sabato 5 aprile 2014

Cartagena


4-Aprile-14

A Cartagena , appena ripresi un po’, babang, vento da SW 25/30 nodi, il marina se pur bullet proof, non lo è altrettanto dalla risacca, si balla di brutto, cime raddoppiate, spring ogni dove, abbiamo anche recuperate delle trappe in acqua, le fissiamo alla murata di sx per scostarci dal pontile…ma è dura. Nel tira e molla uno spring si incastra nello scarico del Webasto e …crak, lo scarico in inox rotto. Lo smonto che è quasi sera, serve al più presto un saldatore inox. Di mattina presto andiamo in ufficio e chiediamo se ci può indirizzare da un saldatore. Julia prende su il telefono, e poco dopo ci dice di andare pure alla barca perché in mattinata passerà il saldatore a prendere il pezzo. Ma dove siamo? sulla luna? Mai successo in vita mia che un saldatore venga direttamente in barca a prendere il pezzo. Ok, torniamo in barca, pensando si..., chissà quando arriva questo.
Passati non più di 4 minuti, vediamo un furgone fermarsi alla nostra barca.....scende il saldatore...mi sembra come quando Vanda Osiris scendeva dalla scala. Incredibile ...ma vero! Col mio sgramblò medievale, ovvero la lingua internazionale di chi ha voglia di capire e farsi capire, gli do’ il pezzo e ci intendiamo perfettamente sul lavoro da fare...se qualcuno ci sentisse parlare ci prenderebbe probabilmente per primati. Ci dice che alle 15;30 -16 ci riporterà il pezzo...sarà mo vero.
Questo mi sa che ha qualche antenato teutonico, alle 16 e qualcosa si presenta con il pezzo saldato...bravissimo, beh 45 euro neanche poco...ma per il servizio offerto niente da reclamare.  Rimontato il pezzo e testato il Webasto ...tutto ok.
Nel frattempo ho risolto (credo/spero) il problema con la cartografia, il fatto è che sia l’AIS (con un suo GPS personale) entra nel computer di navigazione, il quale a sua volta attraverso NMEA prende tutte le informazioni restanti come GPS cartografico, profondità autopilota ecc...Il problema era il conflitto tra i due GPS (alla fine ho trovato e risolto il problema di comunicazione NMEA) ho trovato la maniera di inibire alcuni messaggi NMEA dei diversi GPS , e sembra che la cosa funzioni....tutto assolutamente da smanettone, però sembra che ci siamo, lo scopriremo alla prossima navigazione. Voi direte “ma comprati un cartografico” e va beh e il divertimento di battere nuove strade poi dove lo mettete.
Oggi insomma giornata interlocutoria di aggiustamenti e ultima lavatrice, una cosa carina successa ad Antonella che incontra due donne francesi di due barche arrivate ieri sera, e chiacchierando alla fine una di queste dice “ ah ma voi siete quelli di quella barca grande in alluminio” GRANDE ?? e noi che pensavamo di essere in assoluto la barca più piccola in giro, fino ad ora visto nulla sotto i 40 piedi, poi viste le loro barche capiamo perché grande.
Hanno due barchini da circa 8 metri di forma imprecisata non so bene di che epoca, con annessi figli piccoli ecc..
Sti francesi son forti! Anche se in passato i francesi in generale non mi hanno mai fatto tanta simpatia, mi sono ricreduto sicuramente sui velisti francesi, hanno un che di selvaggiume e di pazzia a vederli in giro con certe barche, ma li ammiro tantissimo...amano veramente il mare, tant’è che il marito mi aveva detto che avrebbero voluto arrivare alle Canarie, ma si sono stufati di andare controvento e quindi ripiegano sulle Baleari, la moglie aveva detto ad Antonella che avrebbero dovuto andare solo fino a Gibilterra...forse quando in mezzo all’oceano avrebbe scoperto la gradita sorpresa , che Gibilterra non è esattamente un arcipelago in mezzo all’oceano...forse il marito non la voleva spaventare.
Per contrasto, i nostri vicini di barca di un’ età veneranda con un Beneteau credo 57 o oltre (se esiste) con tutti i gadget del perfetto navigatore che non si muove mai dalla banchina (molto comuni di sti tempi), ieri mattina visti scendere dalla barca con sacca delle mazze da golf , depositate nel baule della macchina a noleggio e partiti verso verdi campi.
Che contrasti nel mondo della vela....da parte mia ammiro e stimo molto di più i francesi che con i loro barchini e famigliole affrontano i marosi con nonschalance e mete improbabili.

Il barchino dei francesi 

1 commento:

  1. Grazie delresoconto.
    Per domani mi raccomando, città e musei
    grazie e ciao.

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