04/03/16
Piriapolis Uruguay
34.52 S 055.16 W
Rotta da Rio Grande a Piriapolis
L'entrata nel Rio della Plata
Nel marina di Piriapolis
Il carciofone che era previsto per sabato, poi ridimensionato
Per 3-4 giorni
abbiamo monitorato continuamente il meteo per trovare la finestra migliore per
fare quest’ultimo tratto di mare …un po’ difficile.Anche domenica a pranzo con I
due solitari Roger (Inglese) e Jean Luis (Francese) parlandone eravamo tutti d’accordo
che mercoledi’ passato un leggero fronte da sud sarebbe stato il giorno
migliore per partire.
Lunedi’ mattina
insieme con Gian Luis facciamo il tour della burocrazia , Polizia
Federale>Dogana>Capitaneria , un salto al supermercato per l’ultima
spesa, rientriamo in barca e accediamo agli ultimi aggiornamenti meteo e ci
ritroviamo con un carciofone(leggi una bassa pressione profonda con venti anche
a 50 nodi) di una bassa sabato all’arrivo a Piriapolis…non se ne parla neppure.
Ricontrolliamo il
tutto e vediamo una possibilita’ nel partire il pomerigio stesso di lunedi, con
arrivo a Piriapolis il giovedi, due giorni prima dell’arrivo del carciofone.
Detto fatto, il
tempo di mangiare qualcosa veloce , pagare il marina, andare a salutare Gian
Luis...che ci guarda un po’ sconsolato , e via che si va’.Alle 15:30 molliamo
gli ormeggi dallo Yacht Club di Rio Grande , per fortuna tira una brezza da est
che ci aiuta un po’ nell’uscita dalle 12 miglia di canale, alle 19:00 siamo in
mare.L’unico inconveniente di questa scelta tattica e’ che dobbiamo fare i
conti martedi’ con un piccolo fronte che ci regalera’ vento sul naso...ma
meglio prendere qualcosa in mare che all’arrivo.
La rotta per
Piriapolis da Rio Grande non uo’ essere diretta, ma causa i bassi fondali
sottocosta che alzerebbero notevolmente l’altezza dell’onda si e’ costretti a
fare una rotta tipo rombo, quindi all’uscita da Rio Grande navigare per 180
gradi per allontanarsi una trentina di miglia dalla costa ...e anche cosi’
lontani i fondali raggiungono solo 25/30 metri.Quindi prseguire paralleli alla
costa per poi all’altezza di La Paloma cominciare a rientrare in costa per doppiare Punta dell’Este e poi raggiungere
Piriapolis .Troviamo gia’il sud la notte tra lunedi’ e martedi’, pero’ siamo
gia’ per 223 gradi e quindi, prima con randa e motore per poi andare di bolina
quando gira piu’ da SE.La sera di martedi continua la rotazione verso est e
quindi via di bolina larga ,dove si fila ma proviamo l’ebrezza della famosa
onda quadra...si sale cioe’ sulla cresta ...ma dall’altra parte l’onda non
scende gentile ma ripida e.... badabang lo scafo casca di piatto nel cavo, in
questo caso (come sempre) felici di avere una barca di alluminio) ma il rumore
all’interno e’ assordante, poi finalmente ...traverso...una bellezza.Il
mercoledi’, anche se siamo nell’area dell’alta pressione...ma qua’ anche le
alte picchiano, ci aspettiamo un leggero rinforzo ...a detta del meteo
scaricato via SSB .Andiamo ora al lasco con una quindicina di nodi di
reale...ed e’ quello che il meteo prognosticava...anche se avevamo visto un
ulteriore rinforzo piu’ a nord...che naturalmente durante la sera ci raggiunge,
ci troviamo con 25 nodi di reale con randa piena e fiocco e mare formato e
incrociato...si fila...anche troppo, in piu’ sta’ arrivando la notte...che sara’
anche buia, perche’ la luna in calo sorgera’ verso le 2 di notte.Prendiamo la
decisione di ammainare randa e andare solo con genoa, presto fatto, barca di
bolina larga , io all’albero a ballare la rumba per il mare , Antonella come al
solito impeccabile al timone e ammainiamo randa, torniamo in rotta e con solo
genoa si fila a 5/6 nodi...molto meglio per una notte buia e tempestosa.Piano
piano durante la notte girera’ ulteriormente al Gran Lasco ...sempre 25 nodi
che spingono...sembra di essere in una lavatrice impazzita che abbia perso un
po’ del peso nel cestello...si sballotta da matti , in piu’ non si vede una
fava, non riesco nenache a vedere l’albero dal pozzetto e quindi la senzazione
di movimento e’ accentuata non sapendo dove l’onda ci muovera’.La rotta che
facciamo per doppiare Punta dell’Este e’ anche a rotta dei cargo che vanno e
vengono in Argentina , ci ritoviamo piu’ di una volta imbottigliati con
incrocio a prua e incrocio a poppa nello stesso momento...grazie AIS che
esisti.Dobbiamo comunque ringrazieare la professionalita’ dei vari comandanti
che ci trattano come fossimo un cargo da trecento metri, lasciandoci sempre il
miglio di sicurezza di distanza, e il 95% delle volte sono loro che manovrano ,
per sicurezza comunque noi sotto genoa tenevamo acceso la luce del ponte in
maniera che riflettesse la vela a distanza...a la parte importante sempre all
trasponder.
