giovedì 3 dicembre 2015

Freno asse elica per lunghe navigazioni


So' gia’ prima di cominciare di toccare un tasto dolente dove nei vari forum di barche a vela in giro per il mondo si sono spesi fiumi di parole , di tutto e il contrario di tutto.
Ci sono fondamentalmente tre linee di pensiero,
  1.  la prima di quelli che in navigazione a vela lasciano la marcia in folle e lasciano ruotare liberamente l’asse dell’elica.
  2. La seconda di quelli che inseriscono la marcia indietro per fermare la rotazione,
  3. La terza quelli che mettono un freno all’asse durante la navigazione a vela.

Pro e contro della prima, non si sforza nessun ingranaggio e l’asse ruota liberamente sul cuscinetto apposito, ma crea vibrazioni e rumori, cosa piu’ preoccupante il fatto che il motore essendo spento non raffredda piu’ l’olio dell’invertitore con possibile conseguente surriscaldamento delle guarnizioni ed eventuale perdita .Questo e’ quello che penso sia accaduto a noi.

Pro e contro della seconda, potrebbe andare bene a patto di avere un elica abbattibile in maniera che non crei troppa torsione al sistema, in piu’ c’e’ rischio che rimanga ingranata la marcia indietro e bisogna forzare per liberarla ...ancora peggio , come e’ gia’ successo a qualcuno , ci si dimentica della marcia innestata per un motivo o per l’altro e si sgranocchia il motore.

Pro e contro della terza, e’ la soluzione che abbiamo adottato noi, il problema grosso e’ stato trovare qualche d’uno che producesse un sistema affidabile per piccole imbarcazioni e ..da non spendere una fucilata.

Noi abbiamo trovato in America un prodotto a nostro avviso confacente alle nostre richieste, con in piu’ il costruttore di una gentilezza infinita che ha risposto alle nostre 3500 domande senza scomporsi, ha seguito con apprensione la spedizione del pezzo e ci ha seguito nel premontaggio.
Diciamo che in una giornata ho montato il tutto con la barca in acqua , pur nel ridottissimo spazio a disposizione sotto l’asse, infatti il costruttore ha dovuto costruire un pezzo speciale chiamando il freno “Stranizza” proprio per la costruzione particolare.
Fasi dell montaggio

1)      Scollegamento dell’asse elica dall’invertitore
2)      Previa piccola scartavetrata con carta vetrata fine 600, inserimento del SL (Shaft Lok)
3)      Segnatura delle 4 viti a brugola sull’asse
4)      Trapanatura sull’asse degli alloggiamenti dove si inseriranno le brugole
5)      Fissaggio SL all’asse con le 4 brugole
6)      Rimontaggio asse all’invertitore
7)      Posizionamento della clampa antirotazione
8)      Posizionamento filo per attivare il meccanismo

Test all’ormeggio, innestato il freno a mano, disinserito con motore in moto a marcia indietro

Come funziona il sistema? 
Spento il motore con andatura a vela , si cerca di rallentare l’andatura sui 2.5 nodi circa, a quel punto si preme il pomello che attraverso il filo andra’ ad innestare il  SL, e l’asse non ruotera’ durante la navigazione.
Se si vuole riandare a motore non si fa’ altro che mettere in moto, innestare la marcia indietro per alcuni secondi e l’asse e’ automaticamente libero e si puo smotorare tranquillamente.
Perche’ questa scelta ?
Con l’idea che abbiamo di scendere di latitudine e la possibilita’ di muoversi tra pezzi di ghiaccio la nostra scelta e’ stata di montare un elica a tre pale fisse per evitare la piu’ remota possibilita che se urta qualcosa di duro possa perdere la calibrazione delle pale nel caso di pale abbattibili, o peggio perdere una pala.Questa scelta naturalmente crea una rotazione in navigazione a vela importante sia in termini di rotazione che di rumore.
Proprio nella traversata dalle Azzorre a Madeira  ha cominciato a perdere alla grande la guarnizione del leverismo dell’invertitore, ci siamo quindi trovati senza motore con scelte tattiche complesse.
La nostra idea e’ che con le lunghe traversate fatte in questi ultimi due anni si sia verificato quello che anche Volvo dice che cioe’ l’olio si surriscaldi troppo e crei problemi alle guarnizioni, infatti consiglia di si’ lasciare l’asse libero ma di mettere in moto ogni 7/8 ore per raffreddare l’invertitore.
Che sia stato questo o no e’ difficle da sapere , noi lo pensiamo e abbiamo optato per questa scelta...vi faremo poi sapere come si comporta in navigazione.
Naturalmente questo e’ un sistema che diventa interessante per barche che fanno lunghe navigazioni, e non per barche che si usano per le ferie o per brevi navigazioni .
 Leggendo nel sito della Shaft lock c’e’ una lista impressionante di barche americane che l’hanno montato, noi siamo il primo Ovni ad averlo installato.
Di seguito il sito della Shaft Lock e le foto del montaggio 



Scollegamento dell'asse dall'invertitore e inserimento del SL



Segnature e trapanatura per la sede delle 4 viti a brugola che renderanno SL solidale con l'asse


Fissate le brugole e ricollegato l'asse all'invertitore



Spazi minimi di lavoro in partocolare sotto al SL


Clampa antitorsione per evitare la rotazione della parte rossa, mentre il disco nero e' solidale con l'asse


Pomello nero sulla destra , spingendo attraverso il cavo va' ad inserire il pistone e quindi a bloccare la rotazione dell'asse.

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