Mar del Plata
07-10-16
07-10-16
Sono gia’ passati
6 mesi dall’arrivo nel Rio della Plata, sei mesi passati un po’ a sistemare la
barca e la maggior parte a navigare in lungo e in largo nel Rio della Plata.
Navigazioni
complesse , ma interessanti, nel frattempo ci siamo arenati, quasi scottato il
motore, nascosti da un pampero tosto al riparo di arbusti nel Rio Riauchelo,
beccati un mezzo tornado con venti a 60
nodi nel porto di Piriapolis con i pontili completamente sommersi dall’acqua e
col mal di mare in barca da quanto si inclinava la barca.
Insomma sei mesi
mica banali.
Da Piriapolis ci
siamo mossi su Mar del Plata , cancello obbligatorio per tutti quelli che
scendono a sud, per fortuna il Club Nautico di cui siamo ospiti ci e’ riuscito
a trovare (grazie all’intercessione degli amici Mark e Rosie)l’ultimo posto
disponibile in testata di un pontile...pontili galleggianti...un sogno , non ne
vedavamo uno dalle Canarie, una bellezza, non ‘ c’e’ da sbattersi con le maree
e scendere e’ un piacere , senza dover tirarsi dietro tutte le volte la barca.
Mar del Plata e’
uno dei piu’ grossi porto pescherecci dell’Argentina, mega pescherecci
d’altura, un porto grande e ben organizzato, entrando sulla dritta i grandi
pescherecci d’altura , in fondo a sinistra i normali pescherecci e sulla dritta
in un ansa bullet proof con i due club nautici, da cui si accede quando aprono
un ponte girevole.Proprio il posto giusto per gli ultimi acquisti e per
riguardare un po’ tutto.
Proprio prima di
partire da Piriapolis ci siamo accorti di avere il tubo di scarico con molte
crepe, siamo riusciti a trovare il tubo spiralato lungo 4 metri e grosso 57 mm
ordinandolo a Montevideo e fattolo spedire via corriere locale, lavorato poi
fino a notte tarda per rimuovere il vecchio e installare il nuovo...a discapito
di graffi e tagli sulle mani per farlo passare dalla marmitta fino al
bocchettone esterno.
A Mar del Plata
ci aspettavano gli amici di Merkava, Mark e Rosie che ci avevano preceduto,
cosi’ abbiamo risparmiato un sacco di tempo nel cercare tutti i negozi e altro
che ci servivano per completare l’approvigionamento.
400 metri di cima
galleggiante del 16, stivaloni da pescatore, guanti in gomma rinforzati da
pescatore, acquisto bombola gas da 10kg da casa e installata a poppa...e’ sempre
piu’ difficile farsi caricare le bombole di tipo europeo, riparazioni varie ed
eventuali.C’e’ ancora da finire le provviste e rilassarci un attimo prima della
partenza...che stimiamo intorno al 12 ottobre...giorno della scoperta
dell’America.
Nel frattempo
andiamo alla scoperta di una parte di storia italiana...che si’ se ne sente
parlare, ma poi quando la si tocca con mano sembra sempre piu’ reale, sto
parlando della massiccia emigrazione italiana in Argentina ...in particolare a
Mar del Plata dove si stima che circa il 90% della popolazione sia di origine
italiana.
La cosa che al
momento mi ha stupito di piu’ e’ scoprire che la emigrazione non e’ stata solo
un fenomeno del sud Italia, ma ha interessato tutta l’Italia da nord a sud.
Al momento
praticamente tutti gli argentini
incontrati hanno origini italiane di cui vanno molto fieri, abbiamo
avuto anche visite alle nove di sera in barca di un argentino/italiano ...certo
Andrea di Bologna che avendo saputo esserci un equipaggio di italiani al
circolo si e’ affrettato a venirci a trovare.Abbiamo poi conosciuto Attilio,
marchigiano, nato e sempre vissuto collegato al mare, ha lavorato in questo
Club per tantissimi anni, tante’ che quando e’ andato in pensione con una targa
gli hanno dedicato il ponte girevole, ora ha 91 anni e ha due barchini di legno
uno piu’ bello dell’altro, lo abbiamo immortalato sabato scorso mentre
aiutandosi a remi per uscire dai pontoni ha poi issato la sua bella vela latina
e si e’ andato a fare un giretto....91 anni
...da farci la firma.
In questo clima
ci siamo guardati il bellissimo video di Ivano Fossati “Italiani d’Argentina”,
che ci sembra proprio appropriato a questo posto e che ci a fatto commuovere non
poco. https://www.youtube.com/watch?v=Hf2UqTR9lbE
Il 12 ottobre
meteo permettendo , commemorando l’arrivo di Colombo in America partiremo per
il Sud, da ora in poi per mancanza di internet aggiorneremo il nostro blog solo
via radio, quindi solo testo senza purtroppo foto, che caricheremo alla prima
occasione internet.
Di seguito le foto di Attilio e la sua barchetta, e poi le foto della nostra partenza da Colonia verso Riauchelo fatte e donateci da poco dagli amici Mark e Rosie di Merkava, poi Mar del Plata e infine la carica da camionisti sul deck.
Di seguito le foto di Attilio e la sua barchetta, e poi le foto della nostra partenza da Colonia verso Riauchelo fatte e donateci da poco dagli amici Mark e Rosie di Merkava, poi Mar del Plata e infine la carica da camionisti sul deck.
Buon vento a
tutti e ...godetevi l’avventura.
Angelo e
Antonella on S/Y Stranizza
da Piriapolis a Mar del Plata
Attilio remando all'indietro esce dai pontili tenendo la randa a filo vento
Arrivato nel canale di uscita comincia la rotazione della barca per fargli prendere vento
Si toglie dal nostro ridosso
Sistema le ultime cose
E vai che veleggia verso il mare....91 anni !!!!!Naturalmente la mattina era arrivato in bicicletta e sempre con la sua canottierina ...ci saranno 16/17 gradi...che tempra.
La targa regalata dal club a lavoro indefesso di Attilio
Il ponte mobile a lui dedicato
Da Colonia a Riauchelo
La sera prima ...un tramonto da favola
La mattina una nebbia che si taglia con il coltello
cominciamo le procedure di disormeggio, io mi tiro sulla boa di poppa
Mentre io tiro da poppa , Antonella con un lungo doppino lasca a prua
Il nostro dinghy "Caronte" con sopra le ceste che serviranno a stivare le cime galleggianti per gli ancoraggi in Patagonia
Finalmente liberi ... nella nebbia ...ma si va'.
Passeggiata in centro con Merkava
Piazza San Martin
la cattedrale neogotica
L'ufficio del turismo in centro
Monumento alla fondatrice del movimento delle madri di plaça de Mayo
edificio in stile moresco
In autobus lungo la rambla
Club Nautico Mar del Plata
Stranizza al centro
Passeggiata alla Escollera Norte
Playa Grande
Passeggiata alla Escollera Sur
La colonia di leoni marini
Il porto
La barca degli zingari.
Siamo strapieni, non ci sta' piu' uno spillo...ma tutto serve, siamo pronti al Grande Sud
Le due casse nere sono cassette dei pescatori in disuso riciclate per accogliere 100 mt di cima galleggiante
A poppa oltre le tre taniche di gasolio la zattera sotto la cassetta ora si e' aggiunta anche la bombola del gas da 10Kg e la cesta con 100 metri di cima.
A prua il dinghy rigido, davanti allo spray hood coperto in grigio il tender gonfiabile di back up
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