martedì 14 marzo 2017

Forza 10 a Mussel

13/marzo/17
A Caletta Mussel
Per chi conosce I Grib sa'che quando il colore vira a marrone, e'ora di cominciare a preoccuparsi veramente.La previsione per lunedi ci dava forza 10 venti da 48 a 55 nodi,inizialmente da nord non troppo forti per poi continuare la rotazione a Ovest.
Per questa eventualita'ci eravamo posizionati con la poppa verso ovest piu'al riparo degli alberi possibile , ancora con 6 calumi e 4 metri di fondo…di piu'non potevamo fare, il piccolo peschereccio era rimasto alla ruota nel mezzo della baia.
Verso le 18:00 ancora assolutamente niente vento, tante'che pensavamo che o eravamo super riparati o la previsione si era sbagliata.
Niente di tutto cio', dopo nenache mezzora cosi'senza grandi preavvisi giu'raffiche da 30/40 nodi da nord, ci teneva solo l'ancora e la cima di dritta di poppa.
Da 40 e'poi passato velocemente a 50 e forse piu', l'acqua nella baia ha cominciato a nebulizzare, e piano piano comincevamo ad avvicinarsi a costa, finche siamo finiti in meno di due metri…niente da fare, sembrava la fine del mondo, abbiamo mollato prima la cima da sottovento e poi piano quella di sopravento dando motore per allontanarci da riva.Siamo finiti alla ruota nel mezzo della baia, tartassati da raffiche terribili, onda poca …ma il vento ci abbatteva e ci faceva inclinare da matti.Nel frattempo quelli del peschereccio avevano mollato l'ancora e erando andati all'imbocco della baia a recuperare una rete.Noi intanto abbiamo dato piu'catena…ma le alambardate erano terribili.
Ritornano a spron batturo I pescatori e vanno sparati verso riva per proteggersi piu'che possono sotto gli alberi dal nord che sta'entrando furioso, si vanno ad ancorare in un paio di metri di acqua.
Poi Alex il piu'giovane dei due va'a terra a recuperare le nostre due cime e posizionarle sulla loro prua, mentre Juan il piu'anziano viene da noi col tenderino a remo e non poca fatica a dirci di mollare l'ancora e metterci in andana con loro, che si stanno collegando a terra con le nostre cime.
Si'in andana ci veniamo…ma non ce la facciamo con 50 nodi a mollare l'ancora e venire a motore, decidiamo di portare un altra cima dalla nostra prua alla loro prua , cosi'che quando issiamo ci possiamo tonneggiare sulla cima, detto fatto gli passo un altra cima a Juan e la porta alla sua barca, ora siamo collegati con la cima
Finiscono di sistemare le due cime a terra collegate alla loro prua e col loro barchino…a fatica per il vento arrivano sulla nostra barca.
Pronti….via, Antonella al timone e al motore, io a issare catena quando e'possibile e posizionarla nel gavone, Juan e Alex a cazzare la cima che ci collega alla loro barca, e a segare montagne di kelp che si abbarbicano alla catena e alla fine all'ancora.Bene , siamo liberi dall'ancora ora continuiamo a tonneggiarci con l'aiuto anche del motore, arriviamo di fianco alla loro barca e ci mettimao in andana, ci passano poi una delle due cime da terra da fissare a prua.Bene ora siamo collegati a terra da due cime e dalla loro ancora, loro sono abbastanza pesanti e col peso sotto il livello dell'acqua , hanno piu'di 4 tonellate di alche stivate di sotto.
Intanto arriva il buio, ma siamo abbastanza tranquilli, anche se quando arrivano le raffiche c'e'un gran movimento e casino, tra I parabordi e il vento che urla tra le sartie.
La notte passa lentamente e il vento non molla, si va'a letto…ma si dorme poco o niente…io e Antonella, Alex e Juan dormono come due bimbi, per loro e'la normalita', sono abituati al vento.Durante la notte pero'comincio a pensare ….e se gira da est…finiamo tutti e due a riva…ma no'mi dico come fa'a girare da est.
Alle sei , sento un primo scrach…non riesco a ben individuare il tipo di rumore…dopo 10 minuti, un altro screch, non viene dalla nostra barca …ma sembra dalla loro.
Mi alzo e….il vento gira in continuazione come una trottola e passando da est ci ha buttati a riva, guardo l'ecoscandaglio…1.9 mt.Mi vesto di corsa e vado a chiamare Alex e Juan che come detto dormono ancora tra 4 guanciali, sono loro che stanno toccando il fondo essendo cosi'carichi.
Saltano su'come due molle, via si mette in moto tutte e due le barche, si cominciano a mollare cime e recuperare ancora, poi con I due motori insieme ci tiriamo fuori sempre legati insieme.Torniamo in mezzo alla baia e loro buttano giu'l'ancora dove stiamo tutti e due provvisoriamente, con il vento che continua a picchiare.Via in tender a recuperare le cime da terra, consiglio di guerra…mettiamo ora una cima trasversale alla baia , ci attacchiamo con la prua, carichiamo la nostra Rocna sul loro barchino con 40 metri di catena e io e Juan la andiamo a mollare piu'a prua che possiamo.Ora siamo collegati tutti e due al cavo con le nostre prue, e la nostra ancora che tiene tutti e due.Siamo distrutti e congelati, ora di fare colazione.
Un po'per tutto sto sbattimento e per ringraziarli, un po'perche'ci fa'un gran piacere conversare con I due pescatori, li invitiamo a pranzo sulla nostra barca.
Come ci diranno loro quando ci sono questi tempi e'difficile trovare un riparo veramente efficiente , tra I catabatici e il vento di suo arrivano addosso certe sberle.
Comunque un altro ancoraggio passato…anche grazie all'aiuto di queste meravigliose persone cilene, qua'non bisogna mai mollare, la strada e'ancora lunga …pero'stiamo facendo una grande esperienza e in qualche maniera miglioriamo giorno per giorno…l'importante che noi stiamo bene e la barca sia in salvo, il resto viene da solo.
BV Angelo e Antonella on S/Y Stranizza via radio SSB.

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1 commento:

  1. Beh! Devo dire che mi hai fatto immedesimare nella tensione che avete vissuto! Adoro il lieto fine...

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