Da Colonia a Riachuelo
31-08-16
Pubblicato con un
po’ di ritardo causa assenza di internet.
Tentiamo di
risalire la costa Uruguayana per tornare a Piriapolis e da li’ saltare poi a
Mar del Plata.
Siamo ancora in
inverno...a breve ...speriamo entrera’ la primavera il 21 settembre, siamo
ancora in anticipo per cominciare a scendere, considerando poi che settembre
qua’ e’ il mese piu’ ventoso,in teoria avremmo potuto aspettare a Colonia un
paio di settimane e poi muoverci...ma noi dopo 4/5 giorni gia’ cominciamo a
scalpitare, in piu’ Colonia e’ ridossato male e il mare e l’onda malefica entra
da tutte le parti, creando all’interno della barca una bella cassa armonica che
per dormire non e’ il massimo.
L’idea e’ di
risalire piano entrando nei vari fiumi che popolano la costa, il primo e’ Riachuelo,poi
Rosario , poi Ensenada Santa Lucia e infine Piriapolis.
Come tutte le entrate dei fiumi e’ sempre a
rischio...non si sa’ mai bene come si e’ mossa la barra in entrata, che cambia
continuamente con lo scorrere del fiume e dei detriti che porta.
E’ da giorni che
buffa da S, S/E, non proprio il massimo per entrare nel fiume, il vento e l’onda
crea una onda che non e’ simpatica, finalmente vediamo una piccola finestra per
il 31, nord debole...deciso si va’.
Il giorno prima
paghiamo e facciamo timbrare il Roll dalla Prefectura, invitiamo gli amici Mark
e Rosie per una pasta con zucchini a bordo , gia’ dalla sera togliamo la
passarella di prua...rimangono tutti gli altri ammennicoli del caso.
La mattina ci
svegliamo di buon ora anche se Riachuelo e’ solo a 10 miglia, il vento e’
giusto nord debole, ma .....una nebbia che si taglia con il coltello, non si
vede a 30 metri.
Si va’ comunque. La
finestra e’ stretta e rifare tutti i documenti ci viene il mal di testa solo a
pensarci, per il resto AIS e radar, per fortuna che qua’ con sta acquaccia
marrone non invoglia i pescatori e quindi dovremmo essere liberi .
Chiamiamo sul 16
Control Colonia e li mettiamo al corrente che stiamo salpando per dirigerci su
Riachuelo con ETA 18:00..miiiiiii...se sono fiscali qua’, ci augurano un buon
viaggio ecc...
Togliamo i doppi
ormeggi di prua e sostituiamo con doppino con cima lunga, via’ cavo elettrico,
dinghy in acqua per poter avere la poppa libera per liberare le due cime di
poppa alle boe.
Mark e Rossie
fuori a salutarci con l’augurio di ritrovarci a Mar del plata tra un mese,
Antonella fila il doppino di prua e io tirando sulle cime di poppa mi avvicino
alle boe, slego i nodi , molliamo a prua e siamo liberi....una nebbia che
facciamo fatica ad uscire dal porto .
Appena doppiato
Punta San Pedro e al traverso dell’entrata del porto commerciale, sentiamo sul
16 che Control Colonia ci chiama ...o almeno chiama la barca a vela al traverso
del porto commerciale con direzione Riachuelo, informandoci che il porto di
Riachuelo e’ chiuso causa nebbia....ma porca put.....a, li abbiamo chiamati 5
minuti fa’ e ci hanno augurato buon viaggio, ora che abbiamo mollato gli
ormeggi ci vengono a dire che il porto e’ chiuso @#$.
Facciamo gli
gnorri, grazie anche al fatto che hanno fatto una chiamata...diciamo generale,
anche se penso non ci sia un altra barca a vela in tutto il Rio della Plata al
momento, ma non ci hanno chiamato ne’ con il nome della barca ne’ con l’MSSI ,
quindi...silenzio e pedalare.
Grazie alle
Navionics e alle carte ufficiali ..senza vedere una cippa arriviamo davanti al
molo con il rosso sulla dritta, ci allineamo e piano piano ci infiliamo, il
momento non e’ dei migliori, siamo alle sigizie e in bassa marea, ma confidiamo
nella deriva mobile.
