26-sett-15
Da Santa Maria a
Porto Santos…ma con deviazione a Calheta a Madeira
Come da titolo,
la tratta era Santa Maria a Porto Santos ..ma causa problemi all’invertitore
alla fine abbiamo deviato su Calheta a Madeira.
Partiti da Santa
Maria di conserva con Yves (il canadese) alle 07:00 del 20 settembre...di
conserva per modo di dire , perche’ lui con un 40 piedi dopo una decina di
miglia se ne e’ andato come avesse il turbo, e non lo abbiamo piu’ visto o
sentito.Appena liberi dal ridosso dell’isola (non molto a dire la verita’, l’isola
e’ piccola) il NE ci ha riempito le vele alla grande ed e’ cominciata la
navigazione piu’ lunga che abbiamo mai fatto di bolina ‘a ferro”, 584 miglia
sbandati come matti per 5 giorni pieni, scomoda...ma alla fine esilarante e
istruttiva.Mandare sempre la barca al massimo, al massimo della velatura
permessa tenendo conto dei groppi sempre in aguato..alla fine viene fuori una
media di 4.4 nodi ..che sommando anche l’ultimo giorno con venti leggeri non e’
niente male.Perche’ la deviazione su Calheta ? Per Porto Santos avevamo una
rotta di 117 gradi, e per i primi giorni con il vento a 50/60 gradi si
faceva...ma poi il vento ha cominciato la rotazione verso est/sud est fino ad
arrivare per 89/90 gradi e quindi voleva dire bordi piatti ..almeno per noi che
tra un bordo e l’altro produciamo una COG di 140 gradi ...si’ si ‘ lo so’ un
enormita’...ma come detto tante volte le barche a deriva mobile non sono il
massimo per la bolina, con le vele nuove sembra ora di volare e riusciamo a
stringere il vento a circa 40/45 gradi...ma poi lo scarroccio ci fa’
sciiiiivolare sottovento e addio COG.Abbiamo analizzato la cosa e abbiamo visto
che Caletha nell’ovest dell’isola di Madera ci dava una rotta di 134m noi
inizialmente riuscivamo ad andare per 150/160 gradi e quindi l’angolo era
migliore ..in piu’ era piu’ vicino, e la possibilita’ di pezzi di ricambio
maggiore, quindi via per Calheta.
Verso l’imbrunire
eravamo ad una quindicina di miglia dall’arrivo e non vedavamo l’isola, coperta
da una cappa nerissima di nuvole strapiene di pioggia, eravamo preoccupati dell’atterraggio,
gia’ sconsigliato da fare di notte per via della conformazione terribile dei
moli...in piu’ da anni sono caduti dei massi del molo nel canale di accesso non
segnalati ...neanche quelli del marina sanno esattamente dove sono, i vari
potolani consigliano vivamente di entrare con l’alta marea e di giorno, se poi
ci si mette anche la non visibilita’ della pioggia ecco che siamo veramente
nella ca...a.Fortuna che poco dopo il temporale si e’ scatenato e ci ha
riversato addosso le solite tonellate di acqua, per poi placarsi dopo un
oretta.Beh ...non risolviamo il problema dei moli...ma almeno ci vedremo
qualcosa.Arriviamo davanti all’imbocco dei primi due moli come si puo’ vedere
dalla foto aerea (tratta da internet) che pero’ non rende giustizia alle
dimensioni che sono davvero minime , scogli a destra scogli a sinistra davanti
un gran muraglione con virata a sinistra appena si entra per ficcarsi in un
canalino ancora piu’ stretto...DA PAURA..Contattati il marina prima di entrare
ci dicono di metterci dove ci pare che loro se ne vanno a casa...insomma “arrangiatevi
come meglio potete”.Entriamo , Antonella al timone con non poca apprensione, io
che guardo contemporaneamente a destra a sinistra davanti in basso in alto
e...ok ok ho finito tutti gli occhi, sembra di essere nel tunnel della paura
del luna park.Siamo dentro...tutto calmo, vediamo dei finger liberi e ci
infiliamo , ci viene a prendere le cime Antonio, un locale che ha un motoscafo
come una montagna, molto gentile e ci conferma il DA PAURA nell’entrare di
notte, se lo dice lui che e’ un local motoscafaro ..vuol dire che e’ VERAMENTE
DA PAURA.Finiamo l’ormeggio e sistemata alla meglio l’esplosione nucleare che
regna all’interno della barca ci facciamo du fili col pomodoro con dentro uno
sgombretto che eravamo riusci a pescare ...senza accorgecene(avevo messo il
freno del mulinello troppo stretto, pensando chissa’ quali squali pescare, e non si era neanche mosso
quando lo sgombero abboccava, ritirando la lenza per metterla via ci si accorge
dello sgombretto) prima di arrivare.Poi solito copione magnata , una buona
bottiglia di vino tinto potoghese e ...finalmente si dorme con la possibilita’
di girarsi sul fianco che si preferisce
senza essere incastrato dalla gravita’ dello sbandamento.Esausti...ma veramente
contenti di essere riusciti a gestire al meglio Stranizza...e noi ...dopo i
canonici due giorni iniziali di “assestamento stomaco”.Durante la navigazione
via e mail abbiamo contattato Yves per avvisarlo del nostro cambio di programma
, per evitare che non vedendoci arrivare facesse partire i mezzi di soccorso,
ci ha poi confessato che anche lui visto il vento contro aveva considerato
seriamente di deviare su Calheta , il motivo per cui non lo ha fatto e’ che
pensava che noi fossimo arrivati a Porto Santos , e siccome lui la conosce
molto bene (essendo lui un veterano del tour atlantico) gli avrebbe fatto
immensamente piacere farci da guida...che “gentlemen si trovano in mare”.
Un solievo leggere il vostro aggiornamento N° 5 .. due giorni di silenzio web da cento atlantico sono un'eternità che genera preoccupazione..
RispondiEliminaOttima la scelta del rifugio.. Ho seguito su Zy Grib l'evoluzione del vento sulla Vostra rotta .. quasi sempre sfavorevole .. penso che oltre alla non eccelenti qualità boliniere di Stranizza abbia giocato un ruolo significativo, in particolare sui bordi a NE l'andamento della corrente presente in quell'area del'atlantico ..
Bene ora rimane da risolvere il problema della perdita di olio dall'invertitore ( incredibile...a bordo le sorprese non mancano mai ) .. seguendovi patrimonializzo e di volta in volta aumento i pezzi di ricambio a bordo del PyXis .. ma vuoi vedere che poi si guasta una parte che non è compresa nella lista !!!
Sono curioso ... per aggiornare la mia statistica guasti Tipo .. quante ore di moto ha il Vs. invertitore ?
Buona permanenza a Calheta..
Un abbraccio dal PyXis ...
Dino
Ciao Dino, si' il vento non ci voleva aiutare, ma quando abbiamo poggiato per Calheta si e' infilato tutto.La cosa poco simpatico e' quando abbiamo ri acceso il motore per fare le ultime 20 miglia senza vento...l'invertitore non perdeva piu'...da perderci la testa.Comunque domani ci spostiamo a Funchal e li' comincero' lo smontaggio per provare a capirci qualcosa, poi ti faccio sapere.Riguardo I pezzi di ricambio in barca...serve un altra barca completa.
RispondiEliminaBV A&A on S/Y Stranizza