in fuori, ma poi in prossimità del Capo Penas cala
completamente e andiamo a motore. Poi per fortuna passato il capo il
vento riprende al traverso lasco ed è una bellezza, finalmente una
bella veleggiata come ce la sognavamo da mesi.
Sono anche riuscita a
vedere una tartaruga marina.
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Partenza da Gijon, la costa verso Cabo Penas
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Cabo Penas
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Il faro di Cabo Penas
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Verso Ovest
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Il Molo di San Esteban e il villaggio di San Juan de la Arena in vista
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Si va a terra
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6 agosto, il sole, Stranizza all'ancora davanti al cantiere e alla scuola di vela
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Passeggiata sul molo
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La piccola boa rossa che bisogna lasciarsi a sinistra all'ingresso (al centro vicino al lampione) a lato gli scogli e i bassi fondali
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Dal molo vista verso Ovest
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Le strutture industriali per la carica del carbone e il molo di chiusura del bacino portuale
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Il lungo fiume, i pontili con i barchini hanno l'accesso riservato, l'alternativa è legarsi a una delle scale metalliche. Poi abbiamo trovato un pontile con dei gommoni con un accesso libero a scala in muratura. |
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la stazione ferroviaria
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Stranizza all'ancora. Vista di San Juan de la Arena e il molo che circonda il porto e che separa dal fiume
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treno alla stazione |
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8 agosto partenza da San Esteban |
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Navi all'ancora all'ingresso di Avilés
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In navigazione finalmente a vela verso Gijon
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