Seguiamo il fiume
e le sue 2 /3 anse e arriviamo senza troppi problemi di fondo davanti al
pontile dell’Hidrografia, pontile che serve solo per carico e scarico, qui’ si
va’ all’ancora, il fiume e stretto, e c’e’ fondo solo sulla parte destra del
fiume, appena si va’ al centro si scende a 2 metri per poi calare ulteriormente
sulla sinistra, stiamo ad un paio di metri dagli alberi sulla dritta e caliamo
l’ancora con catena abbondante in 3 metri di fondo...inspiegabilmente ...ara, e
nel fare la manovra per via della corrente siamo finiti sulla sinistra, l’allarme
di basso fondale comincia a strepitare, 1.9 mt in discesa, un po’ di motore e
si ritorna a dritta, salpiamo ancora e riproviamo un po’ piu’ avanti, sembra
che tenga, facciamo un paio di smotorate e tutto e’ fermo.(scopriremo poi che
tutta la zona e’ sassosa , infatti di fianco c’e’ una cava di granito, e quindi
sotto ci sono pietre ricoperte da fango...tante’ che se venisse una piena la
barca spederebbe di sicuro come successo gia’ in passato)
Il vento e la
corrente ci traversano la barca facendo scadere la poppa di nuovo verso la
parte sinistra...urge ancora di poppa, Antonella al timone ogni tanto da’ un
colpetto di motore per tenere la barca nel giusto fondale, io mi organizzo con
la Fortress , 10 metri di catena e 50 metri di cima sul dinghy, mi allontano
parallelo alla riva di dritta e getto l’ancora, torno in barca e cominciamo a
tonneggiarci sull’ancora di poppa fino a che va’ in tiro, ora la barca e’
parallela alla riva...ma troppo vicino, con le alambardate andiamo a finire sui
rovi.
Preparo la terza
ancora, una vecchia CQR da 10 Kg che sul fango si difende, altri 50 metri di
cima e la porto quasi sulla riva di sinistra in direzione del giardinetto di
sinistra, mettiamo in forza e miglioriamo il movimento laterale, come ultima
ritenuta portiamo una cima a doppino su un albero sulla nostra dritta e la
colleghiamo nella bitta di mezza barca, finalmente la barca e’ stabile , mi
sembra di essere dentro una ragnatela con tutte queste cime .
Scendiamo a terra
col dinghy e atterriamo in un piccolo pontile ,
andiamo all’ufficio dell’Hidrografia, dove ci comunicano i prezzi dell’ancoraggio....”ma
che prezzi dico io, siamo all’ancora”...tutto il fiume appartiene all’Hidrografia
loro fanno la manutenzione del
caso...quindi si paga...poco a dir la verita’, 30 pesos per metro lineare e dal
lunedi’ al venerdi’ sconto del 40%, hanno docce calde, un piccolo salottino
dove ci possiamo sedere con i computer e ricaricare tutta l’elettronica, non
hanno wi-fi, ma poco male abbiamo la SIM uruguascia con 1 Giga a 5.5 Euro e
utilizziamo il telefono come modem.
Oltre questo
piccolo ufficino con bagni molto belli....il nulla...bellissimo, siamo all’interno
di boschi di eucalipto, con centinaia di pappagalli verdi che nidificano...uno
spettacolo.
C’e una piccola
strada asfaltata di circa 2 Km che porta
alla Routa 1, prima dell’incrocio, troviamo una azienda agricola che oltre che
vendere i loro prodotti hanno messo su’ un museo del lapis, con milioni di
matite di tutto il mondo.
Arrivati sulla
Routa 1, si gira a destra e dopo altri 500 metri si trova un piccolissimo
supermercato sullo stile del “Puestito” che avevamo incontrato a Villa
Soriano....che sia un franchising ? Parlando con il proprietario veniamo a sapere che conosce Giorgio Ardrizzi (famosissimo in anbito velico per la sua monumentale opera del portolano della Patagonia, apprezzatissima anche in ambito internazionale), si gira il mondo poi si fanno chiacchiere e sembra di essere in un grande paesone dove ci si conosce tutti.
Scopriamo che
questo e’ un porto...almeno cosi’ lo chiamano...ma di fatto non lo e’ ,che si
anima solamente 4/5 volte all’anno quando qua’ c’e’ l’arrivo di varie regate
provenienti dall’Argentina...infatti a terra abbonda di tavoli da pic nic con
barbeque per gli asadi, per il resto ...deserto, siamo solo noi , dopo un paio
di giorni arriva la lancia di salvataggio dell’ADA, un organizzazione
Uruguaiana per il salvataggio in mare , prendiamo l’occasione per chiedere
informazioni sull’entrata di Rosario.
