8/2/17
Ushuaia Argentina
54 48.65 S 068 18.56 W
Grazie all’arrivo
di Nick su Hamattan da Buenos Aires, che ci ha portato dall’Italia un transducer e un cavo nuovo
per la stazione del vento, decidiamo di sostituirli.
Prima proviamo a
sostituire solo il transducer in testa d’albero, ma il problema rimane, non
resta che sostituire interamente il cavo
con la basetta.
Piu’facile a
dirsi che a farsi, I cavi scorrono dentro una guaina all’interno dell álbero,
cosi’che quando proviamo a estrarre il cavo vecchio con attaccato un testimone
ci rimane quasi bloccato tutto.
Dopo innumerevoli
tentativi decidiamo di rimuovere il cavo dell ántenna delláutoradio per crearci
piu’spazio, lo rimuoviamo e scopriamo finalmente dopo tre anni di incessanti
ricerche il perche’accendendo láutoardio alcune volte ci dava led rosso di
dispersione di corrente nello scafo….il cavo e’spellato ed sponeva la calza al
contatto con l álbero.
Estraiamo il cavo
senza testimone …tanto quell áutoradio non lo abbiamo mai usato.Tira qua’spingi
la’e finalmente riusciamo a fare passare il nuovo cavo della stazione del vento
dalla testa dell álbero fino alla base.
Bisogna ora
rimuovere la vecchia basetta dalla testa dell’albero, basetta in alluminio con
due viti passanti in inox…naturalmente tutto saldato dalla corrosione.Devo
quindi smontare il piatto superiore dell álbero e calarlo a terra per portare
tutto in officina in morsa e liberare la basetta per potergli fissare la nuova.
Dopo ben 6 volte
di risalite all’albero…risalite con I gradini e con le ginochia che non le
sento piu’…finalmente tutto il sistema funziona.
Apro poi la
vecchia basetta per ripararla e cosi’tenere il vecchio transducer come back
up.Riesco a fare 5 micro stagnature nel retro del connettore, rimonto il tutto
e testato con il tester sembra che il tutto funzioni.
Rimaniamo altri
due giorni a Puerto Williams per rprenderci dalla faticaccia, e il 7 febbraio
verso le 9 di mattina partiamo per Ushuaia.
A parte alcune
vernici , e rinnovare il visto non e’che dobbiamo fare molto a Ushuaia …magari
anche solo la curiosita’di vederla dopo averne sentito molto parlare.
Partiamo con
dell’est che ci va’benissimo, via col genoa, poi piano piano gira da nord e
riusciamo comunque solo col genoa ridotto a fiocco a gestire I colpi di vento a
30 nodi…tutto molto rafficato, ma e’un bel andare, era un sacco di tempo che
non veleggevamo.
Davanti a noi ci
sono gli amici di Harmattan, partiti tre ore prima.
Arriviamo
allórmeggio al Circolo Nautico…dove naturalmente nessuno risponde alle nostre
chiamate via radio con 25 nodi, decidiamo di metterci in andana a Harmattan
anche se ci sarebbe posto al molo…ma cosi’e’piu’comodo per la marea.Quelli di
Harmattan sono tutti via dalla barca a fare le pratiche, fortuna che un altro
velista ci aiuta con le cime….con 25 nodi non sarebbe stato facile da soli.
In un pomerigio
facciamo tutte le pratiche …ormai siamo dei veterani, incontriamo poi Jean
–Luis, Cyril e Nick di Harmattan, con cui andremo poi a cena la sera…mangiato
bene ma 30 euro a testa per solo un secondo mi sembra un po’esagerato, ci
avevano avvisata che i prezzi a Ushuaia sono decollati…ora ne abbiamo la prova.
Staremo qui’4/5
giorni per poi tornare nel paradiso di Puerto Willliams , che almeno ha una sua
peculiarita’, qua’sembra di essere in una qualsiasi citta’in giro per il mondo
con i soliti negozi che si trovano ormai dapertutto…insomma per me una citta
banale…Antonella ne riesce invece ad apprezzarne le bellezze nascoste, sta’di
fatto che le uniche due cosec he ci avrebbero interessato un po’, il museo
indio …chiuso, e la seggiovia che porta direttamente su un ghiacciao…chiusa
anche quella…non rimane molto da vedere, quindi appena possibile via in fuga
dalla “civilta’”…se questa si puo’chiamare civilta’.
Ieri giro
culturale, visita a uno dei pochi musei agibili , il museo territoriale....una
tristezza infinita, due camerine con poco o niente, si salva solo grazie a
delle proezioni in una stanzetta rese disponibili grazie alla Regione Piemonte,
filmati fatti dal Salesiano Dagostini ai primi del secolo sugli indios.
Nel frattempo
contiamo fino a 6 mega navi crociere attraccate al porto, ....una marea di
turisti che invade questa citta’ dove ormai il fascino della citta’ piu’ a sud
del mondo e’ stato soppiantato da turisti ciccioni e grossolani, fast food e
chincaglierie varie per turisti con poco tempo e poco denaro da spendere.
Ci sarebbe da
fare una nota sulla situazione geopolitica dell’Argentina...ma preferisco farla
ben al sicuro per quando saremo in Cile e non piu’ in territorio
argentino...non si sa’ mai...
BV Angelo
La basetta del transducer del vento
Nel Canale di Beagle verso Ushuaia
Ushuaia all'orizzonte
La citta' di Ushuaia
Due occhioni
In andana con Harmattan
Le innumerevoli navi da crociera
A cena co i tre "barboni" di Harmattan (finite le lamette a bordo)
Il Club storico di Ushuaia
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