Arriva mattina
che abbamo doppiato Punta dell’Este, solo 20 miglia all’arrivo, sempre un est
brioso...ma piano piano comincia il ridosso di Punta e poi di Piriapolis.Siamo
superpreoccupati per l’arrivo, sui portolani e sul net si legge tutto e di piu’,
in piu’ una chiacchiera con Roger aveva fatto aumentare le preoccupazioni, date
dal fatto che il marina ha pontili in cemento altissimi per la prua e una boa a
poppa, le notizie che avevamo dicevano di non aspettarsi nessun aiuto dal personale
del marina perche’ e’ proibito darci una mano con le cime.Se tira vento dentro
siamo nella ca..a, bisogna entrare passare una cima nella boa di poppa
enorme...quindi non si puo’ issare , per poi dirigersi con la prua verso il
pontile e saltare a terra per ormeggiare le cime di prua, semplice a dire ...ma
se c’e’ un po’ di vento di traversia...e’ un incubo.Pensiamo a tutti le
possibili possibilita’ di ormeggio, a Rio Grande abbiamo acquistato anche due
cime da 20 metri galleggianti per la poppa,quindi prepariamo le due cime ad
ambo i lati della barca, nel caso non ce la si faccia ad abbrancare la boa e
passare la cime dentro l’occhiello, abbiamo il piano B, una cimazza del 18 con
una grande gassa alla fine che getteremo intorno alla boa .A 30 minuti dall’arrivo,
l’interprete ufficiale...sempre piu’ interprete e sempre piu’ ufficiale (leggi
Antonella), si prende i suoi appunti e con rischiesta piu’ o meno ufficiale del comandante J, chiama in spagnolo sul 16 la Prefettura
(Guardia Costiera) le rispondono subito di muoversi sul 17, quattro chiacchiere
e dicono che informeranno gli addetti
del marina e che troveremo un addetto sui pontili ad indicarci il posto dove
ormeggiare...ma sara’...ci credo poco...considerando che qua’ e’ tutto
governativo marina compreso.
Entriamo in
assetto da marines all’arrembaggio , doppie cime a prua, doppie cime a poppa
piu’ cimazza del 18 da 30 metri, due mezzi marinai sul ponte, guanti ...manca
solo il coltello tra i denti e abbiamo tutto. Passato il verde e rosso sentiamo
fischiare ..e dopo un po’ col binocolo vedo due che si sbracciano da uno dei
pontili...vento ...raffiche di traversia a 12/15 nodi...shit !!Procediamo..ci
rendiamo conto che dobbiamo andare per il piano B, cimazza gettata intorno alla
boa, ma ora che infilziamo la boa...mica facile fareil cow-boy, la barca ha
perso abbrivio e comincia a derivare a destra ...corro a prua e ad un paio di
metri dal cemento i due che ci attendevano , l’addetto del marina e l’altro;
uno della guardia costiera mi chiedono di gettare le cime di prua, fatto ...e
cominciano a tirare come matti per vincere il vento al traverso...tante’ che
quello della guardia costiera si taglia anche un dito ...che poi medicheremo
con il pronto soccorso di bordo.Finalmente si riesce a stabilizzare la barca e
legare le due cime di poppa, ringraziamo sentitamente per l’aiuto inaspettato,
sono gentilissimi .Poi caliamo Caronte e in 5 minuti aggiustiamo due cime a
poppa nella boa.Prepariamo due uove scramble con bacon , appena finito si
presentano Gerarde e Herve arrivati tre giorni prima di noi...gran festa
ancora.Poi ci avviamo con montagne di fotocopie verso il tour della
burocrazia.Cominciamo con il marina ...che per creare un po’ di confusione in
piu’ , qua’ di chiama Hydrografica, per passare poi all’immigrazione e infine
alla prefettura che e’ invece qualcosa tra la marina militare e la guardia
costiera.Al marina prendiamo accordi per stare tre o quattro giorni in acuqua e
poi alare...mica facile, a parte le solite pratiche burocratiche bisogna
ottenere un permesso speciale dalla Prefettura per alare..che non ci daranno a
noi (mica si fidano) ma lo invieranno via fax (fax ...esiste ancora?)
