MADRID,
SARAGOZZA,PAMPLONA-IRUÑA, SAN SEBASTIAN-DONOSTIA
11- 15 DICEMBRE
By Antonella
Abbiamo
approfittato del viaggio a Madrid per il rinnovo della carta d’identitá per
visitare alcune cittá della Spagna del
Nord. Per questo motivo, ma anche perché siamo stanchi di viaggiare in aereo,
abbiamo scelto treno e autobus per spostarci e abbiamo anche scelto di puntare
solo su alcuni monumenti e muoverci rapidamente. Forse è un segno dell’etá che
avanza, ma ci stanchiamo presto.
MADRID è stata la
prima tappa. Siamo arrivati il lunedí 11 quando molte mostre sono chiuse, dopo una levataccia con il treno dell’alta velocitá
delle 6 e 30 perché quelli successivi erano pieni.
L’ impatto con la grande cittá è stato forte, non siamo abituati alle grandi
dimensioni . Tra le mostre disponibili
per quel giorno ne abbiamo scelto una a tema storico “ EL MURO DE BERLIN” che è
stata una gran delusione per essere l’accozzaglia caotica di una quantitá
enorme di informazioni dalla prima bomba atomica sganciata a Hiroshima al
sessantotto e agli artisti pop, in molti
casi senza un nesso chiaro, con l’aggravante delle spiegazioni in cuffia con un
complicato marchingegno con mille opzioni simil smart phone, insomma un
delirio. Il numero di oggetti esposti- piú di 300- è uno dei sottotitoli
evidenziati come un vanto ma che alla fine diventano un bombardamento di
informazioni, insomma, un mattone. La sera ci siamo gustati uno spettacolo di
Flamenco nel CENTRO CULTURAL DEL FLAMENCO. Un locale intimo con pochi posti a
sedere .
Il giorno dopo,
dopo l’appuntamento al consolato italiano, siamo andati a vedere la mostra
fotografica ,“Amazzonia” di Sebastiao Salgado, fotografo brasiliano
pluripremiato, molto interessante e ben fatta con foto in grande formato in
bianco e nero, video interviste a indigeni e un resoconto sulla situazione
della foresta amazzonica come riserva idrica del pianeta minacciata dal
disboscamento. https://amazoniasebastiaosalgado.com/expo/
.
Nel pomeriggio il
treno AVE (alta velocitá) ci ha portato alla seconda tappa , SARAGOZZA,
capitale dell’ Aragona, meta principale, il palazzo dell’Aljaferia. L’Aljaferia è un
edificio di origine araba costruito come
luogo di vacanza di Jafar, califfo di
una delle regioni arabe della Spagna intorno al IX secolo. E`uno degli esempi
di architettura araba meglio conservati in Spagna insieme alla moschea di
Cordoba e all’ Alhambra di Grenada che sono di epoche successive. Dopo la riconquista è stato il palazzo dei regnanti aragonesi e
dall’epoca dell’Inquisizione, prigione e fortezza. I vari passaggi hanno
modificato le caratteristiche dell’architettura araba che sono rimaste in
alcune decorazioni e nel chiostro interno.
Tutto l’edificio è stato restaurato di recente ed è attualmente sede delle Cortes de Aragon,
il parlamento regionale della comunità autonoma d' Aragona. Oltre alle
decorazioni in stile “mudéjar” che combina motivi ornamentali arabi con l’arte
cristiana all’interno dell’Aljaferia si trova la “torre del Trovatore” che deve
il suo nome al romanzo di Antonio Garcia Gutierrez da cui Giuseppe Verdi ha
tratto la trama dell’opera “Il Trovatore” . Saragozza si trova sul fiume `Ebro, il più
importante della Spagna. L’Aragona è una regione arida battuta dai venti che arrivano dalle montagne circostanti
sulle quali si scarica la pioggia. Il fiume Ebro deve la sua grandezza agli
affluenti. Nella grande piazza di Saragozza si trova la statua di Francisco
Goya , il famoso pittore del secolo XVIII nato a Fuendetodos, che dipinse alcune opere per la cattedrale basilica Nuestra Señora del Pilar.
