22 dicembre 2016 , Puerto Toro , isla de
Navarino, Chile.
Siamo ormeggiati al pontile di legno di
questo villaggio ai confini del mondo, all’estremo sud ,
ultimo posto abitato del continente sud Americano , dopo tre giorni intensi di navigazione
intorno a Capo Horn.
Fuori
piove , intorno c’è un silenzio perfetto quasi assordante.
Qui non c’è internet , nessuna rete telefonica, niente telefono, nessun negozio, nessun
servizio, solo qualche abitazione, un ufficiale dell’armada e una stazione dei Carabineros.
Oggi dopo aver consultato il meteo, dai grib
scaricati via radio le possibilità erano due: o partire subito nel pomeriggio per Puerto
Williams e tornare alla “civiltà” o rimanere qua e aspettare
forse dopodomani per una buona ma non confermata finestra per tornare a
Puerto Williams ( qui il meteo cambia nel giro di poche ore).
Dopo una breve riflessione abbiamo deciso di rimanere e goderci la pace e l’isolamento di
questi luoghi e riposarci.
Ripartire subito avrebbe voluto dire
ritornare nei lavori e nelle cose da fare e sono più di 2 anni che corriamo per
arrivare qua, senza contare gli
anni di preparazione prima , è quindi giunto il momento di prendercela con
calma visto che possiamo permetterci il lusso di non farci fagocitare dalla
ossessiva necessità di internet,
dall’ansia di prestazione dei lavori e delle cose da vedere. Strano a dirsi ma
per fare questo bisogna impegnarsi.
La “ Gita a Capo Horn”
Il giro turistico più comune e frequentato da
Ushuaia e Puerto Williams è quello dei ghiacciai del Brazo Nor-oeste e Sur-oeste del Canale di Beagle e Capo Horn che è
diventato una merce turistica come altre . Oggi si può prenotare il viaggio
comodamente da internet senza doversi imbarcare in un veliero e affrontare le
tempeste. Il mito di Capo Horn è accompagnato da cieli cupi , onde spumeggianti e barche sbandate. Noi siamo consapevoli
di aver fatto solo un giro intorno, ma almeno siamo arrivati li con la nostra
barca a vela e avendo una buona
finestra meteo di poco vento per alcuni giorni ne abbiamo approfittato senza
grosse aspettative; soprattutto io. Ero preoccupata dell’onda oceanica
proveniente dal Pacifico che ci hanno detto essere omnipresente anche
senza vento , insomma mi immaginavo questo passaggio grigio freddo scomodo e
ventoso per un triangolino di terra.
La scelta del meteo ci ha regalato una
sorpresa: paesaggi mozzafiato in una splendida mattinata di cielo terso e
mare calmo circondati da albatross , pinguini e cormorani. L’emozione di
sapere che poco più in la c’è l’Antartide
( altra grande meta turistica )
e a destra e sinistra
Pacifico e Atlantico,
il gioco mutevole delle nuvole e della luce ,
il colore del mare, la felicità di esserci arrivati su Stranizza con le nostre
forze, dopo una lunga navigazione.
Canale di Beagle 19 dicembre partenza da Puerto Williams
Isola di Snipe: il relitto arenato
la neve a forma di cuore
arrivo a Puerto Toro
20 dicembre , si riparte per Caleta Martial, e si attraversa la mitica Bahia Nassau
la ciambella di Capo Horn
Albatross
Caleta Martial
21 dicembre primo giorno dell'estate australe, si riparte all'alba per Capo Horn!!
Canale Franklin
Isla Hall sulla destra
Eccolo !!!!! Isla horno avvolta dalle nubi , sulla destra "le cattedrali"
.... almeno facciamo finta di avere freddo !!!
A Nord Est oltre le nuvole
Capo Horn Il monumento da lontano
Capo Horn: la stazione dell'armada
girato l'angolo da Ovest verso Est poi Nord Est verso il Paso Mar del Sur
Isla Deceit
Bahia Nassau: guardando verso Sud l'arcipelago Wollaston
21 dicembre di ritorno a Puerto Toro
Puerto Toro: rotonda con giardino e sculture di copertoni
il vecchio cimitero
il deposito di trappole per granchi centolla
vicino alla nostra barca sott'acqua, attaccata al molo una rete con i granchi e un granchio sul fondo, l'acqua è trasparentissima!
All’ingresso del pontile di Puerto Toro , un cartello un po’ vintage ….
“La bellezza della vita dipende dal tuo sguardo”
Sabato 24 dicembre il meteo è confermato e ce ne ritorniamo a Puerto Williams con calma piatta
E infine al nostro rientro il 24 dicembre
la sorpresa della Festa della Vigilia di Natale organizzata dalla scuola di vela CEDENA di fronte al Micalvi
i regalini portati da tutti!
la cucina e la sala delle lezioni
l'istruttore della scuola di vela al centro con gli equipaggi dei Pelagic
un ospite dal Giappone !
Discorso di benvenuto e auguri del coordinatore del centro nautico sportivo- con la giacca blu
Jacques un velista poliglotta, interviene facendo i complimenti per l'iniziativa di un mecenate che finanzia la scuola offrendo la scuola di vela gratis per i bambini !!!! Jacques dice con tutti i soldi che abbiamo in Europa non c'è nessuno capace di una iniziativa del genere !!!
Foto di gruppo con cane .... Buon Natale 2016 !
Stupefacente A6A … che e il 2017 vi guidi verso tante nuove e fresche esperienze.
RispondiEliminaBuon Vento Miei Cari Amici..
Un grande Abbraccio .. 'Dino
Quel beau voyage!
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