Abbiamo gia’ i WP
di entrata forniti dall’Istituto Hydrografico...ma servono a poco, qua’ tutto e’
in movimento, infatti parlando con Diego dell’ADA, ci spiega che dopo l’ultima
piena che ha allagato un po’ tutti i paesi del circondario , si e’ avuto uno
spostamento notevole dei banchi di sabbia, ci procura i nuovi WP con la nuova
mappa che hanno redatto da poco dopo l’ultimo survey....ma e’ un delirio,
bisogna fare dei zig zag a destra e sinistra finche non leggiamo le profondita’
a 0.7 mt.
Naturalmete ci
sconsigia vivamente l’entrata...non ce ne era bisogno, avevamo gia’ visto la “Mission
Impossible”, aggiunge anche che all’interno ci sono 4 barche all’ancora
praticamente “prigioniere” non avendo fondale per uscire.
Cambio di
programma, mancando la sosta a Rosario, non ha nenache piu’ senso fare la tappa
su Ensenada Santa Lucia, quindi alla prima finestra utile faremo un dritto su Piriapolis
con una notte di navigazione, intanto ci godiamo questo paradiso terrestre, in
barca e’ tutto silenziosissimo, e anche se ci sono giornate piovose, e’ una
bellezza starsene all’interno con la stufina e leggere o disegnare (per chi lo
sa’ fare ..naturalmente), con alberi e rovi a pochi metri sulla dritta e una
fila di salici piangenti ad una ventina di metri sulla sinistra...tutto
svolazzante di centinaia di uccelli di tutte le specie.
06-08-16
A Riachuelo
E’ ormai una
settimana che siamo ancorati nel rio, una settimana di forte S e SE, con
raffiche a 40 nodi, noi per fortuna siamo ridossati dalla riva destra del fiume
e ci beccano solo ogni tanto delle raffiche catabatiche che pero’ vanno a
disturbare il buon andamento della stufa.
La valvola
barometrica installata sul tubo di scarico della stufa riesce a gestire le
piccole e medie raffiche, ma quando arriva la raffica brutta , la valvola non
fa’ tempo ad aprire e quindi il vento spegne la stufa...che dopo pochi secondi
per via della restistenza incandescente si riaccende da sola...ma fa’ un gran
botto e segue un gran fumo con puzza di gasolio bruciato, quindi bisogna aprire
il tambuccio per ventilare perdendo cosi’ il bel caldino che si era creato.
La scorsa notte
ha buffato da matti 40 nodi da SW, avevamo visto la previsione quindi ieri
pomerigio avevamo mollato altri dieci metri di catena e spostato il doppino
legato aad un albero della riva a prua, in maniera che se per caso molla l’ancora
restiamo sul doppino.
Le ancore di
poppa e al giardinetto sembravano ok, ma questa mattina appena alzati e col
vento sui 35 nodi ci siamo accorti che l’ancora di poppa aveva mollato
completamente.
Ci siamo
attrezzati con la cerata da pescatore e abbiamo ricalato l’ancora ad una
quarantina di metri dalla poppa, poi col dinghy siamo scesi a terra per andare
in uffico a caricare un po’ di elettronica.
07-09-16
Dopo due giorni
di barca sotto pioggia e vento, scendiamo a terra e andiamo in ufficio per
scaricare le previsioni, e viste in calo per il giorno dopo e fino al week end
, contattiamo la Prefectura per poter avere il Roll per la sera in modo da
poter partire l’indomani presto.
“Il porto e’
chiuso”, ma come chiuso , non c’e’ piu’ vento e le previsioni per domani sono
vento a 5 nodi.....niente da fare loro ricevono gli ordini da Control Colonia.
Con il VHF dell’uffico
contattiamo Control Colonia...ma niente da fare ...un muro di gomma, qualche
ufficiale che poveretto non ne sa’ mezza di meteo e di navigazione ha deciso
che il porto sta’ chiuso e non si puo’ partire o arrivare.
Chiediamo quando
riguarderanno le previsioni per aprire il porto, alle 15:00 del pomerigio, e
va beh ...aspettiamo.
Alle 15:10 dalla
barca richiamiamo Control Colonia...ma sempre picche, il porto e ‘ chiuso e non
si apre ...ormai il vento e’ a 3 nodi e la previsione rimane 5 nodi da SW
...minchia che prudenti, verrebbe voglia di dargli dei cretini o quanto meno
ignoranti nella materia...ma non si puo’andare contro i militari in questi
paesi, l’ultima cosa da fare e’ incazzarsi .
Ok, rassegnati
pensiamo all’indomani che alle 08:00 gli romeperemo ancora i gabasisi, l’unica
e’ continuare a battere ...sperando che si stanchino prima loro di noi.E’ ormai
sera verso le 20:00, siamo stravaccati in dinette a leggere , la stufina scalda
e io mezzo leggo il libro e mezzo faccio piani di guerra per rompere i coglioni
a sta manica di incompetenti.