Da Saragozza andiamo verso Nord Ovest a PAMPLONA – IRUÑA in
autobus, entrando nell’area di lingua Basca , l’ Euskera, che si estende tra la costa sud orientale del
Golfo di Biscaglia e i Pirenei francesi. Iruña è il nome in Euskera di Pamplona
che è capitale della Navarra , famosa per la corsa dei tori che avviene a
luglio. Pamplona , fondata come accampamento romano da Pompeo, si trova a 50
kilometri dal confine francese, ai piedi dei Pirenei e per questa posizione è diventata una cittá
fortezza aperta solo ai primi del secolo scorso, al suo interno la cittá è
divisa in quattro quartieri che furono divisi per un certo periodo da mura come
cittadelle interne alla cittá. Anche Pamplona sorge vicino a un fiume, il fiume
Arga. La cittá è uno dei punti di passaggio del Camino di Santiago. Il
monumento di S.Ignazio da Loyola a Pamplona rappresenta il momento in cui
Ignazio da Loyola cade ferito durante l’assedio della cittá, la convalescenza
lo porterá ad abbandonare le armi per prendere i voti e fondare in seguito la
Compagnia del Gesù; è sepolto a Roma. Pamplona
è anche la sede dell’Universitá dell’Opus Dei. Se a Saragozza c’era un bel
sole, a Pamplona, tra le montagne pioveva.
Dopo una breve
visita e un giro sulle mura siamo ripartiti alle 11 in autobus per San Sebastian- Donostia,
nei Paesi Baschi, che si affaccia sul Golfo di Biscaglia, ancora piú vicino al
confine francese, a soli 20 kilometri. Attraversando le montagne ho visto di
sfuggita il cartello che indicava Hernani e mi ha ricordato qualcosa, prima un
vecchio disco di Ettore Petrolini con il
pezzo “Il paggio Ferdinando” dove cita il bandito Ernani che scopro essere un’opera
guardacaso sempre di Giuseppe Verdi tratta da un’altra opera “Hernani “ di
Victor Hugo, una dei primi drammi
romantici nel quale il bandito Ernani rappresenta un nobile aragonese.
San Sebastian-
Donostia è stata la residenza estiva e il luogo di vacanza della famiglia reale
e dell’aristocrazia dalla metá dell’ottocento fino a Franco. La ristrutturazione architettonica della seconda metá dell’ottocento ha determinato il suo attuale aspetto di
cittá turística. Il luogo piú caratteristico è la spiaggia de la Concha circondata da altre spiagge e da lussuosi
hotel e dimore di vacanza. A Pamplona e San Sebastian abbiamo scoperto i
PINCHOS , piccoli antipasti di pesce, molluchi,
uova e verdure sottaceto combinati in
vario modo e tenuti insieme da stuzzicadenti che si scelgono dal bancone, molto
appetitosi e non troppo ingombranti.
Da San Sebastian
a Gijón sei ore di autobus con cambio a
Bilbao. Le stazioni di treni e autobus ci hanno sorpreso per l’organizzazione
e la modernitá. A Saragozza, Pamplona e San Sebastian le stazioni sono
sotterranee con ampie sale d’attesa e pannelli indicatori. Gli autobus sono
comodissimi e la sera del 15 eravamo finalmente a casa nostra.
Madrid
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In treno alta velocitá
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Sullo sfondo l'enorme manifesto della mostra sul muro di Berlino
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La cosa piú carina della mostra, il pannello all'uscita
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Spettacolo di flamenco
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... il cantante
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Madrid, Plaza Colón.
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Verso la mostra " Amazzonia"
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Madrid, passeggiata ai giardini del Buen Retiro
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Giardini del Buen Retiro, fontana dell'angelo caduto.
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Giardini del Buen Retiro, fontana dell'angelo caduto, Particolare.
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Madrid, stazione Atocha.
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Madrid, stazione Atocha. |
Saragozza
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il palazzo dell' Aljaferia
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Aljaferia, interno, primo cortile.
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Aljaferia, il chiostro giardino
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Aljaferia, cappella di San Martin
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Aljaferia decorazione "mudejar"
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Saragozza, parte delle vecchie mura
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Saragozza, la cattedrale Nuestra Señora del Pilar
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Saragozza, Chiesa SEO
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Saragozza, il fiume Ebro.
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Saragozza, vista della cattedrale dal fiume Ebro
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Saragozza, la nuova modernissima stazione di treni e autobus
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Pamplona- Iruña
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Vista del fiume Arga dalle mura.
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Verso San Sebastian- Donostia
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Ponte di Santa Cristina sul fiume Urumea
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Playa de la Concha
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Playa de la Concha |
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Playa de la Concha
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Playa de la Concha |
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Playa de la Concha |
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Playa de la Concha |
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Playa de la Concha |
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Playa de la Concha, l'ex Casinó divenuto sede del comune.
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Vista dell'isola di Santa Clara sulla sinistra |
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Il porto e il marina. Il marina ha 4 posti per il transito in inverno e 16 per l'estate ma si puó rimanere solo per due notti.
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San Sebastian Donostia ingresso al centro storico
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La piazza con le finestre numerate dove un tempo si teneva la Corrida
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