28 gennaio 2022
Fatte poche miglia ci interroghiamo per la milionesima volta sul meteo , che come al solito ci da’ dei problemi con modelli molto distanti tra loro.Siamo pero’ un po’ stanchi di fare piccole tappe , abbiamo voglia di arrivare nella calda (di cuore e di fatto) Spagna .
Via che si va’, abbiamo abbastanza acqua a bordo, anche se e’ un paio di giorni che non facciamo la spesa , non moriremo di fame, gasolio appena sufficiente ,ma va’ bene ….riplottiamo la rotta sul PC, avvisiamo qualche amico sul nostro cambio di programma e via verso sud, rotta 195 T.
Ci impiegheremo circa 45 ore, tanto motore, poca vela , la traversata senza tanti fronzoli, ma notti lunghe dalle 18:00 alle 08:00 di mattina e tanto freddo, in special modo quando si e’ di guardia in pozzetto che anche se riparato dall’hard top e dalla chiusura dietro , il freddo passa comunque.
Abbiamo fatto la scelta di non accendere il webasto durante la navigazione, per non creare zone troppo sbilanciate e di conseguenza passare dal caldo al freddo con pericolo di raffreddori.
La cosa piu’ bella era andare a letto allo smontare della guardia , ficcarsi sotto due piumini gia’ tutto bello caldo lasciato da chi dormiva prima.Turni diciamo liberi, ma alla fine si riducevano a circa a 3 ore a testa durante la notte, durante il giorno liberi, quando uno aveva sonno si coricava.
Arriviamo all’inbocco del gran porto di Santander intorno le 08:30 , imbocchiamo il canale e dopo un paio di miglia proviamo a contattare il Real Club di Santander per vedere se avevano un posto disponibile, la risposta e’ un secco NO. E va beh si sa’ come sono spocchiosi questi dei Clube Reali, noi ci abbiamo provato, rimane la scelta del marina di Santander che rimane dentro al canale per circa 5 miglia , molto distante dalla citta’.
Antonella prova a chiamarli al telefono, ma nessuno risponde, prova con il VHF e anche li’ non c’e’ risposta, va beh, poti poti ci avviciniamo al marina, marina che ricordiamo esserci stati 22 anni fa’ sempre nel giro di quando prendemmo Stranizza da Les Sable d’Ollone.
Arriviamo al momento di lasciare il canale grande per immetterci nel marina , Antonella fa’ un ultima prova con il VHF portatile e finalmente risponde il marinero.
Ci viene a prendere con il dinghy , in pochi minuti siamo ormeggiati al pontile U, pontili grandi con grandi finger…una bellezza. Non dobbiamo produrre nessun certificato Covid ecc.. sono tutti molto rilassati , intanto che Rafael il marinero ci spiega tutto riguardo al marina , in fila c’e’ l’addetta della Guardia Civil che vorra’ anche lei i nostri dati ma senza richiesta di assurdi certificati.Ma sono davvero tutti tranquilli e rilassati e la gioia di comunicare in spagnolo con questo popolo allegro e non musone e' grandissima.
Siamo un po’ fuori dalla civilta’, per fortuna per andare a fare la spesa c’e’ una comoda pista pedonale e ciclabile che dopo 5 chilometri arriva ad una mega mall con dentro un supermercato immenso.Bene gambe in spalla e dopo 5 km facciamo una mega spesona , chiamiamo un taxi e depositiamo tutto in barca.
Le docce nel marina per fortuna sono caldissime, in giro , nessuno, in lavanderia la macchina da lavare funziona l’asciugatrice ancora da riparare, hanno pero’ a disposizione un posto al coperto dove si puo’ stendere.
I prossimi giorni saranno di riposo e studio , anche se c’e’ poco da studiare , sta entrando una bassa pressione , mentre al nord c’e’ ne e’ gia’ una che picchia, risultato, non troppo vento sulla coste del Cantabria e dell’Asturia , in compenso tira su un mare della madonna , dai 4 ai 5 metri da NW che avendo una presunta rotta verso ovest non e’ proprio il massimo essendo sbattuti verso costa.
No problem ce ne stiamo tranquilli in questo super super calmo marina ad aspettare il momento di muoversi.
La notte il freddo picchia
In uscita da l'Herbaudierre
Nuvole minacciose , ma pensiamo sia solo nebbia.
Ci lasciamo a sinistra l' Ile D'Yeu per proseguire nella traversata.
Si cerca di sfruttare le brezze
L'Isla de Mouro all'ingresso di Santander
Si ammaina nella nuova lazy bag
Il rito dell'issata della bandiera di cortesia all'arrivo, sempre un gran piacere.
Ci si infila nel canale
Dietro la boa gli "spocchiosi" del Real Club di Santander
Ci facciamo sorpassare dal cargo
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