direttamente al marina, cosa che ci hanno detto funziona con ritardi biblici e
bisogna continuamente andare a sollecitare.Andiamo quindi all’immigrazione , li’
vicino con una donnella gentilissima e disponibilissima , anche se non credo ci
capisca molto, tante’ che mette il timbro sul retro della uscita della dogana
Brasiliana..cosa centri ..non so’.Comunque felici di avere il mitico timbro ci
dirigiamo verso la Prefettura.Qui’ rispettando pari pari questo video https://m.youtube.com/watch?v=2wtbQUaC9mE che
rispecchia la realta’ burocratica del Sud America , ci si chiede a mitraglia i
vari documenti...tutti naturalmente in 2 o tre copie, che noi grazie alle
dritte di Roger avevamo opportunamente preparato in un mega folder...ma
caschiamo su due documenti che non abbiamo copia, quindi l’addetto con fare da
vincitore e con ghigno ci dice di andare a fare le copie e tornare l’indomani
perche’ loro per il giorno hanno finito di lavorare...acchhh @#$ , sti
burocrati !!, Questa volta non siamo riusciti a raggiungere l’agognato timbro.
L’indomani di
buon ora andiamo a stampare copia dell’assicurazione RC , tradotta nottetempo
da Antonella in spagnolo ...se no’ non ci alano, e poi torniamo da vincitori
gagliardi in Prefettura per dare le ultime due copie, e nel frattempo
inoltriamo domanda per alare la barca ...sperando che verra’ inviata via fax al
marina.
Vorremmo alare la
barca e stare un paio di settimane in un piccolo appartamento in affitto , proviamo
a chiedere a qualche agenzia immobiliare , ma chiedono dei prezzi da fuori di
testa, l’Uruguay ..in particolare Piriapolis sta attraversando un momento di
boom economico...un po’ fittizio, perche l’inflazione sta’ galoppando a
velocita’ vertiginosa, e gonfiano un po’ tutto per compensare il deficit...ma
la cosa strana e hanno prezzi altissimi, ma abbiamo visto un sacco di case da
affittare , ma vuote.Anche qua’ piano paino sta diventando meta ambita dei
tedeschi...e si sa’ dove vanno i tedeschi dopo un po’ i prezzi lievitano alle
stelle.
Ci stiamo dando
ora da fare col passaparola bypassando le agenzie ..che di sicuro ci marciano.
Nel frattempo
torniamo all ‘ufficio del marina per
informarli degli ultimi sviluppi e chi ci troviamo dentro...Jean Luis , appena
arrivato in barca...festa ancora.
Poi conosciamo
due svizzeri con un kecth in secco che ci consigliano un appartamentino ad un
prezzo ragionevole, dopo aver passato l’anno scorso 3 mesi in barca in secco a
Trinidad con 38 gradi...se c’e’ la possibilita’ di non spendere una fucilata
molto meglio affittare un piccolo appartamento e fare i lavori e gli stivaggi
all’interno....vedremo come si mette.
Nel frattempo il
carciofone si e’ sgonfiato e svanito nel nulla...miiiii, che prognostici
terroristi...ma tra le due meglio esagerare in eccesso che per difetto.
BV Angelo
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