D’improvviso
sentiamo bussare nello scafo...ma chi sara’ in mezzo a sto fiume isolati da
tutti a quest’ora di notte ?, Sentiamo ribussare e una voce che dice “Prefectura”...ohhh
shit , questi ci vengono ad arrestare perche’ abbiamo rotto troppo, esco e vedo
un uomo su un minibarchino a remi con dei fogli in mano, e’ quello di Riachuelo
Control, ci dice che hanno riaperto il porto e che ci ha portato il Roll gia’
firmato e domani mattina possiamo partire quando vogliamo.
Siamo commossi,
saranno spaccamaroni , ma sono di una gentilezza infinita, lo ringraziamo
diverse volte e lui col suo piccolo remo e piccolo barchino se ne torna verso
la riva.
Siamo
contentissimi , e’ come se avessero aperto la cella della prigione e ci
avessero detto siete liberi.
08-09-16
Sveglia presto,
alle 08:10 siamo gia’ in ufficio per pagare ...34 euro per 8 giorni...vero , che
a parte i divanetti dell’uffico e le docce calde non ci hanno dato molto altro
, pero’ son stati gentilissimi e ci hanno dato un sacco di informazioni.
Torniamo in barca
e comincia il disancoraggio, col dinghy vado a mollare prima la piccola CQR al
giardinetto , tiro su piena di fango nero...per fortuna non puzza, riporto
tutto in barca e poi vado a disincagliare la Fortress di poppa...usti questa
tira , ma per fortuna dal dinghy riesco a liberarla, poi segue la cima a doppino,
nel frattempo la corrente ci ha spinto contro gli arbusti sulla dritta,
comincio a recuperare l’ancora di prua , appena siamo liberi Antonella da’
tutta a sinistra per giraci nello stretto fiume, girandoci andiamo a sfiorare
la riva di sinistra in 1.8 mt di fondo...fortuna che abbiamo tenuto issato il
timone...poi siamo liberi, rifacciamo il fiume all’inverso e finalmente
rivediamo il Rio della Plata ...ci sembra un sogno, rotta verso Piriapolis, ETA
prevista il 09-09-16 circa alle 10:00, l’uscita e’ una meraviglia, e’ uscito un
po’ di solino e le rive sono piene di uccelli, aironi cenerini, pappagalli
colorati, cuculi , rapaci...insomma di tutto di piu’.
Appena fuori
Antonella chiama Colonia Control per informarli che siamo partitti e della
nostra ETA su Piriapolis, dopo poco sentiamo una chiamata per Stranizza, e’
Merkava i nostri amici Mark e Rosie che anche loro sono partiti alle 08:00 da
Colonia direzione Mar del Plata, grandi salutoni e a rivederci a presto...Mar
del plata sara’ la nostra prossima tappa.
BV Angelo
Nel porto di Riachuelo
La piccola tratta Colonia Riachuelo
Salutando gli amici Mark e Rosie con una pasta agli zucchini
Arrivo all'ancoraggio, la barca davanti "Il Fuggitivo" e' li' perenne senza nessuno a bordo
L'ancoraggio visto dal pontile
"Caronte" all'ormeggio al pontile
Doppino all'albero a mezza barca
Al rinforzo di vento spostato il doppino a prua nel caso spedasse l'ancora
All'ancora con gli alberi a due metri sulla dritta
I salici piangenti sulla riva sinistra all'ancoraggio
Il nostro punto cospicuo per rilevare lo spostamento della barca ...la palma.
L'ufficio dell'Hidrografica
La lunga strada nei boschi che porta alla Route 1
E’ veramente piacevole leggere i Vs. Post ; riuscite a farci partecipare all’avventura.
RispondiEliminaInteressanti i dettagli tecnici .. Avvincenti le descrizioni delle scelte di navigazione in un ambiente nuovo e complesso ..
Bravi … Stupenda “Stranizza” che ,in ogni condizione, vi fa navigare sereni e in sicurezza ..
Salutoni dal PyXis ITA 15876
Un abbraccio ..
Dino
Ciao Dino un gran piacere risentirti, ci fai contenti sapendo che riusciamo a trasmettere le sensazioni dell'avventura.E' stato interessantissimo passare questi mesi nel Rio Della Plata, abbiamo imparato tantissimo in un ambiente completamente nuovo.La barca ....una meraviglia, siamo gli unici che ce ne siamo andati a zonzo cosi' per i fiumi....gli altri fermi nei porti con pescaggio...veramente una grande barca.
RispondiEliminaUn abbraccione da Angelo e Antonella